quote:Originally posted by Berghem59> Caro amico, ho riletto l'articolo e sinceramente non si capisce con chiarezza se è un problema solo "burocratico" come giustamente tu lo definisci. Ma, ci giurerei, sono moltissimi quelli che risultano contenti nel leggere queste cose. D'altra parte, non ci si può aspettare altro in un paese che ha definito nulle le multe dipendenti da un autovelox non adeguatamente segnalato. Più ci penso e più resto sbigottito da questo principio: è come se la Guardia di Finanza scrivesse ad un contribuente avvisandolo di un controllo fiscale con mesi di anticipo!
Premesso che a me 130 km/h in autostrada sembrano più che sufficienti. ma a riguardo del fatto dei multanova clonati, si tratta "solo" di un problema burocratico? le velocità rilevate erano corrette? se si io sarei per pagate e basta.... ma in Italia non è così, si cerca sempre l'appiglio per farla franca...[V] >
quote:Originally posted by Berghem59> Se l'autovelox non è omologato l'utente della strada non ha alcuna certezza della corretta taratura! L'omologazione e la periodica certificata taratura sono obbligatorie. Resta sempre un problema chi certifica il certificatore? Quindi, in ogni caso, mai pagare supinamente ma se c'è un minimo di spazio per un ricorso questo va percorso! Ricordo che fui fermato in Germania col camper dove c'era il limite dei 50 mentre andavo a 100. La pattuglia mi fermò e senza "ca77iatoni" mi mostrò la foto, il certificato di taratura, l'omologazione e il il numero seriale dell'apparecchiatura. Ero in torto e pagai, d'altronde il navigatore TomTom aveva confermato che andavo a 70 invece che a 50! Circa 5 mesi fa fui fermato vicino a Potenza con l'autovettura dove c'era il limite dei 90 perché andavo SECONDO LORO a 115. Non mi mostrarono nulla e quando chiesi il certificato di taratura del telelaser non mi fornirono nulla! Ovviamente non pagai, feci verbalizzare la mancata visura del certificato di taratura. Appena tornato a casa ho presentato ricorso al Prefetto. Ancora non ho avuto risposta! Il mio TomTom non mi aveva segnalato il superamento dei 90 reali!!! (e impostato in modo che stromazza al superamento dei limiti. Il TomTom con calcolo statellitare non sbaglia!!! Ovviamente, lo dico apertamente, se decido di rispettare i limiti significa che viaggio al massimo della velocità consentita e comunque entro la tolleranza del 5% previste! Fidarsi è bene non fidarsi è meglio!!! Ciao
Premesso che a me 130 km/h in autostrada sembrano più che sufficienti. ma a riguardo del fatto dei multanova clonati, si tratta "solo" di un problema burocratico? le velocità rilevate erano corrette? se si io sarei per pagate e basta.... ma in Italia non è così, si cerca sempre l'appiglio per farla franca...[V] >
quote:Originally posted by ippocampo2009> Per quel poco che me ne intendo di questioni giuridiche, noto che negli ultimi anni c'è la tendenza da parte del legislatore nel normare sempre di più le fattispecie, anche nei dettagli, e non solo di fornire delle linee guida. In materia di codice della strada, poi, la nostra legislazione altro non è che il recepimento di Direttive europee. In tale contesto si sta assistendo ad una sempre maggiore armonizzazione delle norme. Ti segnalo questo link:
Giusto per far capire il perchè, a mio avviso, alcuni limiti sono anacronistici riporto quanto indicato dall'art. 142 del CdS: Art 142. Limiti di velocità. 1. Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocita' massima non puo' superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilita' di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali.id="red"> Sulle autostrade a tre corsie piu' corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocita' fino a 150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali, sempreche' lo consentano l'intensita' del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti ed i dati di incidentalita' dell'ultimo quinquennio. In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocita' massima non puo' superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane principali.id="red"> 2. Entro i limiti massimi suddettiid="red">, gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocita' minimi e limiti di velocita' massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada quando l'applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi, seguendo le direttive che saranno impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Gli enti proprietari della strada hanno l'obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocita' al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti puo' modificare i provvedimenti presi dagli enti proprietari della strada, quando siano contrari alle proprie direttive e comunque contrastanti con i criteri di cui al comma 1id="red">. Dalla lettura del citato articolo parrebbe di capire che l'eventuale imposizione al ribasso del limite di velocità debba essere dovuto a cause temporanee e rimovibili, al venir meno delle quali i limiti originari debbano essere ripristinati, e questo proprio perché ogni limite diverso da quelli indicati al comma 1 è in contrasto con lo stesso comma 1 e quindi illegittimo. Voglio inoltre far presente che prima dell'attuale CdS la materia era regolata dal Testo unico delle norme sulla circolazione stradale approvato con D.P.R. 15/06/1959 n. 393 il quale non stabiliva, fuori dai centri abitati e salvo casi particolari, alcun limite di velocità limitandosi a dare la facoltà all'ente proprietario di stabilirli. Ne consegue che ove all'epoca è stato fissato un limite di velocità, stante l'attuale dicitura del succitato CdS (che si ricorda è del 1992) tale limite è anacronistico in quanto non rispettoso delle motivazioni che hanno portato il legislatore a fissarli, in via generale, in maniera così precisa. Di seguito riporto l'art. 103 del vecchio testo unico: Art. 103 - Limiti di velocità Nei centri abitati non si deve superare la velocità di 50 km all'ora, salva la facoltà dell'ente proprietario della strada di stabilire, in conformità alle direttive del ministero dei lavori pubblici, limiti diversi su strade o tratti di strada appositamente segnalati. Fuori dei centri abitati, e sempre in conformità alle direttive del ministero dei lavori pubblici, gli enti proprietari delle strade possono stabilire limiti minimi e massimi di velocità. saluti... >
http://europa.eu/scadplus/leg/i...
dove è riportata una comunicazione della Commissione europea in merito alla sicurezza stradale. Si parla un pò di tutto, velocità compresa. La vedo un pò dura che ci possa essere una revisione al rialzo dei limiti di velocità. Anzi!quote:Originally posted by ippocampo2009> L'attuale CdS, entrato in vigore l'1 gennaio 1993, costituisce la revisione ed il riordino della preesistente legislazione in materia di motorizzazione e di circolazione stradale, con particolare riferimento al CdS/1959 rimasto in vigore fino al 31 dicembre 1992. Come ricordato da Chorus (il testo completo della Legge-delega e' riportato qui https://www.camperonline.it/for... ), al CdS/1959 sono state quindi apportate le modifiche opportune o necessarie in conformita' ad un lungo elenco di principi e criteri direttivi, predisposto dal legislatore, tra i quali il punto: g) disciplina della velocità in coerenza con la normativa comunitaria finalizzata alla tutela della vita umana, dell'ambiente e del risparmio energetico. In conseguenza della citata disposizione legislativa, il vigente art. 142 sui "Limiti di velocità" risulta semplicemente la modifica opportuna o necessaria del corrispondente art. 103 nel preesistente CdS/1959. In questo articolo non sono ancora previsti limiti di velocita' a carattere generale (come invece al comma 1 del vigente art. 142) ma sono invece gia' previsti limiti di velocita' a carattere particolare per alcune categorie di veicoli. A beneficio di tutti i lettori, trascrivo la parte dell'art. 103 CdS/1959 qui di interesse, aggiungendo in rossoid="red"> il riferimento al punto del vigente art. 142 dove la corrispondente (ed aggiornata) limitazione e' stata riportata: comma 3. Gli autoveicoli e i filoveicoli di peso complessivo a pieno carico superiore a 80 quintali non debbono superare, fuori dei centri abitati, - la velocità di 70 Km. all'ora se destinati al trasporto di persone, e ---> art. 142/3/fid="red"> - la velocità di 60 Km. all'ora se destinati ad altri usi.id="blue"> ---> art. 142/3/g-hid="red"> Non debbono, altresì, superare la velocità di 60 Km. all'ora gli autocarri eccedenti detti limiti di peso, quando siano adoperati per trasporto di persone. ---> art. 142/3/iid="red"> I treni costituiti da un autoveicolo e da un rimorchio di cui alle lettere e) ed f) dell'articolo 28 non devono, in ogni caso, superare la velocità di 80 chilometri all'ora fuori dei centri abitati e di 100 chilometri all'ora sulle autostrade. ---> art. 142/3/eid="red"> comma 4. Gli autoveicoli e i motoveicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, quando viaggiano carichi, non debbono superare, fuori dei centri abitati, la velocità di 40 Km. all'ora e, nei centri abitati la velocità di 30 Km. all'ora. ---> art. 142/3/bid="red"> comma 5. In ogni caso i ciclomotori, i carrelli, le macchine agricole e le macchine operatrici non debbono superare la velocità di 40 Km. all'ora. Se però le macchine agricole, le macchine operatrici e quelle eventualmente trainate non siano munite di pneumatici o di altri sistemi equivalenti non debbono superare la velocità di 15 Km. all'ora. ---> art. 142/3/a-cid="red"> Rispetto ai "Limiti di velocità" del CdS/1959, l'art. 142 del vigente CdS assegna limiti specifici di velocita' anche a: - quadricicli (lettera d); - mezzi d'opera a pieno carico (lettera l). Tra le altre modifiche da apportare al CdS/1959 il legislatore delega al Governo l'introduzione di una disciplina della velocità in coerenza con la normativa comunitaria finalizzata alla tutela della vita umana, dell'ambiente e del risparmio energetico. Il Governo adempie al compito affidatogli con: 1) l'introduzione di limiti di velocita' a carattere: - generale nel comma 1 dell'art. 142; - particolare nel comma 3, per la circolazione sulle autostrade; 2) la modifica di alcuni limiti a carattere particolare (sempre nel comma 3), per la circolazione fuori dei centri abitati. Per quanto riguarda gli autoveicoli ed i filoveicoli destinati al trasporto di persone di massa complessiva a pieno carico superiore ad 8 t. (cioe' gli autobus ed i filobus), nel passaggio dal CdS/1959 al CdS/1992 viene semplicemente: - modificato il limite "fuori dei centri abitati" da 70 km/h ad 80 km/h; - introdotto il limite sulle autostrade" di 100 km/h. Questi interventi sono in coerenza con la normativa comunitaria (Direttiva 92/6/CEE) che dispone l'obbligo del limitatore tarato a 100 km/h per i veicoli di categoria M3 con massa massima superiore a 10 t. Per quanto invece riguarda gli autoveicoli NON destinati al trasporto di persone (cioe' destinati al trasporto di cose od ad altri usi), nel passaggio dal CdS/1959 al CdS/1992 viene introdotta una modifica piu' articolata sempre in conseguenza della richiamata Direttiva 92/6/CEE, che dispone l'obbligo del limitatore tarato a 90 km/h soltanto per i veicoli N3. In particolare, nel CdS/1992: - art. 142/3/g: i veicoli N2 sono assoggettati ai limiti 80/100 (in sostanziale anticipazione della Direttiva 2002/85/CE); - art. 142/3/h: i veicoli N3 sono assoggettati ai limiti 70/80, al di sotto della soglia di intervento del predetto limitatore.
Giusto per far capire il perchè, a mio avviso, alcuni limiti sono anacronistici ...>
quote:Originally posted by chorus> Ed a monte delle Direttive comunitarie c'e' la Convenzione di Vienna 1968 sulla circolazione stradale.
In materia di codice della strada, poi, la nostra legislazione altro non è che il recepimento di Direttive europee. In tale contesto si sta assistendo ad una sempre maggiore armonizzazione delle norme.>
quote:Originally posted by TheDevil> Infatti, l'articolo 13, paragrafo 2 della Convenzione di Vienna stabilisce che: Le legislazioni nazionali devono fissare i limiti di velocità massima per tutte le strade. Devono inoltre stabilire i limiti di velocità da applicare ad alcune categorie di veicoli che, a causa, ad esempio, del peso o del carico, possono costituire un pericolo. Le legislazioni nazionali possono prevedere disposizioni in questo senso anche per certe categorie di conducenti, segnatamente per i principianti. Posto che la predetta Convenzione è successiva al vecchio cds del 1959, spero di aver risposto anche a ippocampo2009 che ritiene anacronistici gli attuali limiti di velocità.
quote:Originally posted by chorus> Ed a monte delle Direttive comunitarie c'e' la Convenzione di Vienna 1968 sulla circolazione stradale.
In materia di codice della strada, poi, la nostra legislazione altro non è che il recepimento di Direttive europee. In tale contesto si sta assistendo ad una sempre maggiore armonizzazione delle norme.>
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quote:Originally posted by chorus> Per gli stati membri dell'U.E., Direttive comunitarie 92/6/CEE e 2002/85/CE.
Infatti, l'articolo 13, paragrafo 2 della Convenzione di Vienna stabilisce che: Le legislazioni nazionali devono fissare i limiti di velocità massima per tutte le strade. Devono inoltre stabilire i limiti di velocità da applicare ad alcune categorie di veicoli che, a causa, ad esempio, del peso o del carico, possono costituire un pericolo.id="red"> Le legislazioni nazionali possono prevedere disposizioni in questo senso anche per certe categorie di conducenti, segnatamente per i principianti.
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quote:Originally posted by chorus> Non in tutto l'occidente!!! In Germania, per dirne una, le autostrade non hanno limiti ed è un vero piacere guidare da quelle parti. In Austria, Francia e Germania non troverai mai delle strade a scorrimento veloce con limiti dei 70 all'ora, ma sempre e solo 100 km/h e se considerate autostrade direttamente senza limiti (in Germania) o con limiti dei 130 (Austria o Francia). PEr la cronaca in Austria, Germania, Svizzera troverai anche strade con limite di 30 km/h in prossimità di scuole e parchi giochi! Qui il limite si rispetta e non perché mettono autovelox, ma perché dotano queste strade di dissuasori (cunette o gincane)!!!! Ciao
quote:Originally posted by Prof. Antonio Calosci> Non ho detto questo! Professore, su questo piano abbiamo vedute diametralmente opposte, lo abbiamo capito entrambi da tempo. Da parte mia sono fermo ed irremovibile sul rispetto dei limiti che, ironia della sorte, non solo soltanto nostri ma di tutto l'Occidente. Vogliamo chiederci come mai?
quote:Originally posted by chorus> Bene allora mettiamo dappertutto il limite dei 50 (ti va bene?). Personalmente se viaggio a basse velocità divento un pericolo pubblico perché mi distraggo e mi addormento. Dal mio punto di vista occorre che vengano messi limiti adeguati al tipo di strada. Se trovo assurdo perché troppo alto il limite dei 50 in prossimità di scuole e parchi trovo aberrante il limite dei 130 in autostrada (anche perché in pochi lo rispettano). Ciao
Sarà anche giusto quello che dite riguardo all'efficacia dei freni delle auto moderne e all'elevatissimo livello tecnologico raggiunto dalle medesime. Però trascrivo per informazione lo spazio percorso nel tempo di reazione di 1 secondo: 50 kmh - metri 13,89 70 kmh - metri 19,44 100 kmh - metri 27,78 130 kmh - metri 36,11 150 kmh - metri 41,67 Dopo questi spazi entrano in azione i freni e la loro fantasmagorica tecnologia. Non so quale auto voi guidiate regolarmente, con la mia (modesta auto, e per modesta intendo un'auto non concepita e non progettata per le corse, ma per portare a spasso la mia famiglia) rispetto le velocità prescritte dal codice adeguandole alle situazioni meteorologica e del traffico. In ogni caso, anche con autostrada libera, oltre 130 kmh non vado. Perchè, in caso di imprevisto, 36 metri se li giocano i miei riflessi. >
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http://www.europarl.europa.eu/m...
X TheDevil: ti ringrazio per il riepilogo di tutta la normativa europea, ma, riprendendo il confronto fatto sopra tra Italia e Germania, detta normativa, qualora indicasse quali limiti di velocità rispettare (e non è così) vale solo per noi?..e cmq, sempre per ripetere che la definizione dei limiti non è dettata dalla Comunità Europea, ti sarei grato se anche tu leggessi il link che ho indicato a chorus.... saluti.... P.S. inserisco anche questo passaggio, ricavato dal bollettino informativo sull'attività dell'Unione Europea, ed in particolare al passaggio inerente alla riunione del Consiglio Trasporti tenutasi in sessione informale a Bregenz il 02 marzo 2006 che, credo, sia ancora più esplicito in materia: "Quanto alla possibilità di armonizzare progressivamente i limiti di velocità nell’ambito dell’Unione europea, questione già anticipata dal Commissario Barrot nel corso della presentazione del bilancio intermedio sulla sicurezza stradale dello scorso mese di febbraio, rimane l’atteggiamento negativo degli Stati membri, che ne fanno ancora una competenza esclusiva nazionale. Barrot ha pertanto proposto di non andare al di là di pure raccomandazioni e di affidare ad esperti competenti uno studio per analizzare in quali circostanze, che dipendono dall’infrastruttura in questione e dalle condizioni climatiche, questo o un altro limite di velocità potrebbero essere raccomandati agli utenti. Su detta base, sarebbe poi possibile individuare dei criteri armonizzati per giungere alla definizione dei giusti limiti di velocità validi per tutti i paesi membri dell’Unione. Su questo tema, il Ministro austriaco dei Traporti Gorbach ha voluto sottolineare,nel corso di una Conferenza stampa successiva al Consiglio di Bregenz, che l’importante è rispettare il principio della sussidiarietà, poiché la fissazione dei limiti massimi di velocità ricade nella competenza nazionale. Gorbach si è dichiarato favorevole a delle raccomandazioni sulla base dello studio proposto da Barrot, purché non si giunga ad imporre un rigido limite massimo di velocità. Questo tema pertanto continuerà a dividere le due istituzioni."quote:Originally posted by ippocampo2009> L'articolo della Convenzione di Vienna che ho riportato fornisce le linee guida su cui si basa il nostro cds. Trovo queste linee guida assolutamente attuali perché, in merito ai limiti di velocità, parlano di (i) strade, (ii) categorie di veicoli (iii) categoria di conducenti. 41 anni fa ha addirittura dato dei criteri riguardanti la velocità per i "principianti". Si prende sempre come esempio la Germania, quale paese del bengodi riguardo alla velocità autostradale, ignorando ciò che impongono in merito tutti gli altri paesi europei. Vedi ad esempio il Regno Unito.
Beh...per risparmiare tempo, scusandome con gli interessati e cioè delta36, chorus e TheDevil, dò una risposta cumulativa..... X delta36: nell'art. 142 dell'attuale CdS non si parla di limiti di velocità anacronistici, ma se gli stessi sono stati fissati in virtù di norme precedenti, e pertanto abrogate, nonchè sulla base di caratteristiche tecniche di strade e veicoli risalenti a vari decenni orsono mi sembra pacifico che detti limiti siano anacronistici ed andrebbero rivalutati secondo il dettato del citato articolo e sulla base degli sviluppi tecnologici. Che poi i limiti stessi vengano abbassati, alzati o restino immutati questo, come già detto, è un altro discorso... X chorus: Nella Convenzione di Vienna si parla di "fissare limiti" e non di valori degli stessi, se in Italia qualcuno li fissa a modo suo, e cioè al ribasso in alcuni casi ed al rialzo in (pochi) altri che c'entra con la Convenzione? e se anchi li avesse fissati, la stessa è del 1968, credi sia attuale? sai che veicoli c'erano all'epoca? cmq ho letto la comunicazione della Commissione europea da te linkata e ho visto che nella stessa si parla di decessi dovuti a "velocità eccessiva" che, secondo me, è ben altro rispetto ad un "giusto" limite di velocità. Facendo un paragone tra l'Italia e la Germania, ed in particolar modo tra gli incidenti in autostrada dovuti alla velocità, secondo il tuo ragionamento in Italia sono in numero inferiore visto che qui abbiamo un limite ben preciso mentre in Germania non vi è limite? oppure è il contrario? e se da loro sono in numero inferiore come lo spieghi?...ho visto un paese che su una strada abbastanza larga e diritta ha un limite di 20 km/h, secondo te sono riuscito ad andare a quella velocità? e visto che non potendo farlo alla fine sono stato costretto a mantenermi sui 40 credi che abbia corso un rischio mostruoso di provocare incidenti? cmq, giusto per farti capire che la commissione non parla di limiti di velocità visto che non può imporli, ti segnalo questo link da leggere:http://www.europarl.europa.eu/m...
X TheDevil: ti ringrazio per il riepilogo di tutta la normativa europea, ma, riprendendo il confronto fatto sopra tra Italia e Germania, detta normativa, qualora indicasse quali limiti di velocità rispettare (e non è così) vale solo per noi?..e cmq, sempre per ripetere che la definizione dei limiti non è dettata dalla Comunità Europea, ti sarei grato se anche tu leggessi il link che ho indicato a chorus.... saluti.... P.S. inserisco anche questo passaggio, ricavato dal bollettino informativo sull'attività dell'Unione Europea, ed in particolare al passaggio inerente alla riunione del Consiglio Trasporti tenutasi in sessione informale a Bregenz il 02 marzo 2006 che, credo, sia ancora più esplicito in materia: "Quanto alla possibilità di armonizzare progressivamente i limiti di velocità nell’ambito dell’Unione europea, questione già anticipata dal Commissario Barrot nel corso della presentazione del bilancio intermedio sulla sicurezza stradale dello scorso mese di febbraio, rimane l’atteggiamento negativo degli Stati membri, che ne fanno ancora una competenza esclusiva nazionale. Barrot ha pertanto proposto di non andare al di là di pure raccomandazioni e di affidare ad esperti competenti uno studio per analizzare in quali circostanze, che dipendono dall’infrastruttura in questione e dalle condizioni climatiche, questo o un altro limite di velocità potrebbero essere raccomandati agli utenti. Su detta base, sarebbe poi possibile individuare dei criteri armonizzati per giungere alla definizione dei giusti limiti di velocità validi per tutti i paesi membri dell’Unione. Su questo tema, il Ministro austriaco dei Traporti Gorbach ha voluto sottolineare,nel corso di una Conferenza stampa successiva al Consiglio di Bregenz, che l’importante è rispettare il principio della sussidiarietà, poiché la fissazione dei limiti massimi di velocità ricade nella competenza nazionale. Gorbach si è dichiarato favorevole a delle raccomandazioni sulla base dello studio proposto da Barrot, purché non si giunga ad imporre un rigido limite massimo di velocità. Questo tema pertanto continuerà a dividere le due istituzioni." >
quote:Originally posted by Prof. Antonio Calosci> Ben fatto professore, torniamo sull'argomento. L'ammonimento credo riguardi in particolare il sottoscritto che torna indietro di 40 anni. Ho la patente dal 1980 e credo di aver preso meno di 5 multe per divieto di sosta, gran parte delle quali oltre 10 anni fa quando vivevo a Milano e mi dimenticavo di spostare l'auto per la pulizia delle strade. Non ho mai preso una multa per eccesso di velocità, nè mi hanno notificato la sottrazione di punti. Per quanto ne so, molti sono come il sottoscritto: delle tartarughe come è stato detto. Ma per fortuna il mio portafoglio ne beneficia!
Temo si stia finendo fuori argomento. Il 3D non riguardava la correttezza o meno dei limiti, ma l'uso TRUFFALDINO degli strumenti di rilevamento delle velocità spacciati come strumenti di PREVENZIONE. In realtà, collegati a limiti davvero assurdi, servono solo per FAR FARE CASSA ai comuni e alle ditte appaltatrici che spesso sono MOLTO INTERESSATE prendendo percentuali sulle multe!!! E l'utente per un po' si lascia mungere, poi si inca77a e pianta ricorsi su ricorsi. ...alla fine i nodi vengono tutti al pettine!!!! Ciao >
quote:Originally posted by chorus> Beh, se per questo anche io ho preso poche multe per divieto di sosta! Per altre infrazioni mai prese multe! Per tutte quelle per eccesso di velocità (tranne due) ho sempre vinto di fronte al Prefetto! Per quelle due che ho dovuto usare gli avvocati e il Giudice di pace ho vinto lo stesso!!! (una addirittura con spese a carico dell'amministrazione). L'ultima comunicazione relativa alla patente risalente all'estate scorsa mi dava a quota 24 punti!!! Non male!! se pensi che percorro circa 50 mila Km all'anno con la sola automobile cui se ne aggiungono altri 10/12 mila in camper..... Ciao
quote:Originally posted by Prof. Antonio Calosci> Ben fatto professore, torniamo sull'argomento. L'ammonimento credo riguardi in particolare il sottoscritto che torna indietro di 40 anni. Ho la patente dal 1980 e credo di aver preso meno di 5 multe per divieto di sosta, gran parte delle quali oltre 10 anni fa quando vivevo a Milano e mi dimenticavo di spostare l'auto per la pulizia delle strade. Non ho mai preso una multa per eccesso di velocità, nè mi hanno notificato la sottrazione di punti. Per quanto ne so, molti sono come il sottoscritto: delle tartarughe come è stato detto. Ma per fortuna il mio portafoglio ne beneficia!
Temo si stia finendo fuori argomento. Il 3D non riguardava la correttezza o meno dei limiti, ma l'uso TRUFFALDINO degli strumenti di rilevamento delle velocità spacciati come strumenti di PREVENZIONE. In realtà, collegati a limiti davvero assurdi, servono solo per FAR FARE CASSA ai comuni e alle ditte appaltatrici che spesso sono MOLTO INTERESSATE prendendo percentuali sulle multe!!! E l'utente per un po' si lascia mungere, poi si inca77a e pianta ricorsi su ricorsi. ...alla fine i nodi vengono tutti al pettine!!!! Ciao >
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quote:Originally posted by delta36> Perché mi dà del lei? Sinceramente non ho compreso a quale mio intervento si riferisce. Parlando poi di limiti "vecchi" non saprei cosa dire. So solo che spesso trovo limiti davvero assurdi e rispettarli è assai più rischioso che non rispettarli. A questo aggiungiamo anche che spesso vengono costruite nuove strade e di circonvallazione di piccoli centri abitati con caratteristiche semiautostradali dotate di svincoli senza incroci, ecc... qualcuno spieghi perché su queste strade spesso vige il limite assurdo dei 50 km/h invece del più consono 90 (come prescriverebbe il codice) o 70 se considerate urbane (ma non lo sono perché, come detto, non prevedono attraversamenti pedonali, e incroci a raso! Per giunta passano lontano dal centro abitato e sono protette da reti di recinzione!!! Sapesse quanti ricorsi ci stanno per autovelox messi su queste strade e, per una paio di Paesi del Pesarese/Urbinate (credo la Cassazione) il tribunale ha stabilito che il limite era "non regolamentare" annullando le multe e imponendo di modificare i limiti di velocità come prescritto nel CdS!!!
Ahhh...oggi un po di relax tempo grigio e non si esce, per cui sono qua a scrivervi...sapete tra un'indagine ed un'altra non si ha mai molto tempo libero... Prof,ok restare in tema, ma quando si leggono delle cose scritte cosi'.. tanto per...e' giusto intervenire altrimenti si corre il rischio di far credere che basti SOLO dichiarare un limite di velocita' vecchio perche il direttore dell'anas di turno lo cambi, non e' cosi semplice quando in gioco ci sono vite umane, Col e' letto da migliaia di persone, ed e' corretto dare informazioni reali e non dettate da convinzioni personali, queste vanno bene se siamo seduti sotto l'ombrellone in spiaggia, concorda? >
quote:Ultime notizie in merito agli autovelox in citta', news.kataweb.it :id="red"> L'utilizzo dell'autovelox è legittimo anche nelle strade cittadine, seppure l'apparecchio non scatti la fotografia della vettura che ha superato i limiti o la multa non sia contestata immediatamente: per ottenere l'annullamento della contravvenzione l'automobilista dovrà fornire la «idonea prova» di un difetto di omologazione, di costruzione, o di funzionamento dell'autovelox. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione che, diversamente da precedenti decisioni della Suprema Corte, fissa paletti più vincolanti per coloro che ricorrono contro le multe. >> Però resta il fatto che deve essere segnalato e resta anche il fatto che deve essere usato per fare prevenzione e non per fare cassa.
quote: A farne le spese, in questo caso, è stato un automobilista al quale il giudice di pace di Cascina quattro anni fa aveva dato ragione, annullandogli una multa di 147 euro per eccesso di velocità rilevata da un autovelox nel centro di Vicopisano. Il comune della cittadina toscana ha fatto ricorso in Cassazione, contestando quanto asserito dal giudice di pace, e cioè che all'interno dei centri abitati gli autovelox non sono ammessi senza un'immediata contestazione della multa. >> Ormai non è una novità che la contestazione può essere "postuma", ma resta il fatto che l'autovelox debba essere segnalato in anticipo.
quote: La seconda sezione civile della Suprema Corte (sentenza n.12843) ha invece accolto il ricorso del comune di Vicopisano sostenendo, innanzitutto, che «in tema di autovelox non vi è dubbio che il rilevamento della velocità a mezzo di apparecchiature elettroniche possa aver luogo su ogni tipo di strada». E ancora: interpretando le norme della legge 168 del 2002, secondo la Suprema Corte «la contestazione immediata, quale che sia l'apparecchiatura elettronica utilizzata per l'accertamento della violazione, deve essere effettuata quando è possibile in relazione alle modalità dell'organizzazione del servizio predisposto dall'Amministrazione secondo il suo insindacabile giudizio». Quindi - conclude la Cassazione -«è legittima la rilevazione della velocità» con autovelox «che non rilascia documentazione fotografica ma consente unicamente l'accertamento della velocità in un determinato momento, restando affidata all'attestazione dell'organo di polizia stradale addetto alla rilevazione la riferibilità al veicolo dal medesimo organo individuato». L'unica prova contraria ammessa è, appunto, «il difetto di omologazione o di funzionamento» dell'autovelox. >> Nessuno, credo, voglia sostenere più il difetto di immediata contestazione, ma di certo non va bene se l'autovelox non è stato segnalato, mi sembra di ricordare, con almeno 400 metri di anticipo! Tutto, ovviamente, per fare prevenzione e non cassa! A questo, poi, si aggiunge l'utilizzo scorretto e triffaldino da parte di ditte appaltatrici e di comuni avidi di denaro che utilizzano autovelox non con tarature compiacenti, non omologati e spesso truccano i semafori col solo intento di mungere gli automobilisti. Per esempio i famigerati tutor autostradali sono pensati proprio con lo scopo di fare prevenzione. Si sa che ci stanno, sono ben segnalati e quindi non messi per fare cassa ma per tenere a bada automobilisti, come me, dal piede pesante. Se poi fanno contravvenzioni non si può fare altro che recitare il "mea culpa". Altro discorso le ERRATE impostazioni come nel caso delle contravvenzioni ai camper M1 con massa superiore a 3,5 t. E qui giù a presentare ricorsi!!! Buona domenica!