quote:Risposta al messaggio di Mirton inserito in data 06/03/2014 10:58:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho fatto questi grossolani conti: 24 ore al giorno per 365 giorni sono 8.760 ore all'anno. Un dipendente lavora mediamente meno di 1.800 ore all'anno, ma per facilitare i conti assumiamo questo dato (naturalmente il modello assume che nessun dipendente faccia un giorno di assenza per malattie, altrimenti si deve ricorrere agli straordinari). Dividendo il numero di ore complessive per le ore lavorate da un dipendente risulta un quoziente pari a 4,87. Questo è il numero di persone necessarie per tenere aperta una reception tutto l'anno. E' evidente che si tratta di un esempio limite, più attinente a strutture ricettive all'aria aperta sulla tipologia dei campeggi o delle aree attrezzate regolamentate dalle legislazioni regionali, ma che può far capire cosa costa la gestione corrente di un'area. A tutto ciò occorre aggiungere chi fa le pulizie, le tasse sui rifiuti, l'ammortamento del costo della struttura e degli impianti, l'ammortamento dell'acquisto del terreno, ecc. Quando leggo che qualcuno apre un'area di sosta, sia esso un privato sia essa un'istituzione pubblica, mi precipito a ringraziarlo e a rivolgere due parole di riconoscenza.
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 06/03/2014 10:39:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Secondo le mie scarsissime nozioni giuridiche in materia, il cds non ci equipara alle automobili ma ai veicoli in genere. Per onor di cronaca, ci sono invece altre leggi che definiscono il camper un mezzo mobile di pernottamento, con tutto quello che ne consegue in materia di campeggio. Ciao!
quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 06/03/2014 09:46:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> parto da presupposto che chi eleggo a rappresentarmi sia onesto, se non lo è o se scopro che non lo è, alla prima occasione non lo rieleggo. Ciò detto, le risorse finanziarie scarse, che poi sono strettamente legate ai miliardi e miliardi di debito pubblico, sono tali perchè si sono spese montagne di soldi per creare tutto ciò che ci sta attorno. Parcheggio tutte le mattine la mia auto nel parcheggio sotterraneo di una fermata della metropolitana, che conterrà a dir tanto 250 auto. Pago 6 euro e venti la settimana per i miei 6 giorni lavorativi, un prezzo che credo non copra le spese di gestione correnti. Non oso immaginare come e quando sarà ripagata la costruzione di questa imponente struttura. Questo parcheggio, come le altre migliaia di opere pubbliche, ci hanno portato in questa situazione. In tale contesto, la vedo dura per noi camperisti chiedere l'intervento pubblico a nostro esclusivo favore. E' meglio che quei quattro soldi che (forse) sono rimasti vengano spesi per strutture ben più importanti per la generalità dei cittadini, come scuole e ospedali. Ciao!
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 06/03/2014 11:24:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Vivendo a Milano, per me è molto più comoda la Val d'Aosta che non il Trentino Alto Adige. Lo scorso anno ho passato alcuni giorni delle festività a Pozza di Fassa, mentre quest'anno sono stato a Gressoney. Nel primo caso fui cliente di un campeggio molto gettonato, quest'anno invece sono stato in un campeggio di cui non avevo mai sentito parlare, ma dove mi sono trovato molto meglio. Credo che, complessivamente, per noi l'offerta organizzata del Trentino AA sia notevolmente superiore a quella della VdA. Basta fare il conto dei camping invernali di una regione e dell'altra. Devo anche francamente riconoscere che in entrambe le località ho visto camper in sosta libera. Certo che se ci si lamenta perchè si prendono le multe a pernottare in un parcheggio centrale a Cortina a Madonna di Campiglio o a Cervinia, definendoli in modo spregiativo "Comuni anticamper" ....
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 06/03/2014 13:21:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Premetto: io in ogni viaggio parto sempre scevro di pregiudizi, e pernotto indifferentemente in camping, AA o in libera, per cui non sono tifoso di nessuna delle soluzioni rispetto all'altra. Detto questo, la VDA ha quasi in ogni località una AA, che quindi permette di scegliere tra camping e AA, cosa assai meno diffusa in trentino Alto Adige. Certo, in trentino Alto Adige ci sono alcuni campeggi molto belli, top class, che in vda non ci sono, ma a mio avviso c'è meno possibilità di scelta tra le possibili soluzioni. Inoltre la presenza di AA permette spesso anche il semplice parcheggio per attività che esulano dal successivo pernotto (mi fermo a fare due passi, la spesa, e poi riparto), fattispecie spesso pressoché impossibile in molte località del trentino Alto Adige. Tu fai l'esempio di Cortina (Veneto), ma sai che è il classico esempio con divieti discutibili, visto che riguardano anche la semplice sosta che prescinde dal successivo pernotto, ed è stata tolta per motivi assai opinabili una grande ed apprezzabile AA, in quel caso sicuramente per le pressioni dell'adiacente camping. Per capirsi a Courmayeur (ma è davvero così più sfigato di Cortina ?), conosco almeno 4 posti dove fermarmi, oltre ai camping. Ed è uno dei posti messi peggio. A me pare indiscutibile, da una parte una organizzazione dedicata all'accoglienza in tutte le sue forme, dall'altra una grande presunzione di essere i migliori continuando a dirselo in faccia, ma di fatto un muro. Ma sopratutto, quello che volevo dire, il fatto che ci siano molte AA permette di diluire la pressione di quei 250k camper che girano, che se no si concentrano tutti negli stessi posti, che inevitabilmente vanno in crisi. A proposito di spese di personale, oramai in Francia e Germania buona parte delle AA sono completamente automatizzate, e vengono gestite solo per poche ore direttamente da persone che hanno ovviamente più incarichi. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 06/03/2014 13:03:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai fatto bene a premettere "scarsissime" . Brunoid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 06/03/2014 14:05:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Con tutta l'umiltà che mi contraddistingue e con il massimo rispetto, posso chiederti cosa intendi dire con questo messaggio? Grazie mille. Tornando a bomba, non sono al corrente di un passo del codice della strada che equipari il camper alle automobili. Per mia cultura personale ti sarei molto grato se me lo facessi notare Ancora grazie Ciao!
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 06/03/2014 14:28:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Bruno, possiamo discutere all'infinito sugli aspetti legali, con opposte ragioni. La sostanza però è che si suddividono le località in due categorie, ovvero quelle che hanno una cultura dell'accoglienza, e che quindi pensano ad ogni forma di turismo ed ai diritti e doveri di tutti, e quelli che per cinismo, limitatezza di visuale o che, non hanno questa cultura. nel momento in cui io debbo mettere mano all'avvocato per far valere i miei diritti, per me smette di essere vacanza, e vado nei posti dove mi sento più libero. E per capirsi, se io passo in un paese che mi permette di togliere la chiave dal mezzo solo pernottando magari una settimana in un camping, io non lo ritengo accogliente anche se il camping ha doppia piscina riscaldata. Poi se si vuole si può discutere a lungo sul concetto di pernotto, campeggio o che, ma alla fine io trovo che sia la sostanza quella che conta. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 06/03/2014 14:47:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Esistono pure località che per la loro morfologia territoriale non possono accoglierci più di tanto e che molti di noi ostinatamente vogliono comunque frequentare. Il camper è una opportunità in più che da la possibilità di muoversi a piacimento sui territori. Ostinarsi, la dove comunque esistono forme di ricettività diverse, nel voler per forza andare in determinati luoghi è sinonimo di cocciutaggine o di scarsa consapevolezza delle potenzialità del camper . Le beghe le discussioni gli atti di inciviltà sono visibili soprattutto la dove queste masse si concentrano anche perché chi frequenta luoghi di massa "non me ne voglia" del potenziale dello strumento camper ha capito ben poco. Brunoid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 06/03/2014 14:28:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nel messaggio a cui ho replicato hai scritto: "A parte il fatto che il CDS ci equipara alle automobili per cui la dove non...", dove trovo la conferma di questa tua affermazione nell'art. 185 del codice della strada che hai riportato? Grazie per una tua cortese risposta Ciao!
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 06/03/2014 17:35:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Confermo quello che dici e aggiungo che in Franca Mont Saint Michel è una località anticamper (secondo la definizione più volte letta in questo sito) e, se ricordo bene, lo è anche Fussen in Germania, almeno nelle vicinanze di Neuschwanstein. Si tratta di due località situate in due paesi diversi ad altissima vocazione turistica, come ce ne sono tante in Italia e che, nè più ne meno, regolamentano la sosta dei camper nel medesimo modo.
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 06/03/2014 17:35:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Difatti io ho citato situazioni italiane anche in positivo. E parimenti ai super-esterofili io non manco mai di ricordare le limitazioni straniere. Certo che noi poi pecchiamo sempre in stupidità. Un esempio. In verisilia, da quell poco che ho visto, i divieti valgono 365 gg/anno. A .S Tropez piuttosto che a Le Levandou, li fanno valere solo in stagione estiva. E poi sono posti dove è dura non trovare un buco in camping anche nei peggiori periodi. Questo vuol dire che anche il divieto è oggetto di riflessione attenta. A Fussen esiste una precisa organizzazione per i camper; certo, non piena libertà, ma si è attentamente pensato a come frequentare la località in camper. Non un divieto et arrangiati. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 06/03/2014 17:28:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> 2. La sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l'autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l'ingombro proprio dell'autoveicolo medesimo. A casa mia si legge ;dove è vietata non puoi, dove non è vietata puoi. D'altra parte l'articolo 185 CDS parla chiaro , se poi io ho semplificato dicendo " ci equipara alle automobili", forse per i più pignoli avrei dovuto specificare meglio scrivendo" appartengono alla Sottocategoria[:)] M1[:D] e ancora :Codice della Strada art. 47, comma 2, lettera b ed art. 54, comma1. Brunoid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 06/03/2014 18:24:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma non è un'autovettura. L'autocaravan è definito nella nostra legislazione, non troverai alcuna norma che dica "l'autocaravan, quale veicolo speciale avente una particolare carrozzeria ed attrezzato permanentemente per essere adibito al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente è assimilabile ad un'autovettura". Credo che la migliore definizione di autocaravan sia ricercabile in una direttiva comunitaria, laddove viene stabilito che esso è un veicolo per uso speciale della categoria M costruito per essere adibito all'alloggio e contenente nel vano abitabile almeno le seguenti attrezzature: - posti a sedere e tavolo, - cuccette eventualmente ottenute ribaltando i sedili, - attrezzatura di cucina, - armadi o ripostigli. Fin qui l'aspetto formale e di definizione legale. Sul piano sostanziale personalmente non vorrei mai che il legislatore assimilasse in tutto e per tutto il camper ad un'autovettura, altrimenti verrebbe meno la norma a tutela del camper contenuta nell'art. 185 del cds da te citato. Ciao!
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 07/03/2014 08:22:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Continuando il dibattito tra me e te, forse fuori tema ma la colpa di questa deviazione è sicuramente mia, ti faccio presente che un'interpretazione letterale del termine "veicolo" richiama carretti (giuridicamente veicoli a braccia), carrozze (giuridicaente veicoli a trazione animale), biciclette, filoveicoli, macchine agricole, ecc. Non solo automobili! Ciò detto, sono sempre più del parere di un brillante avvocato un tempo utente di questo forum che definì l'art 185 una ciofeca. Ed in effetti, il primo comma dell'art. 185 è un'inutile precisazione dello status di vecolo del camper. Riguardo alle aree attrezzate, sono del parere di accogliere positivamente il loro proliferare, d'altra parte anche APC (Associazione Produttori Camper) le sta promuovendo presso le sedi istituzionali, e meno male dico io. Ciao!