quote:Risposta al messaggio di IvanoPP inserito in data 21/09/2010 23:01:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> No da persona informata che non si fa prendere per il naso da chi su questi argomenti vuole spillare soldi al prossimo.
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 22:57:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ARBITRARIO attribuire FUIRE AI SOLI LIQUIDI? Beh, se la prenda con la TRECCANI che questa volta la smentisce!! Le riscrivo la definizione data dalla TRECCANI!! defluire deflüire (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere, scorrere. Per estens. e fig., di cose o persone che escono da un luogo dando l’impressione d’una corrente che fluisca (contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. Trova per caso che la TRECCANI estenda il verbo DEFLUIRE ai FLUIDI? Io no rovo tale significato!! Esiste anche FLUIRE La TRECCANI di FLUIRE dice: fluire flüire v. intr. [dal lat. flu#277;re, con mutamento di coniug.] (io flüisco, tu flüisci, ecc.; aus. essere). – Scorrere, detto di liquido, o, meno spesso, di aeriformi: l’acqua del ruscello fluiva lentamente; il sangue cessò di f. dalla ferita. In usi fig., scorrere con scioltezza, dolcemente e con continuità: la parola fluiva facile ed efficace dalle sue labbra; sostantivato: il f. del tempo. #9670; Part. pres. flüènte, anche come agg. e, in accezioni specifiche, come sost. (v. la voce). Ma FLUIRE non è la stessa cosa di DEFLUIRE. Può sempre fare una protesta scritta alla TRECCANI.
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 23:03:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "bella" questa [:D]id="blue">
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 21/09/2010 23:04:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra) ARBITRARIO attribuire FUIRE AI SOLI LIQUIDI? Beh, se la prenda con la TRECCANI che questa volta la smentisce! Le riscrivo la definizione data dalla TRECCANI! defluire deflüire (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere, scorrere. Per estens. e fig., di cose o persone che escono da un luogo dando l’impressione d’una corrente che fluisca (contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. Trova per caso che la TRECCANI estenda il verbo DEFLUIRE ai FLUIDI? Io no rovo tale significato! Esiste anche FLUIRE La TRECCANI di FLUIRE dice: fluire flüire v. intr. [dal lat. flu#277;re, con mutamento di coniug.] (io flüisco, tu flüisci, ecc.; aus. essere). – Scorrere, detto di liquido, o, meno spesso, di aeriformi: l’acqua del ruscello fluiva lentamente; il sangue cessò di f. dalla ferita. In usi fig., scorrere con scioltezza, dolcemente e con continuità: la parola fluiva facile ed efficace dalle sue labbra; sostantivato: il f. del tempo. #9670; Part. pres. flüènte, anche come agg. e, in accezioni specifiche, come sost. (v. la voce). Ma FLUIRE non è la stessa cosa di DEFLUIRE. Può sempre fare una protesta scritta alla TRECCANI. >> Infatti de fluire significa scorrere. Defluire come flusso continuo e significa scorrere da. I termini variano solo per questa circostanza. Secondo me, dando sempre il 2 a 2 non si poteva scrivere ... e non presenta flussi in uscita... hanno utilizzato il termine defluire che significa a appunto flussi in uscita da e come più volte è stato sostenuto è abbinato anche ai deflussi di persone citati nelle leggi sui sistemi di sicurezza degli edifici. Quindi deflusso sta per fuoriuscita di flusso (fluidi) con una certa continuità. Non quindi flussi episodici, ma flussi in uscita che danno l'idea di una certa stabilità nel tempo per cui si possa assumere che il generatore è in funzione non accidentalmente o che frigo e stufa non abbiano una emissione tecnica temporanea quale uno sbuffo ma che siano proprio accesi e emettano deflussi, secondo la continuità connessa al loro ordinario funzionamento, come peraltro sarebbero i deflussi del motore acceso (ma sappiamo che poi l'art. 157 fu modificato). Il discorso torna. Anche e proprio perché se il legislatore voleva scrivere altro avrebbe scritto altro. Le ricordo peraltro che effluvi sta per odori ed è cosa ancora diversa.
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 22:59:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Rileggiti>> Ivano non fare irritare il saccente, altrimenti poi scivola d'anca e ti da del tu. So che è nauseante dover ritornare sempre sugli stessi argomenti, ma curiosamente ho trovato on-line la definizione della Treccani, sia come vocabolario, che come enciclopedia e guarda caso la seconda non cita i gas, a differenza del vocabolario:
quote:deflusso In idrologia, lo scorrere e il defluire delle acque fluviali nel loro letto visibile (d. alveale); si parla di d. subalveale per indicare il filtrare e lo scorrere di queste acque nei meati (canalicoli) che intersecano le rocce al di sotto del letto. In senso quantitativo, s'intende il volume d'acqua che in un tempo determinato passa attraverso una data sezione d'un corso d'acqua.>> Questo in se non vuol dire nulla, ma è solo rilevante il fatto che non esiste un vocabolario "migliore" di un altro, checchè la Cassazione lo dica. Poi ci sarà uno che, una volta che parli di vocabolario, ti dice che non serve, ma serve l'intenzione del legislatore; gli porti un'intenzione, ma ti dirà che non serve, perchè è il Parlamento e poi si deve applicare la legge sul turismo, gli fai presente che il CdS è sovrano, ma vengono fuori i parchi e via di questo passo. Questo non è discutere, ma solo fare confusione e mi sembra che se ne sia fatta già abbastanza, soprattutto tra chi non sa e vuol far credere di sapere. Lascia perdere Surf83 chi fa una figura o meno, a me non interessa. Bye
quote:Risposta al messaggio di Cubetto inserito in data 21/09/2010 23:28:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra) ho chiesto ad una persona normale>> Allora siamo apposto! [:D][:D][:D][:D] Ok, buona notte, domattina devo svegliarmi presto e non ho voglia di perdere ore di sonno per queste ...iate. [:)][:)][:)] Però devo dire, preferisco Cubetto a Surf83, almeno lui è simpatico e mi fa sorridere! [:D][:D][:D] Bye
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 23:17:12 Infatti de fluire significa scorrere. Defluire come flusso continuo e significa scorrere da. >> Benone! Un conto è l'etimologia. Un altro il significato che una parola ha assunto nella lingua italiana.
quote: I termini variano solo per questa circostanza. Secondo me, dando sempre il 2 a 2 non si poteva scrivere ... >> 2 a 2? 2 a 6 considerando anche il VERBO defluire!
quote: e non presenta flussi in uscita... hanno utilizzato il termine defluire che significa a appunto flussi in uscita da e come più volte è stato sostenuto è abbinato anche ai deflussi di persone citati nelle leggi sui sistemi di sicurezza degli edifici. >> Mi spiace ma su DEFLUIRE abbiamo il 4 su 4 e quello che lei ora sostiene non è suffragato da nessun dizionario!
quote: Quindi deflusso sta per fuoriuscita di flusso (fluidi) con una certa continuità. >> Vedremo. Per il momento stando 2 a 2 (almeno sul sostantivo) e 4 su 4 (per il verbo) mi tengo la definizione non AUTOLESIONISTICA e la difendo.
quote: Non quindi flussi episodici, ma flussi in uscita che danno l'idea di una certa stabilità nel tempo per cui si possa assumere che il generatore è in funzione non accidentalmente o che frigo e stufa non abbiano una emissione tecnica temporanea quale uno sbuffo ma che siano proprio accesi e emettano deflussi, secondo la continuità connessa al loro ordinario funzionamento, come peraltro sarebbero i deflussi del motore acceso (ma sappiamo che poi l'art. 157 fu modificato). >> Tutta sta roba emette EFFLUSSI e non DEFLUSSI che continuano ad essere liquidi. I GAS non possono DEFLUIRE... lo dice anche la TRECCANI.
quote: Il discorso torna. Anche e proprio perché se il legislatore voleva scrivere altro avrebbe scritto altro. >> Peccato che per indicare altro abbia errato il termine e ora, grazie a tale termine, risulta proprio quello che forse non voleva scrivere!!
quote: Le ricordo peraltro che effluvi sta per odori ed è cosa ancora diversa. >> Infatti! Ho sempre usato due parole in merito a generatori, frigoriferi e stufe. Questi utilissimi accessori emettono EFFLUSSI (ricorda che l'ho usato) ma anche EFFLUVI (potendosi in tutti e tre i casi sentire degli odori durante il loro funzionamento. Per la serie "buco nell'acqua" suf (nonostante il nome) affonda nel buco che ha tentato di fare!
quote:Risposta al messaggio di maurito54 inserito in data 21/09/2010 23:21:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Appunto in IDROLOGIA. Che è una materia che con la circolazione dei CAMPER non ci azzecca. LA DEFINIZIONE COMPLETA DALLA TRECCANI E' deflusso deflusso s. m. [dal lat. tardo defluxus -us, der. di deflu#277;re «defluire»]. – 1. Il defluire di acque, di umori, di gas, ecc.id="red">; con riferimento al moto ondoso, il retrocedere dell’onda che, dopo essersi infranta sulla battigia della spiaggia, si ritira. In partic., in idrologia,id="red"> lo scorrere e defluire delle acque fluviali nel loro letto visibile (d. alveale) o nei meati che intersecano le rocce al disotto del letto (d. subalveale); in senso quantitativo, il volume d’acqua che in un tempo determinato (anno, mese, giorno) passa attraverso una data sezione idrometrica d’un corso d’acqua. Coefficiente di d., il rapporto tra il deflusso fluviale di una data sezione e l’afflusso meteorico riferito al bacino sotteso alla stessa sezione nel medesimo tempo; scala di d., la relazione che intercorre tra le portate e le altezze idrometriche corrispondenti, in una sezione prestabilita. 2. estens. e fig. L’uscita di cose o persone da un luogo,id="red"> quando avvenga in modo continuo così da dare l’impressione di una corrente che fluisca: d. di capitaliid="red">, di moneta aurea dal paese; il d. del pubblico dal campo sportivo. Con traslato sim., si parla talora, nel linguaggio giornalistico, di d. di voti per indicare la perdita di voti (e quindi di elettori o comunque di votanti) da parte di una forza politica o sindacale. Veda li, secondo me il legislatore si riferiva al deflusso di capitali. Siccome l'autocaravan in sosta chiaramente non fa defluire capitali non emette deflussi. Si rende conto che facendo citazioni parziali di fonti evidenzia ancora una volta la sua volontà preconcetta?
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 21/09/2010 23:36:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Enno professo' guardi qua questa è la treccani dal suo link: deflüireid="red"> (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere,id="red"> scorrere. Per estens. e fig., di cose o persone che escono da un luogo dando l’impressione d’una corrente che fluisca id="red">(contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. Defluire---scono anche gli umori... che non sono certo liquidi. E comunque non allarghi il discorso al verbo. Nel 185 c'è il sostantivo deflusso e dobbiamo chiarire questo.
quote:Risposta al messaggio di maurito54 inserito in data 21/09/2010 23:34:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Rammentati che c'è anche il Verbo DEFLUIRE. Dalla TRECCANI la definizione completa è deflüire (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere, scorrere. Per estens. e fig., di cose o persone che escono da un luogo dando l’impressione d’una corrente che fluisca (contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. Il VEBO non viene attribuito a sostanze gassose.
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 21/09/2010 23:42:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma l'art. 185 contiene il sostantivo.
quote:Risposta al messaggio di maurito54 inserito in data 21/09/2010 23:21:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Questo in se non vuol dire nulla, ma è solo rilevante il fatto che non esiste un vocabolario "migliore" di un altro, checchè la Cassazione lo dica.>> Esattamente e finche' ci si perde sui deflussi/efflussi e non ci si concentra sulle cose importanti, ovvero i 4 punti da te indicati, si perde solo tempo con "il sesso degli angeli" Ma il punto e' proprio questo, "lui" (e peggio sta trascinandosi dietro anche "loro") "dribbla" i 4 punti e si concentra sul "sesso degli angeli" solo per creare (da "buon" troll) del "caos" e cosi' facendo cercando di perseguire il proprio fine che ormai e' ben chiaro: tutti i camperisti devono andare solo ed esclusivamente in camping Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 23:40:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Defluire---scono anche gli umori... che non sono certo liquidi. >> DALLA TRECCANI umore umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. id="red">a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato umor distilla (Poliziano); e scuote Lungo il picciol sentier da’ curvi rami Il rugiadoso umor che, quasi gemma, I nascenti del sol raggi rifrange (Parini). In questo senso è voce d’uso letter. o elevata, riferita di preferenza a liquido che stilla o si raccoglie in piccole gocce: sulle foglie si ferma l’u. della rugiada; trasudava dal tronco un u. rossiccio. b. Con partic. riferimento alla linfa delle piante: gli u. che le radici traggono dal terreno; o ai liquidi biologici presenti nel corpo di animali e soprattutto dell’uomo: i benedetti carboni spenti dall’omor di quel santissimo corpo (Boccaccio), del corpo di s. Lorenzo; un organismo in cui abbondano gli umori. Con quest’ultimo sign. il termine è piuttosto antiquato, tranne in alcune espressioni tecniche della medicina, designanti particolari sostanze liquide o semiliquide: u. acqueo, il liquido incolore che riempie le due «camere dell’occhio»; u. vitreo, la sostanza trasparente e gelatinosa contenuta nel corpo vitreo. 2. id="red">Nella dottrina medica fatta risalire a Ippocrate (5°-4° sec. a. C.), ma definita dalla scuola ippocratica soltanto nello scritto La natura dell’uomo (del 400 circa a. C.), di incerta attribuzione, e poi modificata da Galeno (2° sec. d. C.), ciascuno dei quattro fondamentali fluidi organici (sangue, flemma, bile gialla e bile nera, quest’ultima chiamata anche atrabile o umor nero) dai quali è retto l’organismo dell’uomo: nel loro equilibrio consiste la salute, e dal loro vario rapporto è determinato il temperamento (sanguigno, flemmatico, collerico, atrabiliare o malinconico), mentre dal prevalere eccessivo dell’uno sull’altro hanno origine gli stati morbosi. Di qui gli usi fig. del termine per indicare: a. L’indole, il carattere di una persona, sia come qualità costante (essere normalmente di u. allegro, lieto, scherzoso) sia, più spesso, come atteggiamento transitorio, soprattutto con riferimento a una particolare disposizione dell’animo: essere di buon u., di mal u. (v. anche buonumore e malumore), o di cattivo u., di pessimo u., di umor nero (in origine con riferimento preciso alla bile nera o atrabile); cose che fanno venire il cattivo u.; sentirsi di eccellente u.; avere improvvisi sbalzi o cambiamenti d’u.; quando perde al gioco, diventa di un u. terribile, impossibile; l’ha detto in un momento di buon u., di cattivo u.; un bell’u., persona faceta, un po’ bizzarra; ma fare il bell’umore, fare il gradasso, alzare la cresta: se Vagliensteino vorrà fare il bell’u., saprà ben lui farlo rigar diritto (Manzoni). b. Disposizione d’animo, tendenza, atteggiamento soggettivo e anche capriccioso o mutevole, nei confronti di determinati fatti: non sarebbe male, prima di fare la richiesta, conoscere l’u. o gli u. del direttore; capire gli u. del pubblico, della folla, dell’assemblea; e’ sono in ogni republica due u. diversi, quello del popolo e quello de’ grandi (Machiavelli). c. ant. o raro. Disposizione ostile, animosità, inimicizia: si dà onde sfogare a quegli omori che crescono nelle cittadi, in qualunque modo, contro a qualunque cittadino (Machiavelli). 3. id="red">non com. Per influsso dell’ingl. humour, quel particolare modo di cogliere il lato ridicolo, comico o anche soltanto divertente o assurdo della realtà e delle cose e di rilevarlo, che è proprio dell’umorismo: una commedia ricca o povera di umore; avere il senso dell’umore. #9670; Dim. umorétto, umorino, spec. per indicare un carattere difficile, un’indole bisbetica: ha un umoretto che te lo raccomando, la direttrice; che umorino!; pegg. umoràccio. Come vedi UMORI non è riferito altro che a liquidi. Nel caso delle sue varie affermazioni riesco a cogliere ciò che è indicato nella l'accezione n. 3
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 23:45:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per il sostantivo siamo, come lei ha fatto osservare, 2 a 2. Quindi mi tengo la definizione non autolesionistica. Per il verbo siamo a 4 su 4. La mia TESI è rafforzata ulteriormente!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 21/09/2010 23:47:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Enno' professor' non ci siamo: Come avevo già precisato nel precedente intervento il 185 contiene comunque il sostantivo DEFLUSSO la parola e il verbo defluire non c'è. Se lei prende il verbo defluire allora deve prendere anche la radice fluere e ritorniamo sempre ai gas perché se qualcosa defluisce defluisce perché prima di defluire, fluere, ovvero fluisce quindi torniamo ai fluidi. Quindi non mi convince il suo ragionamento. E poi la definizione del verbo defluire dalla Treccani è: deflüire (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere, scorrereid="red">. Per estens. e fig. di cose o persone che escono da un luogo dando l’impressione d’una corrente che fluiscaid="red"> (contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. Quindi defluire significa anche solo SCORRERE quindi FLUIRE come vede dopo la virgola che viene dopo la parola "genere" e poi di cose che scorrono dando l'impressione di una corrente. Dentro questo ci stanno sempre anche i gas. Ma ripeto la parola del 185 è DEFLUSSO ed è di questo che dobbiamo parlare. Non vi è ragione per interpretare in senso letterale il 185 prescindendo dal termine deflusso, visto che proprio questa parola è stata utilizzata. Per quanto mi riguarda eseguirò ulteriori approfondimenti. Per il momento mi fermo.
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 21/09/2010 23:37:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Appunto in IDROLOGIA. Che è una materia che con la circolazione dei CAMPER non ci azzecca. LA DEFINIZIONE COMPLETA DALLA TRECCANI E'>> E' inutile urlare, non è così che s'impone un'idea. Sarebbe bello che dopo 8 pagine si andasse avanti, ad esempio io avevo citato quel riferimento della Treccani, non per la definizione in se del vocabolo, ma proprio per evidenziare che non esiste una definizione in assoluto. Lo vedo anch'io che c'è scritto idrologia, ma non c'è scritto altro ed è comunque una fonte Treccani, mentre il vocabolario che avevo citato con questo significato ha tutto il diritto di essere considerato, visto che anche la Treccani si smentisce da sola. Se l'Enciclopedia non è precisa, non ha più senso considerare solo il Vocabolario, poichè dovrebbe essere intrinseco nella prima. Arrampicarsi sugli specchi è un arte che alla fine non rende molto, oltre ad essere inutilmente faticosa e ti dirò, a me non interessa tenere i conti di un punteggio tennistico inutile, quando tutto l'impianto di demolizione della Sosta Libera non tiene nella sua complessità. Quest'anno ho dimostrato che si può stare 24 giorni in Saredegna, senza entrare in un campeggio, al limite solo in qualche AA e spendendo al max € 20 1 volta solo, stando sui € 10 per la sosta diurna e con 17 soste completamente libere e soprattutto mai fatto lo scarico abusivo, ne di grigie e tanto meno di nere. Quello che ho cercato è il contatto con la Natura e non con il mio vicino di piazzola. [^] Tu vuoi andare in campeggio? E chi te lo vieta, vai tranquillo che nessuno ti romperà le scatole per la tua decisione, ne per questo devi sentirti sminuito e giustificarti con chissà quali cavilli strani. Bye
quote:Risposta al messaggio di Surf83 inserito in data 22/09/2010 00:11:17 Quindi non mi convince il suo ragionamento. >> Non è un mio problema!
quote: E poi la definizione del verbo defluire dalla Treccani è: deflüire (ant. deflùere) v. intr. [dal lat. deflu#277;re, comp. di de- e flu#277;re «scorrere»] (io defluisco, tu defluisci, ecc.; aus. essere). – Detto di acque, scorrere per la linea delle massime pendenze; di umori e liquidi in genere, scorrere. Per estens. e figid="blue">id="Arial Black">id="size5">. di cose o persone che escono da un luogoid="red"> dando l’impressione d’una corrente che fluisca (contr. quindi di affluire); in partic., di merci, capitali e sim. da uno stato, del pubblico da un locale, ecc. >> Lei evidenzia solo ciò che le fa comodo proprio per distruggere la libertà dei camperisti. Ormai è noto. Allora, proprio nella citazione della TRECCANI, che li gentilmente ha messo qua, si evince che quello che LE FA COMODO è una accezione PER ESTENSIONE O FIGURATIVA. Nel caso di uso FIGURATIVO di un temine allora deve essere chiarito NELLE LEGGI che l'estensore voleva usare proprio l'accezione FIGURATIVA. L'esempio ce lo ha fornito CUBETTO riportando la normativa sulle costruzioni dei teatri e sale pubbliche ove si parla di DEFLUSSO DELLE PERSONE. In tal caso l'uso FIGURATIVO è assodato. Quindi lasci perdere che tanto non attecchisce!!
quote:Risposta al messaggio di maurito54 inserito in data 22/09/2010 08:17:12 Quest'anno ho dimostrato che si può stare 24 giorni in Saredegna, senza entrare in un campeggio, al limite solo in qualche AA e spendendo al max € 20 1 volta solo, stando sui € 10 per la sosta diurna e con 17 soste completamente libere e soprattutto mai fatto lo scarico abusivo, ne di grigie e tanto meno di nere. >> Se leggi i miei diari degli anni passati, fatto salvo quello della Grecia dove fui addirittura autorizzato dalla Polizia locale, è sempre stata la stessa cosa. Il bello del camper è proprio il poterlo vivere liberamente e, per chi non ama campeggi e A.A., fare sosta libera utilizzando i Camper Service. Peccato che c'è chi, PER CHISSÀ QUALI INTERESSI, vorrebbe relegarci tutti nelle STRUTTURE RICETTIVE talvolta più simili a ZOO TURISTICI che altro. Ciao