In risposta al messaggio di Marino2 del 17/05/2018 alle 10:13:35Concordo pienamente.
forse più interessante come argomento...
In risposta al messaggio di Roberto66 del 17/05/2018 alle 13:36:20La mia qualifica in inglese sarebbe Coach driver end bus driver, in Italiano autista di autobus.
non direi che si sia OT in quanto già nei primi interventi si e' sostenuto che dal profilo si capisce tanto / tutto a altrettanto da subito altri abbiano smentito per via di quella qualifica in lingua Inglese... senon viene sciolto il nodo Inglese OK o NO OK non si prosegue. al momento mi sembra che vi sia un pareggio ma sembra anche che a bordo campo si stiano scaldando dei fan della lingua latina
In risposta al messaggio di Motore 71 del 17/05/2018 alle 21:26:16praticamente questo è anche il mio pensiero,purtroppo in Italia molti pensano che sfoggiare determinate parole (inutili) in inglese faccia mooooooolto in,per cui troviamo strafalcioni che se fossero sentiti da un inglese sarebbero solo indice di ignoranza Purtroppo come dicevano i romani ''facundia difficilis ( est sottinteso) l'eloquenza è difficile''molto piu semplice usare poche parole, magari a sproposito
La mia qualifica in inglese sarebbe Coach driver end bus driver, in Italiano autista di autobus. P.S. Bus pronunciato come scritto visto che la parola autobus deriva da omnibus in latino che significa per tutti. Io conoscol'inglese per quello che mi serve, so leggere un programma di viaggio, sò spiegarmi per sapere a che ora e dove devo riprendere un gruppo di persone, so spiegarmi con un tecnico di un officina se ho un problema all'estero, ma non sopporto che in una discussione tra italiani si parli una lingua straniera, non sopporto quelle persone che traducono qualsiasi parola in inglese anche se non lo é, io guido un autobus Man mi arriva un collega mi dice ho preso il men già mi girano le scatole che hai preso il mio autobus ma puoi dire men quando la Man é tedesca e si pronuncia Man.
In risposta al messaggio di morodirho del 18/05/2018 alle 08:13:27Ma perchè volete cristallizzare una lingua? Lo sapete che è impossibile?
praticamente questo è anche il mio pensiero,purtroppo in Italia molti pensano che sfoggiare determinate parole (inutili) in inglese faccia mooooooolto in,per cui troviamo strafalcioni che se fossero sentiti da un inglesesarebbero solo indice di ignoranza Purtroppo come dicevano i romani ''facundia difficilis ( est sottinteso) l'eloquenza è difficile''molto piu semplice usare poche parole, magari a sproposito
In risposta al messaggio di Kiboko del 18/05/2018 alle 11:50:09devo evidentemente scusarmi, per non essere riuscito a far capire il mio pensiero.Ripeto che per molte parole sia inevitabile appoggiarsi all'inglese / francese / cinese o vattelapesca,( vedi standard, portato come esempio) quello che critico è l'uso ''indiscriminato e spesso fuori luogo '' di parole straniere che dette nel contesto sbagliato fanno solo ridere ,poi, come ho gia' detto ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, cosi come io sono libero di pensarla diversamente e di continuare ad usara l'italiano .( e anche di amare il latino,)Questo non significa certamente rifiutare l'evolversi della lingua , ma significa cercare di mantenerla in vita, e di non ''barbarizzarla''.con inglesismi maccheronici inutili
Ma perchè volete cristallizzare una lingua? Lo sapete che è impossibile? Tutte le lingue, inglese britannico incluso, per non parlare della variante americana o, peggio, australiana, variano, cambiano, si modificano, creanonuovi termini recependo gli innesti culturali del proprio tempo E’ impossibile impedire alla lingua italiana di evolvere e adattarsi al mondo in cui ci relazioniamo Ad esempio, l’italiano è molto più greco di quanto alcuni di voi immaginino, perché la lingua greca disponeva dei vocaboli più adatti a esprimere meglio determinati concetti, che poi sono stati assimilati e integrati nel latino e che successivamente sono stati passati anche alla lingua inglese. Sicuramente ci sarà stato chi questi termini di origine greca li utilizzava “ad capocchiam” ma poi l’utilizzo si è conformato in uno standard (acc … e come lo scrivo standard, parola di etimo francese, in italiano?) Adesso c’è un ritorno, dall’inglese a noi, ma non è un processo nuovo per la lingua italiana ed è inevitabile Per lavoro o per piacere, viaggiamo di più e più lontano e a nostra volta siamo oggetto di visite e contatti di persone di altri paesi. Avere un linguaggio comune per interagire è necessario, almeno di voler vivere nella propria bolla locale o avere una presunzione tale da impedirci di crescere E questo linguaggio comune non è l’inglese britannico, ma è un neo-inglese che gli Inglesi stessi aborriscono. Con diversi accenti, una grammatica e un’ortografia modificata, pronuncia diversa. E che sta modificando a sua volta l’inglese Ma che questo neo-linguaggio contamini, modifichi, si innesti dentro le lingue locali è inevitabile. E, come al solito, chi non si adatta sarà escluso
In risposta al messaggio di morodirho del 18/05/2018 alle 12:02:34Non c’è bisogno di scuse, magari ho compreso male io
devo evidentemente scusarmi, per non essere riuscito a far capire il mio pensiero.Ripeto che per molte parole sia inevitabile appoggiarsi all'inglese / francese / cinese o vattelapesca,( vedi standard, portato come esempio)quello che critico è l'uso ''indiscriminato e spesso fuori luogo '' di parole straniere che dette nel contesto sbagliato fanno solo ridere ,poi, come ho gia' detto ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, cosi come io sono libero di pensarla diversamente e di continuare ad usara l'italiano .( e anche di amare il latino,)Questo non significa certamente rifiutare l'evolversi della lingua , ma significa cercare di mantenerla in vita, e di non ''barbarizzarla''.con inglesismi maccheronici inutili
In risposta al messaggio di Kiboko del 18/05/2018 alle 13:18:02rispondo solo in merito agli U.S.A.,nel sud ovest americano la maggioranza parla spagnolo , e mi è capitato alla reception di mothel ,e all'ingresso di parchi cosi come in aereoporto di chiedere personale di lingua spagnolo e sono stato accontentato senza problemi..
Non c’è bisogno di scuse, magari ho compreso male io L’uso decontestualizzato o scorretto è, per alcuni, il secondo passo, che però indica hanno già fatto il primo capendo che esistono questi termini; il successivosarà di usarli correttamente, con l’esperienza e l’interazione con gli altri che li utilizzano Nel mio messaggio di prima non mi riferivo specificatamente a te, ma a un certo atteggiamento protezionistico che, come tutti i protezionismi, è inutile, è una “lotta contro i mulini a vento”, per usare una metafora comune in italiano di cui non so quanti sappiano l’origine o la utilizzino correttamente. Ad esempio, prova a fare una ricerca sul web riguardo la contaminazione dello spagnolo (messicano) nell’americano e dei dibattiti che ci sono sulla ineluttabile trasformazione in atto negli stati del sud della lingua americana. E questo vale anche per noi: se proviamo a sentire uno sceneggiato televisivo degli anni ’50, il linguaggio, le parole, le costruzioni verbali che usano i diversi personaggi, sono spesso diverse talvolta utilizzano termini per noi desueti , ma non é così: è l’italiano (sia come lingua che come persone) che è cambiato in 60 anni. Accade da sempre, dai tempi di “Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene …”, fino ad oggi: non si può fermare una lingua ad un determinato momento e affermare che “quella” è lav era lingua . Poi è ovvio che ognuno può parlare in latino o anche in aramaico o impegnarsi a mantenere vivo il dialetto emiliano della zona di Castelnovo ne’ Monti: mia moglie riesce (forse) ancora a parlare in greco antico, con il quale però i greci moderni non la capiscono Perché poi resta la questione di quante e quali porte o confini ci aprano le parole che scegliamo di usare.
In risposta al messaggio di Pascia2 del 18/05/2018 alle 17:33:46Scusa vuoi intendere che OT in italiano significa mandarla a p....e??
visto che siamo andati (forse) fuori dal tema (O.T): FACCIAMOLO ITALIANO
In risposta al messaggio di IlVagabondo del 18/05/2018 alle 21:28:32Non intendevo questo.
Scusa vuoi intendere che OT in italiano significa mandarla a p....e?? che bello questo 3D sui profili...
In risposta al messaggio di Pascia2 del 18/05/2018 alle 17:33:46Una domanda sorge spontanea... Perché pagare un'ora quando 2 mezze ore fanno risparmiare 2 lire?
visto che siamo andati (forse) fuori dal tema (O.T): FACCIAMOLO ITALIANO
In risposta al messaggio di Pascia2 del 19/05/2018 alle 07:24:07Fra l'altro in ogni nuova edizione di un vocabolario vengono aggiunte parole estere ormai sdoganate ed entrate nell'uso corrente, per esempio sul Vocabolario Treccani nel volumetto Addenda già nell'edizione 1997 erano citate le parole Shareware e Prêt-à-porter.
Interessante! anni fa mi misi a leggere letteralmente dalla A alla Z il Devoto-Oli, penso che lo rifarò di nuovo perché molti termini , non usandoli, si dimenticano.
In risposta al messaggio di morodirho del 19/05/2018 alle 08:23:13Anche la mia, mettendo (in stile Suor Daliso del compianto Faletti) due grattugie sulle punte delle scarpe, o in alternativa la nitroglicerina...
condivido il pensiero di dash, su questo forum si leggono frasi in italiano che se le avesse lette la mia prof mi avrebbe preso a calci Esempio ''ogniuno'', apostrofi sbagliati, hanno e anno fuori luogo,e altre fesserie .