quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 25/03/2011 13:30:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Appunto, dei veicoli!>> Concordo sull' "appunto, veicoli!" in quanto il camper e' un veicolo Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di SergioRM inserito in data 25/03/2011 13:58:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra) A mio parere, quando si discute di queste cose si dimentica che l'art. 185 non vale solo per i normali parcheggi, ma anche per le aree attrezzate. Anche nelle aree attrezzate è vietato aprire il tendalino, mettere fuori tavole e sedie ecc. Sarebbe del tutto assurdo pensare a un divieto di utilizzare frigo e stufa in un'area attrezzata. Ergo, è altrettanto assurdo in un normale parcheggio...>> Vero che se ne "dimentica" ... (motivo per cui di tanto in tanto anche io lo "ricordo" [;)]) Ivano PS: parere con cui concordo pienamenteid="blue">
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 25/03/2011 14:02:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Quando ho un problema giuridico cerco di risolverlo consultando, nell'ordine, gli atti parlamentari, la giurisprudenza, le circolari, la dottrina. Qui abbiamo un'intervista, curioso no? >> Più che curioso direi significativo, soprattutto per quanto riguarda la giurisprudenza. Se manca la giurisprudenza è proprio perché mai nessuno è stato multato per una stufa o un frigo accesi (l'associazione a cui sono iscritto me l'ha confermato). Se fosse vietato, possibile che dal 1991 (anno di emanazione della legge Fausti) non ci siano mai stati una multa, un ricorso, una sentenza? Possibile una così vistosa distrazione da parte delle FF.OO., nonostante i non pochi comuni che le hanno provate tutte per tenere alla larga i camperisti? Eppure - ricordando che l'art. 185 comma 2 vale per un'area attrezzata come per un normale parcheggio - sarebbe bastata una capatina in una qualsiasi area attrezzata per sanzionare a volontà... Quanto all'intervista, sono sicuramente stato molto sintentico ma ho cercato di seguire un tua saggia indicazione: cercare di capire l'intenzione del legislatore. Purtroppo, come sai, gli atti parlamentari non sono d'aiuto nello specifico, la giurisprudenza manca ecc. ecc. Ma si può sempre ragionare. Se il legislatore avesse voluto escludere frigo e stufa accesi fuori dei campeggi (scusa se ripeto: area attrezzata e normale parcheggio sono, da questo punto di vista, la stessa cosa), avrebbe decretato la fine del camperismo. Questo non solo e non tanto per i costi dei campeggi, ma soprattutto perché non è affatto facile trovare campeggi aperti tutto l'anno! È assolutamente evidente, però, che l'intenzione del legislatore era tutt'altra e su questo almeno gli atti parlamentari sono chiarissimi: le esigenze dei camperisti erano viste come «importanti» e «costituzionalmente tutelate» e ad esse si affiancavano «insopprimibili interessi dell'industria e dell'occupazione nazionale». Il problema era rappresentato dall'«atteggiamento negativo degli enti locali», che tra l'altro induceva «i turisti esteri che usano gli stessi mezzi accennati a disertare il nostro paese, con i conseguenti comprensibili deficit valutari» (Camera dei Deputati, seduta del 5/9/1987). Più chiaro di così... Da ciò segue che l'intervista di Fausti, pur nella sua "debolezza" come fonte, non può che essere considerata espressione vera dell'effettiva intenzione del legislatore. Se ci saranno multe, se i relativi ricorsi saranno respinti, allora potrei anche cambiare idea. Ma fino ad allora... [;)]
quote:Risposta al messaggio di scubidu inserito in data 25/03/2011 19:43:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra) ne ho inviato una copia al gestore con il sigificato di desflussi al seguito >> Sarei proprio curioso di sapere quale significato di deflussi hai usato [;)] Purtroppo il termine non è dei più felici e il comma 2 dell'art. 185 ne risulta poco chiaro. Temo di essere vincolato da obblighi di riservatezza e di non poter dire di più, ma posso assicurarti che una persona che a suo tempo partecipò alla stesura della legge Fausti ancora si pente della scelta di quel termine... Comunque, se la corrispondenza col gestore dovesse continuare, ti consiglierei di proporgli un passo dell'intervista di Fausti che puoi trovare qui: [url] http://www.incamper.org/public/numeri/56/11.pdf Vi si legge: «Per quanto riguarda il punto 2 dell'art. 185 [...] ricordo che fu elaborato per evitare che i camperisti, per superare i problemi di autonomia elettrica, occupassero parcheggi e/o la strada con generatori di corrente atti a produrre inquinamento acustico ed atmosferico. Estendere la norma a limitate e silenzione emissioni, provenienti dall'uso delle utenze interne alla autocaravan, significa inficiare il volere del legislatore».
quote:Risposta al messaggio di SergioRM inserito in data 25/03/2011 22:42:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> [;)] Per deflusso si intende propriamente il movimento di un fluido verso l'esterno di un sistema. Si usa il termine anche in senso figurato (deflusso del traffico, deflusso degli spettatori da un teatro ecc.). [;)]
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 25/03/2011 14:02:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A me sembra che la norma sia molto chiara. Se il legislatore avesse voluto vietare la sosta libera dei camper nella pubblica via avrebbe costruito la norma in modo ben diverso. La norma non impedisce la sosta libera, e questa non è possibile in tutto il territorio nazionale, per quanto trentini e altoatesini ci provino.
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 27/03/2011 23:03:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie per questo chiarimento!
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 27/03/2011 23:03:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ok, mi spiego meglio. Vietare di usare stufa e frigo vuol dire vietare la sosta libera. Oltre tutto sappiamo bene che d'estate è indispensabile tenere il frigo acceso anche se si va solo a fare una visita a un paese, di inverno è essenziale tenere anche la stufa accesa, sopratutto per i mezzi con la combi che al momento è uno dei sistemi più diffusi nel mercato. Questo anche quando la sosta non è finalizzata a restare sul mezzo ma è funzionale all'allontanamento dal veicolo. Dire che non si possono tenere stufa e frigo accesi è un modo implicito di vietare la sosta libera, cosa che il legislatore non ha voluto fare altrimenti avrebbe usato altri termini.
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 27/03/2011 23:03:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Pensandoci, la sosta con le finestre aperte è possibile purche non si ecceda l'ingombro del veicolo. Vedsi ad esempio le scorrevoli, gli oblo, lucernai etc.. Comunque con mia soddisfazione ed usando cortesia, il codice della strada ed un dizionario, nei pressi un noto Lago veneto/lombardo ho rimandato al mittente alcuni soggetti che mi "intimavano" di interrompere la sosta per la presenza di un cartello con "disegnato un camper con sbarra sopra...". Purtroppo non sempre l'interlocutore sta ad acoltare quanto hai da rappresentare (anche se delle volte non ho la voglia o il tempo di stare a questionare e abbandono). Nella fattispecie mi è capitato di invitare (sempre con i giusti modi ed educazione) a redigere apposito verbale indicandovi in calce ("dichiarazioni della parte") che gli operanti (grado nome e cognome)operavano in violazione della vigente normativa nazionale, non derogabile da alcuna norma locale... Un ulteriore "purtroppo" è necessario: Il rispetto dei propri diritti, in alcuni casi prevede un costo dovuto al tempo da perdere dietro alle diatribe in questione ed all'eventuale onorario di avvocato (esempio: milanese che si vede recapitare multa per divieto di sosta rilevata a Cagliari). In molti di questi casi il multato "lascia perdere" e paga semplicemente perche i costi da sostenere per un ricorso (compreso il giretto dal G.P. competente) non giustificherebbero la vincita dello stesso e, secondo me, molti comuni fanno leva proprio su questo. Un salutone DinoRE (Ratta)
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 28/03/2011 10:12:55 (> Concordo pienamente, RIBADENDO (meglio "abbondare"...) che se non si potesse tenere acceso p.e. il frigo a gas quando si sosta in pubbliche perrtinenze stradali (ovvero i normali parcheggi) i cibi in esso contenuti andrebbero a male cosiccome non sarebbe possibile conservare medicinali che necessitano di basse temperature. Ovvero in tal caso anche chi preferisce sostare in AA/camping avrebbe il problema che al di fuori di essi dovrebbe SEMPRE avere il frigo vuotoid="blue">Visualizza messaggio in nuova finestra
) Dire che non si possono tenere stufa e frigo accesi è un modo implicito di vietare la sosta libera, cosa che il legislatore non ha voluto fare altrimenti avrebbe usato altri termini>
quote:Risposta al messaggio di Rattapruscé inserito in data 28/03/2011 10:26:19 (> Esattamente. Ivano PS: mi permetto di aggiungere (ricordare) in quanto importante/FONDAMENTALE che per evitare di creare (e avere) problemi quando si sosta in pubbliche pertinenze stradali (in particolare in prossimita' di centri abitati) NON SI DEVE aprire il tendalino, tirar fuori sedie/tavolini, accendere il barbeque, stendere i panni all'esterno , ... (vedasi il depliant proposto con l'iniziativa inVisualizza messaggio in nuova finestra
) la sosta con le finestre aperte è possibile purche non si ecceda l'ingombro del veicolo. Vedsi ad esempio le scorrevoli, gli oblo, lucernai etc..>
https://forum.camperonline.it/#...
)id="blue">quote:Risposta al messaggio di Rattapruscé inserito in data 28/03/2011 10:26:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se uno vuole essere proprio un rompic ... anche questi problemi sono risolvibili. Se infatti riesci a dimostrare che le contravvenzioni sono elevate pur sapendo di essere in torto, puoi sempre poi andare civilmente sia contro le amministrazioni che contro gli stessi individui che hanno elevato la contravvenzione. Emettere infatti una sanzione amministrativa SAPENDO che è illegittima prefigura anche il dolo e la colpa grave del singolo, che può in linea teorica rimetterci di proprio. Nota bene, è meglio agire contro l'amministrazione perchè più facilmente esigibile, anche se non è detto che anche il funzionario possa essere chiamato a rispondere civilmente; nel caso sia condannata a rifondere il danno nei tuoi confronti l'amministrazione, se vi è sospetto di dolo o colpa grave (il funzionario ti scrive sulla multa che sa che è illegale), a valle del danno all'amministrazione riconosciuto con una rifusione dei tuoi danni (spese legali, tempo, etc ..), si può sempre fare segnalazione alla procura della corte dei conti, che può chiedere al funzionario o all'amministratore conto del danno procurato alla PA. Tutto ciò è teorico, però nulla vieta una volta di metterlo in opera. Tutto sta però nel dimostrare il dolo o la colpa grave; l'ammissione di cui parli mi sembra un buon inizio.
quote:Risposta al messaggio di Rattapruscé inserito in data 28/03/2011 10:26:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Un ulteriore "purtroppo" è necessario: Il rispetto dei propri diritti, in alcuni casi prevede un costo dovuto al tempo da perdere dietro alle diatribe in questione ed all'eventuale onorario di avvocato (esempio: milanese che si vede recapitare multa per divieto di sosta rilevata a Cagliari). In molti di questi casi il multato "lascia perdere" e paga semplicemente perche i costi da sostenere per un ricorso (compreso il giretto dal G.P. competente) non giustificherebbero la vincita dello stesso e, secondo me, molti comuni fanno leva proprio su questoid="red">.>> Eggia' anche a parer mio purtroppo e' proprio cosi' ... (ovvero: ti "ficco" la multa anche se ingiusta/illegittima, poi vedi tu che fare) [:(!] Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di Rattapruscé inserito in data 28/03/2011 10:26:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Comunque con mia soddisfazione ed usando cortesia, il codice della strada ed un dizionario, nei pressi un noto Lago veneto/lombardo ho rimandato al mittente alcuni soggetti che mi "intimavano" di interrompere la sosta per la presenza di un cartello con "disegnato un camper con sbarra sopra...". Purtroppo non sempre l'interlocutore sta ad acoltare quanto hai da rappresentare (anche se delle volte non ho la voglia o il tempo di stare a questionare e abbandono). Nella fattispecie mi è capitato di invitare (sempre con i giusti modi ed educazione) a redigere apposito verbale indicandovi in calce ("dichiarazioni della parte") che gli operanti (grado nome e cognome)operavano in violazione della vigente normativa nazionale, non derogabile da alcuna norma locale... >> Interessante ... [^][}:)] Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di IvanoPP inserito in data 28/03/2011 13:01:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Precisamente, trattandosi di dichiarazioni della parte, la dicitura corretta sarebbe del tipo "...la parte informava i verbalizzanti (nomi e cognomi) circa l'illegittimita dell'atto, redatto in violazione della vigente normativa (codice della strada artt.. XX XX), non derogabile da norme locali. Ciò malgrado, i predetti verbalizzanti, procedevano alla stesura e notificazione dell'atto. p.s. nel caso da me sopra indicato, hanno desistito con un "...per questa volta lasciamo stare.... " ovviamente per evitare di stizzire qualcuno ho evitato di aggiungere un altrimenti necessario "...per questa volta un ciufolo!" ma qui entra in gioco il buon senso e ... la mia particolare situazione[;)] Saluti. DinoRE (ratta)