In risposta al messaggio di Giovanni del 31/08/2022 alle 11:20:24
Pensa, Davide, che noi trovammo due pullman turistici (Italiani in escursione crociera Agip) che si incrociarono in una curva, fecero manovra per passare e quello esterno arrivò sul bordo con la ruota posteriore esterna nel vuoto! Giovanni
In risposta al messaggio di salito del 31/08/2022 alle 14:06:41Se percorressi la stessa salita oggi, bella asfaltata e con guard rail (secondo me anche un pò allargata), potrei anche "farmi tastare" dal tuo suggerimento...
...normalmente io vedo la preoccupazione negli occhi di quelli che stanno lato valle/vuoto/strapiombo Lato montagna mi fermo tiro freno a mano e se neccessario scendo a guardarli da vicino ...e se fanno pure odore ...
In risposta al messaggio di nanonet del 31/08/2022 alle 10:55:32Credo siano in pochi a sapere che in salita, chi scende deve dare la precedenza e agevolare chi sale.
Mia (angosciante) esperienza con i salutatori a tutti i costi. Anno 2010, salivamo verso il Dalsnibba (Norvegia), a quel tempo strada ancora ghiaiata, lungo un tratto in forte pendenza, rocce sporgenti a destra, strapiombo(sebbene con paracarri) a sinistra, in lontananza vedo apparire il solito trenino di camper italiani, essendo quel tratto pò stretto e con scarsa aderenza (almeno a quel tempo), in fase di incrocio è necessario collaborare, e tanto. I 3 connazionali, pur vedendomi salire, anzichè attendere educatamente nel tratto più largo (in cima) che io terminassi di percorre l'antipatico tratto in salita, hanno scelto di scendere ugualmente ed in fase di incrocio si sono anche prodigati nello sbracciarsi per salutarmi, tra l'altro senza nemmeno spostarsi sulla destra per agevolarmi. Solo il mio angelo custode ha voluto che riuscissi ad evitare di fermarmi (.... e dopo chi ripartiva su quella ghiaia?), mettendo le ruote di destra pericolosamente anche sul bordo del fosso, sfiorandoci gli specchietti senza urtarci per puro miracolo. Comprendo l'esaltazione del momento, il desiderio di stare vicini vicini tra loro e la voglia irrefrenabile (sigh) di salutare un camper italiano appena incrociato, ma capperi, le basilari norme di educazione stradale no? Mia moglie aveva in mano la fotocamera accesa in modalità video, per cui ho ripreso la situazione (anche se a spezzoni). A vedere così sembra un normale incrocio, ma vi sposso assicurare che ancora oggi nel vederlo mi vengono i brividi per ciò che abbiamo evitato Al minuto 1.25 l'inizio del simpatico incontro, purtroppo non si vedono distintamente le braccia agitarsi forsennatamente nel salutare (soprattutto il primo camper), ma posso garantire che c'erano. Sono anche motociclista, per cui so cosa vuol dire, ma per quanto mi riguarda, in camper saluto o rispondo al saluto se ho tempo, voglia e soprattutto se sono in sicurezza. Se non rispondo al loro saluto, per me gli altri possono farsi tutti i film che vogliono, probabilmente i 3 amici di cui sopra mi hanno mandato anche a quel paese perchè non ho risposto al loro saluto. Nel caso qualcuno si riconoscesse in quel trenino di veri camperisti, sarebbe simpatico scambiarci due parole (dal mio diario di viaggio rilevo che era sabato 14 agosto 2010 credo nel primo pomeriggio), così potrei finalmente rispondere a quel saluto... ma non prima di avergli sputato in un occhio... Con simpatia
In risposta al messaggio di masivo del 31/08/2022 alle 17:56:22regola di buon senso. Ieri l'altro ero ad Ariccia, strada in salita per uscire verso Roma a senso unico, tre auto l'hanno percorsa in senso contrario in discesa ma non si sono fermati ed anzi hanno imprecato contro i nostri due camper.
Credo siano in pochi a sapere che in salita, chi scende deve dare la precedenza e agevolare chi sale. E' una vecchia regola del CDS, che non so se è ancora valida, in ogni caso è certamente, una cosa di buon senso, logico.
In risposta al messaggio di salito del 31/08/2022 alle 18:06:43E' ovvio ed evidente, ma se io salendo sono già a metà di una salita "complicata" e tu devi ancora iniziare a scendere, dal momento che butti l'occhio in profondità e vedi che la situazione è critica (per entrambi), cosa ti costa attendere 20 secondi sullo slargo presente prima di scendere?
la regola e' tuttora valida cosi come è mormale che sta lato strapiombo gli tremino le chiappe e magari si sbraccia invece di fermarsi e lasciar salire wuello che è tranquillamente protetto lateralmente dalla montagna Questo è quello che intendo.
In risposta al messaggio di nanonet del 01/09/2022 alle 07:46:56Tutto si riconduce, secondo me, all'egoismo. Quando si sale si ha la precedenza e questo è ovvio. Per di più c'è anche un articolo del CDS che lo prevede, mi pare sia il 150.
E' ovvio ed evidente, ma se io salendo sono già a metà di una salita complicata e tu devi ancora iniziare a scendere, dal momento che butti l'occhio in profondità e vedi che la situazione è critica (per entrambi), cosati costa attendere 20 secondi sullo slargo presente prima di scendere? In ogni caso in genere chi sale dovrebbe essere sempre agevolato rispetto a chi sta scendendo, non capisco perchè tra i due deve essere quello che sale il colleone costretto a fermarsi (mettendolo in difficoltà nel momento in cui dovrà ripartire), quando può benissimo fermarsi con meno complicazioni chi scende (ripartire in discesa la vedo un tantino più agevole). Se al lato c' la parete o lo strapiombo non fa alcuna differenza, chi scende dovrebbe sempre agevolare Io invece questo intendo
In risposta al messaggio di Paolo62 del 01/09/2022 alle 08:20:56Non è necessario aggiungere altro, condivido ogni tua parola....
Tutto si riconduce, secondo me, all'egoismo. Quando si sale si ha la precedenza e questo è ovvio. Per di più c'è anche un articolo del CDS che lo prevede, mi pare sia il 150. Al di là dell'ignoranza circa le regole dellacircolazione, il fatto è che la maggior parte degli automobilisti (dove con questo termine intendo tutti quelli che guidano un veicolo, qualunque esso sia), quando ha sistemato se stesso, è a posto ! E così non si da la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali (dove i pedoni hanno la precedenza), ci si incolla al veicolo che precede nelle rotonde per evitare di fluidificare la circolazione consentendo l'entrata in rotonda a chi sopraggiunge dalle altre strade afferenti, si sorpassa dove esistono i divieti e ci si sente autorizzati ad inveire con chi, in una strada con limite, ad esempio, a 80 km/h, viaggi a 75...non si usino le frecce. Tutto questo (e molto altro) si riassume in un solo aggettivo: Egoismo. In altri paesi, con un maggior senso civico e di appartenenza questo non succede o succede in misura molto minore.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 01/09/2022 alle 08:20:56Sugli altri paesi, qualche dubbio ce l'ho... ad agosto ero in Svizzera e mi è capitato di dovere fare la retro col camper, con il declivio sulla destra, in discesa, perché la svizzerotta che scendeva con la sua bella macchinona tedesca altrimenti non ci passava.
Tutto si riconduce, secondo me, all'egoismo. Quando si sale si ha la precedenza e questo è ovvio. Per di più c'è anche un articolo del CDS che lo prevede, mi pare sia il 150. Al di là dell'ignoranza circa le regole dellacircolazione, il fatto è che la maggior parte degli automobilisti (dove con questo termine intendo tutti quelli che guidano un veicolo, qualunque esso sia), quando ha sistemato se stesso, è a posto ! E così non si da la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali (dove i pedoni hanno la precedenza), ci si incolla al veicolo che precede nelle rotonde per evitare di fluidificare la circolazione consentendo l'entrata in rotonda a chi sopraggiunge dalle altre strade afferenti, si sorpassa dove esistono i divieti e ci si sente autorizzati ad inveire con chi, in una strada con limite, ad esempio, a 80 km/h, viaggi a 75...non si usino le frecce. Tutto questo (e molto altro) si riassume in un solo aggettivo: Egoismo. In altri paesi, con un maggior senso civico e di appartenenza questo non succede o succede in misura molto minore.
In risposta al messaggio di nanonet del 01/09/2022 alle 09:26:46Idem
Non è necessario aggiungere altro, condivido ogni tua parola....
In risposta al messaggio di Paolo62 del 01/09/2022 alle 08:20:56Concordo anch'io. Tornato dalla Norvegia dove non ho avuto nessun tipo di problema sulle strade strette per il grande rispetto dei locali che si fermano sugli slarghi anche quando ti vedono a centinaia di metri ( e chi c'è stato lo sa), sono andato in Calabria, prima Ionio e poi Tirreno, tornando via strade statali fin dopo Roma. In Calabria, Campania e Lazio, nessuno che si fermava prima incrociando in strade strette e nei paesi parcheggi ad capocchiam contromano e in doppia fila con attesa che tornassero a prendere l'auto dopo essere stati in negozio. Non è però solo egoismo è maleducazione e arroganza stradale.
Tutto si riconduce, secondo me, all'egoismo. Quando si sale si ha la precedenza e questo è ovvio. Per di più c'è anche un articolo del CDS che lo prevede, mi pare sia il 150. Al di là dell'ignoranza circa le regole dellacircolazione, il fatto è che la maggior parte degli automobilisti (dove con questo termine intendo tutti quelli che guidano un veicolo, qualunque esso sia), quando ha sistemato se stesso, è a posto ! E così non si da la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali (dove i pedoni hanno la precedenza), ci si incolla al veicolo che precede nelle rotonde per evitare di fluidificare la circolazione consentendo l'entrata in rotonda a chi sopraggiunge dalle altre strade afferenti, si sorpassa dove esistono i divieti e ci si sente autorizzati ad inveire con chi, in una strada con limite, ad esempio, a 80 km/h, viaggi a 75...non si usino le frecce. Tutto questo (e molto altro) si riassume in un solo aggettivo: Egoismo. In altri paesi, con un maggior senso civico e di appartenenza questo non succede o succede in misura molto minore.
In risposta al messaggio di giorgioste del 01/09/2022 alle 10:09:32Il "caso" lo troverai sempre ed ovunque, ma sono solo gli anni ed di km percorsi in giro per L'Europa a permetterti di poter giudicare e fare la media.
Sugli altri paesi, qualche dubbio ce l'ho... ad agosto ero in Svizzera e mi è capitato di dovere fare la retro col camper, con il declivio sulla destra, in discesa, perché la svizzerotta che scendeva con la sua bella macchinona tedesca altrimenti non ci passava.
In risposta al messaggio di nanonet del 01/09/2022 alle 11:29:58Si, sicuramente statisticamente non ci sono paragoni, ne sono convinto anche io, ma non si può neanche dire che da noi succede sempre e all'estero non succede mai. Inoltre più un posto te lo aspetti ligio, più si nota l'anomalia... oltre a quel caso, ho anche rischiato un frontale con un bernese che ha superato, tra le curve montane, all'italiana... in Italia ci avrei fatto meno caso, ma gli accidenti che gli ho tirato sarebbero stati gli stessi.
Il caso lo troverai sempre ed ovunque, ma sono solo gli anni ed di km percorsi in giro per L'Europa a permetterti di poter giudicare e fare la media. Se non sei mai uscito dall'Italia e recandoti in Svizzera (o qualsivogliaaltro stato europeo) per la prima volta (non mi riferisco a te, sicuramente grande viaggiatore), ed incontri un paio di maleducati, probabilmente per te gli svizzeri sono tutti maleducati. Ma se come me, dopo quasi 35 anni di guida in ogni angolo d'Europa (per lavoro e turismo), e a spanne diciamo 200000km percorsi (sempre in Europa), una certa idea di quali sono le abitudini, usi, costumi e senso civico degli automobilisti che incontri te la fai, e te la fai davvero per bene, su questo ci possiamo anche scommettere. La si può girare finchè si vuole, ma il livello medio dell'educazione ed il rispetto che i nostri connazionali hanno del prossimo quando sono per strada è tra i più bassi che abbia mai visto. Rientrare in Italia dopo aver guidato una trentina di giorni ad esempio in Germania o Scandinavia è un piccolo shock, tempo una decina di km entro il confine ed al primo sorpasso che fai, ti becchi subito un lampeggio di bentornato... a seguire tutto il resto...