Pubblicato:
04/01/2017 da
vale.net
Periodo:
25/12/2016 - 02/01/2017
(8 giorni)
Non specificato
Periodo: 25/12/2016 – 2/1/2017 (9 giorni)
Equipaggio: Valerio (40 anni), Paola (39), Filippo (7) e Camilla (4)
Camper: Laika Kreos 3002
Partenza: Ivrea (TO)
Km. Percorsi: 1.500
Consumo: 7,5 Km/l
INTRODUZIONE
Dopo aver utilizzato il camper sempre e solo d’estate, abbiamo deciso di lanciarci nella nostra prima esperienza invernale in Slovenia in una vacanza che riunisse momenti di visita a momenti più divertenti e di relax (alle terme) per soddisfare tutta la famiglia.
ITINERARIO IN BREVE
Non essendoci mai stati abbiamo scelto le mete “classiche” della Slovenia (Postumia, Lubiana e lago di Bled) arrivando fino alle terme di Catez. Una volta passato il confine le distanze sono piuttosto contenute (ogni spostamento non superava mai i 150 km) e la rete autostradale permette di muoversi comodamente.
VIAGGIO
Giorno 1 (25/12): Ivrea (TO) – Venezia (370 km)
Da quando ci sono i bimbi il Natale è diventato “sacro”: si passa in famiglia! Dopo aver trascorso il pranzo con i parenti verso le 16 partiamo con il nostro camper. Mai scelta è stata più azzeccata! Viaggiamo bene senza traffico e l’abbuffata del pranzo ci permette di arrivare fino a Venezia all’area camper Venezia Porta Ovest per la cena (dei piccoli… i grandi sono ancora sazi dal pranzo). Prima di arrivare contattiamo il gestore al telefono e via SMS ci manda tutte le informazioni e il codice per la sbarra di ingresso. Perfetto!
Giochiamo un po’ con i regali ricevuti a Natale e dormiamo tranquilli (area quasi deserta).
Giorno 2 (26/12): Venezia – Postumia (190 km)
Partiamo dopo colazione verso le 10 (non siamo molto mattinieri ma d’altronde siamo in vacanza).
Arriviamo al confine con la Slovenia e ci fermiamo per un caffè e per acquistare la vignetta per l’autostrada alla modica cifra di 15 euro per 7 giorni. Ripartiamo e arriviamo a Postumia per pranzo.
Facciamo il pieno di gasolio (costa 20 centesimi al litro meno che in Italia) e ci fermiamo nell’area camper adiacente alle grotte. Comoda e tranquilla. Costo 18 euro per 24 ore con corrente, carico acqua (purtroppo chiuso d’inverno) e scarico grigie e nere sulla colonnina. Questo purtroppo non ci permette di scaricare le grigie in quanto non abbiamo un raccordo per arrivare alla colonnina e nemmeno una tanica. Peccato.
Pranziamo e poi visitiamo le grotte. Conviene andare subito all’arrivo a fare il biglietto delle grotte perché sono molto frequentate e fanno entrare un numero limitato di persone ogni 15 minuti. Noi facciamo il biglietto per 3 ore dopo (sul biglietto viene stampato l'orario) in modo da aver tempo di passeggiare un po’ nel parco lì fuori con ruscello, mulino, laghetto e papere (per la gioia dei bimbi).
Inoltre consiglio di fare anche il biglietto per il vicino castello nella roccia di Predjama (si può visitare anche il giorno successivo, come facciamo noi), vale sicuramente una visita e il biglietto cumulativo da diritto anche a un piccolo sconto (pacchetto famiglia a 89 euro, comprende grotte di Postumia e il vicino castello di Predjama).
Per visitare le grotte si parte con un trenino che porta all’interno, poi si prosegue a piedi su un percorso guidato per circa un’ora e infine si torna all’uscita sempre con il trenino. Molto bello, anche per la presenza dei presepi e addobbi natalizi del periodo (nelle grotte c'era anche un tenore che cantava l'Ave Maria).
La sera ceniamo in camper e poi si va a nanna. Nella notte sentiamo qualche schiamazzo nelle vicinanze (l’area di sosta è un po’ isolata) ma nessun problema.
Giorno 3 (27/12): Postumia – Predjama (10 km) e Predjama – Catez (160 km)
Al mattino partiamo per Predjama per visitare il bellissimo castello nella roccia (i biglietti li abbiamo già acquistati ieri) e grazie alle audio guide in italiano che ci vengono fornite all’ingresso scopriamo la storia del castello, del cavaliere Erasmo e della sua sfortunata fine, avvenuta proprio nel momento del bisogno... La visita piace a tutti, grandi e piccini… forse meglio di Postumia!
A questo punto torniamo a Postumia e ci fermiamo in un supermercato per acquisti, quindi pranziamo.
Alle 13 ripartiamo in direzione Catez, le terme ci aspettano!
In un paio d’ore siamo piazzati. Il campeggio di Catez (60 euro/giorno) è enorme ed inserito all’interno di un “paese” composto di alberghi, negozi, ristoranti che si sviluppano intorno ai parchi acquatici (coperti e scoperti) e la SPA. Il parco acquatico esterno, la zona tende indiane e i bungalow galleggianti sul laghetto sono chiusi per l’inverno e la sensazione è un po’ di un paese fantasma, comunque per la stagione invernale è il paradiso.
Vestiti da sci ma con l’attrezzatura da spiaggia nelle borse ci rechiamo alla Riviera Invernale con il pass giornaliero di 3 ore a disposizione dei campeggiatori. La struttura è bellissima: piscine riscaldate, scivoli, galeone dei pirati, surf con onde artificiali e bar… c’è tutto quello che serve per farci ricordare l’estate per qualche ora.
Giorno 4 (28/12): Terme di Catez
Al mattino passeggiamo per i negozi, facciamo qualche acquisto, prendiamo un caffè nel dehor di un bar (il tempo è sempre sereno, questa è una costante di tutta la vacanza) e poi Paola ne approfitta per un massaggio (tornando rinata al camper).
Nel pomeriggio tutti alle terme. Conviene andare verso le 16 quando tante famiglie escono, è molto più vivibile. Inoltre nelle ore di sole ci si può godere la vita all'esterno.
Giorno 5 (29/12): Catez – Lubiana (100 km)
Al mattino andiamo alle Terme con annesso altro massaggio di Paola (meglio ripartire prima che ci prenda gusto) e io ne approfitto per provare il surf sulle onde artificiali… non avrei mai detto di dover andare in Slovenia per provare il surf da onda!
Approfittiamo del fatto che si può lasciare il campeggio entro le 18 (utilizzando le terme sia nel giorno di arrivo che di partenza) e nel pomeriggio partiamo per Lubiana. Il viaggio è breve e andiamo all’area di sosta Masarykova, la più centrale che abbiamo trovato per poter andare in centro a piedi (15 minuti dai Tre Ponti). Arriviamo e troviamo un autolavaggio e un negozio di fasciatoi (sì, proprio quelli per neonati). Chiediamo lumi a un uomo impegnato a lavare un auto che ci conferma che quella è anche un’area camper (15 euro al giorno con corrente e bagno con doccia calda). Non ci facciamo troppe domande, parcheggiamo (il nostro è l’unico camper) e andiamo in centro.
Si sta facendo buio e il centro di Lubiana è illuminato dalle luci di Natale. Bellissimo!
Giriamo un po’ per il centro a piedi e poi troviamo la pasticceria Kakao. Entriamo ed è piena (segno che merita!). Aspettiamo che si liberi un tavolo e ci sediamo. Mangiamo delle fette di torta eccezionali, da provare la torta Kakao o (Paola scriverebbe “e”) anche la mega cioccolata con panna.
Torniamo al nostro camper e troviamo altri mezzi (meglio un po' di compagnia).
Ceniamo e poi tutti a nanna per visitare la capitale slovena di giorno (notte tranquilla).
Giorno 6 (30/12): Lubiana
Al mattino torniamo a visitare la città. Giriamo nuovamente il centro, poi prendiamo la funicolare e saliamo a visitare il castello (26 euro per tutta la famiglia) che non merita particolarmente ma la vista sulla città è imperdibile. Poi torniamo in centro e visitiamo la cattedrale, la chiesa (rosa) dell’Annunciazione, il lungo fiume e i tre ponti (simbolo della città insieme ai numerosi draghi che si incontrano).
La città conta poco meno di trecento mila abitanti ed essendo la capitale ospita il parlamento e le ambasciate. Il centro è decisamente vivibile a piedi o in bici ed è piacevole perché sembra un gran paesone.
A pranzo andiamo da Pop’s (in centro) dove mangiamo dei mega hamburger (45 euro). Molto buoni ma poi ci rimettiamo a camminare per smaltire. Nel pomeriggio facciamo anche il giro della città con il trenino elettrico: comodo e riscaldato anche se l’itinerario non ci piace particolarmente (meglio girare a piedi). Passiamo al parco Tivoli ma non ci avventuriamo dentro, i bimbi sono stanchi e anche noi. Torniamo all’area camper (è sempre più piena).
Giorno 7 (31/12): Lubiana – Lago di Bled (60 km)
Al mattino si riparte per festeggiare l’ultimo dell’anno a Bled.
Vorremmo scaricare ma bisogna svuotare la tanica del WC nel bagno dell’area e non ci sembra carino per gli altri camperisti, quindi partiamo per Bled portandoci dietro il nostro “PIL”.
Il campeggio di Bled si trova dalla parte opposta del lago rispetto al paese per cui ci fermiamo con il camper (c’è un parcheggio gratuito autobus/camper segnalato a inizio paese) per una visita. Il posto è una delle principali mete turistiche della Slovenia e si vedono belle case, belle auto, casino, terme, ecc… Tutto sommato i prezzi non sono troppo proibitivi e ne approfittiamo per un pranzo al ristorante.
Nel pomeriggio continuiamo la nostra passeggiata lungo il lago che con la sua isoletta e il castello a strapiombo su un roccione costituiscono l’attrattiva del posto.
Recuperato il camper ci dirigiamo poi al campeggio che scopriamo essere sempre in ombra in questa stagione… il sole si ferma 10 metri fuori dalla struttura.
Fuori dal campeggio si può imboccare la strada pedonale e ciclabile che fa tutto il giro del lago (circa 5 km) e arriva anche al paese (circa 2,5 km) e al castello con una breve (ma tutta in salita) deviazione.
E’ inoltre possibile affittare una barchetta per andare a remi fino all’isoletta.
La sera non resistiamo fino a mezzanotte e andiamo a letto prima. Peccato perché i fuochi artificiali sul lago sono molto belli come ci riferiscono altre persone.
Giorno 8 (1/1): Lago di Bled – Palmanova (180 km) e Palmanova – Soave (190 km)
Iniziamo il rientro e ripassiamo in autostrada a Lubiana e Postumia facendo sosta ad un bell’autogrill (tra Bled e Lubiana) in cui gustiamo un buon cappuccino e una buona fette di torta… bisogna iniziare bene l’anno! Rientriamo in Italia e ci fermiamo a Palmanova (città fortezza con la sua caratteristica pianta poligonale) in un ampio parcheggio gratuito dentro le mura della città. Andiamo in centro (5 minuti) e pranziamo in uno dei locali che si affacciano sulla piazza.
Nel pomeriggio ripartiamo per Soave (VR), dove si trova una bellissima area di sosta a due passi dalle mura della città.
Giorno 9 (2/1): Rientro a casa (km 290). Grazie Paola!
Al mattino visitiamo la città. Purtroppo il castello è chiuso ma c’è una bella mostra di presepi.
Nel pomeriggio rientriamo a casa decisamente soddisfatti della nostra prima vacanza d’inverno.
Conclusione
Per i pernottamenti abbiamo sempre trovato facilmente aree di sosta e campeggi senza mai prenotare nulla. D’inverno può succedere di trovare i rifornimenti dell’acqua chiusi per il gelo oppure senza tubo di gomma (portarlo da casa con innesto da avvitare al rubinetto oppure munirsi di tanica). Entrambi i campeggi in cui siamo stati (Catez e Bled) ci hanno permesso la partenza fino alle 18 potendo utilizzare di fatto ancora l’intera giornata.
Il costo della vita è simile al nostro anche se mi sarei aspettato meno… forse perché siamo stati prevalentemente in luoghi turistici.
Per l’autostrada bisogna acquistare al confine una vignetta (7 giorni = 15 euro). Il gasolio mediamente costa 20 centesimi meno che da noi. Gli autogrill (Marchè) sono ben tenuti, si mangia bene e sono poco costosi. Talvolta offrono anche l’attacco della corrente.
La Slovenia è stata una piacevole scoperta, forse anche grazie alle belle (ma fredde) giornate di sole che hanno costantemente accompagnato il nostro viaggio. E’ stata una bellissima vacanza sia per i grandi che per i piccoli.
E come si legge spesso sugli opuscoli per turisti: Visit Slovenia!