In risposta al messaggio di Arjlux del 22/11/2020 alle 21:01:10Sì grazie
Serve l'interprete?
In risposta al messaggio di Arjlux del 22/11/2020 alle 21:11:16da mente semplice mi serve interprete in quanto senza capisco solo che a forza di troppa libertà siamo nella melma.io non ho la mia verità esprimo punti di vista condivisibili o meno.puoi aver ragione a volte su argomenti (normali) ma qui di normale se siamo in EMERGENZA non so...
Mi delude..
In risposta al messaggio di Arjlux del 23/11/2020 alle 09:58:13In questo intervento ti sei spiegato bene e quello che hai scritto è chiaro e condivisibile Nel precedente, io ho letto, forse sbagliando, la teoria del complotto globale derivata dalle tue certezze in particolare nel campo sanitario di cui tanto si sta parlando in questi giorni. E per quell'intervento rimango della mia idea.
È tutto opinabile e ci mancherebbe, nel mio intervento ho parlato di diverse cose e credo di non aver utilizzato nemmeno un linguaggio così forbito da non essere compreso. La società moderna si basa (anche quella anticama ne servivano molte meno) su norme, le quali servono a noi per vivere in un certo equilibrio per evitare di far valere la legge del più forte. Questo almeno nella stragrande maggioranza delle nostre azioni quotidiane è così. Poi ci nn sono situazioni dove la legge del più forte esiste ancora. La libertà o meglio, la ricerca della libertà è utopica ed ognuno ha la propria. Nella nostra vita è quotidianamente facciamo scelte(da quelle piccole a quelle più grandi) che in qualche modo ci permettono di essere noi stessi. Le istituzioni (se rileggete il mio intervento di pandemia ne parlo solo nel finale e nemmeno in modo approfondito quindi non capisco cosa possano entrarci mascherine e quant'altro) di tutto il mondo, nascoste dietro interessi economici privatistici attraverso delle scelte politiche (sempre da ciò che io vedo eh) stanno restringendo il campo della nostra libertà di azione (tornando all'esempio delle sigarette potrei farlo anche con i mezzi di comunicazione, smartphone, tablet ecc, chiunque li possiede è vincolato a determinate politiche, vedi le app, vedi i social che hanno norme comportamentali che limitano anche la tua libertà di espressione se il pensiero espresso non è corretto per la maggioranza). Tornando al titolo della discussione aperta partire o restare a casa, si creano tante sotto discussioni dove ognuno ha la sua verità, ma non tutte le verità rispettano il pensiero altrui anzi, spesso sono mirate a denigrare e a sminuire l'altro. Se vedete il mio intervento parlo anche dei paesi del mondo Cina, Australia ecc.. Se parlate con tanti cinesi per loro è normale vivere sotto una regolamentazione delle loro vite stringente anzi, molti si sentirebbero perduti senza tale regolamentazione ma non vuol dire che sono liberi di essere se stessi(lo stesso discorso vale fatto con le dovute proporzioni per altri paesi).Per concludere, come avete. Visto nelle vostre ultime risposte date a me si cerca di sminuire e di far passare come diverso ( vedi termine complottista) chi prova a condividere (anche educatamente) un pensiero che non rientra nel l'accettazione comune. Quando si ha paura di qualcosa si tiene a distanza e si cerca di evidenziarlo un modo negativo(un tempo bruciavano le persone pensando fossero streghe). Detto ciò vi auguro una serena giornata
In risposta al messaggio di Arjlux del 23/11/2020 alle 09:58:13Perdonami, ma francamente l'unica critica che ti farei è che non ho proprio capito cosa vuoi dire.
È tutto opinabile e ci mancherebbe, nel mio intervento ho parlato di diverse cose e credo di non aver utilizzato nemmeno un linguaggio così forbito da non essere compreso. La società moderna si basa (anche quella anticama ne servivano molte meno) su norme, le quali servono a noi per vivere in un certo equilibrio per evitare di far valere la legge del più forte. Questo almeno nella stragrande maggioranza delle nostre azioni quotidiane è così. Poi ci nn sono situazioni dove la legge del più forte esiste ancora. La libertà o meglio, la ricerca della libertà è utopica ed ognuno ha la propria. Nella nostra vita è quotidianamente facciamo scelte(da quelle piccole a quelle più grandi) che in qualche modo ci permettono di essere noi stessi. Le istituzioni (se rileggete il mio intervento di pandemia ne parlo solo nel finale e nemmeno in modo approfondito quindi non capisco cosa possano entrarci mascherine e quant'altro) di tutto il mondo, nascoste dietro interessi economici privatistici attraverso delle scelte politiche (sempre da ciò che io vedo eh) stanno restringendo il campo della nostra libertà di azione (tornando all'esempio delle sigarette potrei farlo anche con i mezzi di comunicazione, smartphone, tablet ecc, chiunque li possiede è vincolato a determinate politiche, vedi le app, vedi i social che hanno norme comportamentali che limitano anche la tua libertà di espressione se il pensiero espresso non è corretto per la maggioranza). Tornando al titolo della discussione aperta partire o restare a casa, si creano tante sotto discussioni dove ognuno ha la sua verità, ma non tutte le verità rispettano il pensiero altrui anzi, spesso sono mirate a denigrare e a sminuire l'altro. Se vedete il mio intervento parlo anche dei paesi del mondo Cina, Australia ecc.. Se parlate con tanti cinesi per loro è normale vivere sotto una regolamentazione delle loro vite stringente anzi, molti si sentirebbero perduti senza tale regolamentazione ma non vuol dire che sono liberi di essere se stessi(lo stesso discorso vale fatto con le dovute proporzioni per altri paesi).Per concludere, come avete. Visto nelle vostre ultime risposte date a me si cerca di sminuire e di far passare come diverso ( vedi termine complottista) chi prova a condividere (anche educatamente) un pensiero che non rientra nel l'accettazione comune. Quando si ha paura di qualcosa si tiene a distanza e si cerca di evidenziarlo un modo negativo(un tempo bruciavano le persone pensando fossero streghe). Detto ciò vi auguro una serena giornata
qui
). Qualche anno fa ho assistito a un incontro tra economisti cinesi ed economisti italiani; i cinesi spiegavano che non potevano adottare un vero libero mercato perché dovevano preoccuparsi in primo luogo di chi moriva di fame.In risposta al messaggio di SergioRM del 23/11/2020 alle 11:26:14E io mi chiedo, ma se sono poteri " occulti" come fanno a sepere che esistono?
Perdonami, ma francamente l'unica critica che ti farei è che non ho proprio capito cosa vuoi dire. Sembra che vedi restrizioni alla libertà imposte dalle istituzioni e da interessi economici privatistici. E questo in tuttoil mondo. Mi pare ci sia una generalizzazione poco opportuna. In Cina c'è un regime totalitario che, pur avendo aperto all'iniziativa economica privata, di libertà ne concede ben poche e tutta l'economia è rigidamente controllata dallo stato. Interessi economici privatistici in Cina non ne vedo. Lì hanno aperto a investimenti esteri per combattere la fame, ma questo ha prodotto inizialmente un'enorme disuguaglianza tra le zone più orientali, favorite dalle possibilità dei trasposti marittimi, e quelle più interne. Poi hanno cercato di diffondere i benefici di un'intensa attività economica a tutto il paese (v. ad esempio qui). Qualche anno fa ho assistito a un incontro tra economisti cinesi ed economisti italiani; i cinesi spiegavano che non potevano adottare un vero libero mercato perché dovevano preoccuparsi in primo luogo di chi moriva di fame. Negli USA c'è una situazione completamente diversa. Ad esempio, la libertà di girare armati è sostenuta dagli interessi economici privatistici della NRA e qualsiasi restrizione alla libertà, anche le mascherine, incontra forti resistenze. È praticamente impossibile imporre negli USA un lockdown come quello di Wuhan. Anche l'esempio delle sigarette mi sembra un po' curioso, perché lì è proprio la libertà (di fumare) che risulta coerente con interessi economici che invece risentono per primi delle restrizioni. Insomma, proprio non riesco a capire il tuo discorso e a questo punto è normale che possano venire in mente altri discorsi almeno parzialmente e apparentemente simili, proposti anche qui da qualcuno: il virus sarebbe solo una finta, ci sarebbero invece poteri occulti (quali?) che imporrebbero restrizioni alle nostre libertà, calpestando gli interessi economici privatistici, per i loro fini (quali?). Come se ci fosse un unico disegno globale rispetto al quale i forti contrasti tra USA e Cina o tra Arabia Saudita e Iran sarebbero solo trucchi per nascondere la vera unità di un'occulta strategia planetaria. Insomma, come se la Spectre avesse ormai vinto
In risposta al messaggio di Arjlux del 22/11/2020 alle 09:00:29Condivisibile. E la cosa peggiore è che fin troppi sono anche contenti di essere privati di diritti fondamentali!
Non preoccupatevi signori miei che tra qualche anno anche le nostre libertà saranno limitate per essere più sicuri al livello sanitario. Pensate che chi ci dice che tutto questo lo fa per la nostra salute sono gli stessiche ci dicono che fumare fa male a ci vendono le sigarette e se quella può essere una libera scelta allora vuol dire che la salute non può prescindere dalla scelta personale. Tutti coloro che adesso sono convinti della buona fede delle istituzioni (meri esecutori di ordini impartiti da altri) saranno ben lieti di vedere il cambiamento societario che la nostra generazione e soprattutto quelle future porteranno alle nostre vite, sia in termini di possibilità di scelta sia in termini di contatti umani (che vi ricordo essere uno strumento potentissimo che ci ha permesso di sviluppare le nostre capacità e competenze fin dall'antichità). Non ne farei poi differenze tra nazioni. La Cina, l'Austria, l'America l'Europa ecc. Vanno tutti verso la stessa direzione, c'è chi sta più avanti e chi ci arriverà a breve, c'è chi usa dei metodi più eclatanti e chi lavora in modo indiretto ma tutti i paesi stanno andando verso delle limitazioni personali. Questo è il mio punto di vista, naturalmente opinabile ma non prescindibile da fatti certi e reali che stanno accadendo quotidianamente sia durante questa Pandemia sia prima.. Buona giornata a tutti voi.
In risposta al messaggio di navarre del 23/11/2020 alle 13:36:37Nel frattempo se non ti sei accorto ci siamo evoluti. Non tutti a quanto pare e in particolare quelli che la mia libertà è meglio della tua. Multe per le mascherine ? io andrei direttamente sul penale con perdita di quei diritti che non portandola precludi agli altri !
Condivisibile. E la cosa peggiore è che fin troppi sono anche contenti di essere privati di diritti fondamentali! Ricordo, per aver letto non per etá, che che negli anni 50 con l'asiatica e alla fine dei 60 con l'influenzadi Hong Kong ci furono pandemie che causarono milioni di morti nel mondo, ma nessuno mai pensò di multare di almeno 3\4 di pensione un vecchietto che prendeva il sole su una panchina (con la mascherina) o inseguire con mezzi aeronavali in diretta TV una donna di mezza età a spasso col barboncino. Concordo anche sul fatto che le istituzioni obbediscano a ordini impartiti da altri (ad esempio vedi farsa delle mascherine).
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/11/2020 alle 14:29:01Ah!Ah! Ormai è un mese che la legge ne impone l'obbligo generalizzato e la curva dei contagi è continuata a salire esattamente come in Paesi dove l'obbligo non c'è. Esattamente come dicevano alcuni studi, tenuti ben celati dai media.
Nel frattempo se non ti sei accorto ci siamo evoluti. Non tutti a quanto pare e in particolare quelli che la mia libertà è meglio della tua. Multe per le mascherine ? io andrei direttamente sul penale con perdita di quei diritti che non portandola precludi agli altri !
In risposta al messaggio di navarre del 23/11/2020 alle 14:41:08"Ormai è un mese che la legge ne impone l'obbligo generalizzato e la curva dei contagi è continuata a salire esattamente come in Paesi dove l'obbligo non c'è. Esattamente come dicevano alcuni studi, tenuti ben celati dai media."
Ah!Ah! Ormai è un mese che la legge ne impone l'obbligo generalizzato e la curva dei contagi è continuata a salire esattamente come in Paesi dove l'obbligo non c'è. Esattamente come dicevano alcuni studi, tenuti bencelati dai media. È la prova che le mascherine, di ben altro tipo, servono solo in ambiente ospedaliero ben controllato, per proteggere il personale e non diffondere il contagio sui più deboli. Come appunto dicevano ISS e OMS prima... Il resto sono scuse per fare fesse le persone (tranquillo, prendi pure l'autobus zeppo di gente ma con la mascherina) e far cassa.
In risposta al messaggio di SergioRM del 23/11/2020 alle 15:09:23Credimi,col covid ci campo(infermiere)e di notizie,terapie,ordini e contrordini ce ne sono ogni giorno.Ti faccio un esempio:da alcuni mesi si stava usando un farmaco in uso per l'ebola(remdesevir)come studio per conto dell'OMS.
Ormai è un mese che la legge ne impone l'obbligo generalizzato e la curva dei contagi è continuata a salire esattamente come in Paesi dove l'obbligo non c'è. Esattamente come dicevano alcuni studi, tenuti ben celati dai media. Illuminaci. Quali sono questi studi?
In risposta al messaggio di navarre del 23/11/2020 alle 14:41:08Io la mascherina la porto a prescindere perché sono brutto e ignorante. Evidentemente tu sei troppo bello e intelligente per portarla.
Ah!Ah! Ormai è un mese che la legge ne impone l'obbligo generalizzato e la curva dei contagi è continuata a salire esattamente come in Paesi dove l'obbligo non c'è. Esattamente come dicevano alcuni studi, tenuti bencelati dai media. È la prova che le mascherine, di ben altro tipo, servono solo in ambiente ospedaliero ben controllato, per proteggere il personale e non diffondere il contagio sui più deboli. Come appunto dicevano ISS e OMS prima... Il resto sono scuse per fare fesse le persone (tranquillo, prendi pure l'autobus zeppo di gente ma con la mascherina) e far cassa.
In risposta al messaggio di SergioRM del 23/11/2020 alle 11:26:14Premesso che non voglio parlare di Pandemia perche’ servirebbe un discorso a parte, naturalmente alcune scelte al livello mondiale possono essere serenamente (e senza ricorrere a complotti o negazionismi o quant’altro) discusse..
Perdonami, ma francamente l'unica critica che ti farei è che non ho proprio capito cosa vuoi dire. Sembra che vedi restrizioni alla libertà imposte dalle istituzioni e da interessi economici privatistici. E questo in tuttoil mondo. Mi pare ci sia una generalizzazione poco opportuna. In Cina c'è un regime totalitario che, pur avendo aperto all'iniziativa economica privata, di libertà ne concede ben poche e tutta l'economia è rigidamente controllata dallo stato. Interessi economici privatistici in Cina non ne vedo. Lì hanno aperto a investimenti esteri per combattere la fame, ma questo ha prodotto inizialmente un'enorme disuguaglianza tra le zone più orientali, favorite dalle possibilità dei trasposti marittimi, e quelle più interne. Poi hanno cercato di diffondere i benefici di un'intensa attività economica a tutto il paese (v. ad esempio qui). Qualche anno fa ho assistito a un incontro tra economisti cinesi ed economisti italiani; i cinesi spiegavano che non potevano adottare un vero libero mercato perché dovevano preoccuparsi in primo luogo di chi moriva di fame. Negli USA c'è una situazione completamente diversa. Ad esempio, la libertà di girare armati è sostenuta dagli interessi economici privatistici della NRA e qualsiasi restrizione alla libertà, anche le mascherine, incontra forti resistenze. È praticamente impossibile imporre negli USA un lockdown come quello di Wuhan. Anche l'esempio delle sigarette mi sembra un po' curioso, perché lì è proprio la libertà (di fumare) che risulta coerente con interessi economici che invece risentono per primi delle restrizioni. Insomma, proprio non riesco a capire il tuo discorso e a questo punto è normale che possano venire in mente altri discorsi almeno parzialmente e apparentemente simili, proposti anche qui da qualcuno: il virus sarebbe solo una finta, ci sarebbero invece poteri occulti (quali?) che imporrebbero restrizioni alle nostre libertà, calpestando gli interessi economici privatistici, per i loro fini (quali?). Come se ci fosse un unico disegno globale rispetto al quale i forti contrasti tra USA e Cina o tra Arabia Saudita e Iran sarebbero solo trucchi per nascondere la vera unità di un'occulta strategia planetaria. Insomma, come se la Spectre avesse ormai vinto
qui
). Qualche anno fa ho assistito a un incontro tra economisti cinesi ed economisti italiani; i cinesi spiegavano che non potevano adottare un vero libero mercato perché dovevano preoccuparsi in primo luogo di chi moriva di fame.Così la Cina ha colonizzato l’Africa in meno di 10 anni senza violenza | Business Insider Italia
In risposta al messaggio di Arjlux del 23/11/2020 alle 17:01:50Perdonami, ma continuo a non capire. Quasi tutto il tuo messaggio riguarda la Cina, ma non ci trovo una smentita della mia affermazione secondo cui "interessi economici privatistici" lì non ne vedo.
Premesso che non voglio parlare di Pandemia perche’ servirebbe un discorso a parte, naturalmente alcune scelte al livello mondiale possono essere serenamente (e senza ricorrere a complotti o negazionismi o quant’altro)discusse.. Provo a non dilungarmi in quanto credo siamo già off-topic disponibile a continuare lo scambio via mail senza problemi. Stato: Dovrebbe garantire il benessere (fisico, psichico ed economico) in forma gratuita Privato: Svolge una serie di attività ai fini di lucro Società: Organizzazione di persone che si riuniscono per cooperare a un fine comune Partendo dalla globalizzazione che ha reso piu’ veloce tutto quello che può essere velocizzato, (compresa la nostra quotidianità), gli stati di tutto il mondo(e non parlo di poteri “occulti” di cui qualcuno chiedeva quali , possiamo comunque fare nomi e cognomi di società che lucrano in modo spregiudicato sulle minoranze) hanno messo da parte il bene comune della società (inteso come welfare), per dare spazio ad interessi economici privati. Quando affermo ciò mi vengono in mente tutte le società a partecipazione statale che non sono altro che il modo per lucrare attraverso il pubblico e concesso dal pubblico (qui parlo del nostro paese). E’ chiaro poi che ogni paese ha sviluppato un suo modello per arrivare a ciò. In Cina c'è un regime totalitario che, pur avendo aperto all'iniziativa economica privata, di libertà ne concede ben poche e tutta l'economia è rigidamente controllata dallo stato. Interessi economici privatistici in Cina non ne vedo. il grado di autonomia di uno stato come una variabile di cui vanno analizzate le condizioni storiche che ne hanno determinato l’emergere. In questo modo è possibile capire quando le scelte compiute dai policy maker di un paese sono il risultato di pressioni provenienti dalla società oppure il risultato di dinamiche interne allo stato, che può agire ora come un tutto unitario, ora come un insieme di attori semi-autonomi (ministeri, dipartimenti, singoli leader, ecc.), portatori di proprie preferenze, che lottano per imporre la propria definizione della situazione e la propria ricetta d’intervento. L’approccio della struttura interna considera il rapporto stato-società come una variabile che influenza il modo in cui i paesi rispondono agli avvenimenti internazionali: paesi differenti risponderanno in maniera diversa allo stesso avvenimento. La struttura interna influenza sia il come le decisioni sono prese, sia il perché. Essa è composta da tre elementi Nei casi in cui lo stato è forte e la società debole, i policy network saranno dominati dal primo e il processo decisionale sarà di tipo top down. Nei casi in cui lo stato è debole e la società forte, i policy network saranno controllati dalla società e il processo decisionale sarà di tipo bottom up. Infine, quando stato e società sono di pari forza, i policy network saranno di tipo corporativo e le decisioni il risultato di un processo consensuale di contrattazione tra attori sociali e politici La politica economica estera dei paesi che ricadono nel primo riquadro dovrebbe avvicinarsi al modello del nazionalismo economico. «Le attività economiche sono e dovrebbero essere subordinate all’obiettivo della costruzione dello stato e agli interessi dello stato. Si pone al primo posto il primato dello stato, della sicurezza nazionale e del potere militare». Il processo decisionale è di tipo top down. Le scelte non riflettono le preferenze degli attori sociali. Le autorità politiche cercano piuttosto di incanalare le preferenze settoriali in direzioni compatibili con la potenza e la sicurezza nazionale. I paesi con una struttura interna caratterizzata da uno stato debole e una società forte (riquadro numero tre) avranno una politica economica estera che segue procedure bottom up: le decisioni sono influenzate delle pressioni provenienti dalla società e manca una definizione unitaria dell’interesse nazionale. La formazione della politica economica estera si avvicinerà al modello liberale, che vede le azioni «dello stato come il prodotto di politiche interne e pressioni da parte di lobby economiche: i fattori esterni entrerebbero in gioco soltanto come opportunità che le industrie utilizzerebbero a proprio vantaggio» La Repubblica Popolare Cinese rappresenta un caso di stato forte e società debole. Anche dopo i cambiamenti introdotti da Deng Xiaoping e Jiang Zemin, il dominio delle istituzioni del partito/stato e la natura elitistica della politica cinese non si sono modificate molto, soprattutto nel settore della politica di sicurezza. Fenomeni di decentralizzazione del potere sono più evidenti nel campo della politica interna e della politica economica estera. Il modello del nazionalismo economico implica che in Cina le considerazioni di potenza prevalgono su quelle economiche e gli interessi dello stato su quelli della società. Il modello del nazionalismo economico implica che in Cina le considerazioni di potenza prevalgono su quelle economiche e gli interessi dello stato su quelli della società. Le decisioni di politica economica estera non sono il risultato delle pressioni provenienti da attori privati che premono per fare valere le loro preferenze – siano queste protezioniste o liberiste – ma il risultato delle considerazioni dell’élite politica sugli interessi di potenza e sicurezza dello stato. «Dei tre modelli di comportamento economico descritti da Robert Gilpin, la Cina ha seguito con la massima coerenza il nazionalismo economico, piuttosto che il liberalismo o il marxismo. La Cina preferisce mantenere uno stretto controllo sulle relazioni economiche esterne per assicurarsi che esse massimizzino gli interessi dello stato» Lì hanno aperto a investimenti esteri per combattere la fame, ma questo ha prodotto inizialmente un'enorme disuguaglianza tra le zone più orientali, favorite dalle possibilità dei trasposti marittimi, e quelle più interne. Poi hanno cercato di diffondere i benefici di un'intensa attività economica a tutto il paese (v. ad esempio qui ). Qualche anno fa ho assistito a un incontro tra economisti cinesi ed economisti italiani; i cinesi spiegavano che non potevano adottare un vero libero mercato perché dovevano preoccuparsi in primo luogo di chi moriva di fame. Secondo uno studio condotto dalla China-Africa Research Initiative presso la Johns Hopkins School of Advanced International Studies, la Cina ha prestato un totale di 143 miliardi di dollari a 56 nazioni africane messi a disposizione principalmente dall’Export-Import Bank of China e dalla China Development Bank. Per settore, circa un terzo dei prestiti era destinato a finanziare progetti di trasporto, un quarto all’energia e il 15% destinato all’estrazione di risorse, compresa l’estrazione di idrocarburi. Solo l’1,6% dei prestiti cinesi è stato dedicato ai settori dell’istruzione, della sanità, dell’ambiente, alimentare e umanitario, a conferma che tutto ciò che interessava alla Cina era costruire un gigantesco polo di approvvigionamento commerciale e militare. Secondo uno studio dell’Fmi dell’aprile 2018, a partire dalla fine del 2017, circa il 40% dei paesi dell’Africa subsahariana a basso reddito sono ora in difficoltà di indebitamento o valutati come ad alto rischio di difficoltà di indebitamento, tra cui l’Etiopia, la Repubblica del Congo e Zambia. È solo ora che i paesi africani stanno iniziando a rendersi conto di quanto siano debitori verso la Cina e rischiano di perdere la loro indipendenza per cui hanno tanto combattuto(Concetto di libertà). Fonte Così la Cina ha colonizzato l’Africa in meno di 10 anni senza violenza | Business Insider Italia Negli USA c'è una situazione completamente diversa. Ad esempio, la libertà di girare armati è sostenuta dagli interessi economici privatistici della NRA e qualsiasi restrizione alla libertà, anche le mascherine, incontra forti resistenze. È praticamente impossibile imporre negli USA un lockdown come quello di Wuhan Torna al mio discorso che gli interessi dei privati diversi riescono ad imporre gli stili di vita alle persone Anche l'esempio delle sigarette mi sembra un po' curioso, perché lì è proprio la libertà (di fumare) che risulta coerente con interessi economici che invece risentono per primi delle restrizioni. Non posso essere d’accordo in quanto, se in prima istanza può sembrare che gli interessi economici risentano delle restrizioni, il tutto è relativo e discutibile sulla base di accordi sovranazionali che potrebbero portare nelle casse di chi amministra molti più soldi di quanto si pensa. Insomma, proprio non riesco a capire il tuo discorso e a questo punto è normale che possano venire in mente altri discorsi almeno parzialmente e apparentemente simili, proposti anche qui da qualcuno: il virus sarebbe solo una finta, ci sarebbero invece poteri occulti (quali?) che imporrebbero restrizioni alle nostre libertà, calpestando gli interessi economici privatistici, per i loro fini (quali?). Sono discorsi complessi che affrontare dietro una tastiera cercando di non annoiare risulta alquanto difficoltoso. Ad ogni modo il mio discorso non era riferito a questa pandemia, poi è naturale che analizzando questo periodo molti pensieri potrebbero essere estremizzati. Per concludere il mio intervento è dettato dal fatto che credo sia (specialmente in un momento di questo genere) più utile confrontarsi anche avendo pareri discordanti che affossare o stigmatizzare piuttosto che ergersi a suprema corte. Se poi alcuni utenti non riescono a farne a meno, pazienza ma questo è il mio pensiero.
https://politics.stackexchange....
, anche se ora lì si parla soprattutto delle elezioni USA, ma è solo un esempio.