In risposta al messaggio di Lebowski del 11/07/2024 alle 12:34:46Ricordo che verso la fine degli anni 90 comprai per un amico il faro di una Honda xr600r, rotto contro un albero. Il negoziante guardò il catalogo e disse qualcosa come 250mila, poi disse "aspetta.che secondo me è lo stesso part number della 250 che costa meno" e così fu, lo pagai un quarto.
Ah, ecco, non avevo capito l'analogia del motore. Comunque il paragone più calzante sarebbe, per esempio, fra Volkswagen Tigual Allspace, Seat Tarraco e Skoda Kodiaq, stessa macchina, fabbricata nello stesso posto e che,a pari livello di allestimento, costa molto meno nelle versioni Seat e Skoda che in quella Volkswagen. Sono sicuro che ci sarà chi è convinto che la Volksvagen è migliore. Non faccio paragoni con macchine attuali cinesi, soprattutto elettrche (a batteria ) perché sarebbe impietoso verso il gruppo VAG .
In risposta al messaggio di naldorm del 11/07/2024 alle 22:25:16Io invece da ragazzo ho lavorato in un autoricambi Alfa Romeo, dove il fanale anteriore della Giulietta veniva venduto a 450.000 lire con scatola originale con le scrittine e a 250.000 con scatola di cartone. Stesso fanale stesso seriale.
Ricordo che verso la fine degli anni 90 comprai per un amico il faro di una Honda xr600r, rotto contro un albero. Il negoziante guardò il catalogo e disse qualcosa come 250mila, poi disse aspetta.che secondo me è lo stessopart number della 250 che costa meno e così fu, lo pagai un quarto. Stessa cosa il regolatore della prima VFR750 che ogni tanto si bruciava e costava una fucilata, ma era lo stesso identico di un scooter della stessa casa e tutti compravano quello a una frazione del prezzo imposto per la VFR. E stiamo parlando dello stesso marchio, non credo che per la 250 e per lo scooter fossero pezzi di differente qualità anche perché nel primo caso del faro era proprio lo stesso part number e funziona ancora dopo tanti anni, ormai oltre 25.
Le celle lifepo4 in Cina costano la metà rispetto all'anno scorso
https://www.ebay.it/itm/3355770...
In risposta al messaggio di gianninotopo del 24/11/2024 alle 11:59:51Grazie per le info, certo che ormai conviene una litio piuttosto che una agm
Ciao, Volevo aggiornarvi: per non far rileggere tutta la discussione a chi non la conoscesse, l'anno scorso ho installato la batteria economica Life po4 nel link in modo per così dire plug and play: non ho ridimensionatoil cavo di collegamento all'alternatore ma dispongo di un caricabatterie da rete con modalità specifica per litio, che peraltro uso molto di rado perché mi muovo spesso; non disponendo di pannelli solari, la batteria viene dunque caricata per lo più da alternatore 180 ah. l'ho utilizzata per circa un anno nel corso del quale ha alimentato il piccolo frigo a compressore del mio mezzo anche a temperature rilevanti, tutto il mese di agosto in Turchia, Il riscaldatore a gasolio e le classiche utenze quali illuminazione e ricariche varie. Non è stata trattata molto bene, infatti ho scordato due volte il frigo acceso a lungo ed è andata a terra. in questo fine settimana sono stato in sosta due notti al parcheggio Villa Costanza Firenze con temperature notturne vicine allo Zero e ha mantenuto brillantemente per quasi 40 ore il frigo impostato su cinque gradi e due notti di riscaldatore impostato A 23 per mantenere una temperatura accettabile nel tetto a soffietto. Che dire, fino ad ora sono soddisfatto è stato un azzardo ma al momento è andata bene. Ricordo che parliamo di una batteria da 100 amp che oggi costa poco più di €150 e con poche decine di euro in più è disponibile anche in versione Bluetooth
In risposta al messaggio di gianninotopo del 24/11/2024 alle 11:59:51Credo che il tuo intervento abbia messo in crisi le certezze di molti partecipanti al forum.
Ciao, Volevo aggiornarvi: per non far rileggere tutta la discussione a chi non la conoscesse, l'anno scorso ho installato la batteria economica Life po4 nel link in modo per così dire plug and play: non ho ridimensionatoil cavo di collegamento all'alternatore ma dispongo di un caricabatterie da rete con modalità specifica per litio, che peraltro uso molto di rado perché mi muovo spesso; non disponendo di pannelli solari, la batteria viene dunque caricata per lo più da alternatore 180 ah. l'ho utilizzata per circa un anno nel corso del quale ha alimentato il piccolo frigo a compressore del mio mezzo anche a temperature rilevanti, tutto il mese di agosto in Turchia, Il riscaldatore a gasolio e le classiche utenze quali illuminazione e ricariche varie. Non è stata trattata molto bene, infatti ho scordato due volte il frigo acceso a lungo ed è andata a terra. in questo fine settimana sono stato in sosta due notti al parcheggio Villa Costanza Firenze con temperature notturne vicine allo Zero e ha mantenuto brillantemente per quasi 40 ore il frigo impostato su cinque gradi e due notti di riscaldatore impostato A 23 per mantenere una temperatura accettabile nel tetto a soffietto. Che dire, fino ad ora sono soddisfatto è stato un azzardo ma al momento è andata bene. Ricordo che parliamo di una batteria da 100 amp che oggi costa poco più di €150 e con poche decine di euro in più è disponibile anche in versione Bluetooth
In risposta al messaggio di salvatore del 26/11/2024 alle 09:27:23La questione cavi è per motivi di sicurezza in primis e così anche da sfruttare al meglio le potenzialità delle LFP; non è necessario cambiare cavi se esempio la ricarica è di 10-20 A o circa (a patto che ci siano almeno dei 10 o meglio 16 mmq). In caso le correnti fossero ben superiori è bene dare una controllata ai cavi per vedere lo stato di essi... Fossero bruniti (specie in prossimità dei capicorda), io li cambierei. Fino ad ora è andata bene e non è successo niente, ma non significa necessariamente viaggiare in sicurezza e ciò vale per ogni singola tematica che ruota attorno alle LFP.
Credo che il tuo intervento abbia messo in crisi le certezze di molti partecipanti al forum. E difatti non vedo alcuna replica. Dopo infinite disquisizioni su sezioni cavi, tensioni, correnti, convertitori, algoritmi di caricaetc., hai collegato, senza modifiche all' impianto elettrico del tuo camper, una batteria al litio tra le piu' economiche sul mercato. E funziona da circa un anno. Ho la stessa batteria, versione smart (bluetooth) e al momento la sto usando come batteria ausiliaria. Due domande importanti: - quanta corrente entra sulla batteria quando ricaricata dall' alternatore? - quanta corrente entra sulla batteria quando collegata al caricabatterie (suppongo il massimo che il caricabatterie e' in grado di erogare)? Grazie.
In risposta al messaggio di il tornitore del 26/11/2024 alle 11:52:35L'assistenza clienti, certo, ti rispondono magari piu sollecitamente ma, troveranno mille scuse e mille motivi per non sostituire una batteria, non ultimo l'errata conservazione in rimessaggio, come chiaramente riportato nei termini delle condizioni di garanzia di alcune "blasonate".
La questione cavi è per motivi di sicurezza in primis e così anche da sfruttare al meglio le potenzialità delle LFP; non è necessario cambiare cavi se esempio la ricarica è di 10-20 A o circa (a patto che ci siano almenodei 10 o meglio 16 mmq). In caso le correnti fossero ben superiori è bene dare una controllata ai cavi per vedere lo stato di essi... Fossero bruniti (specie in prossimità dei capicorda), io li cambierei. Fino ad ora è andata bene e non è successo niente, ma non significa necessariamente viaggiare in sicurezza e ciò vale per ogni singola tematica che ruota attorno alle LFP. (Paradossali le critiche alle auto elettriche per questioni di sicurezza etc quando poi sui camper si monta una delle tecnologie delle BEV ma senza alcun timore, anzi in termini di gestione neanche lontanamente vengono gestite in modo stringente come sulle auto con tanto di raffreddamento a liquido, BMS avanzati, impossibilità di modificare valori etc etc) Per le correnti di carica, tranne se la batteria non si trova ad operare agli estremi, o valori prossimi, del range di lavoro a voglia a dire che non è stata trattata bene... Per non trattare bene una LFP ci vogliono correnti di carica/scarica di 0,5-1C costanti, tenerla al 100% o a 0% etc e leggendo il tipo di utilizzo non mi pare un carico di lavoro così stressante per una LFP, forse poteva esserlo per un AGM dato che se si supera 0,05C si va già fuori standard di scarica. Questione algoritmi/profili di carica mi pare abbia indicato che ha un caricabatteria da rete con curva specifica LFP.. Rimane il dubbio sul lato alternatore.. Dove anche non ci fosse un DC-DC la tensione sotto carico, e a regime termico, dell'alternatore non raggiunge mai i 14,6V perciò la LFP lavora con un certo buffer rispetto alla carica completa; ciò comporta un'inconsapevole sicurezza maggiore e di conseguenza longevità, però ci sono degli svantaggi come curva di carica non ottimale, bilanciamento mancato. Un solo anno di servizio è poco, molto poco per tale tecnologia anche se per alcuni è già tanto, dato il prezzo, e quindi sempre per alcuni di super scadente qualità. Ad ogni modo visto il prezzo suppongo che il BMS faccia il bilanciamento solo a termine carica tramite sistema passivo... Per cui il mio consiglio è quello di completare la carica (a 14,6V) almeno 1 volta al mese rispettando il ciclo CC/CV così da far il bilanciamento celle, ma non tener la batteria al 100% a termine ciclo di carica. PS: Forse son state messe in crisi le voci che pagando meno o molto meno sia ha molto meno... Esempio rispetto a batterie da 1300-1500€ o più di marche note o quasi note. Per la mia esperienza in questo caso, pagando 10 volte tanto, non si hanno performance 10 volte tanto e addirittura forse a pari anni di garanzia; al massimo ciò che potrebbe cambiare in modo rilevante è l'assistenza clienti.
In risposta al messaggio di gianninotopo del 24/11/2024 alle 11:59:51Non ne avevo dubbi e ne avevamo parlato, ora, se la batteria durasse anche solo un paio d'anni ancora (durerà certamente di più) con i tuoi utilizzi si e rivelato comunque un ottimo investimento.
Ciao, Volevo aggiornarvi: per non far rileggere tutta la discussione a chi non la conoscesse, l'anno scorso ho installato la batteria economica Life po4 nel link in modo per così dire plug and play: non ho ridimensionatoil cavo di collegamento all'alternatore ma dispongo di un caricabatterie da rete con modalità specifica per litio, che peraltro uso molto di rado perché mi muovo spesso; non disponendo di pannelli solari, la batteria viene dunque caricata per lo più da alternatore 180 ah. l'ho utilizzata per circa un anno nel corso del quale ha alimentato il piccolo frigo a compressore del mio mezzo anche a temperature rilevanti, tutto il mese di agosto in Turchia, Il riscaldatore a gasolio e le classiche utenze quali illuminazione e ricariche varie. Non è stata trattata molto bene, infatti ho scordato due volte il frigo acceso a lungo ed è andata a terra. in questo fine settimana sono stato in sosta due notti al parcheggio Villa Costanza Firenze con temperature notturne vicine allo Zero e ha mantenuto brillantemente per quasi 40 ore il frigo impostato su cinque gradi e due notti di riscaldatore impostato A 23 per mantenere una temperatura accettabile nel tetto a soffietto. Che dire, fino ad ora sono soddisfatto è stato un azzardo ma al momento è andata bene. Ricordo che parliamo di una batteria da 100 amp che oggi costa poco più di €150 e con poche decine di euro in più è disponibile anche in versione Bluetooth
In risposta al messaggio di Szopen del 26/11/2024 alle 12:17:30Infatti ho usato (d'obbligo) il condizionale
L'assistenza clienti, certo, ti rispondono magari piu sollecitamente ma, troveranno mille scuse e mille motivi per non sostituire una batteria, non ultimo l'errata conservazione in rimessaggio, come chiaramente riportato nei termini delle condizioni di garanzia di alcune blasonate. Ciro.
In risposta al messaggio di il tornitore del 26/11/2024 alle 11:52:35farò le verifiche che suggerisci; non sapevo potesse far bene farle fare dei corretti cicli di ricarica da rete, lo farò a casa. Devo dire che collegarmi alla rete mi rompe tantissimo, stendi il filo, mani sporche ecc. e , da quando so che la batteria bene o male regge, lo faccio solo se sto per qualche giorno o quando le temperature sono estreme in alto o in basso; questo anche perchè sono traumatizzati dai precedenti 2 anni in cui avevo una batteria al gel che stava gradualmente perdendo efficienza e mi dovevo collegare appena vedevo una presa libera, pure mentre prendevo un caffè al bar.
La questione cavi è per motivi di sicurezza in primis e così anche da sfruttare al meglio le potenzialità delle LFP; non è necessario cambiare cavi se esempio la ricarica è di 10-20 A o circa (a patto che ci siano almenodei 10 o meglio 16 mmq). In caso le correnti fossero ben superiori è bene dare una controllata ai cavi per vedere lo stato di essi... Fossero bruniti (specie in prossimità dei capicorda), io li cambierei. Fino ad ora è andata bene e non è successo niente, ma non significa necessariamente viaggiare in sicurezza e ciò vale per ogni singola tematica che ruota attorno alle LFP. (Paradossali le critiche alle auto elettriche per questioni di sicurezza etc quando poi sui camper si monta una delle tecnologie delle BEV ma senza alcun timore, anzi in termini di gestione neanche lontanamente vengono gestite in modo stringente come sulle auto con tanto di raffreddamento a liquido, BMS avanzati, impossibilità di modificare valori etc etc) Per le correnti di carica, tranne se la batteria non si trova ad operare agli estremi, o valori prossimi, del range di lavoro a voglia a dire che non è stata trattata bene... Per non trattare bene una LFP ci vogliono correnti di carica/scarica di 0,5-1C costanti, tenerla al 100% o a 0% etc e leggendo il tipo di utilizzo non mi pare un carico di lavoro così stressante per una LFP, forse poteva esserlo per un AGM dato che se si supera 0,05C si va già fuori standard di scarica. Questione algoritmi/profili di carica mi pare abbia indicato che ha un caricabatteria da rete con curva specifica LFP.. Rimane il dubbio sul lato alternatore.. Dove anche non ci fosse un DC-DC la tensione sotto carico, e a regime termico, dell'alternatore non raggiunge mai i 14,6V perciò la LFP lavora con un certo buffer rispetto alla carica completa; ciò comporta un'inconsapevole sicurezza maggiore e di conseguenza longevità, però ci sono degli svantaggi come curva di carica non ottimale, bilanciamento mancato. Un solo anno di servizio è poco, molto poco per tale tecnologia anche se per alcuni è già tanto, dato il prezzo, e quindi sempre per alcuni di super scadente qualità. Ad ogni modo visto il prezzo suppongo che il BMS faccia il bilanciamento solo a termine carica tramite sistema passivo... Per cui il mio consiglio è quello di completare la carica (a 14,6V) almeno 1 volta al mese rispettando il ciclo CC/CV così da far il bilanciamento celle, ma non tener la batteria al 100% a termine ciclo di carica. PS: Forse son state messe in crisi le voci che pagando meno o molto meno sia ha molto meno... Esempio rispetto a batterie da 1300-1500€ o più di marche note o quasi note. Per la mia esperienza in questo caso, pagando 10 volte tanto, non si hanno performance 10 volte tanto e addirittura forse a pari anni di garanzia; al massimo ciò che potrebbe cambiare in modo rilevante è l'assistenza clienti.
In risposta al messaggio di gianninotopo del 26/11/2024 alle 14:02:26Ti ringrazio innanzitutto per la disponibilita'.
farò le verifiche che suggerisci; non sapevo potesse far bene farle fare dei corretti cicli di ricarica da rete, lo farò a casa. Devo dire che collegarmi alla rete mi rompe tantissimo, stendi il filo, mani sporche ecc.e , da quando so che la batteria bene o male regge, lo faccio solo se sto per qualche giorno o quando le temperature sono estreme in alto o in basso; questo anche perchè sono traumatizzati dai precedenti 2 anni in cui avevo una batteria al gel che stava gradualmente perdendo efficienza e mi dovevo collegare appena vedevo una presa libera, pure mentre prendevo un caffè al bar. Verificherò con grande attenzione anche lo stato dei cavi, magari metto le foto. Ah, ho rilevato che la batteria non presenta rigonfiamenti, non si scalda ne emette odori strani, ho verificato bene e di frequente questi aspetti. Aggiungo che non è assolutamente mia intenzione rinfocolare polemiche con chi ritiene che l'unica alternativa efficiente e sicura sia offerta dai marchi blasonati, ciascuno si regola come meglio crede.
In risposta al messaggio di salvatore del 26/11/2024 alle 13:51:56Tutto dipende cosa uno intende per "protezione"... Il BMS se mal gestito/programmato non può proteggere la batteria; tutto dipende dai valori settati.
Spero che gianninotopo faccia sapere quanti ampere la batteria assorbe dall' alternatore e che tensione rileva all' ingresso della batteria stessa durante la carica. La sua esperienza e' molto interessante. Alla protezionedella batteria in generale e al bilanciamento delle celle dovrebbe provvedere il bms. Sulla mia batteria Kepworth, versione smart, il bilanciamento e' verificabile e gestibile tramite bluetooth.
In risposta al messaggio di gianninotopo del 26/11/2024 alle 14:02:26Dato l'utilizzo che ne fai, per me, è scontato che non si scaldi o non abbia rigonfiamenti o emani gas...
farò le verifiche che suggerisci; non sapevo potesse far bene farle fare dei corretti cicli di ricarica da rete, lo farò a casa. Devo dire che collegarmi alla rete mi rompe tantissimo, stendi il filo, mani sporche ecc.e , da quando so che la batteria bene o male regge, lo faccio solo se sto per qualche giorno o quando le temperature sono estreme in alto o in basso; questo anche perchè sono traumatizzati dai precedenti 2 anni in cui avevo una batteria al gel che stava gradualmente perdendo efficienza e mi dovevo collegare appena vedevo una presa libera, pure mentre prendevo un caffè al bar. Verificherò con grande attenzione anche lo stato dei cavi, magari metto le foto. Ah, ho rilevato che la batteria non presenta rigonfiamenti, non si scalda ne emette odori strani, ho verificato bene e di frequente questi aspetti. Aggiungo che non è assolutamente mia intenzione rinfocolare polemiche con chi ritiene che l'unica alternativa efficiente e sicura sia offerta dai marchi blasonati, ciascuno si regola come meglio crede.