Accessori extra per l'Islanda

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 07:26:05

Mi hanno risposto dicendomi che non ci sono informazioni sulla permanenza dei veicoli in Islanda oltre un mese. Il messaggio termina con una frase inquietante: Molte cose stanno cambiando, soprattutto in merito a restrizioni per il turismo.

Sono decine di anni che rimandiamo questo viaggio in islanda e il motivo è quello che ti hanno risposto, troppa gente, troppi tour organizzati, tanti mordi e fuggi, tante restrizioni, finiranno per limitare gli accessi se gia non lo hanno fatto

In risposta al messaggio di rubylove del 15/08/2024 alle 08:27:04

Sono decine di anni che rimandiamo questo viaggio in islanda e il motivo è quello che ti hanno risposto, troppa gente, troppi tour organizzati, tanti mordi e fuggi, tante restrizioni, finiranno per limitare gli accessi se gia non lo hanno fatto

Il loro concetto di troppa gente è molto diverso dal nostro.

Siamo stati in Islanda in fuoristrada. L'ultima volta ci siamo fermati due mesi e mezzo (c'è un nostro diario di viaggio a nome annapasqua). 
Alcune considerazioni: in Islanda è vietato fare fuoristrada, cioè uscire dalle piste. La buona notizia è che ci sono molte piste, molte di più di quelle note e conosciute. Il Daily 4x4 è un ottimo mezzo, non dovrebbe avere difficoltà sulla maggior parte dei percorsi. 
Uniche aree di attenzione sono le situazioni con pendenza laterale dove la maggiore altezza rispetto ad un fuoristrada può impensierire. E poi il vento, specie ad inizio e fine stagione: al nostro arrivo, a Giugno, abbiamo trovato vento a oltre 120 km/h. 
In questi casi si cerca un luogo protetto e ci si ferma muso al vento. Naturalmente si seguono sempre le previsioni (en.vedur.is).
In generale dal punto di vista fuoristradistico le piste principali hanno poche difficoltà, a parte i guadi.
I guadi possono essere molto variabili e non vanno mai sottovalutati: all'ingresso di Landmannalaugar c'è un guado di solito innocuo: nel giro di poche ore l'acqua è salita e un paio di mezzi si sono impiantati.
Le prime volte conviene fermarsi e osservare gli altri per capire la traiettoria migliore e imparare a "leggere" il guado. 
Con l'esperienza si impara a valutare velocità dell'acqua, tipo di fondo, buche, posizione e ripidità delle rampe di ingresso e uscita.
Normalmente i fiumi (come i torrenti alpini) sono al loro massimo alla sera e al minimo al mattino. In caso di dubbio se si arriva di sera ad un guado critico ci si ferma e si attraversa al mattino presto. 
Come in montagna, non bisogna aver paura a rinunciare se la situazione non convince. Non è un disonore, anzi.
L'Islanda è piccola e di solito non servono taniche  di carburante. Detto questo, può essere utile avere buona autonomia di carburante e viveri per poter rimanere a lungo nell'interno. 
Problema affollamento: l'Islanda è di moda ed è molto frequentata. La maggior parte dei turisti arriva in aereo a Reykyavik e in estate i luoghi raggiungibili in giornata da Reykyavik sono presi d'assalto.  Anche la ringroad è abbastanza pienotta e naturalmente i luoghi dell'interno raggiunti dai viaggi organizzati come Landmannalaugar e Askja.
Con il tuo mezzo puoi arrivare in zona la sera prima, dormire sul posto e visitare al mattino presto prima dell'arrivo del grosso dei visitatori.




 

In risposta al messaggio di giorgioste del 15/08/2024 alle 08:36:03

Il loro concetto di troppa gente è molto diverso dal nostro.

Probabilmente è così, sta di fatto che continuiamo a rimandare per andare altrove, forse mi lascio condizionare dal fatto che la maggior parte delle persone visitano l'islanda di corsa e vanno tutti negli stessi luoghi girando per il ring o facendo dei tour organizzati.
Di sicuro se ci vado, ci vado con il mio mezzo e gia questo cambia molto le cose.
 

In risposta al messaggio di rubylove del 15/08/2024 alle 09:22:43

Probabilmente è così, sta di fatto che continuiamo a rimandare per andare altrove, forse mi lascio condizionare dal fatto che la maggior parte delle persone visitano l'islanda di corsa e vanno tutti negli stessi luoghi girando per il ring o facendo dei tour organizzati. Di sicuro se ci vado, ci vado con il mio mezzo e gia questo cambia molto le cose.  

In certe attrazioni c’è un po’ di gente, ma tanta da dire “quanta ce n’è” molto poche e quasi sempre al massimo a un centinaio di metri del parcheggio.
Di bus in due settimane ne avrò incontrati si e no una dozzina, e credo che molti fossero di croceisti, viste le tre o quattro navi incrociate (se non era la stessa che faceva il nostro giro) effettivamente sproporzionate rispetto al resto.
Se hai dubbi che peggiori, vacci alla svelta 
Ne vale sicuramente la pena.
 

Di sicuro avete ragione, sta succedendo la stessa cosa  quasi ovunque ma certi posti diventano dei miti, se dici Patagonia e Terra del Fuoco è come dire islanda o forse ancora più mitizzati, nonostante la frequentazione, in Patagonia e Terra del fuoco, tolti i luoghi che sono considerati focali, poi c'è il nulla assoluto come densità abitativa e frequentazione turistica, vanno tutti al Perito Moreno, al Fitz Roy, alle torri del Paine a Ushuaia alla penisola Valdez e tutto il resto rimane un territorio sconfinato dove quando passi per le strade se incontri qualcuno ti saluta, in islanda sarà la stessa cosa, (meno il saluto) 

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 09:31:19

... e ci devi anche andare il prima possibile visto che le cose si stanno complicando. Non è escluso che presto ci saranno restrizioni esagerate.

Sono stato in Islanda 24 anni fa, in Pajero, con un gruppo organizzato di fuoristradisti.
Il piu' bel viaggio della mia vita, assieme a quello nel deserto libico.
All' epoca esisteva ancora un certo spirito di avventura.
E anche qualche rischio.
Da quanto leggo e sento, ho l' impressione che l' Islanda si sia trasformata in un immenso parco giochi per fuoristradisti piu' o meno autentici.
Oggi ci sono, giustamente, molti vincoli per i percorsi in fuoristrada.
Ma oramai nessun rischio
Salvo errore, c'e' copertura telefonica praticamente dappertutto, o meglio, nelle zone dove e' consentito accedere.
Se resti in panne con il veicolo, l' unico vero rischio sono i costi per il recupero.
L' Islanda resta un paese bellissimo, anche perche' unico, e merita di essere visitato almeno una volta nella vita.
Oggi come oggi la soluzione piu' pratica e anche piu' economica, secondo me, e' il viaggio organizzato.
Molte attrazioni si raggiungono in pullman.
Per qualche itinerario particolare nell' interno ci sono viaggi organizzati.
Sicuramente non sara' cambiata l' alta possibilita' di pioggia ed il forte vento (grossi problemi se si dorme in tenda).

In risposta al messaggio di salvatore del 15/08/2024 alle 10:39:24

Sono stato in Islanda 24 anni fa, in Pajero, con un gruppo organizzato di fuoristradisti. Il piu' bel viaggio della mia vita, assieme a quello nel deserto libico. All' epoca esisteva ancora un certo spirito di avventura.

E anche qualche rischio. Da quanto leggo e sento, ho l' impressione che l' Islanda si sia trasformata in un immenso parco giochi per fuoristradisti piu' o meno autentici. Oggi ci sono, giustamente, molti vincoli per i percorsi in fuoristrada. Ma oramai nessun rischio Salvo errore, c'e' copertura telefonica praticamente dappertutto, o meglio, nelle zone dove e' consentito accedere. Se resti in panne con il veicolo, l' unico vero rischio sono i costi per il recupero. L' Islanda resta un paese bellissimo, anche perche' unico, e merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Oggi come oggi la soluzione piu' pratica e anche piu' economica, secondo me, e' il viaggio organizzato. Molte attrazioni si raggiungono in pullman. Per qualche itinerario particolare nell' interno ci sono viaggi organizzati. Sicuramente non sara' cambiata l' alta possibilita' di pioggia ed il forte vento (grossi problemi se si dorme in tenda).

...

Qualcosa la condivido qualcosa no.
Se lo scopo é solo fare fuoristrada puro, credo ci siano posti più avventurosi, anche se mi dicono che alcune strade riservate ai fuoristrada veri, lo sono, ma penso che andare lì per quello, e non per quello che puoi vedere, abbia poco senso.
Poi é vero che il cellulare prende dappertutto e che puoi andare anche senza un Pajero, ma non per questo è un “immenso parco giochi” E SECONDO ME andare con un viaggio organizzato ha poco senso, nei posti più conosciuti ci vanno tutti, ma ci sono anche quelli, comunque notevoli, dove ti troverai quasi da solo.

Mentre é vero che di rischi non ce ne sono. (É comunque un posto molto civilizzato, non è come andare da soli nell’Africa centrale o a piedi nell’Amazzonia).
Non me ne voglia M48 (e forse é per quello che non mi ha considerato) ma a meno di non trasformare il camper in un fuori strada estremo, di modifiche ne serviranno veramente poche.
Sarà invece più importante pensare a se stessi, con abbigliamento impermeabile e caldo, e all’allenamento alle camminate, che non al mezzo o all’avventura.
Ma anche per me, anche solo col Duster, finora lo considero il più bel viaggio della mia vita… anche se penso che con un camper 4x4 e un mese a disposizione, sarebbe stato meglio ancora.

In risposta al messaggio di giorgioste del 15/08/2024 alle 11:16:37

Qualcosa la condivido qualcosa no. Se lo scopo é solo fare fuoristrada puro, credo ci siano posti più avventurosi, anche se mi dicono che alcune strade riservate ai fuoristrada veri, lo sono, ma penso che andare lì per

quello, e non per quello che puoi vedere, abbia poco senso. Poi é vero che il cellulare prende dappertutto e che puoi andare anche senza un Pajero, ma non per questo è un “immenso parco giochi” E SECONDO ME andare con un viaggio organizzato ha poco senso, nei posti più conosciuti ci vanno tutti, ma ci sono anche quelli, comunque notevoli, dove ti troverai quasi da solo. Mentre é vero che di rischi non ce ne sono. (É comunque un posto molto civilizzato, non è come andare da soli nell’Africa centrale o a piedi nell’Amazzonia). Non me ne voglia M48 (e forse é per quello che non mi ha considerato) ma a meno di non trasformare il camper in un fuori strada estremo, di modifiche ne serviranno veramente poche. Sarà invece più importante pensare a se stessi, con abbigliamento impermeabile e caldo, e all’allenamento alle camminate, che non al mezzo o all’avventura. Ma anche per me, anche solo col Duster, finora lo considero il più bel viaggio della mia vita… anche se penso che con un camper 4x4 e un mese a disposizione, sarebbe stato meglio ancora.

...

A me piace viaggiare con un mezzo che all'occorrenza se la può cavare in certe situazioni ma il tutto non fine a se stesso, mi piace anche osare, con la testa però, abbiamo percorso decine di migliaia di Km (50 mila circa) da Ushuaia al salar de Uyuni ma sempre con l'intento di godere il viaggio in tutti i suoi aspetti, ho tanti amici che vanno in tunisia per una settimana perchè a loro piace solo sdunare e non glie ne frega nulla neanche di sapere dove si trovano di preciso, ecco quello non mi piace, mezzo adatto al fuoristrada si, solo fuoristrada no!

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 11:34:15

Le cose da predisporre sono a largo campo. Meccanica, cellula, vestiario, foto, cibo ecc. Io credo che per stare tranquilli si deve rimenere ampliamente entro i limiti di tutto, ma proprio tutto. Il fuoristrada, anzi, la

strada molto sconnessa serve a raggiungere luoghi poco frequentati per godere di paesaggi incontaminati evitando la caciara di mandrie di turisti maleducati. Concordo con te che il viaggio erganizzato è una cosa molto diversa, forse è la scelta giusta per una vacanza breve di 5 giorni più 2 di viaggio aereo. Traghetto (caro) e mezzo proprio 4x4 fanno pensare a percorsi poco battuti da fare in aggiunta (non in alternativa) alle mete più gettonate, per questo l'idea iniziale delle 3 settimane è già evoluta in 5 settimane... ma ancora potrebbe allungarsi. Il mio camper 4x4 è già... notevole, ma devo verificare la storia degli sfiati su cambio e differenziali e valutare l'aspetto snorkel. Non pretendo di fare fuoristrada estremo, ma per stare tranquillo voglio ampi margini. Su tutto.

...

Sfiati si, snorkel no a mio parere, non credo che il tuo sia molto diverso dal mio, il collettore di aspirazione è molto alto e non serve

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 11:34:15

Le cose da predisporre sono a largo campo. Meccanica, cellula, vestiario, foto, cibo ecc. Io credo che per stare tranquilli si deve rimenere ampliamente entro i limiti di tutto, ma proprio tutto. Il fuoristrada, anzi, la

strada molto sconnessa serve a raggiungere luoghi poco frequentati per godere di paesaggi incontaminati evitando la caciara di mandrie di turisti maleducati. Concordo con te che il viaggio erganizzato è una cosa molto diversa, forse è la scelta giusta per una vacanza breve di 5 giorni più 2 di viaggio aereo. Traghetto (caro) e mezzo proprio 4x4 fanno pensare a percorsi poco battuti da fare in aggiunta (non in alternativa) alle mete più gettonate, per questo l'idea iniziale delle 3 settimane è già evoluta in 5 settimane... ma ancora potrebbe allungarsi. Il mio camper 4x4 è già... notevole, ma devo verificare la storia degli sfiati su cambio e differenziali e valutare l'aspetto snorkel. Non pretendo di fare fuoristrada estremo, ma per stare tranquillo voglio ampi margini. Su tutto.

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Come altezza più o meno massima dei guadi puoi prendere a riferimento la mia foto, fatta effettivamente a Landmannalaugar.
A quanto ho capito, salvo avversità molto veloci, se sono più alti la strada la limitano e non basta il 4x4.
Al noleggio ci hanno indicato un sito dove guardare sempre se le F che volevamo fare erano agibili.
Gli sterrati e i guadi non li hanno per fare divertire i turisti ma per mantenere le comunicazioni pur avendo i meno impatti  possibili sull’ambiente ma non hanno neanche l’interesse che la gente ci si blocchi.

In risposta al messaggio di giorgioste del 15/08/2024 alle 11:16:37

Qualcosa la condivido qualcosa no. Se lo scopo é solo fare fuoristrada puro, credo ci siano posti più avventurosi, anche se mi dicono che alcune strade riservate ai fuoristrada veri, lo sono, ma penso che andare lì per

quello, e non per quello che puoi vedere, abbia poco senso. Poi é vero che il cellulare prende dappertutto e che puoi andare anche senza un Pajero, ma non per questo è un “immenso parco giochi” E SECONDO ME andare con un viaggio organizzato ha poco senso, nei posti più conosciuti ci vanno tutti, ma ci sono anche quelli, comunque notevoli, dove ti troverai quasi da solo. Mentre é vero che di rischi non ce ne sono. (É comunque un posto molto civilizzato, non è come andare da soli nell’Africa centrale o a piedi nell’Amazzonia). Non me ne voglia M48 (e forse é per quello che non mi ha considerato) ma a meno di non trasformare il camper in un fuori strada estremo, di modifiche ne serviranno veramente poche. Sarà invece più importante pensare a se stessi, con abbigliamento impermeabile e caldo, e all’allenamento alle camminate, che non al mezzo o all’avventura. Ma anche per me, anche solo col Duster, finora lo considero il più bel viaggio della mia vita… anche se penso che con un camper 4x4 e un mese a disposizione, sarebbe stato meglio ancora.

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"nei posti più conosciuti ci vanno tutti, ma ci sono anche quelli, comunque notevoli, dove ti troverai quasi da solo"
E' proprio questo il mio dubbio.
Dubito che attualmente esistano posti dove potersi trovare soli.
Gia' all' epoca abbiamo incrociato tanti enormi fuoristrada (big foot) che andavano in questi posti.
Oggi bisognera' tenere comunque conto delle limitazioni di transito imposte.
La maggiore utilita' del camper sta nel fatto di poter avere un posto asciutto e caldo per mangiare e dormire.
"Cullati" dall' immancabile vento.

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 11:34:15

Le cose da predisporre sono a largo campo. Meccanica, cellula, vestiario, foto, cibo ecc. Io credo che per stare tranquilli si deve rimenere ampliamente entro i limiti di tutto, ma proprio tutto. Il fuoristrada, anzi, la

strada molto sconnessa serve a raggiungere luoghi poco frequentati per godere di paesaggi incontaminati evitando la caciara di mandrie di turisti maleducati. Concordo con te che il viaggio erganizzato è una cosa molto diversa, forse è la scelta giusta per una vacanza breve di 5 giorni più 2 di viaggio aereo. Traghetto (caro) e mezzo proprio 4x4 fanno pensare a percorsi poco battuti da fare in aggiunta (non in alternativa) alle mete più gettonate, per questo l'idea iniziale delle 3 settimane è già evoluta in 5 settimane... ma ancora potrebbe allungarsi. Il mio camper 4x4 è già... notevole, ma devo verificare la storia degli sfiati su cambio e differenziali e valutare l'aspetto snorkel. Non pretendo di fare fuoristrada estremo, ma per stare tranquillo voglio ampi margini. Su tutto.

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"valutare l'aspetto snorkel"
Premetto che non sono appassionato di fuoristrada.
All' epoca, il capogruppo, fuoristradista esperto, mi spiego' che lo snorkel normalmente non serve in Islanda.
Il problema nasce quando il veicolo, nell' attraversamento di un guado, e quindi con lo scarico sotto acqua, si spegne.
In questo caso l' acqua entra nel motore e provoca danni.
E in effetti ricordo alcuni guadi con l' acqua sopra il cofano del Pajero.
Superati senza problemi con il motore acceso.

In risposta al messaggio di Emme48 del 15/08/2024 alle 01:25:14

A Settembre comincino a chiudere le F-Road interne che PER LEGGE si possono percorrere solo con i 4x4, col Ducato starai molto sulla 1, la Ring Road, che pullula di attrazioni. Molte strade sterrate, quelle il cui numero

NON inizia per F sono percorribili col Ducato, ma con l'inizio del maltempo vengono chiuse per evitare che si rovinino. Il meteo sappiamo che è una variabile, ma per capire cosa potrebbe essere chiuso a Settembre 2025 verifica qui sotto cosa e quando chiuderanno a Settembre 2024.  

...

Grazie mille Marco, purtroppo mi sa che dovrò rinunciare perché tra ieri sera e stamani, studiando un po’ mi sono reso conto che il cane potrebbe rappresentare un problema (si parla addirittura di quarantena in ingresso)   Possibile che nessuno sia mai andato in Islanda con un animale domestico?