In risposta al messaggio di 6max del 07/12/2018 alle 16:27:58Complimenti per l'acquisto del camper e...un grande in bocca al lupo per tutto il resto.
Ciao a tutti, nella tarda estate del 2017 mia moglie su consiglio del proprio medico di famiglia, si reca a fare un controllo presso il reparto di senologia dell’Ospedale della nostra Città. Siamo rimasti con il fiatosospeso per 15 giorni in attesa di ricevere l’esito dell’esame fatto ma nello stesso tempo, nella mia testa mi continuavo a ripetere “… tanto è un falso allarme, mia moglie non fuma, non beve alcolici se non in modo moderato, ha 45 anni …. e poi tanto a me certe cose non capitano…”. Ancora prima della scadenza dei 15 giorni, dal Reparto d’ospedale ci invitano telefonicamente a recarci presso i loro ambulatori. Ahio …. un brivido lunghissimo lungo la schiena, la risposta alla mia piramide di certezze di cristallo che molto rapidamente vedo frantumarsi. Nonostante tutto il tatto possibile da parte dei medici e del personale infermieristico, ci informano della presenza di un carcinoma maligno al seno. Iniziano settimane di ansie, esami, analisi, intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia ecc. ecc. Prima di tutto ciò, in tempi dove un problema “importantissimo” poteva essere il guasto della lavastoviglie (ora so dare un peso ai problemi veramente importanti), con mia moglie si parlava dell’acquisto in futuro di un camper; prima però ci dicevamo che avremmo dovuto fare questo piuttosto che quello, sistemare i figli che sono ancora adolescenti ecc., rimandavamo anno dopo anno il possibile acquisto. Grazie ai passi da giganti della medicina e della scienza in generale, ora mia moglie non è più in pericolo e stiamo affrontando tutto ciò che serve con molta più lucidità e serenità e ci siamo concessi il lusso di un camper (usato, ma sempre camper è), senza attendere di sistemare questo o quello, di aspettare l’autonomia dei nostri figli e quant'altro. Ora appena ne abbiamo la possibilità partiamo, cambiamo aria anche se solo di poche centinaia di chilometri, incontriamo persone diverse, nuove esperienze, nuove culture e nuovi ambienti. Non è poco. Dopo questa disavventura, che ci ha cambiato tanto, ci siamo resi conto che la vita è una sola e nel limite delle proprie possibilità va vissuta. Grazie Camper. Max
In risposta al messaggio di 6max del 07/12/2018 alle 16:27:58La cosa più importante l'avete risolta, ed è quello che conta! In effetti la medicina e la competenza di tanti medici che effettuano ore e ore di studio e di ricerca fanno si che moltissime di queste situazioni raggiungano risultati sorprendenti. Te lo dico perché mi occupo di volontariato in un centro dove curano queste malattie.
Ciao a tutti, nella tarda estate del 2017 mia moglie su consiglio del proprio medico di famiglia, si reca a fare un controllo presso il reparto di senologia dell’Ospedale della nostra Città. Siamo rimasti con il fiatosospeso per 15 giorni in attesa di ricevere l’esito dell’esame fatto ma nello stesso tempo, nella mia testa mi continuavo a ripetere “… tanto è un falso allarme, mia moglie non fuma, non beve alcolici se non in modo moderato, ha 45 anni …. e poi tanto a me certe cose non capitano…”. Ancora prima della scadenza dei 15 giorni, dal Reparto d’ospedale ci invitano telefonicamente a recarci presso i loro ambulatori. Ahio …. un brivido lunghissimo lungo la schiena, la risposta alla mia piramide di certezze di cristallo che molto rapidamente vedo frantumarsi. Nonostante tutto il tatto possibile da parte dei medici e del personale infermieristico, ci informano della presenza di un carcinoma maligno al seno. Iniziano settimane di ansie, esami, analisi, intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia ecc. ecc. Prima di tutto ciò, in tempi dove un problema “importantissimo” poteva essere il guasto della lavastoviglie (ora so dare un peso ai problemi veramente importanti), con mia moglie si parlava dell’acquisto in futuro di un camper; prima però ci dicevamo che avremmo dovuto fare questo piuttosto che quello, sistemare i figli che sono ancora adolescenti ecc., rimandavamo anno dopo anno il possibile acquisto. Grazie ai passi da giganti della medicina e della scienza in generale, ora mia moglie non è più in pericolo e stiamo affrontando tutto ciò che serve con molta più lucidità e serenità e ci siamo concessi il lusso di un camper (usato, ma sempre camper è), senza attendere di sistemare questo o quello, di aspettare l’autonomia dei nostri figli e quant'altro. Ora appena ne abbiamo la possibilità partiamo, cambiamo aria anche se solo di poche centinaia di chilometri, incontriamo persone diverse, nuove esperienze, nuove culture e nuovi ambienti. Non è poco. Dopo questa disavventura, che ci ha cambiato tanto, ci siamo resi conto che la vita è una sola e nel limite delle proprie possibilità va vissuta. Grazie Camper. Max
In risposta al messaggio di 6max del 07/12/2018 alle 16:27:58Ti capisco la stessa cosa è capitata a noi 8 anni fa,poi risolto con le cure,da allora abbiamo capito che si vive una volta sola,noi non abbiamo figli ,perciò appena possibile carichiamo il nostro camper nuovo e viaaaaaaa.Ciao WW la vita!!
Ciao a tutti, nella tarda estate del 2017 mia moglie su consiglio del proprio medico di famiglia, si reca a fare un controllo presso il reparto di senologia dell’Ospedale della nostra Città. Siamo rimasti con il fiatosospeso per 15 giorni in attesa di ricevere l’esito dell’esame fatto ma nello stesso tempo, nella mia testa mi continuavo a ripetere “… tanto è un falso allarme, mia moglie non fuma, non beve alcolici se non in modo moderato, ha 45 anni …. e poi tanto a me certe cose non capitano…”. Ancora prima della scadenza dei 15 giorni, dal Reparto d’ospedale ci invitano telefonicamente a recarci presso i loro ambulatori. Ahio …. un brivido lunghissimo lungo la schiena, la risposta alla mia piramide di certezze di cristallo che molto rapidamente vedo frantumarsi. Nonostante tutto il tatto possibile da parte dei medici e del personale infermieristico, ci informano della presenza di un carcinoma maligno al seno. Iniziano settimane di ansie, esami, analisi, intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia ecc. ecc. Prima di tutto ciò, in tempi dove un problema “importantissimo” poteva essere il guasto della lavastoviglie (ora so dare un peso ai problemi veramente importanti), con mia moglie si parlava dell’acquisto in futuro di un camper; prima però ci dicevamo che avremmo dovuto fare questo piuttosto che quello, sistemare i figli che sono ancora adolescenti ecc., rimandavamo anno dopo anno il possibile acquisto. Grazie ai passi da giganti della medicina e della scienza in generale, ora mia moglie non è più in pericolo e stiamo affrontando tutto ciò che serve con molta più lucidità e serenità e ci siamo concessi il lusso di un camper (usato, ma sempre camper è), senza attendere di sistemare questo o quello, di aspettare l’autonomia dei nostri figli e quant'altro. Ora appena ne abbiamo la possibilità partiamo, cambiamo aria anche se solo di poche centinaia di chilometri, incontriamo persone diverse, nuove esperienze, nuove culture e nuovi ambienti. Non è poco. Dopo questa disavventura, che ci ha cambiato tanto, ci siamo resi conto che la vita è una sola e nel limite delle proprie possibilità va vissuta. Grazie Camper. Max
In risposta al messaggio di giornifelici del 07/12/2018 alle 18:49:49Grazie Carlo, buoni viaggi anche a te.
Complimenti per l'acquisto del camper e...un grande in bocca al lupo per tutto il resto. Buoni viaggi!
In risposta al messaggio di Carletto58 del 07/12/2018 alle 19:09:32È veramente importante il vostro contributo di volontari, io non me ne rendevo conto ma una volta che sei dentro a questo vortice che sembra inarrestabile qualsiasi cosa anche se piccola, una voce, un conforto, una caramella offerta mentre sei in sala d'attesa per aspettare il tuo turno di chemioterapia è di un valore incredibile. Te lo dico con il cuore, :grazie a tutti voi.
La cosa più importante l'avete risolta, ed è quello che conta! In effetti la medicina e la competenza di tanti medici che effettuano ore e ore di studio e di ricerca fanno si che moltissime di queste situazioni raggiunganorisultati sorprendenti. Te lo dico perché mi occupo di volontariato in un centro dove curano queste malattie. Detto questo che ritengo sia la cosa più importante, ti auguro di goderti appieno il tuo camper, utilizzalo più che puoi e vedrai che ti darà tante soddisfazioni. Anch'io sono al mio primo camper, ma se solo avessi immaginato quanto ci si diverte molto probabilmente avrei fatto questo passo molto prima. Un grosso in bocca al lupo per tutto.
In risposta al messaggio di jackrussel del 08/12/2018 alle 20:02:21Viva la vita Jack! Buoni viaggi anche a te
Ti capisco la stessa cosa è capitata a noi 8 anni fa,poi risolto con le cure,da allora abbiamo capito che si vive una volta sola,noi non abbiamo figli ,perciò appena possibile carichiamo il nostro camper nuovo e viaaaaaaa.Ciao WW la vita!!
In risposta al messaggio di Gasoline del 08/12/2018 alle 23:16:19Gasoline ti ringrazio per gli auguri. Rispetto i pensieri e le opinioni di tutti riguardo questo campo scientifico e/o spirituale e non ne entro in merito dando consigli a nessuno. Con il mio topic voglio solo dire che in questo periodo concreto e reale della mia esistenza dopo un periodo difficile ci siamo fatti meno paranoie del solito e acquistato un (per me) bellissimo camper. Per il "dopo" ci penseró. Buoni viaggi
Beh, insomma ti faccio gli auguri per la guarigione di tua moglie e per il resto. Devo però farti un piccolo appunto... ed è questo: forse la vita, non è una sola e certamente non è soltanto ed esattamente, quella chestiamo vivendo. Sarebbe un po' riduttivo, prenderla per così. Se avrai un po' di pazienza, leggiti queste due ipotesi di esistenza o vita oltre la nostra, ma potrei elencare molte altre ipotesi, come provarti l'esistenza della TUA anima (immortale), in un paio di passaggi molto terreni, che non saranno quelli che seguono poiché occorrerebbe molto tempo. Per il momento mi fermo qui. Queste sono le ipotesi di alcuni studiosi: L’anima esiste, a dimostrarlo è la fisica quantistica. Una recente ricerca dei fisici quantistici di fama mondiale Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose dimostrerebbe che l’anima sarebbe costituita da informazioni quantistiche in grado di lasciare il corpo dopo la morte fisica e ritornare nell’Universo. La fisica quantistica dimostra l’esistenza dell’anima Ciò che a molti potrebbe sembrare forse scontato e convinzione recondita del proprio istinto potrebbe oggi trovare una dimostrazione scientifica. L’anima sarebbe una delle strutture fondamentali dell’Universo e darne certezza potrebbe essere addirittura la fisica quantistica. Nel momento in cui subentra in un corpo fisico la morte infatti, le informazioni quantistiche di cui si costituisce l’anima lascerebbero il sistema nervoso per essere riconsegnate all’Universo. A rendere nota tale teoria sono stati il Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose, di nazionalità americana il primo, inglese il secondo, fisici quantistici di grande fama. Per tali scienziati, come illustrato nella loro Teoria Quantistica della Coscienza, l’anima alloggerebbe nel nostro sistema cerebrale all’interno di microstrutture, chiamati microtuboli. Come affermato da entrambi dunque l‘anima sarebbe composta da elementi quantistici che abbandonerebbero il sistema nervoso per tornare all’universo nel momento della morte fisica. Le anime dunque degli esseri umani esisterebbero fin dall’inizio dei tempi e sarebbero della stessa sostanza dell’universo. Professore emerito nel Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e Direttore del Centro di Studi sulla Coscienza dell’Università dell’Arizona, il Dr Hameroff ha dedicato gran parte delle sue ricerche nel corso degli ultimi decenni allo studio della meccanica quantistica nella coscienza e ha lavorato a questa teoria assieme al collega Roger dal 1996. Secondo questi studiosi gli effetti di gravità quantistica all’interno dei microtubuli determinerebbe negli esseri umani l’esperienza di coscienza. Secondo tale teoria inoltre, in uno stato di pre-morte i microtuboli perderebbero il loro stato quantico senza che vengano però cancellate le informazioni in essi contenute. Le dichiarazioni dei professori autori della ricerca Secondo le dichIarazioni del Dr Hameroff dunque, con la morte “il cuore smette di battere, il sangue non scorre, i microtubuli perdono il loro stato quantico”. E l’informazione quantistica si disperderebbe nell’universo senza distruggersi. “Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l’informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, ha continuato Hameroff. La coscienza, secondo tale teoria quindi, sarebbe una informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo, non esaurendosi nell’interazione dei neuroni del nostro cervello. L’anima esiste, a dimostrarlo è la fisica quantistica. Una recente ricerca dei fisici quantistici di fama mondiale Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose dimostrerebbe che l’anima sarebbe costituita da informazioni quantistiche in grado di lasciare il corpo dopo la morte fisica e ritornare nell’Universo. La fisica quantistica dimostra l’esistenza dell’anima Ciò che a molti potrebbe sembrare forse scontato e convinzione recondita del proprio istinto potrebbe oggi trovare una dimostrazione scientifica. L’anima sarebbe una delle strutture fondamentali dell’Universo e darne certezza potrebbe essere addirittura la fisica quantistica. Nel momento in cui subentra in un corpo fisico la morte infatti, le informazioni quantistiche di cui si costituisce l’anima lascerebbero il sistema nervoso per essere riconsegnate all’Universo. A rendere nota tale teoria sono stati il Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose, di nazionalità americana il primo, inglese il secondo, fisici quantistici di grande fama. Per tali scienziati, come illustrato nella loro Teoria Quantistica della Coscienza, l’anima alloggerebbe nel nostro sistema cerebrale all’interno di microstrutture, chiamati microtuboli. Come affermato da entrambi dunque l‘anima sarebbe composta da elementi quantistici che abbandonerebbero il sistema nervoso per tornare all’universo nel momento della morte fisica. Le anime dunque degli esseri umani esisterebbero fin dall’inizio dei tempi e sarebbero della stessa sostanza dell’universo. Professore emerito nel Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e Direttore del Centro di Studi sulla Coscienza dell’Università dell’Arizona, il Dr Hameroff ha dedicato gran parte delle sue ricerche nel corso degli ultimi decenni allo studio della meccanica quantistica nella coscienza e ha lavorato a questa teoria assieme al collega Roger dal 1996. Secondo questi studiosi gli effetti di gravità quantistica all’interno dei microtubuli determinerebbe negli esseri umani l’esperienza di coscienza. Secondo tale teoria inoltre, in uno stato di pre-morte i microtuboli perderebbero il loro stato quantico senza che vengano però cancellate le informazioni in essi contenute. Le dichiarazioni dei professori autori della ricerca Secondo le dichIarazioni del Dr Hameroff dunque, con la morte “il cuore smette di battere, il sangue non scorre, i microtubuli perdono il loro stato quantico”. E l’informazione quantistica si disperderebbe nell’universo senza distruggersi. “Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l’informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, ha continuato Hameroff. La coscienza, secondo tale teoria quindi, sarebbe una informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo, non esaurendosi nell’interazione dei neuroni del nostro cervello. Questa è un'altra ipotesi più o meno gettonata a cui ho dedicato un pò di attenzione, ma potremmo continuare a parlare per ore delle varie ipotesi di esistenza e vita, anche in relazione ad alcune teorie religiose, che seppur tradotte in termini a noi più comprensibili e quindi, anche più accessibili alle menti più semplici, possono avere le loro validità e certamente dei nessi, con quanto si va, via, scoprendo. Dunque, qui siamo al multiverso con un pizzico di fisica quantica o quantistica: studiando la teoria della relatività… ho deciso di approfondirla un pochino e ho continuato a informarmi, finchè non sono giunto alla teoria del multiverso che ho trovato affascinante, così ho approfondito anche questa teoria. Continuando a studiare e ad approfondire ciò che mi incuriosiva, sono giunto alla teoria della fisica quantistica che afferma l'inesistenza del tempo. Ho pensato di approfondire l'argomento, per capire di più ed effettivamente, tutto sembra combaciare. Ho messo in relazione un pò di astrofisica con ciò che la fisica quantistica afferma. Ne l'astronomia, ne la fisica quantistica si contraddicono, ma non fanno altro che seguire un filo logico. La materia, fino agli atomi che la compongono, può essere studiata, ma quando si parla dell'esistenza del campo quantico, è come scoprire alcune verità sulle teorie più logiche. Se io osservo un oggetto lo vedo con la sua forma la sua massa, ecc... ma se lo potessi vedere ancora più dettagliatamente, vedrei le sue cellule. Andando ancora più in dettaglio, potrei arrivare ad osservare i suoi atomi. A questo punto, se provassi ad osservare ancora più dettagliatamente il tutto, che cosa osserverei? Il nulla? La materia è qualcosa che prende forma dal nulla ed è qualcosa che è verace al 100%? Anche se un'atomo fosse formato da qualcosa di più piccolo e a sua volta di qualcosa ancora di più piccolo, quel qualcosa di più piccolo, sarebbe pur sempre qualcosa che si materializza dal nulla? Adesso la particella più piccola, anche se poi non è propriamente così, è l'atomo e non ci sono dubbi a riguardo. Ho fatto l'esempio di qualcosa di più piccolo proprio per cercare di fare intendere il concetto di materializzazione. Tutto ciò, vuol dire che la materia si materializza e per materializzarsi ha bisogno di energia. Questa energia è il campo quantico, che materialmente non è nulla, ma potenzialmente è paragonabile a tutta l'energia presente nell'universo, dato che è proprio quest'ultima a materializzarlo. Il campo quantico, è materialmente nulla, ma potenzialmente tutto. Adesso, se il campo quantico è potenzialmente tutto, noi che cosa siamo? Io sono convinto, che noi stessi siamo il campo quantico, la materia è costantemente materializzata dal campo quantico (cioè da noi stessi) ma se io vi dicessi di chiamare il campo quantico spirito o anima o coscienza che cosa pensereste? Io penso che tutto il creato nasce dalla coscienza dell'universo e che noi stessi siamo coscienza, perchè abbiamo il potere di scegliere il nostro destino. Il potere di decidere di muovere anche una solo singola parte del corpo? Se tutto segue delle leggi, perchè noi che siamo vivi le possiamo infrangere? La risposta è solo una, ed è palese. Noi siamo coscienza e noi stessi siamo i creatori della nostra realtà. La materia si materializza di fronte a noi, in base alla forma che noi stessi sappiamo che quell'oggetto ha. Il campo quantico è interconnesso. E’ un fenomeno detto entanglement (andate a vedere cos’è). Questo spiega il perchè quando io svolgo un'azione, un'altra persona ne risente. L’anima, lo spirito o meglio ancora, la coscienza (campo quantico?) materializza il tutto, connettendoci in qualche modo. Ricapidolando, ed in poche parole: noi siamo coscienza e siamo tutti interconnessi. Noi materializziamo ciò che vediamo e noi stessi scegliamo la nostra realtà, siamo noi a creare la nostra realtà e lo facciamo in continuazione. A sua volta il campo quantico, può essere la prova che dio esiste. E’ onnipotente e onnipresente. Noi stessi, siamo parte di dio e dio è parte di noi, onnipotente. Dio… o il creatore e la sua mente ed essenza infinitamente superiore, ha realizzato il tutto. Questa essenza misteriosa, è onnipresente perchè dio è ovunque. Dio possiamo intenderlo se vogliamo, e teoricamente, come facente parte di un campo quantico o più semplicemente, ed in maniera molto semplificata e più terrena, come spirito o come universo, inteso in tal senso, come essenza universale. Ognuno di noi è una piccolissima parte di dio? Sogni d'oro...
In risposta al messaggio di Gasoline del 09/12/2018 alle 09:54:18"non dovremmo certo arrivare ad avere qualcuno che sta male, per potersi togliere qualche soddisfazione o cambiare "registro" alla nostra vita" ... è corretto sono pienamente d'accordo con te! Condivido pienamente.
Ok... avevo perfettamente recepito il tuo punto di vista, che poi è quello della maggior parte della gente, ma... se posso permettermi (ancora una volta), non dovremmo certo arrivare ad avere qualcuno che sta male, perpotersi togliere qualche soddisfazione o cambiare registro alla nostra vita, in virtù di simili terribili episodi. Hai tutta la mia stima, per aver reso pubblico un fatto del genere e rispetto anch'io il tuo punto di vista. La mia filastrocca, non voleva e non aveva la pretesa di convincere nessuno, su alcunché. Ci mancherebbe. Un sorriso ed un lampeggio. Un abbraccio.
https://www.flickr.com/photos/w...
In risposta al messaggio di 6max del 07/12/2018 alle 16:27:58...come ti capisco!
Ciao a tutti, nella tarda estate del 2017 mia moglie su consiglio del proprio medico di famiglia, si reca a fare un controllo presso il reparto di senologia dell’Ospedale della nostra Città. Siamo rimasti con il fiatosospeso per 15 giorni in attesa di ricevere l’esito dell’esame fatto ma nello stesso tempo, nella mia testa mi continuavo a ripetere “… tanto è un falso allarme, mia moglie non fuma, non beve alcolici se non in modo moderato, ha 45 anni …. e poi tanto a me certe cose non capitano…”. Ancora prima della scadenza dei 15 giorni, dal Reparto d’ospedale ci invitano telefonicamente a recarci presso i loro ambulatori. Ahio …. un brivido lunghissimo lungo la schiena, la risposta alla mia piramide di certezze di cristallo che molto rapidamente vedo frantumarsi. Nonostante tutto il tatto possibile da parte dei medici e del personale infermieristico, ci informano della presenza di un carcinoma maligno al seno. Iniziano settimane di ansie, esami, analisi, intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia ecc. ecc. Prima di tutto ciò, in tempi dove un problema “importantissimo” poteva essere il guasto della lavastoviglie (ora so dare un peso ai problemi veramente importanti), con mia moglie si parlava dell’acquisto in futuro di un camper; prima però ci dicevamo che avremmo dovuto fare questo piuttosto che quello, sistemare i figli che sono ancora adolescenti ecc., rimandavamo anno dopo anno il possibile acquisto. Grazie ai passi da giganti della medicina e della scienza in generale, ora mia moglie non è più in pericolo e stiamo affrontando tutto ciò che serve con molta più lucidità e serenità e ci siamo concessi il lusso di un camper (usato, ma sempre camper è), senza attendere di sistemare questo o quello, di aspettare l’autonomia dei nostri figli e quant'altro. Ora appena ne abbiamo la possibilità partiamo, cambiamo aria anche se solo di poche centinaia di chilometri, incontriamo persone diverse, nuove esperienze, nuove culture e nuovi ambienti. Non è poco. Dopo questa disavventura, che ci ha cambiato tanto, ci siamo resi conto che la vita è una sola e nel limite delle proprie possibilità va vissuta. Grazie Camper. Max
In risposta al messaggio di Panzer del 03/01/2019 alle 19:29:47Grazie 1000 Panzer, al momento anche il camper ci sta dando una grossa mano. Buon anno!
Ognuno di noi deve trovare come hai fatto tu la forza e la volontà per affrontare questa Grande Prova che il destino riservato, e in questo caso il camper per voi è stata un’ottima terapia. In bocca al lupo.
In risposta al messaggio di walmi del 03/01/2019 alle 20:57:29Son d'accordo con te walmi. Grazie per gli auguri e buon anno anche a voi.
Ciao 6max...per primo auguri per la moglie, poi viene tutto il resto.... vedrai che il camper non ti farà cambiare quelle che sono le priorità di una famiglia. può solo rafforzarle. Ciao.
In risposta al messaggio di Ycarus77 del 04/01/2019 alle 13:29:22Grazie Ycarus77, in parte è come aver tirato una linea e ora si riparte (non posso dire da zero, ma quasi...). Un abbraccio anche a te e buon anno.
...come ti capisco! La strada è quella giusta, quando si può si fa. ...del doman non v'è certezza... Tanti auguri e buona strada, un abbraccio.
In risposta al messaggio di Gasoline del 08/12/2018 alle 23:16:19
Beh, insomma ti faccio gli auguri per la guarigione di tua moglie e per il resto. Devo però farti un piccolo appunto... ed è questo: forse la vita, non è una sola e certamente non è soltanto ed esattamente, quella chestiamo vivendo. Sarebbe un po' riduttivo, prenderla per così. Se avrai un po' di pazienza, leggiti queste due ipotesi di esistenza o vita oltre la nostra, ma potrei elencare molte altre ipotesi, come provarti l'esistenza della TUA anima (immortale), in un paio di passaggi molto terreni, che non saranno quelli che seguono poiché occorrerebbe molto tempo. Per il momento mi fermo qui. Queste sono le ipotesi di alcuni studiosi: L’anima esiste, a dimostrarlo è la fisica quantistica. Una recente ricerca dei fisici quantistici di fama mondiale Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose dimostrerebbe che l’anima sarebbe costituita da informazioni quantistiche in grado di lasciare il corpo dopo la morte fisica e ritornare nell’Universo. La fisica quantistica dimostra l’esistenza dell’anima Ciò che a molti potrebbe sembrare forse scontato e convinzione recondita del proprio istinto potrebbe oggi trovare una dimostrazione scientifica. L’anima sarebbe una delle strutture fondamentali dell’Universo e darne certezza potrebbe essere addirittura la fisica quantistica. Nel momento in cui subentra in un corpo fisico la morte infatti, le informazioni quantistiche di cui si costituisce l’anima lascerebbero il sistema nervoso per essere riconsegnate all’Universo. A rendere nota tale teoria sono stati il Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose, di nazionalità americana il primo, inglese il secondo, fisici quantistici di grande fama. Per tali scienziati, come illustrato nella loro Teoria Quantistica della Coscienza, l’anima alloggerebbe nel nostro sistema cerebrale all’interno di microstrutture, chiamati microtuboli. Come affermato da entrambi dunque l‘anima sarebbe composta da elementi quantistici che abbandonerebbero il sistema nervoso per tornare all’universo nel momento della morte fisica. Le anime dunque degli esseri umani esisterebbero fin dall’inizio dei tempi e sarebbero della stessa sostanza dell’universo. Professore emerito nel Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e Direttore del Centro di Studi sulla Coscienza dell’Università dell’Arizona, il Dr Hameroff ha dedicato gran parte delle sue ricerche nel corso degli ultimi decenni allo studio della meccanica quantistica nella coscienza e ha lavorato a questa teoria assieme al collega Roger dal 1996. Secondo questi studiosi gli effetti di gravità quantistica all’interno dei microtubuli determinerebbe negli esseri umani l’esperienza di coscienza. Secondo tale teoria inoltre, in uno stato di pre-morte i microtuboli perderebbero il loro stato quantico senza che vengano però cancellate le informazioni in essi contenute. Le dichiarazioni dei professori autori della ricerca Secondo le dichIarazioni del Dr Hameroff dunque, con la morte “il cuore smette di battere, il sangue non scorre, i microtubuli perdono il loro stato quantico”. E l’informazione quantistica si disperderebbe nell’universo senza distruggersi. “Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l’informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, ha continuato Hameroff. La coscienza, secondo tale teoria quindi, sarebbe una informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo, non esaurendosi nell’interazione dei neuroni del nostro cervello. L’anima esiste, a dimostrarlo è la fisica quantistica. Una recente ricerca dei fisici quantistici di fama mondiale Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose dimostrerebbe che l’anima sarebbe costituita da informazioni quantistiche in grado di lasciare il corpo dopo la morte fisica e ritornare nell’Universo. La fisica quantistica dimostra l’esistenza dell’anima Ciò che a molti potrebbe sembrare forse scontato e convinzione recondita del proprio istinto potrebbe oggi trovare una dimostrazione scientifica. L’anima sarebbe una delle strutture fondamentali dell’Universo e darne certezza potrebbe essere addirittura la fisica quantistica. Nel momento in cui subentra in un corpo fisico la morte infatti, le informazioni quantistiche di cui si costituisce l’anima lascerebbero il sistema nervoso per essere riconsegnate all’Universo. A rendere nota tale teoria sono stati il Dr Stuart Hameroff e il Dr Sir Roger Penrose, di nazionalità americana il primo, inglese il secondo, fisici quantistici di grande fama. Per tali scienziati, come illustrato nella loro Teoria Quantistica della Coscienza, l’anima alloggerebbe nel nostro sistema cerebrale all’interno di microstrutture, chiamati microtuboli. Come affermato da entrambi dunque l‘anima sarebbe composta da elementi quantistici che abbandonerebbero il sistema nervoso per tornare all’universo nel momento della morte fisica. Le anime dunque degli esseri umani esisterebbero fin dall’inizio dei tempi e sarebbero della stessa sostanza dell’universo. Professore emerito nel Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e Direttore del Centro di Studi sulla Coscienza dell’Università dell’Arizona, il Dr Hameroff ha dedicato gran parte delle sue ricerche nel corso degli ultimi decenni allo studio della meccanica quantistica nella coscienza e ha lavorato a questa teoria assieme al collega Roger dal 1996. Secondo questi studiosi gli effetti di gravità quantistica all’interno dei microtubuli determinerebbe negli esseri umani l’esperienza di coscienza. Secondo tale teoria inoltre, in uno stato di pre-morte i microtuboli perderebbero il loro stato quantico senza che vengano però cancellate le informazioni in essi contenute. Le dichiarazioni dei professori autori della ricerca Secondo le dichIarazioni del Dr Hameroff dunque, con la morte “il cuore smette di battere, il sangue non scorre, i microtubuli perdono il loro stato quantico”. E l’informazione quantistica si disperderebbe nell’universo senza distruggersi. “Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l’informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, ha continuato Hameroff. La coscienza, secondo tale teoria quindi, sarebbe una informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo, non esaurendosi nell’interazione dei neuroni del nostro cervello. Questa è un'altra ipotesi più o meno gettonata a cui ho dedicato un pò di attenzione, ma potremmo continuare a parlare per ore delle varie ipotesi di esistenza e vita, anche in relazione ad alcune teorie religiose, che seppur tradotte in termini a noi più comprensibili e quindi, anche più accessibili alle menti più semplici, possono avere le loro validità e certamente dei nessi, con quanto si va, via, scoprendo. Dunque, qui siamo al multiverso con un pizzico di fisica quantica o quantistica: studiando la teoria della relatività… ho deciso di approfondirla un pochino e ho continuato a informarmi, finchè non sono giunto alla teoria del multiverso che ho trovato affascinante, così ho approfondito anche questa teoria. Continuando a studiare e ad approfondire ciò che mi incuriosiva, sono giunto alla teoria della fisica quantistica che afferma l'inesistenza del tempo. Ho pensato di approfondire l'argomento, per capire di più ed effettivamente, tutto sembra combaciare. Ho messo in relazione un pò di astrofisica con ciò che la fisica quantistica afferma. Ne l'astronomia, ne la fisica quantistica si contraddicono, ma non fanno altro che seguire un filo logico. La materia, fino agli atomi che la compongono, può essere studiata, ma quando si parla dell'esistenza del campo quantico, è come scoprire alcune verità sulle teorie più logiche. Se io osservo un oggetto lo vedo con la sua forma la sua massa, ecc... ma se lo potessi vedere ancora più dettagliatamente, vedrei le sue cellule. Andando ancora più in dettaglio, potrei arrivare ad osservare i suoi atomi. A questo punto, se provassi ad osservare ancora più dettagliatamente il tutto, che cosa osserverei? Il nulla? La materia è qualcosa che prende forma dal nulla ed è qualcosa che è verace al 100%? Anche se un'atomo fosse formato da qualcosa di più piccolo e a sua volta di qualcosa ancora di più piccolo, quel qualcosa di più piccolo, sarebbe pur sempre qualcosa che si materializza dal nulla? Adesso la particella più piccola, anche se poi non è propriamente così, è l'atomo e non ci sono dubbi a riguardo. Ho fatto l'esempio di qualcosa di più piccolo proprio per cercare di fare intendere il concetto di materializzazione. Tutto ciò, vuol dire che la materia si materializza e per materializzarsi ha bisogno di energia. Questa energia è il campo quantico, che materialmente non è nulla, ma potenzialmente è paragonabile a tutta l'energia presente nell'universo, dato che è proprio quest'ultima a materializzarlo. Il campo quantico, è materialmente nulla, ma potenzialmente tutto. Adesso, se il campo quantico è potenzialmente tutto, noi che cosa siamo? Io sono convinto, che noi stessi siamo il campo quantico, la materia è costantemente materializzata dal campo quantico (cioè da noi stessi) ma se io vi dicessi di chiamare il campo quantico spirito o anima o coscienza che cosa pensereste? Io penso che tutto il creato nasce dalla coscienza dell'universo e che noi stessi siamo coscienza, perchè abbiamo il potere di scegliere il nostro destino. Il potere di decidere di muovere anche una solo singola parte del corpo? Se tutto segue delle leggi, perchè noi che siamo vivi le possiamo infrangere? La risposta è solo una, ed è palese. Noi siamo coscienza e noi stessi siamo i creatori della nostra realtà. La materia si materializza di fronte a noi, in base alla forma che noi stessi sappiamo che quell'oggetto ha. Il campo quantico è interconnesso. E’ un fenomeno detto entanglement (andate a vedere cos’è). Questo spiega il perchè quando io svolgo un'azione, un'altra persona ne risente. L’anima, lo spirito o meglio ancora, la coscienza (campo quantico?) materializza il tutto, connettendoci in qualche modo. Ricapidolando, ed in poche parole: noi siamo coscienza e siamo tutti interconnessi. Noi materializziamo ciò che vediamo e noi stessi scegliamo la nostra realtà, siamo noi a creare la nostra realtà e lo facciamo in continuazione. A sua volta il campo quantico, può essere la prova che dio esiste. E’ onnipotente e onnipresente. Noi stessi, siamo parte di dio e dio è parte di noi, onnipotente. Dio… o il creatore e la sua mente ed essenza infinitamente superiore, ha realizzato il tutto. Questa essenza misteriosa, è onnipresente perchè dio è ovunque. Dio possiamo intenderlo se vogliamo, e teoricamente, come facente parte di un campo quantico o più semplicemente, ed in maniera molto semplificata e più terrena, come spirito o come universo, inteso in tal senso, come essenza universale. Ognuno di noi è una piccolissima parte di dio? Sogni d'oro...
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