In risposta al messaggio di Szopen del 23/03/2024 alle 17:53:37Ora insieme ai colleghi con cui dividerò le batterie stiamo valutando quale DC-DC montare.
Un fusibile della portata uguale o leggermente inferiore alla soglia d’intervento del BMS in caso di sovraccarico, nel tuo caso uno da 20A. Ciro
In risposta al messaggio di salvatore del 23/03/2024 alle 17:28:41Probabilmente ti è capitato di vedere impianti non a norma. In una linea domestica con adeguata protezione magnetotermica non esiste l'eventualità che il cavo si bruci.
Non so come si comporta un fusibile quando viene attraversato per lunghi periodi da correnti poco sotto il suo limite di fusione. Pero' mi e' capitato piu' volte di vedere in un impianto di casa dei cavi cotti e addiritturaspine fuse nella presa quando collegate per lunghi periodi a uno o piu' elettrodomestici dal forte assorbimento. Per dire che le scaldate li' per li' sembrano non dare problemi ma alla lunga i problemi li possono dare. I convertitori di corrente dc/dc sicuramente scaldano e per questo sono opportunamente raffreddati. Parliamo di prodotti seri, come questo Aspetto la disponibilita' del Victron Orion XS segnalato dall' amico salomogi, che ringrazio, che dovrebbe aver risolto il problema del riscaldamento. Ovviamente sto cercando solo di capire.
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 17:40:03Come ho scritto qualche post addietro, smonti la agm, monti la litio scarica, vai a farti un giro veloce.
Nel mio caso con alternatore maggiorato, cavo 1mt circa e da 10mmq da BM a BS, un fusibile da 30/40A a batteria profondamente scarica salterebbe subito nei primi istanti, lo dico da prove fatte non teoria. Arriverei a destinazionesenza aver caricato la batteria chissà quante volte. Come calcoli il fusibile da mettere? Nei primi minuti di carica non controllata, con batteria scarica da 150Ah, con BMS da 100A - 5A bilanciamento, ho letto correnti superiori a 60A, certo la batteria li regge, ma preferisco caricare con 40A controllati, addirittura sto valutando se mettere il dc-dc da 20A. Poi tieni presente, come dice Salvatore, che i cavi dopo un certo numero di scaldate diventano cotti e rigidi, non più adatti a sopportare la corrente di un eventuale fusibile montato quando erano nuovi. Ripeto è sbagliato demandare all'impianto il controllo della corrente, diverso è farlo fare a un dispositivo progettato per fare questo. Comunque ognuno può fare come vuole, io preferisco avere il controllo della corrente, dopo quello che ho visto non mi sentirei tranquillo durante il viaggio. Che i fusibili si deteriorano con l'utilizzo rimanendo funzionali capita. Fusibile da 30A .
In risposta al messaggio di banoyo del 23/03/2024 alle 17:40:03I cavi, come qualsiasi altro componente, non sono tutti uguali... Andrebbero scelti secondo il tipo di utilizzo, luogo e tipo di posa, carico di lavoro, se deve fare curve e quanto sono raggiate etc etc
Nel mio caso con alternatore maggiorato, cavo 1mt circa e da 10mmq da BM a BS, un fusibile da 30/40A a batteria profondamente scarica salterebbe subito nei primi istanti, lo dico da prove fatte non teoria. Arriverei a destinazionesenza aver caricato la batteria chissà quante volte. Come calcoli il fusibile da mettere? Nei primi minuti di carica non controllata, con batteria scarica da 150Ah, con BMS da 100A - 5A bilanciamento, ho letto correnti superiori a 60A, certo la batteria li regge, ma preferisco caricare con 40A controllati, addirittura sto valutando se mettere il dc-dc da 20A. Poi tieni presente, come dice Salvatore, che i cavi dopo un certo numero di scaldate diventano cotti e rigidi, non più adatti a sopportare la corrente di un eventuale fusibile montato quando erano nuovi. Ripeto è sbagliato demandare all'impianto il controllo della corrente, diverso è farlo fare a un dispositivo progettato per fare questo. Comunque ognuno può fare come vuole, io preferisco avere il controllo della corrente, dopo quello che ho visto non mi sentirei tranquillo durante il viaggio. Che i fusibili si deteriorano con l'utilizzo rimanendo funzionali capita. Fusibile da 30A .
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/03/2024 alle 20:27:40Premesso che i test che ho fatto erano mirati a mettere sotto stress la batteria e BMS per provarne l'affidabilità, volevo capire eventuali punti deboli di un impianto senza DC-DC, non avevo messo nemmeno un fusibile...cercavo un eventuale punto debole dell'impianto.
I cavi, come qualsiasi altro componente, non sono tutti uguali... Andrebbero scelti secondo il tipo di utilizzo, luogo e tipo di posa, carico di lavoro, se deve fare curve e quanto sono raggiate etc etc I cavi da usare peri pannelli fotovoltaici (H1Z2Z2-K) sono un tipo diverso da quello che si usa per l'impianto domestico o in camper; per me non si può prendere il primo cavo che capita in mano al brico per fare il cablaggio su un camper specie su certe utenze (inverter, carica durante il viaggio, batterie LFP)... Io esempio metterei almeno un cavo N07G9-K e lo dimensionerei secondo la condizione lavorativa peggiore del mio caso proprio per non farlo lavorare in condizioni d'esercizio border line così da preservare le caratteristiche più a lungo riducendo le probabilità di imprevisti spiacevoli. Facendo un'analogia con l'idraulica... I tubi in polipropilene PPR (quelli verdi) hanno una durata temporale d'esercizio a seconda della pressione e temperatura del fluido; stesso vale per i cavi o meglio il loro rivestimento/isolamento dove la variabile è la temperatura e agenti esterni del luogo di posa. Se si vede che il cavo brunisce significa che il dimensionamento di esso per il lavoro che deve fare e luogo non è adatto ed è sottodimensionato (esempio a me è capitato sul frigo con il cavo di fabbrica) o nella migliore delle ipotesi è solo la tipologia di cavo errato. Stesso discorso, sempre per analogia, va fatto con il BMS... Hai fatto un test con BMS da 40A (sembra sia in carica che scarica continuativi) ma che carico hai usato in scarica? E per caricare? Sia in carica che scarica avresti dovuto stare entro i 480-520 W con il carico (ovviamente con cavi adeguati). Sinceramente senza aver modo di controllare la corrente tramite pinza o shunt adeguato lo trovo un test superficiale e, quindi, che non permette di fare un'analisi guasto adeguata. Si fanno allarmismi inutili. Per me non è stato un problema del BMS ma del test che hai voluto fare andando ben oltre le capacità del BMS e giustamente si è carbonizzato sulla parte circuitale di potenza. Su una 150 Ah metterei almeno un BMS che in continuo permetta di gestire 200 A così da avere margine e tolleranza su ogni componente di potenza e relative piste. Secondo me il problema sta in una tua valutazione errata di ciò che fa quel modello di BMS in particolare... Non tutti i BMS limitano attivamente la corrente di carica/scarica... Alcuni indicano solo al caricabatteria tramite esempio canbus o contatti puliti quanto e quando limitare la corrente di carica (es. su le BEV durante la ricarica alle fast CCS2 tramite la Power Line; in questo caso il BMS indica alla colonnina quanto erogare istante per istante a seconda delle condizioni della batteria e non è il BMS che in modo attivo all'interno di esso limita la corrente).. Oppure in caso di sovracorrente stacca le celle ma per fare ciò il BMS deve essere programmabile o avere valori preimpostati compatibili con le celle che si usano e anche carico di lavoro. Teoricamente tutti dovrebbero staccare per sotto/sovra tensione dato che sono valori pressochè fissi per le LFP; stesso dicasi per la temperatura.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 23/03/2024 alle 19:09:59"Probabilmente ti è capitato di vedere impianti non a norma"
Probabilmente ti è capitato di vedere impianti non a norma. In una linea domestica con adeguata protezione magnetotermica non esiste l'eventualità che il cavo si bruci. Discorso diverso per le prese, dove anche con prodottidi qualità l'accoppiamento può risultare precario e generare calore. Per il DC DC, come già detto, se sottoposto a carichi elevati la zona dei mosfet può arrivare a temperature poco inferiori ai 100°. Pur scegliendo un prodotto di eccelsa qualità non è detto che la limitazione operata sia più sicura della limitazione fatta dalla caduta di tensione di un impianto originale, che produce si calore, ma distribuito su tutta la lunghezza del cavo. In parole povere, ciò che non c'è non si può rompere.
In risposta al messaggio di salvatore del 24/03/2024 alle 09:20:39Un appunto: l'efficienza del 98,5% è quella di picco e solitamente non coincide con il punto di lavoro a carico massimo; quell'efficienza me l'aspetterei attorno al 60-80% del carico nominale dopo che le temperature dei componenti sono a regime.
Probabilmente ti è capitato di vedere impianti non a norma Si', cioe' la gran parte degli impianti elettrici domestici oggi esistenti in Italia. Da qualche anno la situazione e' fortunatamente cambiata in meglio. Nel sensoche gli impianti sono sempre gli stessi ma gli elettrodomestici sono molto piu' efficienti e quindi hanno minori esigenze energetiche e quindi gli impianti sono meno sollecitati. I led hanno letteralmente rivoluzionato l' illuminazione in termini di consumi elettrici. Ovviamente se si adottano le lampade a led. Per quanto mi riguarda, la scelta (per il momento solo teorica) l' ho fatta: batteria al litio di grande capacita', anche di marca non rinomata, nessuna modifica all' impianto elettrico, convertitore dc/dc Victron Orion XS. Parliamo di un convertitore in grado di erogare 50 ampere con una efficienza del 98,5%. Significa che, nella peggiore delle ipotesi, dovra' dissipare una decina di watt. Spero di poter vedere presto un test.
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/03/2024 alle 20:27:40Il BMS testato da Tiziano dichiara di proteggere da sovratensione oltre 15V, sottotensione sotto 8V, sovracorrente oltre 40A e cortocircuito, che rientra nel sovracorrente.
I cavi, come qualsiasi altro componente, non sono tutti uguali... Andrebbero scelti secondo il tipo di utilizzo, luogo e tipo di posa, carico di lavoro, se deve fare curve e quanto sono raggiate etc etc I cavi da usare peri pannelli fotovoltaici (H1Z2Z2-K) sono un tipo diverso da quello che si usa per l'impianto domestico o in camper; per me non si può prendere il primo cavo che capita in mano al brico per fare il cablaggio su un camper specie su certe utenze (inverter, carica durante il viaggio, batterie LFP)... Io esempio metterei almeno un cavo N07G9-K e lo dimensionerei secondo la condizione lavorativa peggiore del mio caso proprio per non farlo lavorare in condizioni d'esercizio border line così da preservare le caratteristiche più a lungo riducendo le probabilità di imprevisti spiacevoli. Facendo un'analogia con l'idraulica... I tubi in polipropilene PPR (quelli verdi) hanno una durata temporale d'esercizio a seconda della pressione e temperatura del fluido; stesso vale per i cavi o meglio il loro rivestimento/isolamento dove la variabile è la temperatura e agenti esterni del luogo di posa. Se si vede che il cavo brunisce significa che il dimensionamento di esso per il lavoro che deve fare e luogo non è adatto ed è sottodimensionato (esempio a me è capitato sul frigo con il cavo di fabbrica) o nella migliore delle ipotesi è solo la tipologia di cavo errato. Stesso discorso, sempre per analogia, va fatto con il BMS... Hai fatto un test con BMS da 40A (sembra sia in carica che scarica continuativi) ma che carico hai usato in scarica? E per caricare? Sia in carica che scarica avresti dovuto stare entro i 480-520 W con il carico (ovviamente con cavi adeguati). Sinceramente senza aver modo di controllare la corrente tramite pinza o shunt adeguato lo trovo un test superficiale e, quindi, che non permette di fare un'analisi guasto adeguata. Si fanno allarmismi inutili. Per me non è stato un problema del BMS ma del test che hai voluto fare andando ben oltre le capacità del BMS e giustamente si è carbonizzato sulla parte circuitale di potenza. Su una 150 Ah metterei almeno un BMS che in continuo permetta di gestire 200 A così da avere margine e tolleranza su ogni componente di potenza e relative piste. Secondo me il problema sta in una tua valutazione errata di ciò che fa quel modello di BMS in particolare... Non tutti i BMS limitano attivamente la corrente di carica/scarica... Alcuni indicano solo al caricabatteria tramite esempio canbus o contatti puliti quanto e quando limitare la corrente di carica (es. su le BEV durante la ricarica alle fast CCS2 tramite la Power Line; in questo caso il BMS indica alla colonnina quanto erogare istante per istante a seconda delle condizioni della batteria e non è il BMS che in modo attivo all'interno di esso limita la corrente).. Oppure in caso di sovracorrente stacca le celle ma per fare ciò il BMS deve essere programmabile o avere valori preimpostati compatibili con le celle che si usano e anche carico di lavoro. Teoricamente tutti dovrebbero staccare per sotto/sovra tensione dato che sono valori pressochè fissi per le LFP; stesso dicasi per la temperatura.
In risposta al messaggio di salvatore del 24/03/2024 alle 09:20:39Il mio impianto di casa invece con il passaggio da metano a pompe di calore ha avuto una bella tegola. Adesso è spesso al limite.
Probabilmente ti è capitato di vedere impianti non a norma Si', cioe' la gran parte degli impianti elettrici domestici oggi esistenti in Italia. Da qualche anno la situazione e' fortunatamente cambiata in meglio. Nel sensoche gli impianti sono sempre gli stessi ma gli elettrodomestici sono molto piu' efficienti e quindi hanno minori esigenze energetiche e quindi gli impianti sono meno sollecitati. I led hanno letteralmente rivoluzionato l' illuminazione in termini di consumi elettrici. Ovviamente se si adottano le lampade a led. Per quanto mi riguarda, la scelta (per il momento solo teorica) l' ho fatta: batteria al litio di grande capacita', anche di marca non rinomata, nessuna modifica all' impianto elettrico, convertitore dc/dc Victron Orion XS. Parliamo di un convertitore in grado di erogare 50 ampere con una efficienza del 98,5%. Significa che, nella peggiore delle ipotesi, dovra' dissipare una decina di watt. Spero di poter vedere presto un test.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 24/03/2024 alle 11:57:55Come ho indicato, non tutti i BMS sono uguali e non bisogna dare per scontato certe funzioni.
Il BMS testato da Tiziano dichiara di proteggere da sovratensione oltre 15V, sottotensione sotto 8V, sovracorrente oltre 40A e cortocircuito, che rientra nel sovracorrente. Inoltre promette 20-30mA di bilanciamento.Il test fatto non è in grado di dire se queste funzionalità sono assolte o meno, perché condotto non eccedendo nessuno dei parametri. Ciò che è certo è che tale prodotto, anziché aumentare la sicurezza delle celle la diminuisce drasticamente. Qualsiasi congettura sulla potenza di caricabatteria e carichi ha poco senso in quanto il compito del bms è proprio rendere la batteria robusta rispetto a queste variabili.
In risposta al messaggio di Karbon17 del 24/03/2024 alle 14:58:54Mi piace l'idea del termostato con ventola, mi sa che te la copio.
Buona domenica a tutti, forse ho trovato una soluzione che mi soddisfa : batteria Victron Smart 200Ah con Small BMS Victron spesa circa 1.200€ e poi posteriormente alla batteria una tavola di legno delle dimensioni dellabatteria in larghezza 321mm e di altezza 190mm spessore 15mm solidale alla batteria tramite 3M VHB Dual Lock e fissati ad essa sia l'MPPT che Orion come da figura, poi inserirò lateralmente un ventilatore lato destro ed una griglia lato sinistro con termostato per la gestione della temperatura
In risposta al messaggio di Karbon17 del 24/03/2024 alle 14:58:54Lo so, hai gia' l' Orion-TR ma hai valutato le caratteristiche dell' Orion XS, che dovrebbe essere disponibile a breve?
Buona domenica a tutti, forse ho trovato una soluzione che mi soddisfa : batteria Victron Smart 200Ah con Small BMS Victron spesa circa 1.200€ e poi posteriormente alla batteria una tavola di legno delle dimensioni dellabatteria in larghezza 321mm e di altezza 190mm spessore 15mm solidale alla batteria tramite 3M VHB Dual Lock e fissati ad essa sia l'MPPT che Orion come da figura, poi inserirò lateralmente un ventilatore lato destro ed una griglia lato sinistro con termostato per la gestione della temperatura
In risposta al messaggio di salvatore del 24/03/2024 alle 19:11:02Orion XS, bello, configurabili e visualizzabile in WiFi, peccato però che ancora non lavori in sincronizzazione con gli altri caricatori Victron, Mppt, CB etc.
Lo so, hai gia' l' Orion-TR ma hai valutato le caratteristiche dell' Orion XS, che dovrebbe essere disponibile a breve? E' un salto generazionale. Potenza 50 ampere a fronte dei 30 ampere del TR. Tutta la potenza e' erogatascaldando pochissimo (una decina watt da smaltire al massimo). E' integrabile nel Cerbo GX, il che significa possibilita' di totale controllo da remoto (wifi) di tutti i dispositivi compatibili. Quindi anche ad esempio il regolatore solare o lo shunt. Se non ricordo male, il controllo da remoto e' un' altra delle tue esigenze. Altra caratteristica e' il rilevamento automatico del funzionamento del motore. L' Orion XS costa molto (attualmente e' prenotabile a circa 500 euro). Puoi pero' abbinargli una litio commerciale da 200ah, ovviamente con bms bluetooth, da 5-600 euro. Quindi spenderesti circa 1.000 - 1.100 euro. Qualcosa recuperi vendendo il tuo Orion-TR. Sara' questa la soluzione che adottero' per installare una 200ah. Sto aspettando una recensione completa di del dispositivo.
In risposta al messaggio di Szopen del 25/03/2024 alle 00:53:28Ciao Ciro.
Orion XS, bello, configurabili e visualizzabile in WiFi, peccato però che ancora non lavori in sincronizzazione con gli altri caricatori Victron, Mppt, CB etc. Ciro.
In risposta al messaggio di Szopen del 25/03/2024 alle 00:53:28Il rappresentante Victron Energy per l'Italia ha dichiarato proprio l'estrema interoperabilità fra tutti i sistemi di ricarica dello stesso network blth e condivisioni delle rilevazione e sincronizzazione fasi di ricarica.
Orion XS, bello, configurabili e visualizzabile in WiFi, peccato però che ancora non lavori in sincronizzazione con gli altri caricatori Victron, Mppt, CB etc. Ciro.
In risposta al messaggio di salomogi del 25/03/2024 alle 14:16:39Aspetto una recensione approfondita dell' Orion XS
Il rappresentante Victron Energy per l'Italia ha dichiarato proprio l'estrema interoperabilità fra tutti i sistemi di ricarica dello stesso network blth e condivisioni delle rilevazione e sincronizzazione fasi di ricarica. Ha avuto modo di approfondire durante la presentazione del nuovo DCDC CHARGER l'anno scorso fine 2023. Dal manuale Orion XS in italiano
In risposta al messaggio di salomogi del 25/03/2024 alle 14:16:39Non fare confusione, l’Orion XS rileva i dati dalla batteria quali, temperatura, tensione e corrente provenienti dai vari SmartSense, BMV o SmartShunt ed ottimizza al meglio i SUOI parametri di ricarica ma non c’entra nulla con la carica sincronizzata tra i vari caricatori come ad esempio è possibile fare con un regolatore di carica solare tipo Blue o SmartSolar sincronizzato con un caricabatterie BlueSmart o Smart IP.
Il rappresentante Victron Energy per l'Italia ha dichiarato proprio l'estrema interoperabilità fra tutti i sistemi di ricarica dello stesso network blth e condivisioni delle rilevazione e sincronizzazione fasi di ricarica. Ha avuto modo di approfondire durante la presentazione del nuovo DCDC CHARGER l'anno scorso fine 2023. Dal manuale Orion XS in italiano