Questo è un tormentone di Col, uno dovrebbe guardarsi allo specchio prima e capire subito cosa vuole, se fai un viaggio di gruppo e non ti va, probabilmente la scelta iniziale è stata sbagliata.
Io ho pochissime esperienze di gruppo, con non più di un camper, e debbo dire che verosimilmente i soggetti più complessi siamo noi. Molto più difficile per gli altri sopportare noi che il contrario.
Io NON HO mai un preciso e dettagliato programma di quello che voglio fare. Spesso decido la sera per il giorno dopo. Non curiamo molto il pasto, al sacco di giorno e pasta spesso in bianco, con qualcosa di proteine e verdura al sera, il più rapido possibile.
Non usiamo quasi mai la sveglia, io mi sveglio presto e litigo due ore con la famiglia per tirarla giù dai letti. Abbiamo un stile che varia di continuo, possiamo parimenti andare a fare una cima a 3500 metri sotto un temporale furioso (non apposta, ne) e poi di li calare direttamente su un centro commerciale a cercare souvenir per parenti. Spesso mi scappa la pipì.
Mi piace la compagnia, e verosimilmente nel mondo di whatsapp oramai libero e la possibilità di condividere una posizione gps, si può condividere un viaggio in versione light. Però l'idea di dover essere io a rincorrere il resto del mondo più rapido ed efficiente, o di dover cercare un ristorante o inseguire di continuo non mi va.
Infine, c'è il problema dell'UOMO ALFA.
Qui qualcuno risolve semplicemente mettendosi lui ad organizzare. Alla fine in un gruppo ci vuole qualcuno che decida. Io ho questo problema, sono in grado di fare il maschio Alfa del gruppo,
soffro a non esserlo, ma alla fine lo trovo molto stancante per cui se posso lo evito. Risultato, meglio che viaggi da solo. Amo però trovare qualcuno in giro e magari condividere una esperienza con altri casualmente.
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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson