In risposta al messaggio di rikko2 del 22/03/2024 alle 22:49:46Rispondo perchè è lo stesso concetto mio..., ma te lo ha detto il medico che devi caricare la batteria a 50 A o 80 A...?
Saludos rifaccio l'intervento fatto in altri post: ho una LITIO da cinque/sei anni assemblata da me (celle giallone) le ricarico con un pannello solare, mi porto dietro un dc/dc comprato da ALIEX... settabile usato unasola volta un paio d'ore in Islanda con 15 Ampere, per i cavi e l'alternatore del mio vecchio (2002) Big Marlin, una passeggiata. Mi porto dietro un caricabatteria (Cinese) per LITIO a 220V ci ho caricato celle litio da 300 A in accumulo domestico; usato in viaggio... MAI, lo uso a volte nelle lunghe soste a casa per mantenimento. Qualcuno mi spiega perche mai dovrei stressare le mie giallone con cariche da 80 Ampere tramite costosissimi accrocchi (costano più delle batterie), e per fare ciò rifare l'impianto del camper? Spesso sono solo PIPP* mentali Una domanda per Ciro (SZOPEN): vedo che hai il DIODO-RESISTENZA, io l'ho eliminato quando ho installato la LITIO, funziona con i valori di resistenza e fusibile del buon EMME48 ho hai modificato i valori?? Saludos Enrico
In risposta al messaggio di salomogi del 22/03/2024 alle 21:12:48"L'ultimo arrivato da 50A"
Il DCDC Victron Orion-TR Smart 30A pur essento pienamente configurabile secondo varie esigenze, non puo essere impostata una corrente di ricarica a piacimento. Ma ci sono disponibili due potenze diverse 18A e 30A. L'ultimoarrivato da 50A invece è un modello molto piu performante (rendimento 98%) ed è completamente configurabile anche nella corrente in uscita. Man mano che la lifepo4 si carica, all' interno delle celle aumenta la resistenza interna. L'Orion la rileva e riduce progressivamente la carica fino ad arrivare a 0A o poco più. Quindi, se all'inizio eroga 30A , questa resta tale per un certo periodo di tempo a seconda del livello di scarica della lifepo4. (= resistenza interna molto bassa) La batteria scarica assorbe con intensità rilevante, aspira violentemente tutto quello che il DCDC può erogare, e se non ci fosse il DCDC, richiede tutta la corrente possibile e il massimo possibile all'alternatore! Sulla mia lifepo4 da 230A, già al 90% inizia a diminuire entrando in fase di assorbimento per il tempo prefissato.
In risposta al messaggio di ezio55 del 22/03/2024 alle 23:19:04Quando scendi dal passo di montagna avere 2KW in più di freno motore è comodo!
Rispondo perchè è lo stesso concetto mio..., ma te lo ha detto il medico che devi caricare la batteria a 50 A o 80 A...? Perchè devi rifare l'impianto solo per caricare a nucleare? Certo..., le LiFePo permettono carichee scariche notevoli, ma servono? Ci facciamo delle pippe mentali incredibili e ci complichiamo la vita per nulla, poi..., attenzione..., ognuno è libero di complicarsi la vita come vuole, ci mancherebbe... Saluti.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 22/03/2024 alle 21:21:47Ti sto seguendo con interesse.
Qualche considerazione teorica concedimela però... Il fatto che gli impianti dei camper vadano in crisi è una delle leggende metropolitane messe in giro dai reparti marketing. Se su un impianto si presenta una correnteeccessiva il risultato non è uno psicodramma elettrotecnico ma la semplice interruzione di un fusibile. A casa una presa da 10A è cablata con un cavo da 1,5mmq. Se sul camper hai un 6mmq, 40A faranno appena tiepido il cavo e a 50A un fusibile si immolerà per il mezzo. La curva litio non esiste. Le lifepo4 si caricano a tensione costante. Qualsiasi alimentatore in grado di fornire una tensione tra 13,8 e 14,5V va benissimo per la ricarica. Quindi qualsiasi caricabatteria presente di serie sui camper degli ultimi 50 anni è più che sufficiente. Analogamente dicasi per MPPT e DC DC. Caricare e scaricare completamente le lifepo4 ne riduce la vita utile. Quindi tutti gli accrocchi montati per avere la ricarica al 100% e la tensione di mantenimento in rimessaggio vanno a discapito della durata della batteria. Caricare e scaricare una Lifepo4 a 1C piuttosto che a 0,1C non ne pregiudica la longevità. E per finire, sto aspettando da un anno che il mio alternatore in parallelo secco con 600ah di Lifepo4 vada a fuoco come promesso da Victron. Ma sta ancora lì a funzionare e non vuole saperne. Però non provateci a casa!
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 22/03/2024 alle 21:21:47Le promesse fatte da Victron lasciano il tempo che trovano, le loro prime batterie erano costituite da celle Winston, ora, di giallo è rimasto solo l’involucro che ricopre le prismatiche blu.
Qualche considerazione teorica concedimela però... Il fatto che gli impianti dei camper vadano in crisi è una delle leggende metropolitane messe in giro dai reparti marketing. Se su un impianto si presenta una correnteeccessiva il risultato non è uno psicodramma elettrotecnico ma la semplice interruzione di un fusibile. A casa una presa da 10A è cablata con un cavo da 1,5mmq. Se sul camper hai un 6mmq, 40A faranno appena tiepido il cavo e a 50A un fusibile si immolerà per il mezzo. La curva litio non esiste. Le lifepo4 si caricano a tensione costante. Qualsiasi alimentatore in grado di fornire una tensione tra 13,8 e 14,5V va benissimo per la ricarica. Quindi qualsiasi caricabatteria presente di serie sui camper degli ultimi 50 anni è più che sufficiente. Analogamente dicasi per MPPT e DC DC. Caricare e scaricare completamente le lifepo4 ne riduce la vita utile. Quindi tutti gli accrocchi montati per avere la ricarica al 100% e la tensione di mantenimento in rimessaggio vanno a discapito della durata della batteria. Caricare e scaricare una Lifepo4 a 1C piuttosto che a 0,1C non ne pregiudica la longevità. E per finire, sto aspettando da un anno che il mio alternatore in parallelo secco con 600ah di Lifepo4 vada a fuoco come promesso da Victron. Ma sta ancora lì a funzionare e non vuole saperne. Però non provateci a casa!
In risposta al messaggio di rikko2 del 22/03/2024 alle 22:49:46Buongiorno Enrico, non ho fatto alcuna modifica, tal quale come proposto da Marco m48, se riesci a vedere bene la foto, sul reoforo del diodo (sul catodo lato BM) ho opportunamente creato un occhiello, chiuso con una piccola saldatura, anodo direttamente saldato alla resistenza e porta fusibile con cavo tra i 2,5 ed i 4 mmq (purtroppo le sezioni cinesi non si capiscono bene) con all’Interno un fusibile da 10A.
Saludos rifaccio l'intervento fatto in altri post: ho una LITIO da cinque/sei anni assemblata da me (celle giallone) le ricarico con un pannello solare, mi porto dietro un dc/dc comprato da ALIEX... settabile usato unasola volta un paio d'ore in Islanda con 15 Ampere, per i cavi e l'alternatore del mio vecchio (2002) Big Marlin, una passeggiata. Mi porto dietro un caricabatteria (Cinese) per LITIO a 220V ci ho caricato celle litio da 300 A in accumulo domestico; usato in viaggio... MAI, lo uso a volte nelle lunghe soste a casa per mantenimento. Qualcuno mi spiega perche mai dovrei stressare le mie giallone con cariche da 80 Ampere tramite costosissimi accrocchi (costano più delle batterie), e per fare ciò rifare l'impianto del camper? Spesso sono solo PIPP* mentali Una domanda per Ciro (SZOPEN): vedo che hai il DIODO-RESISTENZA, io l'ho eliminato quando ho installato la LITIO, funziona con i valori di resistenza e fusibile del buon EMME48 ho hai modificato i valori?? Saludos Enrico
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 10:59:49Si però, a te è bruciato un BMS da 40A cui credo accetti 20A in carica al quale però era collegato non solo la batteria da 150Ah ma anche un caricatore da 4000 Watt (tra i 280 ed i 300A) ed Arduino o no, non è chiaro cosa sia successo ma, una potenza di ricarica del genere è difficile da trovare in un camper.
Quello che vedete in foto è il risultato di test fatti personalmente. Dopo una ventina di scariche/cariche un componente dell'impianto è andato in crisi ed ha preso fuoco, prove fatte al banco, in automatico con controllotramite Arduino, su batteria da 150Ah. L'intento era proprio di vedere l'affidabilità del sistema in previsione di montare il tutto senza apportare modifiche, cioè plug&play. Prove fatte su 4 pacchi batteria nuovi da 150Ah, autoassemblate al costo di circa 300 euro a pacco (verranno divise tra me e colleghi camperisti). Quindi dopo circa 80 cicli complessivi un sistema su 4 ha ceduto. Durante i primi minuti di carica la batteria Lifepo4 da 150A ha un assorbimento che può arrivare a più di 100A come niente, lasciare cavi, connessioni e fusibili che deteriorano ad ogni scaldata a fare da limitatore non è una buona idea. Con il passare del tempo le continue scaldate incontrollate all'impianto porta a un decadimento delle caratteristiche iniziali. Fortunatamente ho il vizio di testare le cose prima di montarle in camper. SCONSIGLIO VIVAMENTE DI MONTARE UNA LITIO SENZA UN LIMITATORE DI CORRENTE. Consiglio vivamente a chi decide di non montarlo di fare un costante controllo dello stato del impianto.
In risposta al messaggio di ezio55 del 22/03/2024 alle 23:19:04Ezio ci stiamo preparando a ciò che sarà tra un decennio, dovresti farlo anche tu: Tu sei futuro.
Rispondo perchè è lo stesso concetto mio..., ma te lo ha detto il medico che devi caricare la batteria a 50 A o 80 A...? Perchè devi rifare l'impianto solo per caricare a nucleare? Certo..., le LiFePo permettono carichee scariche notevoli, ma servono? Ci facciamo delle pippe mentali incredibili e ci complichiamo la vita per nulla, poi..., attenzione..., ognuno è libero di complicarsi la vita come vuole, ci mancherebbe... Saluti.
In risposta al messaggio di Szopen del 23/03/2024 alle 12:00:51Scusa ma non hai chiaro come ho fatto il test, il sistema è fatto da 4 batterie su 4 linee separate, controllate da un Arduino (Arduino assorbe 0.5 A) che controlla 4 relè, i quali controllano carica e scarica delle 4 batterie...in pratica sono 4 impianti indipendenti.
Ezio ci stiamo preparando a ciò che sarà tra un decennio, dovresti farlo anche tu: Tu sei futuro. Ciro.
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 12:36:46A me è chiarissimo, avevi detto che per la ricarica stavi utilizzando un caricatore da 4000 Watt o sbaglio?
Scusa ma non hai chiaro come ho fatto il test, il sistema è fatto da 4 batterie su 4 linee separate, controllate da un Arduino (Arduino assorbe 0.5 A) che controlla 4 relè, i quali controllano carica e scarica delle 4 batterie...inpratica sono 4 impianti indipendenti. Ogni linea riproduce una batteria collegata ad un alternatore o qualsiasi generatore in grado di fornire la corrente richiesta dalla batteria. Il BMS utilizzato è uno dei più venduti ed utilizzati in commercio. Il risultato che emerge è che se avessi limitato la corrente in carica, diciamo a 30A, quasi sicuramente non sarebbe successo. Le celle litio quando profondamente scariche hanno una resistenza molto bassa, più profonda è la scarica più bassa è tale resistenza...in questi casi le correnti succhiate dalla batteria possono essere altissime. Una cosa è limitarli attivamente e controllati con un dispositivo, altra cosa è lasciare tutto al caso, cioè a perdite e strozzature sconosciute dell'impianto. Esistono DC-DC economici e con caratteristiche ottime, mettere a rischio un camper che vale decine di migliaia di euro per risparmiarne 100 mi sembra sbagliato.
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 12:36:46Ciao Tiziano.
Scusa ma non hai chiaro come ho fatto il test, il sistema è fatto da 4 batterie su 4 linee separate, controllate da un Arduino (Arduino assorbe 0.5 A) che controlla 4 relè, i quali controllano carica e scarica delle 4 batterie...inpratica sono 4 impianti indipendenti. Ogni linea riproduce una batteria collegata ad un alternatore o qualsiasi generatore in grado di fornire la corrente richiesta dalla batteria. Il BMS utilizzato è uno dei più venduti ed utilizzati in commercio. Il risultato che emerge è che se avessi limitato la corrente in carica, diciamo a 30A, quasi sicuramente non sarebbe successo. Le celle litio quando profondamente scariche hanno una resistenza molto bassa, più profonda è la scarica più bassa è tale resistenza...in questi casi le correnti succhiate dalla batteria possono essere altissime. Una cosa è limitarli attivamente e controllati con un dispositivo, altra cosa è lasciare tutto al caso, cioè a perdite e strozzature sconosciute dell'impianto. Esistono DC-DC economici e con caratteristiche ottime, mettere a rischio un camper che vale decine di migliaia di euro per risparmiarne 100 mi sembra sbagliato.
In risposta al messaggio di salvatore del 23/03/2024 alle 13:52:53Ho costruito 4 pacchi batteria da 150Ah.
Ciao Tiziano. Sinceramente non ho capito che esperimento hai fatto. O meglio, ho capito che hai preso una batteria litio da 150ah, hai messo un bms esterno (caratteristiche?) e poi hai provato a ricaricarla con..... (nonho capito cosa), senza alcuna protezione. Il bms e' andato a fuoco. E' ovvio che se hai visto entrare 100 ampere, la fonte di ricarica doveva essere in grado di erogarli. Non ho capito perche' quattro batterie da 150ah. Non ho capito neanche a che ti e' servito Arduino. Comunque quello che scrivi conferma in pieno le mie perplessita' circa l' utilizzo di una litio di grande capacita' (150ah o piu') senza un convertitore.
https://it.eco-worthy.com/produ...
In risposta al messaggio di salvatore del 23/03/2024 alle 10:03:55In un impianto old style la corrente che arriva alla BS dipende sempre dalla differenza di potenziale tra alternatore e BS, divisa per la somma delle resistenze di impianto e BS.
Ti sto seguendo con interesse. Non ho una grande preparazione teorica ma ho una lunghissima esperienza (cioe' provo le cose ) con apparati elettrici / elettronici. Quello che scrivi sembrebbe confermato dalla mia litio plug&playda 100ah, messa al posto della precedente piombo senza alcuna modifica all' impianto elettrico. Cosa entra e cosa esce dalla batteria, sia quando collegata all' alternatore sia quando collegata alla 230, lo vedo da un voltmetro / amperometro digitale bidirezionale fisso. E non vedo situazioni anomale, nel senso che non ho mai visto in entrata e in uscita piu' di 20 ampere. Questo da oltre 4 anni. Pero' non mi sentirei di collegare allo stesso modo una normale litio da 200ah o piu'. Il mio camper ha un alternatore da 180 ampere. Con i fari accesi, quando parte il climatizzatore o la ventola di raffreddamento del motore, si siede di meno di mezzo volt. Cio' significa che ha disponibile molta potenza e quindi manderebbe tanti ampere alla batteria, probabilmente tutti quelli che la batteria puo' assorbire. Incidentalmente: qual' e' il fusibile al quale ti riferisci che dovrebbe saltare in caso di sovraccarico? Ecco perche' sto valutando il convertitore dc/dc Orion. Per finire una curiosita' tecnica. Ho capito bene che hai collegato l' alternatore del tuo camper direttamente ad un litio da 600ah?
In risposta al messaggio di Szopen del 23/03/2024 alle 10:26:12Sulle batterie paradossalmente sono i più onesti, perché con poco più di 1500€ ti danno 330ah, più del doppio rispetto a NDS Dometic.
Le promesse fatte da Victron lasciano il tempo che trovano, le loro prime batterie erano costituite da celle Winston, ora, di giallo è rimasto solo l’involucro che ricopre le prismatiche blu. Giustamente, visto cheil camperista “ignorante” della materia spende quasi 1500 euro per una batteria TOP composta da 20 cellette da 30Ah perché non adeguarsi al mercato? Ciro. P.S. Anche la promessa che il nuovo Orion sarebbe stato aggiornato alla sincronizzazione in rete Smart NetWorking non è stata mantenuta. Il dispositivo può essere interfacciato solo a sensori di temperatura per ottimizzare la carica ma questo, lo fanno già anche alcuni dc-da già presenti da tempo sul mercato.
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 10:59:49Per carità non creiamo altre leggende metropolitane.
Quello che vedete in foto è il risultato di test fatti personalmente. Dopo una ventina di scariche/cariche un componente dell'impianto è andato in crisi ed ha preso fuoco, prove fatte al banco, in automatico con controllotramite Arduino, su batteria da 150Ah. L'intento era proprio di vedere l'affidabilità del sistema in previsione di montare il tutto senza apportare modifiche, cioè plug&play. Prove fatte su 4 pacchi batteria nuovi da 150Ah, autoassemblate al costo di circa 300 euro a pacco (verranno divise tra me e colleghi camperisti). Quindi dopo circa 80 cicli complessivi un sistema su 4 ha ceduto. Durante i primi minuti di carica la batteria Lifepo4 da 150A ha un assorbimento che può arrivare a più di 100A come niente, lasciare cavi, connessioni e fusibili che deteriorano ad ogni scaldata a fare da limitatore non è una buona idea. Con il passare del tempo le continue scaldate incontrollate all'impianto porta a un decadimento delle caratteristiche iniziali. Fortunatamente ho il vizio di testare le cose prima di montarle in camper. SCONSIGLIO VIVAMENTE DI MONTARE UNA LITIO SENZA UN LIMITATORE DI CORRENTE. Consiglio vivamente a chi decide di non montarlo di fare un costante controllo dello stato del impianto.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 23/03/2024 alle 16:22:03Non so come si comporta un fusibile quando viene attraversato per lunghi periodi da correnti poco sotto il suo limite di fusione.
Per carità non creiamo altre leggende metropolitane. Su quale datasheet l'hai letto che il fusibile si deteriora con le scaldate? Hai fatto delle prove? Non volermene, ma dici che non monteresti mai una lifepo4 senza unlimitatore di corrente. Però, paradossalmente, nel tuo test è proprio il limitatore di corrente che è andato a fuoco, non la batteria. Con due limitatori di corrente in serie raddoppi il rischio di guasto e rogo del mezzo. Un DC-DC gestisce decine di Ampere di corrente tramite piccoli mosfet, scaldando come una stufetta, tanto che spesso necessitano di raffreddamento attivo. Non lo vedo un oggetto tanto più sicuro di un fusibile+resistenza dell'impianto di fabbrica. Ma magari mi sbaglio.
https://batterie-online.it/a/vi...
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 23/03/2024 alle 16:22:03Nel mio caso con alternatore maggiorato, cavo 1mt circa e da 10mmq da BM a BS, un fusibile da 30/40A a batteria profondamente scarica salterebbe subito nei primi istanti, lo dico da prove fatte non teoria.
Per carità non creiamo altre leggende metropolitane. Su quale datasheet l'hai letto che il fusibile si deteriora con le scaldate? Hai fatto delle prove? Non volermene, ma dici che non monteresti mai una lifepo4 senza unlimitatore di corrente. Però, paradossalmente, nel tuo test è proprio il limitatore di corrente che è andato a fuoco, non la batteria. Con due limitatori di corrente in serie raddoppi il rischio di guasto e rogo del mezzo. Un DC-DC gestisce decine di Ampere di corrente tramite piccoli mosfet, scaldando come una stufetta, tanto che spesso necessitano di raffreddamento attivo. Non lo vedo un oggetto tanto più sicuro di un fusibile+resistenza dell'impianto di fabbrica. Ma magari mi sbaglio.
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 17:40:03Ragiono anche io come te.
Nel mio caso con alternatore maggiorato, cavo 1mt circa e da 10mmq da BM a BS, un fusibile da 30/40A a batteria profondamente scarica salterebbe subito nei primi istanti, lo dico da prove fatte non teoria. Arriverei a destinazionesenza aver caricato la batteria chissà quante volte. Come calcoli il fusibile da mettere? Nei primi minuti di carica non controllata, con batteria scarica da 150Ah, con BMS da 100A - 5A bilanciamento, ho letto correnti superiori a 60A, certo la batteria li regge, ma preferisco caricare con 40A controllati, addirittura sto valutando se mettere il dc-dc da 20A. Poi tieni presente, come dice Salvatore, che i cavi dopo un certo numero di scaldate diventano cotti e rigidi, non più adatti a sopportare la corrente di un eventuale fusibile montato quando erano nuovi. Ripeto è sbagliato demandare all'impianto il controllo della corrente, diverso è farlo fare a un dispositivo progettato per fare questo. Comunque ognuno può fare come vuole, io preferisco avere il controllo della corrente, dopo quello che ho visto non mi sentirei tranquillo durante il viaggio. Che i fusibili si deteriorano con l'utilizzo rimanendo funzionali capita. Fusibile da 30A .
https://www.negozioequo.com/it/...