In risposta al messaggio di marob del 01/01/2021 alle 15:43:33Lo so, non dovremmo nemmeno discutere di queste cose, ma c'è un sacco di gente in casa che non sa che fare, quindi scrive su COL ..
Ho letto anche di furgonista come definizione di utilizzatore di van o furgonato, ma io lo definirei semplicemente camperista o amante dell'aria aperta. Camperista per me va più che bene.
In risposta al messaggio di masivo del 01/01/2021 alle 15:51:53Vero ! Infatti l'ho specificato fin da subito : se questo fine dell'anno non era " un po' insolito" sarei, adesso, a zonzo e non avrei tempo ( e voglia ) di scrive qui !
Lo so, non dovremmo nemmeno discutere di queste cose, ma c'è un sacco di gente in casa che non sa che fare, quindi scrive su COL .. Noi compresi.
In risposta al messaggio di ledzep del 01/01/2021 alle 14:01:04Negli anni novanta non utilizzavano campeggi o aree di sosta, si entrava solo per scaricare e rifornire, con i nautici si faceva tranquillamente una settimana, poi col passare degli anni, era più complicato ed anche più pericoloso allora abbiamo scelto di utilizzare aree o campeggi ma questo non ha certo cambiato il nostro modo di fare plein air.
Per me chi ha un camper e va solo nei camping ha una concezione del viaggio piu' simile a chi ha una roulotte e va nei camping, piuttosto che a quella di chi ha un camper e va in libera. Quest'ultimo tipo di possessoredi camper ha una concezione del viaggio piu' simile a quella di chi gira in autostop piuttosto che a quella di chi, col camper, prenota in anticipo i luoghi per dormire. E si potrebbe continuare... Il mezzo non crea una categoria.
https://www.puntosicuro.it/file...
In risposta al messaggio di ledzep del 01/01/2021 alle 21:23:30ognuno si sente sicuro come meglio crede, io evito, oltretutto ci sono divieti ovunque, molti comuni si sono adoperati per creare posti ricettivi, ho visto che molti “camperisti” parcheggiano appena fuori dall’area, un modo come un altro per sentirsi più protetti risparmiando, camperisti furbacchioni, questa è un’altra categoria
I numeri per prima cosa vanno presi per quello che sono. TUTTI i reati sono in numero molto minore di 30 anni fa. Chi e' cresciuto negli anni settanta e' cresciuto in un mondo molto piu' pericoloso di quello attuale. Questae' la realta', il resto son chiacchere o timori soggettivi. Non c'e' niente di male ad averli, basta non pretendere di estenderli agli altri o di far discendere da timori soggettivi regole che valgano per tutti.
In risposta al messaggio di dielle6971 del 01/01/2021 alle 23:38:02condivido....A MIO avviso le categorie non sono quelle dei camperisti o chi possiede un camper... ma sono :
Beh ma quelli che menzionate qui sopra appartengono ad una categoria, quella degli stupidi ( alcuni li definiscono furbi ) e non li prendo nemmeno in considerazione. La mia curiosità era proprio capire quale peso vienedato alla categoria camperisti e possessori di camper o camperai come a volte leggo qui. Siccome, mi ripeto, per me il camper è un mezzo per poter fare qualcos'altro che mi piace in modo più comodo e non vivo per il camper. Non vivo sul camper, ci mangio pure poco, lo utilizzo principalmente per raggiungere qualcosa che poi voglio fare, lo uso per dormirci, per il bagno e per viaggiare. Mi fermo dove trovo e dove posso. Non sto a vedere se quel paese ha o meno una AA con posti liberi se mi devo fermare per dormire perchè sono stanco : se sono stanco e la AA è piena ( sovente prenotata, altra cosa che non si dovrebbe poter fare, almeno nelle AA ) mi fermo dove trovo il posto. Se voglio fare un trekking in un posto, vado lì e lì mi fermo. Non vado a dormire nel paese confinante perchè c'è una AA oppure un camping. Non lucido sovente il camper, non lo coccolo, non gli do'...un nome. Il camper mi serve come veicolo e come giaciglio...non mi affeziono al camper come non lo faccio ad una automobile. Mi chiedevo, appunto, se posso considerarmi possessore di camper, ecco tutto Naturalmente, ancora una volta, pour parler e non per vene polemiche. Buone feste !
In risposta al messaggio di ledzep del 01/01/2021 alle 18:48:58La percezione del pericolo é influenzata dal luogo, età, se si ha figli e se disturbiamo.
Che oggi viaggiare e sostare sia piu' pericoloso di dieci o venti, per non parlare di 30 anni fa, e' un'idea smentita da tutte le statistiche. La percezione del.pericolo e' influenzata piu' dall'eta' che dalla realta'
In risposta al messaggio di Giovanni del 02/01/2021 alle 08:38:14il discorso sicurezza è credo soggettivo.io non sono tanti anni che giro ma parenti si e hanno pareri discordi.personalmente credo che in cima a una sperduta collina mi sento tranquillo certamente molto di più che su certe zone litoranee francesi ecc. poi sono rimasto sorpreso quando ho letto della disavventura di campersempre a TRELLEBORG.se ho capito bene aspettano sbarco del traghetto ti fanno pagare e poi a tarda sera se ne vanno.
Ritorno sull'argomento: secondo la mia opinione, non è qualificante per definire camperista o possessore di camper, come si usa il camper ma come ci si comporta con il camper. Il possessore di camper frequenta campeggi,aree di sosta, parcheggi come li frequenta il camperista, solo che il primo non si comporta in modo appropriato sia rispetto all'ambiente (scarico grigie aperto, scarico nere dove non si dovrebbe, parcheggio dove non si dovrebbe, e via dicendo), sia rispetto al prossimo (rumori, radio, nessun saluto, e via dicendo). Poi il discorso ha preso la via della sicurezza e del senso di sicurezza raffrontandolo con quello di anni ed anni fa. Anni ed anni fa qualsiasi cosa succedesse veniva subito denunciato; allora si teneva anche la chiave di casa sulla porta anche la notte; oggi allarmi su allarmi e se succede qualcosa la maggior parte non lo denuncia; non lo denuncia perché sa che nessuno farà nulla per rimediare ed anche che se la denuncia avesse una virgola di troppo potrebbe trovarsi nei guai con la giustizia che abbiamo. Personalmente non avevo avuto mai furti sul camper o sull'auto, ebbene negli ultimi due-tre anni mi hanno aperto la macchina e tentato due volte di entrare in camper facendomi danni. Giovanni
In risposta al messaggio di ezio59 del 02/01/2021 alle 11:20:05Posso diventare Hymenauta anche se ho un Laika o devo cambiare mezzo? (Magari con una deroga).
Io mi trovo con quanto a suo tempo postato su marchi - Hymer da toyhdj80. Sostituite la parola hymernauta con camperista e il gioco è fatto. Valori-guida dell'hymernauta (secondo umbè) Clausola esclusiva: per far partedel clan degli hymernauti occorre avere una “nave” con sulla prua il marchio “HYMER”. a) L'hymernauta è una persona-una coppia-una famiglia il cui centro NON è il camper! Questo è mezzo, strumento di spostamento e riparo; grotta con le cibarie e le cose che possono alleviarlo da certi problemi. Il fine è poter compiere esperienze di crescita culturale, di conoscenza dell'”altro”. L'”altro” è gente, terra, colori, animali, odori, luce... b) L'hymernauta è nomade, non perché fa molti km ma perché difficilmente ritorna sui propri passi; non frequenta sempre gli stessi posti, si ferma fin quando sente che c'è ancora qualcosa da capire; se ritorna segue nuove tracce, ricerca il cambiamento dei luoghi, vuol incontrare nuove persone. c) L'hymernauta sa che “tutto scorre”, non rimpiange il bel tempo che fu ma non è modernista ad ogni costo. Per questo è prudente con la tecnologia, non la snobba, non la santifica; si tiene un passo indietro e se gli capita di essere avanti, non si esibisce oltremisura. d) L'hymernauta viaggia per conoscere: ogni viaggio, anche il più semplice, gli fornisce occasione per andare un passo più in là nella conoscenza. Per verificare questo “apprendimento” ne scrive: solo attraverso la capacità di registrare e comunicare l'esperienza può dire di aver compreso. Non è problema di correttezza grammaticale e sintattica: è capacità di fissare con parole proprie sentimenti, sensazioni, fatti, dati che l'hanno attraversato e trattenerne una certa parte. Scrive di quell'”altro” di cui al punto a). e) l'hymernauta segue tutte le rotte; ogni punto cardinale è aperto, anche se può avere un'attrazione maggiore per uno di essi; segue tutti i venti che possono essergli favorevoli perché dovunque si nasconde la scoperta. Corollario: l'hymernauta mette in circolo questa conoscenza, non (solo) come diario, road book, ma come stimolo, indicazione per un confronto sulle sensazioni provate nelle esperienze. f) l'hymernauta è tollerante ma non accondiscendente; difende gli spazi vitali con il dialogo. Se manca il dialogo allora prende e va alla ricerca di arie migliori. Non si fa trascinare in inutili beghe né tantomeno a vie di fatto. La forza è argomento da ******i (v. Cipolla). g) l'hymernauta è tendenzialmente cosmopolita, al di là dei limiti linguistici; utilizza un mezzo che gli consente di esplorare un bel numero di paesi, indipendentemente o quasi dai luoghi e forme di accoglienza. Sarebbe un peccato non sfruttare l'occasione. Corollario: il vero hymernauta, al rientro domestico, non conclude che “qui si sta meglio” ma ricerca in ogni esperienza quel “buono” che c'è. Se non lo trova, vuol dire che deve ancora crescere come ricercatore di autenticità. h) l'hymernauta se l'incontri lo riconosci: non è quello che ha l'orsetto blu da qualche parte, ma colui che ti accoglie con accoglienza (di cui il prosecco!).
In risposta al messaggio di urbani 1 del 02/01/2021 alle 12:16:35Questo lo ignoro.
Posso diventare Hymenauta anche se ho un Laika o devo cambiare mezzo? (Magari con una deroga).