In risposta al messaggio di morodirho del 29/12/2019 alle 21:08:56Complimenti moro, atteggiamento che qualifica perfettamente il ciclista che è fonte di disprezzo per l'intera categoria. Un po' come il camper vintage in montagna che crea km di coda perché ragiona come te.
se un automobilista pensa che mi fermi per farlo passare si sbaglia, mi dovrebbe investire
In risposta al messaggio di Tequi del 29/12/2019 alle 22:57:25sono anni che non vado in bici in montagna, prima andavo spesso,Quando sei in salita devi per forza andare adagio, in certe salite , se ti fermi per cedere il passo rischi di non ripartire.Non capisco che problema abbia ad arrivare 10 minuti dopo , quando avrò l'occasione di rientrare lo faccio, certo non mi fermo apposta per farlo passare ,tutto semplice .Sai quanti sopprusi devo sopportare dagli automobilisti? possibile che le colpe siano solo nostre?
Complimenti moro, atteggiamento che qualifica perfettamente il ciclista che è fonte di disprezzo per l'intera categoria. Un po' come il camper vintage in montagna che crea km di coda perché ragiona come te. Si spiega pure perché ti passano tutti facendoti il pelo...
In risposta al messaggio di morodirho del 29/12/2019 alle 21:08:56L'automobilista difficilmente si aspetta che un ciclista lo faccia passare perchè questo non accade mai !
se un automobilista pensa che mi fermi per farlo passare si sbaglia, mi dovrebbe investire
In risposta al messaggio di dielle6971 del 30/12/2019 alle 10:15:48sono pienamente d'accordo, spero solo che lo stesso metro di misura venga usato anche verso gli automobilisti ,SEMPRE,
L'automobilista difficilmente si aspetta che un ciclista lo faccia passare perchè questo non accade mai ! Pero' l'automobilista o il motociclista oppure il camionista ( camionista, quindi come spesso leggo qui, lui LAVORAed il ciclista si DILETTA, quindi...non potete lamentarvi della sua condotta...) non puo' oggettivamente aspettare dietro ad esso per 11 km ( tratto Paesana - Crissolo ), ad esempio. Quindi che fa ? Un colpetto di clacson e poi sorpassa il ciclista. Tiene la distanza di un metro e mezzo ? se puo', perchè no ? Certo che si ! Se non puo' tiene una distanza laterale adeguata e lo sorpassa. Al ciclista non sta bene ? Ricordo ad esso che secondo il CDS si dovrebbe fare da parte per agevolare chi arriva dietro più veloce ( e qui sono stati multati proprio per quello oltre che per le luci mancanti ). Immagino che i cilcisti non abbiano mai preso in considerazione questo aspetto del CDS ma, aimè, esiste ed è normativa di legge. Ohè, come detto più volte anche io vado in bici ma certe pippe mentali cerco di non farmele : vado per la mia strada, chi mi sorpassa avrà una sua buona ragione per farlo ( magari LAVORA ed io sto lì a rompere...). L'importante è che si faccia sentire, magari con un colpetto di clacson e mi sorpassi un po' a modo. Non pretendo un metro e mezzo dal mio manubrio ma solo che mi non mi butti a terra. Se per agevolare devo rallentare un po' e/o tenermi ancora più a destra va bene lo stesso e se a superarmi è un autoarticolato diretto allo stabilimento dell'acqua minerale di Paesana, magari mi fermo pure perchè lo spostamento d'aria è importante. NON mi è mai successo nulla, sono sempre arrivato dove volevo e soprattutto NON ho mai alzato il dito medio a nessuno. Il ..tu allora hai più diritti di me... e cose simili mi sembrano voli pindarici da liceali prossimi alla maturità ( mio figlio, docet ) e non ragionamenti dettati dalla realtà delle cose, dei luoghi, delle strade e del traffico attuale. Nonchè dal CDS che tanto acclamate, quando vi fa comodo. Ribadisco solo, ancora una volta, il mio pensiero : finalmente anche i ciclisti vengono trattati come tutti gli altri utenti della strada, ossia multati qualora pizzicati a non comportarsi in modo consono a quanto dice il nostro famigerato codice della strada. Tutto qua. Buona giornata e buon anno nuovo a tutti !
In risposta al messaggio di dielle6971 del 30/12/2019 alle 10:15:48Diciamo che l'art. del CDS di cui stiamo parlando è uno dei meno rispettati in assoluto...in ormai tanti anni di patente non mi è mai, mai, mai, mai capitato di vedere un mezzo "lento e/o ingombrante" mettersi da parte o fermarsi per far passare la coda di auto dietro, almeno in Italia.
L'automobilista difficilmente si aspetta che un ciclista lo faccia passare perchè questo non accade mai ! Pero' l'automobilista o il motociclista oppure il camionista ( camionista, quindi come spesso leggo qui, lui LAVORAed il ciclista si DILETTA, quindi...non potete lamentarvi della sua condotta...) non puo' oggettivamente aspettare dietro ad esso per 11 km ( tratto Paesana - Crissolo ), ad esempio. Quindi che fa ? Un colpetto di clacson e poi sorpassa il ciclista. Tiene la distanza di un metro e mezzo ? se puo', perchè no ? Certo che si ! Se non puo' tiene una distanza laterale adeguata e lo sorpassa. Al ciclista non sta bene ? Ricordo ad esso che secondo il CDS si dovrebbe fare da parte per agevolare chi arriva dietro più veloce ( e qui sono stati multati proprio per quello oltre che per le luci mancanti ). Immagino che i cilcisti non abbiano mai preso in considerazione questo aspetto del CDS ma, aimè, esiste ed è normativa di legge. Ohè, come detto più volte anche io vado in bici ma certe pippe mentali cerco di non farmele : vado per la mia strada, chi mi sorpassa avrà una sua buona ragione per farlo ( magari LAVORA ed io sto lì a rompere...). L'importante è che si faccia sentire, magari con un colpetto di clacson e mi sorpassi un po' a modo. Non pretendo un metro e mezzo dal mio manubrio ma solo che mi non mi butti a terra. Se per agevolare devo rallentare un po' e/o tenermi ancora più a destra va bene lo stesso e se a superarmi è un autoarticolato diretto allo stabilimento dell'acqua minerale di Paesana, magari mi fermo pure perchè lo spostamento d'aria è importante. NON mi è mai successo nulla, sono sempre arrivato dove volevo e soprattutto NON ho mai alzato il dito medio a nessuno. Il ..tu allora hai più diritti di me... e cose simili mi sembrano voli pindarici da liceali prossimi alla maturità ( mio figlio, docet ) e non ragionamenti dettati dalla realtà delle cose, dei luoghi, delle strade e del traffico attuale. Nonchè dal CDS che tanto acclamate, quando vi fa comodo. Ribadisco solo, ancora una volta, il mio pensiero : finalmente anche i ciclisti vengono trattati come tutti gli altri utenti della strada, ossia multati qualora pizzicati a non comportarsi in modo consono a quanto dice il nostro famigerato codice della strada. Tutto qua. Buona giornata e buon anno nuovo a tutti !
https://www.sportfair.it/2019/1...
In risposta al messaggio di navarre del 04/01/2020 alle 00:40:50Nibali scrive : "... sto attentissimo, non vado in gruppo, massimo due, e scelgo sempre strade secondarie dove ci sono meno pericoli." ed è esattamente cio' che faccio io.
Persino i professionisti hanno paura:
In risposta al messaggio di dielle6971 del 04/01/2020 alle 10:00:26vorrei sapere dove si dovrebbe allenare un corridore ''su strada'', non è un pistard.deve correre su strada.Quando correvo nei cicloamatori ( e lavoravo) per allenarmi mi recavo al lavoro in bicicletta, per poter correre ( o almeno partecipare ) la domenica, dove avrei dovuto allenarmi!
Nibali scrive : ...sto attentissimo, non vado in gruppo, massimo due, e scelgo sempre strade secondarie dove ci sono meno pericoli. ed è esattamente cio' che faccio io. Le statali di scorrimento sono purtroppo intasatedi gente che lavora o che semplicemente va a spasso, che deve passare o vuole passare di lì, il traffico è quello, non ci possiamo fare nulla almeno finchè non esisterà un trasporto pubblico efficiente ed adeguato. Quindi, invece di dar battaglia ai mulini a vento del traffico con le biciclette, facciamoci sentire per avere un trasporto pubblico all'altezza dei bisogni attuali della gente e le strade un pochino si svuoteranno. Per il resto, prudenza. Il tema allenamento invece non esiste : come sempre il ciclista ( professionista ) si arroga un diritto che la legge non consente. Non è consentito allenarsi per attività agonistiche in strada pubblica e la bicicletta è l'unico veicolo che lo fa comunque. Tutti gli altri hanno delle zone preposte dove farlo, spesso pagando ( anni fa, in moto, pagavo la pista di Lombardore per poter andare forte e fare pieghe come piacevano a me...non le facevo salendo verso Crissolo ). Pretendere di allenarsi sulla Romea come sulla statale Saluzzo - Crissolo ( sono 2 esempi, chiaro ), è impensabile : troppo trafficate e chi lo fa mette in pericolo se stesso ( pazienza ) ma anche gli altri ( purtroppo ). Si scelgano strade adeguate all'allenamento, si ringrazi il poter farlo, a differenza di tutte le altre categorie, gratuitamente e ci si lamenti di meno. Del ragazzino del quale scrive l'articolo non posso dire nulla se non dare ovviamente la mia solidarietà, per quel che vale : non conosco i fatti e nell'articolo parla solo uno di parte : un ciclista. Buona giornata
In risposta al messaggio di dielle6971 del 04/01/2020 alle 10:00:26Sono appena tornato da un giretto di 60 km in solitaria: non ho fatto un km di strada statale, soltanto provinciali e comunali, nonché alcuni tratti su pista ciclabile.
Nibali scrive : ...sto attentissimo, non vado in gruppo, massimo due, e scelgo sempre strade secondarie dove ci sono meno pericoli. ed è esattamente cio' che faccio io. Le statali di scorrimento sono purtroppo intasatedi gente che lavora o che semplicemente va a spasso, che deve passare o vuole passare di lì, il traffico è quello, non ci possiamo fare nulla almeno finchè non esisterà un trasporto pubblico efficiente ed adeguato. Quindi, invece di dar battaglia ai mulini a vento del traffico con le biciclette, facciamoci sentire per avere un trasporto pubblico all'altezza dei bisogni attuali della gente e le strade un pochino si svuoteranno. Per il resto, prudenza. Il tema allenamento invece non esiste : come sempre il ciclista ( professionista ) si arroga un diritto che la legge non consente. Non è consentito allenarsi per attività agonistiche in strada pubblica e la bicicletta è l'unico veicolo che lo fa comunque. Tutti gli altri hanno delle zone preposte dove farlo, spesso pagando ( anni fa, in moto, pagavo la pista di Lombardore per poter andare forte e fare pieghe come piacevano a me...non le facevo salendo verso Crissolo ). Pretendere di allenarsi sulla Romea come sulla statale Saluzzo - Crissolo ( sono 2 esempi, chiaro ), è impensabile : troppo trafficate e chi lo fa mette in pericolo se stesso ( pazienza ) ma anche gli altri ( purtroppo ). Si scelgano strade adeguate all'allenamento, si ringrazi il poter farlo, a differenza di tutte le altre categorie, gratuitamente e ci si lamenti di meno. Del ragazzino del quale scrive l'articolo non posso dire nulla se non dare ovviamente la mia solidarietà, per quel che vale : non conosco i fatti e nell'articolo parla solo uno di parte : un ciclista. Buona giornata
In risposta al messaggio di chorus del 04/01/2020 alle 14:04:46Nessuno vieta nulla, men che meno io. Pero' non puo' essere presa per buona la scusa del " mi devo allenare, quindi lo faccio sulla strada " o meglio, andrebbe integrata con " lo faccio sulla strada che ha meno traffico ". A volte con la scusa dell' "allenamento", soprattutto per i gruppi, ci si sente in diritto di ignorare a priori il codice della strada.
Sono appena tornato da un giretto di 60 km in solitaria: non ho fatto un km di strada statale, soltanto provinciali e comunali, nonché alcuni tratti su pista ciclabile. La pelle è la mia e ci tengo moltissimo. Tuttavia non capisco questo atteggiamento di vietare ai ciclisti di circolare su strade statali: dove sta scritto, perché bisogna ghettizzare i ciclisti?
In risposta al messaggio di morodirho del 04/01/2020 alle 11:58:27Puo' allenarsi dove vuole, per fortuna ( ricordiamoci sempre che su questa cosa siamo privilegiati ) ma proprio per questo deve scegliere il posto opportuno anche in base agli altri utenti della strada ed allenandosi deve comunque tenere un comportamento consono al codice della strada ( cosa che pochissimi fanno, quando si allenano in gruppo, me compreso anni fa ) e smettere di lamentarsi se trova traffico : non è colpa di nessuno.
vorrei sapere dove si dovrebbe allenare un corridore ''su strada'', non è un pistard.deve correre su strada.Quando correvo nei cicloamatori ( e lavoravo) per allenarmi mi recavo al lavoro in bicicletta, per poter correre( o almeno partecipare ) la domenica, dove avrei dovuto allenarmi! PS Allenarsi ,per il ciclista ,significa pedalare ,che sia in salita , in discesa deve necessariamente andare sulla strada , e se corre da solo non vedo dove sia il problema.o forse il vero problema sono gli automobilisti che viaggiano ''con la testa tra le nuvole''
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 04/01/2020 alle 17:01:39Una credenza diffusa dice che i ciclisti e motociclisti in mezzo al traffico respirino peggio degli automobilisti. Invece uno studio recente dimostra l'esatto contrario, nonostante il filtro, l'aria di un abitacolo ha una qualitá peggiore dell'aria aperta. Se lo sommi al fatto che in aree centrali congestionate in auto ci passi più tempo che in bici per fare lo stesso tragitto, pensa quanto ci fa "bene" il nostro quotidiano casa-lavoro.
Da profano chiedo, ma le ciclette e le spinning, non fanno la stessa cosa della bici su strada? Ah, ma forse cambia per il vento sulla faccia e lo smog nei polmoni. Se questo e6 il problema, basta mettersi dinnanzi in ventilatore e cumarsi una nazionale senza fiktro
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 04/01/2020 alle 17:01:39si vede che non hai mai corso su una bici da corsa.La ciclette non serve un az...o,se fai una gara su strada devi pedalare su strada.Hai visto mai che Nibali ( per fare un esempio) si alleni sulla ciclette per vincere una tappa sullo Stelvio o sul Mortirolo ? siamo seri, per favore
Da profano chiedo, ma le ciclette e le spinning, non fanno la stessa cosa della bici su strada? Ah, ma forse cambia per il vento sulla faccia e lo smog nei polmoni. Se questo e6 il problema, basta mettersi dinnanzi in ventilatore e cumarsi una nazionale senza fiktro
In risposta al messaggio di dielle6971 del 04/01/2020 alle 15:36:43comunque, di solito le squadre che si allenano in gruppo hanno una vettura dietro che segnala e protegge i ciclisti da eventuali automobilisti ,ubriachi , drogati , al telefono, o anche solo addormentati
Puo' allenarsi dove vuole, per fortuna ( ricordiamoci sempre che su questa cosa siamo privilegiati ) ma proprio per questo deve scegliere il posto opportuno anche in base agli altri utenti della strada ed allenandosi devecomunque tenere un comportamento consono al codice della strada ( cosa che pochissimi fanno, quando si allenano in gruppo, me compreso anni fa ) e smettere di lamentarsi se trova traffico : non è colpa di nessuno. Buona giornata
In risposta al messaggio di morodirho del 04/01/2020 alle 20:02:51se io scrivo " chiedo da profano". è inutile che scrivi "si vede che non hai mai corso....", l'ho già scritto io.
si vede che non hai mai corso su una bici da corsa.La ciclette non serve un az...o,se fai una gara su strada devi pedalare su strada.Hai visto mai che Nibali ( per fare un esempio) si alleni sulla ciclette per vincere una tappa sullo Stelvio o sul Mortirolo ? siamo seri, per favore
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 04/01/2020 alle 20:22:12il divieto è tutto da dimostrare.In poche parole: se mi metto in strada e cerco di viaggiare al massimo delle mie possibilità per aumentare la resistenza o qualsiasi altra cosa,chi può dire che mi sto allenando?.Poi scusa posso assicurarti che per poter migliorare in salita devi andare in salita, non sulla ciclette,Qualsiasi appassionato di bici da corsa può confermarti che all'inizio di stagione ogni uscita è una faticaccia,poi, con i km percorsi in strada diventa sempre meno pesante e alla fine riesci a fare quei km che ti prefiggi senza eccessive difficoltà, che sono comunque sempre presenti quando si pedala.
se io scrivo chiedo da profano. è inutile che scrivi si vede che non hai mai corso...., l'ho già scritto io. le cyclettehanno vari livelli di sforzo, e le spinning sono state studiate appositamente per le salite, non vedo perchè bisogna allenarsi tutti i costi in strada. P.S. parlo di allenamenti per gara, vietato dal CDS, non l'uso delle biciclette
In risposta al messaggio di Armando del 05/01/2020 alle 15:03:00purtroppo la differenza sostanziale è una sola, il ciclista se ubriaco non sale in bicicletta, ,mentre l'automobilista può salire in macchina sia ubriaco, drogato, rimbambito e ,spesso ammazza il ciclista SANO
Però questi ciclisti erano a piedi. D'altronde l'investitore aveva l'alcolemia a 1.97 g/l .. neanche tanto, meno di 4 volte il limite .. .. uno avrà ben il diritto di festeggiare l'anno nuovo, no?! Sbatterlo dentro e buttar via la chiave