quote:Risposta al messaggio di ferroduro inserito in data 10/01/2011 19:47:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il tuo nick suona un pò come la bistecchiera di ghisa (mi ha fatto scompisciare[:D]). Se tu pensi che c'erano persone già per strada quando sparava, che non approvavano e non hanno detto niente. Se tu pensi che quelle persone hanno parlato solo dopo di me e restando dietro di me. Se tu pensi che quando ho sentito rumore di schiaffi provenire da dietro il camper dell'aggredito, io sono stato l'UNICO a correre in sua difesa e aggiungi a questo che non ho esperienze di "botte per strada", nonostante un paio d'anni di judo e 3 di karate (in gioventù) capirai per quale motivo non ho usato le mani. da questo punto di vista da sempre penso di me di non essere particolarmente coraggioso. tuttavia, una volta rientrato nel camper mi sono meravigliato di me stesso per: - avergliene dette 4 in primis - essermi lanciato per dividere i due litiganti, pur sapendo che (a bari si dice) "ci spart, jav la megghia part". Che voglio dire? Che evidentemente il mio subconscio non è arrivato al limite e ha ritenuto di poter gestire così la situazione e che, laddove divenisse necessario, potrei avere le mie buone "reazioni". Ma se è necessario [;)]
quote:Risposta al messaggio di mimmo69 inserito in data 08/01/2011 18:15:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono allibito. Ma poi al giorno d'oggi, che se solo provi a guardare di storto qualcuno ti becchi una denuncia per danno esistenziale o biologico. Fino ad una ventina d'anni fa la s****ottata era all'ordine del giorno e partecipavano anche soggetti dai quali non ci si sarebbe aspettati simili costumanze. E per fortuna a nessuno veniva in mente di andare a denunciare. Si definiva la questione a botte e finiva lì. Tornando al thread, la cosa ODIOSA è che se la sia presa con un anziano, quindi con uno "debole". Questo mi fa imbestialire. Personalmente quando subisco un torto non reagisco affatto. Mi allontano zitto e ingoio. E se al torto si aggiunge la strafottenza di chi lo perpetra, chiedo scusa e cerco di sganciarmi. E mi ritiro scornato. Nove volte su dieci la questione finisce lì con al massimo scherni e contumelie al mio indirizzo, oltre alla soddisfazione dell'aguzzino di avere dimostrato quanto è duro. Se l'arroganza o il torto diventano una minaccia o un danno reale e consistente, mio malgrado in quel caso le cose cambiano: dopo la ritirata e le scuse, se la questione non si chiude tocca ricorrere alle proprie risorse.