In risposta al messaggio di antonio 63 del 04/10/2018 alle 15:25:27Vero,però la"cosa" è da un po' che gira. Non è un terremoto imprevisto.Chi ha comprato da poco,avrà fatto bene le sue valutazioni.Anche io ho cambiato l auto sei mesi fa,ed ho ripreso un diesel consapevole di ciò che accade e mi sono tutelato.Il blocco dei diesel ecc,non è una novità assoluta.
Saranno felicissimi tutti quelli che hanno da poco acquistato un camper nuovo. Si parla infatti di cifre mica da ridere.
In risposta al messaggio di tirex58 del 04/10/2018 alle 23:54:52E perché no stop euro 5 dal 1° gennaio 2020, oppure nessuno viaggia più in auto azionate da motore termico dal 1° gennaio 2023?
O non sono capaci o sono comprati dalle lobbye andava fatto tutto in maniera più equa e semplice es da 1 1 2021 stop a tutti gli euro 0 Da 1 1 2023 stop a tutti euro 1 e così via e poi se cambio voglio un mezzo elettrico non voglio ricascarci tra 5 anni saluti
In risposta al messaggio di tirex58 del 05/10/2018 alle 12:32:15Aggiungo, da subito divieto di produzione e vendita di veicoli con qualsiasi motore a carburanti fossili.
Certo. stop a tutti i veicoli con motore termico però mi danno la panda elettrica subito al prezzo della normale e le colonnine di ricarica tutto questo subito però. Dall entrata in vigore del decreto...vediamo se sono capaci... saluti
In risposta al messaggio di antonio 63 del 05/10/2018 alle 12:41:24Scusa, hai mai lavorato in una fabbrica? Cosa significa cambiar eun impiantodi produzione?
Aggiungo, da subito divieto di produzione e vendita di veicoli con qualsiasi motore a carburanti fossili. (Il 2023 è alle porte)
In risposta al messaggio di Kinobi del 05/10/2018 alle 12:47:18Le tecnologie esistono da decenni, sono le lobby che le tengono ben nascoste.
Non esiste un prodotto come il petrolio, così facilmente trasportabile. E' un peccato che lo bruciamo. Detto questo non esistono tecnologie che possono sostituire i motori termici per i prossimi 10/15 anni. Non sappiamobene che fare dei pannelli solari, e come smaltire le batterie esauste che un giorno lo saranno. Non abbamo rete elettrica per sopporti il triplicare dei consumi elettrici (per poco salta d'estate per i climatizzatori). Non abbiamo voluto l'atomica. Non ci sono mezzi pubblici di trasporto in tutti i posti eccetto le grandi città. Sono il primo a dire che così non è possibile andare avanti, in particolare in Pianura Padana. In particolare non è giusto che ci becchiamo la ****a dell'inquinamento per poi essere purgati da altre regioni con il sole e celo limpido. Però la soluzione non è bloccare il traffico cn una velocità che industrialmente non è possibile. Non si può proprio cambiare tutte le macchine in così poco tempo. Poi faranno queste norme, ci saràuna rivolta popolare, e finirà come sempre. Anche se i problemi rimangono e servono soluzioni fatte da tecnici, non da politici. Io ho due mezzi euro 4 ed uno Euro 5. Non li cambio.
In risposta al messaggio di antonio 63 del 05/10/2018 alle 12:54:04quali sono le tecnologie tenute nascoste?
Le tecnologie esistono da decenni, sono le lobby che le tengono ben nascoste. Certo se si da credito solo a quello che ci racconta la tv...
In risposta al messaggio di chorus del 05/10/2018 alle 13:03:40Il problema è molto complesso e spesso si da credito come ho scritto prima solo a quello che i media (di proprietà delle lobby) ci propinano in continuazione. La prima cosa che si potrebbe fare tranquillamente senza stravolgere il mondo è di sviluppare la trazione completamente elettrica almeno delle automobili. L'università di Padova nel 1997 ha messo a punto e brevettato un prototipo di batterie a base di magnesio. Queste batterie a parità di ingombro hanno una capacità anche maggiore di quelle al litio. ma hanno meno problematiche di pesi e impatto ambientale nonchè maggiore versatilità di esercizio. Questo brevetto non è mai stato preso in considerazione da nessuna casa costruttrice
quali sono le tecnologie tenute nascoste? Beninteso tecnologie che garantiscano la circolazione di quasi 5 milioni di camion e di quasi 39 milioni di autovetture. Dati della nostra Italia. Tecnologie che garantiscano chetu domattina quando ti svegli ti consentano di accendere la luce, di vedere la televisione, di prendere un treno, di riscaldarti tra qualche settimana, di entrare in un supermercato e trovare ogni tipo di bene, ecc. Grazie in anticipo per una tua preziosissima risposta!
https://www.qualenergia.it/arti...
. Molti non sanno che le centrali termiche che producono energia elettrica vengono fermate la sera e riavviate la mattina ma capita anche anche più volte nell'arco della giornata (questo per soddisfare i capricci della borsa dell'energia). Ogni volta che cio avviene si crea un danno all'ambiente considerevole in quanto durante i transitori questi impianti inquinano da paura e sprecano una marea di combustibile. Con l'uso massiccio dei veicoli elettrici, il consumo di energia elettrica per la ricarica delle batterie che di norma verrebbe fatta la notte, farebbe si che le centrali rimarrebbero sempre in servizio evitando sprechi e inquinamenti. Tali impianti a regime hanno rendimenti molto alti, si arriva anche a superare l' 80%, contro il 20 % di un motore a scoppio. Il controllo degli inquinanti poi è monitorato in continuo anche dagli organi preposti (ARPA, ASL) cosa che è impossibile fare con milioni di automobili. Le centrali termolelettriche inoltre buttano via un terzo del calore prodotto nell'ambiente per condensare il vapore del processo. Questo calore potrebbe facilmente essere usato per il riscaldamento dia civile che industriale, come del resto avviene già nelle grandi città di molte nazioni.Anche a Torino c'è il teleriscaldamento ma è ancora poca roba. Questo è solo quello che si potrebbe fare da subito senza grossi investimenti. Il petrolio lo si può continuare ad usarlo per le grosse macchine tipo mietitrebbie, trattori e macchine operatrici ecc. I tir si possono limitare usando le ferrovie, (molte sono state abbandonate per favorire il trasporto su gomma).In risposta al messaggio di antonio 63 del 05/10/2018 alle 13:55:31Si il problema è complesso ed io sono l'ultimo che può parlare perché assolutamente ignorante in materia ma, così, a braccio:
Il problema è molto complesso e spesso si da credito come ho scritto prima solo a quello che i media (di proprietà delle lobby) ci propinano in continuazione. La prima cosa che si potrebbe fare tranquillamente senza stravolgereil mondo è di sviluppare la trazione completamente elettrica almeno delle automobili. L'università di Padova nel 1997 ha messo a punto e brevettato un prototipo di batterie a base di magnesio. Queste batterie a parità di ingombro hanno una capacità anche maggiore di quelle al litio. ma hanno meno problematiche di pesi e impatto ambientale nonchè maggiore versatilità di esercizio. Questo brevetto non è mai stato preso in considerazione da nessuna casa costruttrice . Molti non sanno che le centrali termiche che producono energia elettrica vengono fermate la sera e riavviate la mattina ma capita anche anche più volte nell'arco della giornata (questo per soddisfare i capricci della borsa dell'energia). Ogni volta che cio avviene si crea un danno all'ambiente considerevole in quanto durante i transitori questi impianti inquinano da paura e sprecano una marea di combustibile. Con l'uso massiccio dei veicoli elettrici, il consumo di energia elettrica per la ricarica delle batterie che di norma verrebbe fatta la notte, farebbe si che le centrali rimarrebbero sempre in servizio evitando sprechi e inquinamenti. Tali impianti a regime hanno rendimenti molto alti, si arriva anche a superare l' 80%, contro il 20 % di un motore a scoppio. Il controllo degli inquinanti poi è monitorato in continuo anche dagli organi preposti (ARPA, ASL) cosa che è impossibile fare con milioni di automobili. Le centrali termolelettriche inoltre buttano via un terzo del calore prodotto nell'ambiente per condensare il vapore del processo. Questo calore potrebbe facilmente essere usato per il riscaldamento dia civile che industriale, come del resto avviene già nelle grandi città di molte nazioni.Anche a Torino c'è il teleriscaldamento ma è ancora poca roba. Questo è solo quello che si potrebbe fare da subito senza grossi investimenti. Il petrolio lo si può continuare ad usarlo per le grosse macchine tipo mietitrebbie, trattori e macchine operatrici ecc. I tir si possono limitare usando le ferrovie, (molte sono state abbandonate per favorire il trasporto su gomma).
In risposta al messaggio di chorus del 05/10/2018 alle 14:20:37Non dico che si faccia dall'oggi al domani ma che si inizi a percorrere quella strada.
Si il problema è complesso ed io sono l'ultimo che può parlare perché assolutamente ignorante in materia ma, così, a braccio: Quasi 45 milioni di veicoli a motore termico esistenti in Italia. Purtroppo l'energia elettricaha un grande, enorme limite che nessuna tecnologia sinora è riuscita a rimediare: lo stoccaggio! Senza minimamente pensare alla capacità produttiva, e tanto per rimanere in tema di mezzi di trasporto, ti chiedo: (i) ci sono 15 milioni di famiglie che possono spendere domattina, non nei prossimi 10 anni, ma proprio domattina che è sabato 6 ottobre 25-30 mila euro a testa per comprare un'auto elettrica? (ii) Dopodiché esiste l'infrastruttura adatta a sopportare la carica di 15 milioni di auto contemporaneamente? (iii) Per chi non ha il box, mi riferisco in particolare a coloro che vivono nelle città del nord Italia, esistono centinaia di migliaia di prese elettriche per ricaricare le auto? (iv) come la mettiamo con i nostri camper pesanti 40 quintali? Esiste un motore non inquinante che li muove? Sui treni: sulla TAV Torino-Lione c'è una sorta di guerra civile, come possiamo immaginare che in due anni (non venti) riusciamo a costruire una ferrovia tra Verona e Monaco di Baviera che elimini il traffico pesante sull'Autobrennero?
In risposta al messaggio di tirex58 del 05/10/2018 alle 18:21:10Falso problema fino ad un certo punto, se il parco circolante delle sole autovetture fosse di 20 milioni di unità anziché di 38,5 milioni, probabilmente non saremmo qui a parlare dei blocchi della circolazione!
Falso problema quello della quantità di veicoli mica sono tutti circolanti io ho un trattore.un camper.2 auto e 2 moto o uso una cosa o l altra non sono ancora riuscito ad adoperare 2 cose insieme... saluti
In risposta al messaggio di chorus del 05/10/2018 alle 20:34:33Tutto è relativo.
Falso problema fino ad un certo punto, se il parco circolante delle sole autovetture fosse di 20 milioni di unità anziché di 38,5 milioni, probabilmente non saremmo qui a parlare dei blocchi della circolazione! Non circolano tutte contemporaneamente, ma se fossero la metà ne circolerebbero un'infinità in meno, o no?
http://www.comune.castelfranco-...
https://www.ilrestodelcarlino.i...
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di antonio 63 del 05/10/2018 alle 13:55:31Non c"è una lobby contro le batterie al magnesio dai ...
Il problema è molto complesso e spesso si da credito come ho scritto prima solo a quello che i media (di proprietà delle lobby) ci propinano in continuazione. La prima cosa che si potrebbe fare tranquillamente senza stravolgereil mondo è di sviluppare la trazione completamente elettrica almeno delle automobili. L'università di Padova nel 1997 ha messo a punto e brevettato un prototipo di batterie a base di magnesio. Queste batterie a parità di ingombro hanno una capacità anche maggiore di quelle al litio. ma hanno meno problematiche di pesi e impatto ambientale nonchè maggiore versatilità di esercizio. Questo brevetto non è mai stato preso in considerazione da nessuna casa costruttrice . Molti non sanno che le centrali termiche che producono energia elettrica vengono fermate la sera e riavviate la mattina ma capita anche anche più volte nell'arco della giornata (questo per soddisfare i capricci della borsa dell'energia). Ogni volta che cio avviene si crea un danno all'ambiente considerevole in quanto durante i transitori questi impianti inquinano da paura e sprecano una marea di combustibile. Con l'uso massiccio dei veicoli elettrici, il consumo di energia elettrica per la ricarica delle batterie che di norma verrebbe fatta la notte, farebbe si che le centrali rimarrebbero sempre in servizio evitando sprechi e inquinamenti. Tali impianti a regime hanno rendimenti molto alti, si arriva anche a superare l' 80%, contro il 20 % di un motore a scoppio. Il controllo degli inquinanti poi è monitorato in continuo anche dagli organi preposti (ARPA, ASL) cosa che è impossibile fare con milioni di automobili. Le centrali termolelettriche inoltre buttano via un terzo del calore prodotto nell'ambiente per condensare il vapore del processo. Questo calore potrebbe facilmente essere usato per il riscaldamento dia civile che industriale, come del resto avviene già nelle grandi città di molte nazioni.Anche a Torino c'è il teleriscaldamento ma è ancora poca roba. Questo è solo quello che si potrebbe fare da subito senza grossi investimenti. Il petrolio lo si può continuare ad usarlo per le grosse macchine tipo mietitrebbie, trattori e macchine operatrici ecc. I tir si possono limitare usando le ferrovie, (molte sono state abbandonate per favorire il trasporto su gomma).
In risposta al messaggio di Kiboko del 08/10/2018 alle 23:25:54Se i ricercatori dell'università di Padova che è una delle più rinomate al mondo, raccontano (e brevettano ) bufale fantasiose complottiste ci dobbiamo preoccupare non poco. Ognuno è comunque libero di pensarla come vuole. La rete se la si usa in maniera appropriata è una miniera di informazioni. Sta a all'individuo poi discriminare con raziocinio le numerose bufale dalle notizie veritiere. (Si cerca, si sentono tutte le campane e poi si valuta)
Non cè una lobby contro le batterie al magnesio dai ... Il magnesio sulla carta ha un anodo con caratteristiche migliori del litio. Oltre ad essere più comune in natura. Solo che non si riesce a trovare un elettrolita ingrado di non corrodere la batteria stessa. Sono vent'anni che ci si prova, prima gli italiani, poi gli israeliani, ora il Berkley Lab che forse potrebbe aver trovato qualcosa che potrebbe funzionare. Ma il complotto no, è solo una tecnologia nuova. E mi piacerebbe sapere dove hai trovato la notizie che si spengono le centrali per il borsino dell'energia e non per le fluttuazioni della domanda, ma forse preferirei non saperlo