Inserito il 08/03/2010 alle: 17:06:16
Un tempo (ormai anni luce[:(]) eravamo tutti più semplici ,non solo come camperisti , ma in ogni nostra azione quotidiana. Di conseguenza diventava più semplice stabilire dei rapporti , magari occasionali, ma comunque ci si parlava assieme. Ricordo una notte d'estate del 1991. Sardegna , località Berchida(all'epoca si sostava tra i cespugli di vegetazione mediterranea. Eravamo almeno 20 camper tutti distribuiti negli spazi tra la vegetazione e molto distanziati gli uni dagli altri, al punto che si vedevano solo alcune luci in lontananza. Quella sera mia figlia e mio nipote si allontanarono dal camper per giocare, in breve giunse il buio e quando io e mia moglie notammo la loro scomparsa iniziammo una ricerca affannosa lungo la spiaggia. In breve molti dei camperisti notarono le nostre grida preoccupate e in breve si formò una squadra di persone munite di torce elettriche che scandagliavano ogni punto. Fortunatamente li ritrovammo che stavano giocando a carte sotto la veranda di altri camper ancora più lontani, però in quella circostanza la maggior parte dei camperisti partecipò ,senza bisogno di chiedere aiuto . Oggi ,sono cambiati i rapporti interpersonali, ognuno vive rinchiuso nel suo piccolo mondo, e si tende vedere negli altri più che dei colleghi , dei rompibaxxe pronti a fregarci il posto migliore ,pronti, a fare chissà che di disdicevole. In parte c'è del vero, perchè negli ultimi 15 anni il camper è diventato più che uno stile di vita una moda, anche se non per tutti è così . Per cui, quando una passione diventa un fenomeno di massa, inevitabilmente sorgono tutti questi problemi. Intendiamoci, anche un tempo esistevano i prepotenti , quelli con la puzza sotto il naso ecc. Però la maggioranza dei camperista era sana, almeno negli intenti, e al di la di certi comportamenti spesso dettati da necessità visto la quasi nullità dei servizi offerti, non andavano in giro col solo scopo di radiografare gli altri equipaggi. Oggi, il mondo è cambiato, e si tende ad isolarci sempre più nei nostri scatoloni più o meno super accessoriati. L'isolamento di per se è già un fatto negativo, ma se a questo ci aggiungiamo pure l'intolleranza, ecco, come dici tu, capita anche di aver timore ad entrare in certe strutture. Non sai mai chi puoi incontrare. Io per evitare certi inconvenienti, quando posso, mi rifugio all'estero dove ancora si respira aria pulita, e se resto in Italia, cerco sempre località poco battute dal turismo di massa. Al momento le uniche ricette che IO conosco sono queste[:(][:(]. Oggi il paese è in piena crisi, questo è molto negativo per tutti, però io spero, che almeno da questa crisi escano fuori camperisti più semplici, più motivati. Il mio non è un augurio mirato a che le persone si sbarazzino dei camper. Spero solo che chi , veramente è motivato da un sano stile di vita, da un sano modo di rapportarsi con gli altri, possa resistere a questo duro momento ,mentre chi invece è approdato per moda, lasci perdere. forse dopo , chi lo sa, potremo tornare a respirare un poco di aria sana e semplice. Bruno id="size3">id="green">