In risposta al messaggio di naha1979 del 26/11/2017 alle 11:36:04Ciao cugino Abbruzzese, io sono Molisano ed ho trascorso la mia infanzia in Abruzzo, quindi non spiegarmi come vanno le cose, potrei subissarti di lamentele... Riguardo alla tua specifica domanda, senza entrare nel merito delle iniziative ke svolgeresti, una opportunità potrebbe essere quella di creare un associazione a cui i fruitori possono iscriversi per partecipare alle iniziative. Queste, hanno regimi fiscali molto semplificati e agevolati, ma attento a non svolgere attività commerciale mascherata, perché in quel caso il fisco ci mette un attimo a farti passare la voglia, ed è anche giusto. Con una polizza del capofamiglia poi, sei coperto anche dal punto di vista assicurativo. L'idea è buona, ma devi avere tempo libero, fegato di ferro x accettare i più disparati comportamenti e soldi a sufficienza x sopportare le difficoltà dei primi tempi, oltre che una sempre possibile, ma nn auspicata, malriuscita dell impresa.
Salve ragazzi, mi è balzata in mente un'idea e vorrei a chiedere a voi se e come poterla realizzare. Come alcuni di voi sapranno grazie al mio blog, io sono abruzzese. Non voglio ora tirare in ballo vecchie questioni relativeal vivere in camper etc, l'argomento che voglio proporre è del tutto diverso. Andiamo al sodo: l'Abruzzo, come purtroppo pochi sanno, è una regione dai tesori culturali e naturalistici inestimabili. Non conto più le volte in cui ho visto camperisti esterefatti parcheggiati al mio fianco, o le volte in cui ho sentito dire Ma dove sei stato? In Sud america? Sulle Dolomiti? In Tibet? ... da persone a cui ho inviato foto di panorami abruzzesi. Ebbene, la mia idea sarebbe sfruttare il mio camper, il mio blog, riviste, siti internet, e quant'altro per accompagnare i turisti negli angoli più memorabili e della Regione (che spesso sono anche i più remoti, selvaggi e sconosciuti), sfruttando quella che (senza timore di peccare di presunzione) è la mia conoscenza del territorio e delle sue eccellenze. Inutile sottolineare che il problema principale del turismo in Abruzzo deriva proprio dall'inefficienza degli organi preposti (a qualsiasi livello), per non parlare dei sorididi campanilismi che affliggono le varie comunità, il tutto condito da una scarsa lungimiranza imprenditoriale (direi che siamo all'eccesso opposto rispetto al Trentino) e all'inerzia di una politica locale costantemente al centro di critiche da parte di giornalisti e opinionisti online e offline. A questo aggiungete i vari flagelli naturali che dal 2009 in poi hanno deciso di darci il colpo di grazia. Insomma, non è un bel quadro. Ho pensato quindi di dare un mio piccolo contributo, e per farlo ho escogitato due modi: -Organizzare piccole carovane di camper, di cui io sarei la guida. -Prestare il mio camper con autista annesso (io stesso), portando le persone ospitate nei siti di interesse In entrambi i casi, aggiungerei eventuale degustazione di prodotti tipici della zona e altri tipo di affiancamento (fornitura di tende da campeggio, prenotazione b&b e/o hotel, etc). Sottolineo subito che in NESSUN caso mi proporrei come guida turistica o guida escursionistica e simili: il mio ruolo sarebbe SOLO quello di organizzare tour di vario genere (tour di castelli, tour di borghi medievali, tour di panorami alpini, tour di eremi, tour di faggete secolari - che per inciso sono diventati patrimonio Unesco - , etc). Insomma, io traccio l'itineraio secondo le singole richieste, e poi porto la gente sul posto, scegliendo ovviamente solo i BEST OF e massimizzando il tempo a disposizione, dopodiché ognuno è libero di esplorare-fare escursioni-passeggiare come e dove gli aggrada. E ora veniamo alle note dolenti. Come si può inquadrare burocraticamente un'attività di questo tipo? Nel caso dell'organizzazione carovane non credo esistano problemi di alcun genere, poiché ognuno verrebbe col suo mezzo. Ma nel caso in cui ospitassi gente a bordo del mio camper - solo per le ore diurne, beninteso - non vorrei dovermi sorbire tutta la trafila prevista per l'apertura di un attività di noleggio con conducente, attività che comunque è caratterizzata da uno spirito e scopi ben diversi dal mio. Vorrei sapere cosa ne pensate, sia dell'idea in sé, sia sul come svilupparla (e in questo caso sono graditi consigli e idee di ogni genere!), sia sui profili burocratici della cosa. Vi attendo numerosi ;) www.vivereincamper.com
In risposta al messaggio di Accendino del 26/11/2017 alle 13:58:55Praticamente, dovendo per forza seguire i consigli dell'amico Molisano, fondare un'associazione (semplice a farsi) appoggiandoti però a soggetti già esistenti in campo nazionale, se non profit, ad ANC e SCAO o, meglio ancora all' AUSER (autogestioni terza età) che sono associazioni a carattere nazionale di volontariato: in questo caso bastano un gruppetto di camperisti, codice fiscale e non partita IVA, tessera della associazione citata e.....auguri e ventoinpoppa ! Alpinalf
Ciao cugino Abbruzzese, io sono Molisano ed ho trascorso la mia infanzia in Abruzzo, quindi non spiegarmi come vanno le cose, potrei subissarti di lamentele... Riguardo alla tua specifica domanda, senza entrare nel meritodelle iniziative ke svolgeresti, una opportunità potrebbe essere quella di creare un associazione a cui i fruitori possono iscriversi per partecipare alle iniziative. Queste, hanno regimi fiscali molto semplificati e agevolati, ma attento a non svolgere attività commerciale mascherata, perché in quel caso il fisco ci mette un attimo a farti passare la voglia, ed è anche giusto. Con una polizza del capofamiglia poi, sei coperto anche dal punto di vista assicurativo. L'idea è buona, ma devi avere tempo libero, fegato di ferro x accettare i più disparati comportamenti e soldi a sufficienza x sopportare le difficoltà dei primi tempi, oltre che una sempre possibile, ma nn auspicata, malriuscita dell impresa.
In risposta al messaggio di naha1979 del 26/11/2017 alle 11:36:04Il campanilismo non è soggettivo, è generalizzato e dappertutto ! Io per la seconda volta ho visitato un pochino di Abruzzo, tutta la provincia de L' Aquila in occasione dell' Adunata Nazionale Alpini (dopo Pescara) e con la famiglia al seguito, e mi sono ripromesso di venirci anche nel giugno 2018. Il primo motivo è dettato dalla grande cortesia e delicatezza degli Abruzzesi ed il secondo perchè ad ogni svolta c'à qualcosa di unico e meraviglioso...non solo da fotografare ! Cordialità
Salve ragazzi, mi è balzata in mente un'idea e vorrei a chiedere a voi se e come poterla realizzare. Come alcuni di voi sapranno grazie al mio blog, io sono abruzzese. Non voglio ora tirare in ballo vecchie questioni relativeal vivere in camper etc, l'argomento che voglio proporre è del tutto diverso. Andiamo al sodo: l'Abruzzo, come purtroppo pochi sanno, è una regione dai tesori culturali e naturalistici inestimabili. Non conto più le volte in cui ho visto camperisti esterefatti parcheggiati al mio fianco, o le volte in cui ho sentito dire Ma dove sei stato? In Sud america? Sulle Dolomiti? In Tibet? ... da persone a cui ho inviato foto di panorami abruzzesi. Ebbene, la mia idea sarebbe sfruttare il mio camper, il mio blog, riviste, siti internet, e quant'altro per accompagnare i turisti negli angoli più memorabili e della Regione (che spesso sono anche i più remoti, selvaggi e sconosciuti), sfruttando quella che (senza timore di peccare di presunzione) è la mia conoscenza del territorio e delle sue eccellenze. Inutile sottolineare che il problema principale del turismo in Abruzzo deriva proprio dall'inefficienza degli organi preposti (a qualsiasi livello), per non parlare dei sorididi campanilismi che affliggono le varie comunità, il tutto condito da una scarsa lungimiranza imprenditoriale (direi che siamo all'eccesso opposto rispetto al Trentino) e all'inerzia di una politica locale costantemente al centro di critiche da parte di giornalisti e opinionisti online e offline. A questo aggiungete i vari flagelli naturali che dal 2009 in poi hanno deciso di darci il colpo di grazia. Insomma, non è un bel quadro. Ho pensato quindi di dare un mio piccolo contributo, e per farlo ho escogitato due modi: -Organizzare piccole carovane di camper, di cui io sarei la guida. -Prestare il mio camper con autista annesso (io stesso), portando le persone ospitate nei siti di interesse In entrambi i casi, aggiungerei eventuale degustazione di prodotti tipici della zona e altri tipo di affiancamento (fornitura di tende da campeggio, prenotazione b&b e/o hotel, etc). Sottolineo subito che in NESSUN caso mi proporrei come guida turistica o guida escursionistica e simili: il mio ruolo sarebbe SOLO quello di organizzare tour di vario genere (tour di castelli, tour di borghi medievali, tour di panorami alpini, tour di eremi, tour di faggete secolari - che per inciso sono diventati patrimonio Unesco - , etc). Insomma, io traccio l'itineraio secondo le singole richieste, e poi porto la gente sul posto, scegliendo ovviamente solo i BEST OF e massimizzando il tempo a disposizione, dopodiché ognuno è libero di esplorare-fare escursioni-passeggiare come e dove gli aggrada. E ora veniamo alle note dolenti. Come si può inquadrare burocraticamente un'attività di questo tipo? Nel caso dell'organizzazione carovane non credo esistano problemi di alcun genere, poiché ognuno verrebbe col suo mezzo. Ma nel caso in cui ospitassi gente a bordo del mio camper - solo per le ore diurne, beninteso - non vorrei dovermi sorbire tutta la trafila prevista per l'apertura di un attività di noleggio con conducente, attività che comunque è caratterizzata da uno spirito e scopi ben diversi dal mio. Vorrei sapere cosa ne pensate, sia dell'idea in sé, sia sul come svilupparla (e in questo caso sono graditi consigli e idee di ogni genere!), sia sui profili burocratici della cosa. Vi attendo numerosi ;) www.vivereincamper.com
In risposta al messaggio di alpinalf del 26/11/2017 alle 15:27:33Si Alpinalf, l'ospitalità in Abruzzo e Molise è la normalità, perché è alla base della nostra cultura, ma il meglio lo offre il territorio. È proprio per questo che penso che il cugino oltreTrigno abbia buone opportunità. Venite, e vedrete.
Il campanilismo non è soggettivo, è generalizzato e dappertutto ! Io per la seconda volta ho visitato un pochino di Abruzzo, tutta la provincia de L' Aquila in occasione dell' Adunata Nazionale Alpini (dopo Pescara)e con la famiglia al seguito, e mi sono ripromesso di venirci anche nel giugno 2018. Il primo motivo è dettato dalla grande cortesia e delicatezza degli Abruzzesi ed il secondo perchè ad ogni svolta c'à qualcosa di unico e meraviglioso...non solo da fotografare ! Cordialità Alpinalf
In risposta al messaggio di Accendino del 26/11/2017 alle 16:30:10Accendino, cosa intendi per attività commerciale mascherata? Effettivamente, la mia idea comporta delle spese non indifferenti, dunque non posso certo farne un'attività "benefica" Per me dovrebbe essere una via di mezzo tra uno svago e un lavoro da svolgere per qualche settimana all'anno (penso quasi esclusivamente nel periodo luglio-agosto), il che implica il carattere dell'occasionalità che non dovrebbe quindi rientrare nella normativa prevista per le imprese. Ma se anche di impresa si trattasse, il problema non sono tanto le tasse da pagare (ammesso che una piccola attività di questo tipo possa essere redditizia), ma il "come" pagarle: come verrebbe inquadrata dal fisco un'attività di questo tipo? E nel caso di incidente, l'assicurazione coprirebbe i danni di coloro che ho ospitato in camper? Il discorso che mi facevate del fondare un'associazione può funzionare in questo caso?
Si Alpinalf, l'ospitalità in Abruzzo e Molise è la normalità, perché è alla base della nostra cultura, ma il meglio lo offre il territorio. È proprio per questo che penso che il cugino oltreTrigno abbia buone opportunità. Venite, e vedrete.
www.vivereincamper.com
In risposta al messaggio di naha1979 del 26/11/2017 alle 18:37:27Guarda, non sono un commercialista e quindi prendi con le pinze quanto t dico; secondo me il problema si pone solo se organizzi in maniera "aziendale" la cosa, in quanto l'utilizzo della tua sola opera e l'uso dei veicoli familiari, certamente non può inquadrarti come impresa, ma se ne fai un uso sistematico e non sporadico, la questione cambia. La creazione di una associazione t permetterebbe di maneggiare le somme necessarie a gestire incassi e pagamenti senza incorrere in rischi vari (anche antiriciclaggio) e poter quindi operare con la massima trasparenza e regolarità. Invece x quanto riguarda gli aspetti assicurativi parlane con un agente, ma credo ke la polizza del capofamiglia o una clausola ad essa aggiuntiva copra tutti i rischi possibili in casa o in altri luoghi in cui si svolge la vita famigliare. X eventi particolari, le assicurazioni fanno polizze collettive a basso costo. È ovvio ke se porti un gruppo di pensionati a scalare una parete... Sono molto curioso di vederti all'opera.
Accendino, cosa intendi per attività commerciale mascherata? Effettivamente, la mia idea comporta delle spese non indifferenti, dunque non posso certo farne un'attività benefica Per me dovrebbe essere una via di mezzotra uno svago e un lavoro da svolgere per qualche settimana all'anno (penso quasi esclusivamente nel periodo luglio-agosto), il che implica il carattere dell'occasionalità che non dovrebbe quindi rientrare nella normativa prevista per le imprese. Ma se anche di impresa si trattasse, il problema non sono tanto le tasse da pagare (ammesso che una piccola attività di questo tipo possa essere redditizia), ma il come pagarle: come verrebbe inquadrata dal fisco un'attività di questo tipo? E nel caso di incidente, l'assicurazione coprirebbe i danni di coloro che ho ospitato in camper? Il discorso che mi facevate del fondare un'associazione può funzionare in questo caso?
https://www.guidafisco.it/parti...
https://www.fiscomania.com/2017...
In risposta al messaggio di naha1979 del 26/11/2017 alle 11:36:04l'Abruzzo, come purtroppo pochi sanno
Salve ragazzi, mi è balzata in mente un'idea e vorrei a chiedere a voi se e come poterla realizzare. Come alcuni di voi sapranno grazie al mio blog, io sono abruzzese. Non voglio ora tirare in ballo vecchie questioni relativeal vivere in camper etc, l'argomento che voglio proporre è del tutto diverso. Andiamo al sodo: l'Abruzzo, come purtroppo pochi sanno, è una regione dai tesori culturali e naturalistici inestimabili. Non conto più le volte in cui ho visto camperisti esterefatti parcheggiati al mio fianco, o le volte in cui ho sentito dire Ma dove sei stato? In Sud america? Sulle Dolomiti? In Tibet? ... da persone a cui ho inviato foto di panorami abruzzesi. Ebbene, la mia idea sarebbe sfruttare il mio camper, il mio blog, riviste, siti internet, e quant'altro per accompagnare i turisti negli angoli più memorabili e della Regione (che spesso sono anche i più remoti, selvaggi e sconosciuti), sfruttando quella che (senza timore di peccare di presunzione) è la mia conoscenza del territorio e delle sue eccellenze. Inutile sottolineare che il problema principale del turismo in Abruzzo deriva proprio dall'inefficienza degli organi preposti (a qualsiasi livello), per non parlare dei sorididi campanilismi che affliggono le varie comunità, il tutto condito da una scarsa lungimiranza imprenditoriale (direi che siamo all'eccesso opposto rispetto al Trentino) e all'inerzia di una politica locale costantemente al centro di critiche da parte di giornalisti e opinionisti online e offline. A questo aggiungete i vari flagelli naturali che dal 2009 in poi hanno deciso di darci il colpo di grazia. Insomma, non è un bel quadro. Ho pensato quindi di dare un mio piccolo contributo, e per farlo ho escogitato due modi: -Organizzare piccole carovane di camper, di cui io sarei la guida. -Prestare il mio camper con autista annesso (io stesso), portando le persone ospitate nei siti di interesse In entrambi i casi, aggiungerei eventuale degustazione di prodotti tipici della zona e altri tipo di affiancamento (fornitura di tende da campeggio, prenotazione b&b e/o hotel, etc). Sottolineo subito che in NESSUN caso mi proporrei come guida turistica o guida escursionistica e simili: il mio ruolo sarebbe SOLO quello di organizzare tour di vario genere (tour di castelli, tour di borghi medievali, tour di panorami alpini, tour di eremi, tour di faggete secolari - che per inciso sono diventati patrimonio Unesco - , etc). Insomma, io traccio l'itineraio secondo le singole richieste, e poi porto la gente sul posto, scegliendo ovviamente solo i BEST OF e massimizzando il tempo a disposizione, dopodiché ognuno è libero di esplorare-fare escursioni-passeggiare come e dove gli aggrada. E ora veniamo alle note dolenti. Come si può inquadrare burocraticamente un'attività di questo tipo? Nel caso dell'organizzazione carovane non credo esistano problemi di alcun genere, poiché ognuno verrebbe col suo mezzo. Ma nel caso in cui ospitassi gente a bordo del mio camper - solo per le ore diurne, beninteso - non vorrei dovermi sorbire tutta la trafila prevista per l'apertura di un attività di noleggio con conducente, attività che comunque è caratterizzata da uno spirito e scopi ben diversi dal mio. Vorrei sapere cosa ne pensate, sia dell'idea in sé, sia sul come svilupparla (e in questo caso sono graditi consigli e idee di ogni genere!), sia sui profili burocratici della cosa. Vi attendo numerosi ;) www.vivereincamper.com