quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 27/06/2013 09:34:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Personalmente funziona a quadranti, ma divido in settori e approfondiscono, anche perché dietro l'angolo ho imparato che si trovano sempre cose inaspettate e interessanti, ma male che vada mi perdo l'ultima zona da visitare. Ruggero "Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima." (Albert Einstein)
quote:Risposta al messaggio di Braun48 inserito in data 27/06/2013 11:26:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In effetti hai ragione, sono domande che derivano da una indecisione di base. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
http://www.betharram.com/defaul...
[Marco] ทำเครื่องหมายquote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 27/06/2013 11:40:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Senza offesa...mi fai venire in mente il personaggio "Furio" di Carlo Verdone nel film "Bianco, rosso e Verdone".... Finché ti annoti cosa vedere, dove reperire appunti, passi, ma gli orari in minuti...mi scorre un brivido lungo la schiena...non saremmo certamente i giusti compagni di viaggio[:D] Noi ogni volta che andiamo in una zona lasciamo volutamente un qualcosa di non visto, apposta, per avere la scusa di doverci tornare. Abbiamo smesso di andare in giro con mia cognata (e mio fratello)perche lei quando è stata una volta in una zona (regione, nazione) non ci torna più perché " l'ha già vista" [:0] Ciao Anna
quote:Risposta al messaggio di cucciolotto inserito in data 01/07/2013 08:05:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quando sono stato in Mosella ci ho passato almeno 5 giorni. Una giornata a Trier,partendo il mattino con calma e tornando la sera. uno di spostamento sotto la pioggia ma di pochi km, passato a Bernklastel molte ore tra cui un bel po' in una konditorei a prendere la torta. Poi un giorno intero in bici visto che era bello, senza spostare il mezzo, poi un'altra giornata a Cochem. Di li a Konstanz a/r ci sono andato in treno e solo il giorno dopo mi sono spostato oltre. A Trier ricordo incontrai due camper italiani che arrivavano dall'Olanda in giornata, avevano fatto due stop (immaginatevi quanto lunghi) a Cochem e Bernkastel, e il giorno dopo passata Trier ripartivano. Molti sul forum affermano che il camper fermo è come in gabbia, ne risulta che un viaggio con meno di 5000 km non viene considerato tale. Ma se una località ha un centro città, museo, una ciclabile, un castello, delle grotte, un'escursione di 5 ore su una montagna, come faccio a starci un solo giorno ? Delle volte ho la sensazione che viaggiare diventi timbrare il cartellino, come quelli che si fanno mettere i timbrini sul diario. Ricordo quando andai a Grimsy, un'isola islandese solcata dal circolo polare, che mi diedero un certificato che ero stato li, casomai qualcuno non ci credesse. La risposta di cucciolotto invece è più sensata, però mi permetto di pensare che vada bene sopratutto per le mete un poco più prossime. Ad esempio io faccio così in Provenza, in ogni giro che faccio in Francia o costa azzurra mi fermo in UNA località e alla fine io la vedrò in 10 anni. Ma se metto su 2-3000 km di spostamento, non conviene usare una lente più forte ? E magari sopire la frenesia "mi debbo muovere tutti i giorni" ? Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di cucciolotto inserito in data 01/07/2013 08:05:05 Senza offesa...mi fai venire in mente il personaggio "Furio" di Carlo Verdone nel film "Bianco, rosso e Verdone"... Finché ti annoti cosa vedere, dove reperire appunti, passi, ma gli orari in minuti...mi scorre un brivido lungo la schiena...non saremmo certamente i giusti compagni di viaggio>>Ma quale offesa! Non sei l'unica a fare questa osservazione quando vedono la mia minuziosa tabella di marcia del mio viaggio lungo dell'anno. Tu non vorresti mai essere mia compagna di viaggio, io viaggio esclusivamente da solo, ovvio con mia moglie. Il mio problema è che quando ritorno e vedono le foto, racconto il viaggio o leggono le mie note, perdo degli amici perché non li accetto come compagni di viaggio: noi andiamo soltanto da soli! Permettimi però un'osservazione: come tanti, anche tu leggi non con la necessaria attenzione ciò che scrivo: quella è la mia tabella di marcia lineare. Nella pratica, come è scritto in quel messaggio e tutte le altre volte che parlo di questa mia particolarità organizzativa, non seguo pedissequamente i tempi indicati tanto che, generalmente, mi trovo diversi giorni in anticipo per cui posso divagarmi come e quanto voglio. Quando mi sono trovato in ritardo, ho saltato le cose meno importanti. Te ne dico un'altra: l'itinerario è fatto in modo che se fossi in ritardo posso saltare una o più località senza perdere il filo del viaggio stesso! Vedi, fare migliaia e migliaia di chilometri e saltare qualcosa di importante, oppure dover lasciare incompleto il viaggio perché è ora di tornare, mi lascerebbe l'amaro in bocca, sarebbe una vacanza, una gita, un giro turistico andato a male. Per questo viaggio esclusivamente da solo; ti ripeto che parecchi amici son rimasti male quando ho rifiutato il loro desiderio di venire via con noi. Per questo rubo l'intervento di Bruno B e lo faccio anche mio: 'Non esiste una ricetta valida per tutti, per questo il modo migliore di viaggiare e quello di farlo da soli con i propri tempi e i propri metodi.' Personalmente non andrei mai alla piazza principale della città x per 'dare quattro calci ad un pallone', come spesso ho letto sui diari di bordo! Non fa per me. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 01/07/2013 19:44:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Anche noi viaggiamo soli al massimo incontriamo con piacere qualcuno sulla via, ma una sera e poi ciascuno per la sua strada. È anche vero che è giusto che ciascuno abbia il proprio metro, ma non è la sezione comportamenti quella fatta per confrontare ottiche differenti e alternative? Personalmente credo che soprattutto in certe zone il "tutto " non esista. Girando italia Francia Germania spagna uk credo che quasi in ogni luogo resti qualche cosa. Anzi, mi è capitato di vedere gli stessi luoghi con ottiche differenti e l'esperienza si è rivelata interessante. Non solo, per me il viaggio non deve essere a scapito delle mie passioni: sto già cercando le falesie di arrampicata del mio prossimo obbiettivo. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 01/07/2013 20:40:37Anche noi viaggiamo soli al massimo incontriamo con piacere qualcuno sulla via, ma una sera e poi ciascuno per la sua strada. ... Personalmente credo che soprattutto in certe zone il "tutto " non esista. Girando italia Francia Germania spagna uk credo che quasi in ogni luogo resti qualche cosa. ... >>Anche noi, quando ci capita di sostare assieme ad altri camper, non disdegniamo di scambiare due chiacchiere e, molto spesso, anche un digestivo. Fortunatamente, forse, ispiriamo fiducia e non incontriamo difficoltà ad 'attaccar bottone' con camperisti di qualsiasi nazionalità: parliamo solo pochissimo di inglese ma riusciamo a 'conversare' con tutti. Ma la mattina dopo, ognuno per la sua strada! Anche perché quasi solo chi viaggia in solitario è 'disponibile' ad attaccar bottone con il vicino mentre chi è in un gruppo, solitamente, resta nel suo gruppo. Son d'accordo che il vedere 'tutto' non esista; per questo, comunque, noi limitiamo sempre l'area del viaggio lungo; solitamente si tratta dalle tre alle sei settimane di tempo. Per esempio, per la Francia, quattro settimane solo per la Normandia, tre per la Bretagna, quattro per l'Aquitania, quasi cinque per l'Alsazia e Lorena; per la Scandinavia, sei più quattro settimane per i due viaggi. Giovanni