In risposta al messaggio di Bicio90 del 16/10/2022 alle 08:17:30P.s. attualmente abito in un comune in cui c'è il porta a porta e concordo con chi dice che è un pessimo sistema: carta e cartone passano a ritirarli il sabato sera, quando noi puntualmente siamo in giro in camper
Il problema si pone solo in caso di sosta libera, perchè teoricamente in AS o Camping almeno lo scarico rifiuti dovrebbe essere compreso nel prezzo. Lo scorso ottobre, in Sardegna, ci siamo portati la spazzatura in giropraticamente per tutta la vacanza perchè non siamo riusciti a trovare un cassonetto; certo, sarebbe bastata una notte a metà vacanza in AS per disfarsi di tutto, la prossima volta faremo così. P.s. attualmente abito in un comune in cui c'è il porta a porta e concordo con chi dice che è un pessimo sistema: carta e cartone passano a ritirarli il sabato sera, quando noi puntualmente siamo in giro in camper e infatti capita spesso di doverli tenere in giardino per diverse settimane o di chiedere ai vicini di fare il favore di buttarceli, follia. Fortuna che sto traslocando e a breve deciderò io quando e cosa buttare...
In risposta al messaggio di chorus del 17/10/2022 alle 09:22:45Quegli obbrobri servono a tutti, per ogni 2 obbrobri che togli avrai uno splendido e fiammante SUV in più a deliziare le tue pupille.
Raccolta differenziata porta a porta = no contenitori dei rifiuti ad ogni via. Non vedere questi obbrobri per me non ha prezzo, peccato che dalle mie parti non abbiano iniziato questo sistema di raccolta 20 anni fa.
In risposta al messaggio di Subalpino del 17/10/2022 alle 13:50:33Per quanto mi riguarda nei paesi civili ognuno si tiene l'immondizia a casa propria, ognuno la differenzia osservando scrupolosamente le indicazioni e il comune organizza la raccolta porta a porta.
Quegli obbrobri servono a tutti, per ogni 2 obbrobri che togli avrai uno splendido e fiammante SUV in più a deliziare le tue pupille. Nei paesi civili i cassonetti sono interrati e vengono svuotati con la tecnica della campanadel vetro. Poi non è sempre necessario fare la raccolta separata per cinque, in molti paesi nel mondo si fa per tre. La separazione viene fatta dopo con maggiore accuratezza e meno costi di raccolta. Ma da noi ogni buco di c.lo di comune ha il suo metodo, la sua municipalizzata, la cooperativa etc
In risposta al messaggio di chorus del 17/10/2022 alle 18:38:10Credo che l’estremo superiore sia quello svedese, ma neanche lì chi ha rifiuti deve aspettare qualcuno che vada a prendergli
Per quanto mi riguarda nei paesi civili ognuno si tiene l'immondizia a casa propria, ognuno la differenzia osservando scrupolosamente le indicazioni e il comune organizza la raccolta porta a porta.
https://www.nonsprecare.it/in-s...
In risposta al messaggio di chorus del 17/10/2022 alle 18:38:10Allora facciamo così, io finché ci sono i cassonetti la porto in strada, poi se fanno il porta a porta, la butto sul marciapiede quando vado via. Io
Per quanto mi riguarda nei paesi civili ognuno si tiene l'immondizia a casa propria, ognuno la differenzia osservando scrupolosamente le indicazioni e il comune organizza la raccolta porta a porta.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 18/10/2022 alle 10:08:40Ritengo ci si debba porre questa domanda:
Leggendo trovo curioso come si inneschino immediatamente le due fazioni, personalmente negli anni mi sono fatto un'idea e sostanzialmente concordo con chi dice che la raccolta porta a porta funziona bene per chi vive in situazionifortemente standardizzate: case con spazio, pochi o meglio zero viaggi, no bambini. Io vivo a Bologna, nel centro storico per alcuni anni hanno usato la raccolta a porta a porta (adesso credo stiano ritrattando ma non ho seguito bene se è già così o è stato solo annunciato). Dal tardo pomeriggio in poi la città coi suoi portici si riempiva di sacchi della differenziata che oltre ad essere molto più brutti dei cassonetti erano anche sulla strada che un turista o un bolognese avrebbe fatto passeggiando. In qualche momento della notte qualcuno li avrebbe raccolti, ma nel frattempo il loro dovere di deturpazione lo avevano già fatto. Quando arrivo al lavoro, al mattino, regolarmente incontro personale degli uffici vicini al confine del centro storico che si portano in spalla sacchi enormi di differenziata per arrivare oltre i viali di circonvallazione per gettarli dove ancora è possibile. Io non le ho guardate, ma posso supporre che queste azioni potessero favorire le statistiche sulla raccolta differenziata del centro storico rispetto al quartiere immediatamente fuori. Alcuni comuni dell'hinterland hanno, da anni, adottato soluzioni stringenti di porta a porta, qualche anno fa emerse che i cassonetti nelle immediate vicinanze di questi comuni richiedevano una maggior frequenza di svuotamento. Conosco personalmente persone che mi hanno raccontato di portare in città i rifiuti per paura di aver commesso un qualche errore nella differenziazione nei sacchetti identificabili. Dalla finestra di casa mia ho vista sui cassonetti e mi capita con una certa frequenza di vedere auto che accostano per gettare i rifiuti, in considerazione che a Bologna i cassonetti sono circa ogni 100/150m e che vivo a lato di una direttrice importante mi viene facile supporre che provengano da quei comuni che, a fine anno, potranno mostrare fantastiche statistiche su quanto bene hanno differenziato e quanti rifiuti hanno risparmiato a scapito del mio quartiere. Quando avevo figli in età da pannolino ho dovuto, più volte, portare la cacca a casa mia perché gli amici o parenti presso cui eravamo ospiti avrebbero dovuto attendere 4/5 giorni prima del ritiro dell'indifferenziata. Il loro comune aveva brillantemente risolto il problema pannolini con appositi contenitori a chiave dati solo a chi aveva figli in età, ma non a chi ha ospiti. In quello stesso periodo ricordo quante volte abbiamo girato durante le vacanze con il pannolino sporco raccolto sotto al passeggino in attesa di trovare un bidone getta rifiuti che in alcune città è presente, ma in altre sono stati pressoché rimossi. Nel girovagare in camper ricordo, molti anni fa, un'area sosta che aveva i bidoni giustamente per i camperisti ma stracolmi. Guarda caso il resto della città aveva solo bidoni chiusi a chiave. Certamente i bidoni dell'area erano stati riempiti esclusivamente dai camperisti. Mi domando poi con la porta a porta come farebbero tutti quei lavoratori, piuttosto comuni qui, che hanno una casa d'appoggio in città ma non ci vivono l'intera settimana perché hanno famiglia altrove e magari sono qui per lavoro solo 3 o 4 giorni alla settimana (nei giorni feriali). Da qualche tempo i cassonetti dell'indifferenziata a Bologna sono diventati con apertura a tessera. Premesso che funzionano dal male al malissimo, dopo due anni di COVID in cui non ci possiamo nemmeno stringere la mano hanno introdotto dei cassonetti dei rifiuti che nel 99% dei casi richiedono che tu li tocchi per completare l'operazione. Ovviamente l'introduzione di questa soluzione che prevede cassonetti con un buco piccolissimo mettono in difficoltà tutti gli anziani che devono cercare di aprire interagendo con uno strumento malfunzionante e poi con forza inserire il sacco dei rifiuti. Da quando l'hanno introdotta i getta carta alle fermate dei BUS straripano e i sacchi si accumulano inevitabilmente intorno ai cassonetti di chi, per qualche motivo, non è riuscito a gettarli e ha deciso incivilmente di non riportarlo in casa. Detto tutto questo, da camperista che gira un po', io credo che prima di attivare tutte queste fantasiose soluzioni che anziché agevolare la raccolta dei rifiuti mirano a renderla sempre più complessa inizierei con una forte standardizzazione del tipo di differenziazione. Fino a qualche anno fa, scaricando gli opuscoli bolognesi sulla raccolta, alcune differenze erano per quartiere. Faccio un esempio: nel quartiere limitrofo al mio era scritto esplicitamente che nei cassonetti dell'umido si possono introdurre i rifiuti in sacchetti di plastica poiché le macchine che gestiscono lo smistamento li sanno separare, nel mio era scritto esplicitamente che è vietato usare sacchi di plastica. Ebbene, entrambi i cassonetti sono raccolti dalla stessa azienda e portati nello stesso centro di raccolta. A Bologna vetro e lattine vanno insieme, in Romagna le lattine vanno con la plastica (si occupa sempre Hera della raccolta), il tetrapak ogni città ha le sue regole. Io penso che se si facesse uno sforzo di standardizzazione (anche a costo di una raccolta a tre piuttosto che a cinque) ridurremmo il numero di persone che, a fronte di una indecisione su dove mettere un rifiuto, finisce per metterlo nell'indifferenziato (che al di là di costi e sanzioni è prima di tutto una sconfitta per noi e per l'ambiente). Marco
In risposta al messaggio di chorus del 18/10/2022 alle 11:41:18Certo, ci sarà anche il rovescio della medaglia del costo di un simile modello di raccolta: più camion (carta, plastica, vetro, indifferenziato) e dunque più personale,
Ritengo ci si debba porre questa domanda: l'obbiettivo del massimo riciclaggio si ottiene con la raccolta porta a porta oppure con la raccolta dai cassonetti differenziati? In altre e più chiare parole, questo obiettivosi ottiene con la differenziazione a monte o a valle? Io non ho sufficienti conoscenze per rispondere a questa domanda, tuttavia ritengo che il metodo porta a porta dia risultati più incoraggianti. Certo, ci sarà anche il rovescio della medaglia del costo di un simile modello di raccolta: più camion (carta, plastica, vetro, indifferenziato) e dunque più personale, ma forse anche più attenzione da parte del cittadino nel differenziare i propri rifiuti. Con maggiori probabilità di individuare chi non differenzia o non lo fa secondo le regole.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 18/10/2022 alle 12:20:07qui dicono che il sistema costa di più,
Certo, ci sarà anche il rovescio della medaglia del costo di un simile modello di raccolta: più camion (carta, plastica, vetro, indifferenziato) e dunque più personale, No, non è così, almeno nei comuni gestiti dallasocietà che ritira nel mio comune, dove una mia amica ci lavora e gestisce i trasporti Le varie categorie di rifiuti, non vengono ritirate tutte nello stesso giorno, ma in vari giorni, quindi il camion che oggi porta via la carta, domani porta via la plastica (sono solo esempi) Al giorno d'oggi si cerca di risparmiare su tutto, anche sulla spazzatura
Raccolta rifiuti: con la differenziata i costi su del 48% - Il Sole 24 ORE
In risposta al messaggio di MarcoBo del 18/10/2022 alle 10:08:40
Leggendo trovo curioso come si inneschino immediatamente le due fazioni, personalmente negli anni mi sono fatto un'idea e sostanzialmente concordo con chi dice che la raccolta porta a porta funziona bene per chi vive in situazionifortemente standardizzate: case con spazio, pochi o meglio zero viaggi, no bambini. Io vivo a Bologna, nel centro storico per alcuni anni hanno usato la raccolta a porta a porta (adesso credo stiano ritrattando ma non ho seguito bene se è già così o è stato solo annunciato). Dal tardo pomeriggio in poi la città coi suoi portici si riempiva di sacchi della differenziata che oltre ad essere molto più brutti dei cassonetti erano anche sulla strada che un turista o un bolognese avrebbe fatto passeggiando. In qualche momento della notte qualcuno li avrebbe raccolti, ma nel frattempo il loro dovere di deturpazione lo avevano già fatto. Quando arrivo al lavoro, al mattino, regolarmente incontro personale degli uffici vicini al confine del centro storico che si portano in spalla sacchi enormi di differenziata per arrivare oltre i viali di circonvallazione per gettarli dove ancora è possibile. Io non le ho guardate, ma posso supporre che queste azioni potessero favorire le statistiche sulla raccolta differenziata del centro storico rispetto al quartiere immediatamente fuori. Alcuni comuni dell'hinterland hanno, da anni, adottato soluzioni stringenti di porta a porta, qualche anno fa emerse che i cassonetti nelle immediate vicinanze di questi comuni richiedevano una maggior frequenza di svuotamento. Conosco personalmente persone che mi hanno raccontato di portare in città i rifiuti per paura di aver commesso un qualche errore nella differenziazione nei sacchetti identificabili. Dalla finestra di casa mia ho vista sui cassonetti e mi capita con una certa frequenza di vedere auto che accostano per gettare i rifiuti, in considerazione che a Bologna i cassonetti sono circa ogni 100/150m e che vivo a lato di una direttrice importante mi viene facile supporre che provengano da quei comuni che, a fine anno, potranno mostrare fantastiche statistiche su quanto bene hanno differenziato e quanti rifiuti hanno risparmiato a scapito del mio quartiere. Quando avevo figli in età da pannolino ho dovuto, più volte, portare la cacca a casa mia perché gli amici o parenti presso cui eravamo ospiti avrebbero dovuto attendere 4/5 giorni prima del ritiro dell'indifferenziata. Il loro comune aveva brillantemente risolto il problema pannolini con appositi contenitori a chiave dati solo a chi aveva figli in età, ma non a chi ha ospiti. In quello stesso periodo ricordo quante volte abbiamo girato durante le vacanze con il pannolino sporco raccolto sotto al passeggino in attesa di trovare un bidone getta rifiuti che in alcune città è presente, ma in altre sono stati pressoché rimossi. Nel girovagare in camper ricordo, molti anni fa, un'area sosta che aveva i bidoni giustamente per i camperisti ma stracolmi. Guarda caso il resto della città aveva solo bidoni chiusi a chiave. Certamente i bidoni dell'area erano stati riempiti esclusivamente dai camperisti. Mi domando poi con la porta a porta come farebbero tutti quei lavoratori, piuttosto comuni qui, che hanno una casa d'appoggio in città ma non ci vivono l'intera settimana perché hanno famiglia altrove e magari sono qui per lavoro solo 3 o 4 giorni alla settimana (nei giorni feriali). Da qualche tempo i cassonetti dell'indifferenziata a Bologna sono diventati con apertura a tessera. Premesso che funzionano dal male al malissimo, dopo due anni di COVID in cui non ci possiamo nemmeno stringere la mano hanno introdotto dei cassonetti dei rifiuti che nel 99% dei casi richiedono che tu li tocchi per completare l'operazione. Ovviamente l'introduzione di questa soluzione che prevede cassonetti con un buco piccolissimo mettono in difficoltà tutti gli anziani che devono cercare di aprire interagendo con uno strumento malfunzionante e poi con forza inserire il sacco dei rifiuti. Da quando l'hanno introdotta i getta carta alle fermate dei BUS straripano e i sacchi si accumulano inevitabilmente intorno ai cassonetti di chi, per qualche motivo, non è riuscito a gettarli e ha deciso incivilmente di non riportarlo in casa. Detto tutto questo, da camperista che gira un po', io credo che prima di attivare tutte queste fantasiose soluzioni che anziché agevolare la raccolta dei rifiuti mirano a renderla sempre più complessa inizierei con una forte standardizzazione del tipo di differenziazione. Fino a qualche anno fa, scaricando gli opuscoli bolognesi sulla raccolta, alcune differenze erano per quartiere. Faccio un esempio: nel quartiere limitrofo al mio era scritto esplicitamente che nei cassonetti dell'umido si possono introdurre i rifiuti in sacchetti di plastica poiché le macchine che gestiscono lo smistamento li sanno separare, nel mio era scritto esplicitamente che è vietato usare sacchi di plastica. Ebbene, entrambi i cassonetti sono raccolti dalla stessa azienda e portati nello stesso centro di raccolta. A Bologna vetro e lattine vanno insieme, in Romagna le lattine vanno con la plastica (si occupa sempre Hera della raccolta), il tetrapak ogni città ha le sue regole. Io penso che se si facesse uno sforzo di standardizzazione (anche a costo di una raccolta a tre piuttosto che a cinque) ridurremmo il numero di persone che, a fronte di una indecisione su dove mettere un rifiuto, finisce per metterlo nell'indifferenziato (che al di là di costi e sanzioni è prima di tutto una sconfitta per noi e per l'ambiente). Marco
In risposta al messaggio di chorus del 18/10/2022 alle 13:06:59Quoto te per partire dal tema “Costi” ed allargare l’esame.
qui dicono che il sistema costa di più, noto però che si tratta di uno studio datato Raccolta rifiuti: con la differenziata i costi su del 48% - Il Sole 24 ORE
In risposta al messaggio di chorus del 18/10/2022 alle 13:06:59Io parlo di uomini e mezzi, non ne servono di più
qui dicono che il sistema costa di più, noto però che si tratta di uno studio datato Raccolta rifiuti: con la differenziata i costi su del 48% - Il Sole 24 ORE