In risposta al messaggio di Hunter85 del 23/07/2019 alle 22:08:15Forse ogni due mesi no ma 2 volte all'anno si.
Buonasera volevo riportare un fenomeno che ho notato sul mio pacco batterie da 100 ah + 90 ah.. In bella stagione metto il frigo trivalente a 220 con inverter e pannello di giorno e la notte a gas... L altro giorno lho dimenticato a 220 fino alle 3 di notte e ovviamente ha scaricato le batterie di circa 90 ah, il che significa circa del 60% sommato alle altre utenze.... Portandole a una tensione di 12.2/12.3 volt Beh ho notato che dal giorno successivo, dopo la ricarica del pannello le prestazioni sono migliorate :la tensione all ora di andare a nanna é sempre un decimo di volt più alta di prima... A parità di consumo se prima andavamo a nanna con 12.7,ora con 12.8..se con 12.6 ora con 12.7 e così via... Le mie batterie hanno 13 mesi, vivendo in camper vengono usate tutti i giorni, ma col pannello da 300 watt, la sera non le scarico MAI PIÙ del 15/25%...quindi mai sotto 12.7 v, magari 12.5 in autunno e fine inverno in Spagna (inverni in Italia non ne ho fatti finora...) Pensavo fosse l ideale, invece dopo una bella scarica del 60 % si sono leggermente rinvigorire... Andavano benissimo anche prima ma tant' è. Che ne pensate? É forse il caso per chi fa un uso praticamente tampone delle batterie come me, di fare una tantum (ad es ogni 1 o 2 mesi) una scarica decente per far bene alle batterie? O no? In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
In risposta al messaggio di Stefino del 24/07/2019 alle 06:35:53Grazie... Proverò a verificare anche il fenomeno che dici tu
Forse ogni due mesi no ma 2 volte all'anno si. secondo me quello che hai fatto è come far sgranchire le gambe 5 minuti dopo un viaggio di alcune ore. per me non può far altro che bene oltre al fatto di verificarne la funzionalità,la durata ,e la bontà del sistema. Una cosa che trovo strano invece che nessuno nota durante la fase di scarica di una batteria in buone condizioni il fatto che nei primi 5 - 10 minuti con un assorbimento costante si abbia dapprima un calo di tensione poi una stabilizzazione della stessa poi una ricrescita della tensione per circa 0.1-0.15 Volt dopodicHe un riabbassamento continuo e costante fisiologica della scarica della batteria. Questo fenomeno noto in gergo come ginocchio avviene normalmente nelle batterie al piombo in buone condizioni.
In risposta al messaggio di Stefino del 24/07/2019 alle 06:35:53
Forse ogni due mesi no ma 2 volte all'anno si. secondo me quello che hai fatto è come far sgranchire le gambe 5 minuti dopo un viaggio di alcune ore. per me non può far altro che bene oltre al fatto di verificarne la funzionalità,la durata ,e la bontà del sistema. Una cosa che trovo strano invece che nessuno nota durante la fase di scarica di una batteria in buone condizioni il fatto che nei primi 5 - 10 minuti con un assorbimento costante si abbia dapprima un calo di tensione poi una stabilizzazione della stessa poi una ricrescita della tensione per circa 0.1-0.15 Volt dopodicHe un riabbassamento continuo e costante fisiologica della scarica della batteria. Questo fenomeno noto in gergo come ginocchio avviene normalmente nelle batterie al piombo in buone condizioni.
In risposta al messaggio di Giovanni del 24/07/2019 alle 17:25:18Quello che ho scritto è in base a esperienza ,prove e innumerevoli ore passate accanto ad accumulatori di varia capacità ( comunque fino a 2700 Ah)
Hai scritto: secondo me quello che hai fatto è come far sgranchire le gambe 5 minuti dopo un viaggio di alcune ore. Non metto in dubbio ciò che scrivi perché se lo scrivi sarà senz'altro vero, ma in base a quali regole,per quali motivi questo scaricare la batteria ogni tanto, anche due volte l'anno, la batteria ne trova giovamento? E, ancora, in cosa trova giovamento? Negli amperora accumulati, nella tensione alla massima carica, o cosa? Ripeto: sarà senz'altro così ma mi piace sempre sapere il perché, altrimenti ne so quant'era prima. Grazie se vorrai spiegarmi. Spero non sia solo un 'secondo me'. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 24/07/2019 alle 17:25:18Ciao Giovanni, stefino te l ha spiegato, io nemmeno so il perché, infatti ho solo riportato ciò che ho notato dopo un scarica abbondante (NON PROFONDA si noti bene)... Una scarica del 60 % che molti camperisti fanno in realtà spesso...
Hai scritto: secondo me quello che hai fatto è come far sgranchire le gambe 5 minuti dopo un viaggio di alcune ore. Non metto in dubbio ciò che scrivi perché se lo scrivi sarà senz'altro vero, ma in base a quali regole,per quali motivi questo scaricare la batteria ogni tanto, anche due volte l'anno, la batteria ne trova giovamento? E, ancora, in cosa trova giovamento? Negli amperora accumulati, nella tensione alla massima carica, o cosa? Ripeto: sarà senz'altro così ma mi piace sempre sapere il perché, altrimenti ne so quant'era prima. Grazie se vorrai spiegarmi. Spero non sia solo un 'secondo me'. Giovanni
In risposta al messaggio di il tornitore del 24/07/2019 alle 22:39:24Può darsi che sia come dici...
Esprimo una mia ipotesi/tesi su questo fatto secondo i rimasugli di conoscenza che ho a riguardo... Dato che è stata scarica più del solito ciclo giornaliero... il giorno seguente il regolatore del pannello è riuscitoa fare un ciclo di desolfatazione o, se non ne è provvisto, data la scarica non eccessivamente profonda, durante il ciclo di carica i solfati di piombo che si erano creati durante l'utilizzo ciclico a bassa profondità di scarica sono stati riassorbiti dall'elettrolita (solitamente acido solforico, H2SO4). Le batterie al piombo soffrono del problema di solfatazione, ovvero la generazione di solfati di piombo sulle piastre di piombo.. aumentando così la resistenza interna e falsando la tensione. Questi cristalli si formano dopo una scarica profonda, oppure se la batteria viene lasciata scarica per un lungo periodo, oppure un andamento di carica/scarica ciclico anche poco profondo (fenomeno di solfatazione ciclica giornaliera). I cristalli, durante la fase di ricarica, dovrebbero venire riassorbiti dalla soluzione elettrolita... ma quando sono in grande quantità non basta la sola ricarica per riassorbirli, serve anche il ciclo di desolfatazione. Nel tuo caso, se il regolatore non ha la fase di desolfatazione, presumo che durante la fase di ricarica (durata più del solito) ha permesso che buona parte dei cristalli venissero riassorbiti dalla soluzione elettrolita, ne consegue che la tensione non viene falsata più di tanto (dato che la resistenza interna si è abbassata) e il regolatore abbia caricato maggiormente la batteria poichè ha letto la tensione reale più bassa... Quindi ecco spiegata la maggior tensione (che significa uno stato di carica superiore al solito) della batteria. Posso sbagliarmi... ma, a livello logico, scientifico e chimico, il ragionamento è corretto.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 25/07/2019 alle 00:22:00Già aumentare la tensione in fase di carica per qualche ora aiuta... Poi dato che questa volta la fase di carica è durata più del solito i cristalli che si erano formati, molto probabilmente, sono stati riassorbiti dall'elettrolita (almeno in buona parte).
Può darsi che sia come dici... Comunque Il mio regolatore non ha la desolfatazione, ma una fase una volta al mese di equalizzazione che molto semplicemente fa un ciclo di carica a tensione un po' più alta, ad esempio 2 ore a 14.8v invece che 14.5v... Anche questa cosa mi pare che migliorasse la tensione per qualche giorno... Ma meno...
In risposta al messaggio di il tornitore del 25/07/2019 alle 00:28:22Grazie comunque penso che da ora, ogni tot mesi lascerò una notte il trivalente a 220 per fare una scarica al 50/60% delle batterie, visto comunque il miglioramento... Dopotutto sono fatte per essere usate, e invece alle Canarie, praticamente lavora solo il pannello ele batterie sono quasi sempre al 100 o al 90%...
Già aumentare la tensione in fase di carica per qualche ora aiuta... Poi dato che questa volta la fase di carica è durata più del solito i cristalli che si erano formati, molto probabilmente, sono stati riassorbiti dall'elettrolita (almeno in buona parte).
In risposta al messaggio di il tornitore del 24/07/2019 alle 22:39:24Niente, ho appurato ormai che scaricando poco le batterie (a 12.6/12.7), la capacità perde leggermente(diciamo un 10%). Non servono molti cicli per verificarlo, ma ne bastano alcuni.
Esprimo una mia ipotesi/tesi su questo fatto secondo i rimasugli di conoscenza che ho a riguardo... Dato che è stata scarica più del solito ciclo giornaliero... il giorno seguente il regolatore del pannello è riuscitoa fare un ciclo di desolfatazione o, se non ne è provvisto, data la scarica non eccessivamente profonda, durante il ciclo di carica i solfati di piombo che si erano creati durante l'utilizzo ciclico a bassa profondità di scarica sono stati riassorbiti dall'elettrolita (solitamente acido solforico, H2SO4). Le batterie al piombo soffrono del problema di solfatazione, ovvero la generazione di solfati di piombo sulle piastre di piombo.. aumentando così la resistenza interna e falsando la tensione. Questi cristalli si formano dopo una scarica profonda, oppure se la batteria viene lasciata scarica per un lungo periodo, oppure un andamento di carica/scarica ciclico anche poco profondo (fenomeno di solfatazione ciclica giornaliera). I cristalli, durante la fase di ricarica, dovrebbero venire riassorbiti dalla soluzione elettrolita... ma quando sono in grande quantità non basta la sola ricarica per riassorbirli, serve anche il ciclo di desolfatazione. Nel tuo caso, se il regolatore non ha la fase di desolfatazione, presumo che durante la fase di ricarica (durata più del solito) ha permesso che buona parte dei cristalli venissero riassorbiti dalla soluzione elettrolita, ne consegue che la tensione non viene falsata più di tanto (dato che la resistenza interna si è abbassata) e il regolatore abbia caricato maggiormente la batteria poichè ha letto la tensione reale più bassa... Quindi ecco spiegata la maggior tensione (che significa uno stato di carica superiore al solito) della batteria. Posso sbagliarmi... ma, a livello logico, scientifico e chimico, il ragionamento è corretto.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 17/09/2019 alle 12:53:46si ma nel tempo è conclamato che se gli tiri il collo la batteria dura di meno per il fattore cicli dove prima arrivi al suo limite di cicli di scarica e prima ti abbandona la batteria ,poi sta a te decidere ,vuoi sfruttarla di più spremendola durando meno nel tempo o vuoi preservarla per farla durare di più negli anni.?
Niente, ho appurato ormai che scaricando poco le batterie (a 12.6/12.7), la capacità perde leggermente(diciamo un 10%). Non servono molti cicli per verificarlo, ma ne bastano alcuni. Solo Alla prima scarica sotto 12.6/12.5e successiva ricarica, la capacità si riporta al massimo. Alla luce di questo, l argomento della leggera solfataziine ciclica mi convince un po' meno. Inoltre ho notato che cambiando tempi e tensione di assorbimento, il risultato non cambia... Corretto é 14.5v e 2 ore. Quello che conta per tenere la capacità piena é solamente scaricare le. Batterie di più del 30%. Al contrario, con cicli del 15%, la capacità si riduce leggermente, nonostante il regolatore carichi al 100% le batterie in entrambi i casi. Al di là della ragione... Qualcuno ha notato la stessa cosa? Non l ho nemmeno mai letto sui manuali delle batterie al piombo...
In risposta al messaggio di liveline del 17/09/2019 alle 13:01:23Certamente su tutti i manuali ho visto la diminuzione della vita all aumentare della profondità di scarica per ciclo
si ma nel tempo è conclamato che se gli tiri il collo la batteria dura di meno per il fattore cicli dove prima arrivi al suo limite di cicli di scarica e prima ti abbandona la batteria ,poi sta a te decidere ,vuoi sfruttarla di più spremendola durando meno nel tempo o vuoi preservarla per farla durare di più negli anni.?
In risposta al messaggio di Hunter85 del 17/09/2019 alle 12:53:46"Niente, ho appurato ormai che scaricando poco le batterie (a 12.6/12.7), la capacità perde leggermente(diciamo un 10%). Non servono molti cicli per verificarlo"
Niente, ho appurato ormai che scaricando poco le batterie (a 12.6/12.7), la capacità perde leggermente(diciamo un 10%). Non servono molti cicli per verificarlo, ma ne bastano alcuni. Solo Alla prima scarica sotto 12.6/12.5e successiva ricarica, la capacità si riporta al massimo. Alla luce di questo, l argomento della leggera solfataziine ciclica mi convince un po' meno. Inoltre ho notato che cambiando tempi e tensione di assorbimento, il risultato non cambia... Corretto é 14.5v e 2 ore. Quello che conta per tenere la capacità piena é solamente scaricare le. Batterie di più del 30%. Al contrario, con cicli del 15%, la capacità si riduce leggermente, nonostante il regolatore carichi al 100% le batterie in entrambi i casi. Al di là della ragione... Qualcuno ha notato la stessa cosa? Non l ho nemmeno mai letto sui manuali delle batterie al piombo...
In risposta al messaggio di il tornitore del 17/09/2019 alle 21:23:58D'accordo ma quindi bastano 2 o 3 giorni di cicli bassi e mi succede questa piccola riduzione di capacità e poi basta un ciclo medio a riportare tutto a posto? Pensavo servissero molti cicli bassi.
Niente, ho appurato ormai che scaricando poco le batterie (a 12.6/12.7), la capacità perde leggermente(diciamo un 10%). Non servono molti cicli per verificarlo Proprio per questo si verifica la solfatazione ciclica giornaliera.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 17/09/2019 alle 22:56:04Ricordati che tutti gli strumenti di misura approssimano, chi più chi meno... Ogni strumento ha xxx counts e una propria accuratezza e risoluzione alle varie portate o meglio range di misurazione (esempio su fondoscala/range 60V con risoluzione di 0,001V... questo è già un multimetro di discreta qualità e ha un'accuratezza del +/-0.05% +10 digit; tutto ciò a 23 +/-5°C e umidità inferiore al 75%), effettuano una misura ogni tot tempo, etc.
D'accordo ma quindi bastano 2 o 3 giorni di cicli bassi e mi succede questa piccola riduzione di capacità e poi basta un ciclo medio a riportare tutto a posto? Pensavo servissero molti cicli bassi. Inoltre questa solfataziioneviene eliminata totalmente, altrimenti a quest ora avrei batterie da buttare. Comunque l ho verificato con certezza... Se faccio cicli bassi, ba sta un consumo di 18/20ah per portare la tensione delle 2 batterie a 12.74. Dopo un ciclo medio e successiva ricarica invece con una scarica di 25/27 ah la tensione si porta a 12.76. Le scariche sono effettuate con lo stesso carico (piccolo, 3A).
In risposta al messaggio di il tornitore del 17/09/2019 alle 23:56:48Lo scarto di tensione di 0.02v giustamente può essere trascurabile. Però nota che gli amper ssorbiti erano diversi 12.76 x 25/27ah e 12. 74x 18/20ah.quindi una differenza c'è.
Ricordati che tutti gli strumenti di misura approssimano, chi più chi meno... Ogni strumento ha xxx counts e una propria accuratezza e risoluzione alle varie portate o meglio range di misurazione (esempio su fondoscala/range60V con risoluzione di 0,001V... questo è già un multimetro di discreta qualità e ha un'accuratezza del +/-0.05% +10 digit; tutto ciò a 23 +/-5°C e umidità inferiore al 75%), effettuano una misura ogni tot tempo, etc. Con questo si capisce che leggere 12,74V e poi 12,76V può darsi che, uno scostamento di soli 0,02V, sia dovuto all'incertezza dello strumento specie se di bassa qualità e non si trova in condizioni ambientali standard. Gli strumenti digitali operano una discretizzazione delle misure, cioè trasformano un segnale analogico in un numero; da ciò si capisce che la misurazione non è perfetta e lo strumento non restituisce il valore esatto... Ma un valore approssimato con una certa incertezza di misurazione. In sintesi voglio dire che se prima leggi 12,74V e poi 12,76V la situazione possiamo definirla uguale/invariata... Le batterie sono allo stesso stato; poi ci sono molti fattori che incidono... Per far cambiare la misurazione di soli 0,02V basta molto poco. L'unica prova, come ti avevo detto, è quella di attaccare un carico resistivo e poi vedere quanta energia hanno erogato le batterie e in quanto tempo... Ricaricarle e poi fare di nuovo la prova; rilevando sempre i dati di tensione. Oppure erogare la stessa quantità di energia (partendo dallo stesso stato di carica) e poi staccare il carico e vedere a riposo a quanto ammonta la tensione; ripeterla un'altra volta e confrontare quanto rilevato.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 18/09/2019 alle 07:00:26Cioè su quelle batterie le scariche profonde servivano a rinvigorirle?
Le scariche profonde le facevo sulle batterie dei VHF della protezione civile ma quelle erano batterie al Nichel-Cadmio e la procedura è quella raccomandata. Marco.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 18/09/2019 alle 01:42:10Una differenza di soli 0,02V la imputo alla scarsa accuratezza degli strumenti di misurazione... Non sono degli strumenti di misurazione da banco dove l'incertezza è di +/-0,0001V o addirittura meno.
Lo scarto di tensione di 0.02v giustamente può essere trascurabile. Però nota che gli amper ssorbiti erano diversi 12.76 x 25/27ah e 12. 74x 18/20ah.quindi una differenza c'è. Poi ho verificato il tester con il testerintegrato nel regolatore (sullo smartphone visualizza 2 decimali anche quest ultimo) e a ogni tensione lo scarto tra i 2 é sempre 0.01v quindi sono abbastanza veritieri. Cambiando discorso... Ho fatto un test di scarica con la sola agm e viene fuori che con 15A ovvero 0.15 C riesco ad estrarre 88ah arrivando a 11.4 a riposo. Direi che funziona ancora bene visto che 100 ah nominali dovrebbero essere a 0.05 C (5A). Inoltre ho visto che il calo di tensione con 15A ogni mezz'ora con la sola Agm da 100ah è di 0.17v,mentre con la coppia agm da 100 più avviamento da 90 é 0.07. Un po meno della metà. Questo significa che 190ah hanno un po più di capacità che 100 ah e poi 90ah scaricate separatamente. Questo dipende credo dal fatto che 15A sono 0.15C per le batterie prese singolarmente. Mentre gli stessi 15A sono 0.08C per le batterie in parallelo,e la dispersione è minore. Corretto? Praticamente scaricando con 15A un parallelo da 190ah si possono estrarre 10 o 12 ah in più, rispetto a scaricare sempre con 15A, prima una batteria da 100 e poi una da 90. La mia é comunque una stima abbastanza approssimata, ma risulta da prove fatte con un minimo di precisione.
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/09/2019 alle 21:18:51Mi conforta vedere che la. Agm presa da sola e pagata 200 euro rende qualcosa in più dell altra da 80 euro. A questo punto spero che mi faccia in1000/1200 cicli promessi. Siamo a 450
Una differenza di soli 0,02V la imputo alla scarsa accuratezza degli strumenti di misurazione... Non sono degli strumenti di misurazione da banco dove l'incertezza è di +/-0,0001V o addirittura meno. Esempio: se i tuoi strumentihanno un'incertezza di +/-0,01V... In una misurazione leggi 12,74V ma data l'incertezza il range è 12,73-12,75V; mentre nell'altra leggi 12,76V ma sempre per l'incertezza il range è 12,77-12,75V. Questo è solo un esempio, ma serve per far capire che uno scostamento di soli 0,02V non lo imputerei alla minor efficacia della batteria.. dati gli strumenti in possesso e relativa accuratezza; e in qualunque caso ha fatto, da come hai detto, almeno 50-60 cicli con correnti che ora vengono prelevate da un pacco batteria da 190Ah e non dalla sola AGM da 100Ah. Direi che la batteria è ancora in ottimo stato; mediamente una AGM di buona qualità da 100Ah a C20 restituisce 100Ah, a C10 circa 90Ah e a C5 circa 80Ah. Giusto, a parità di corrente di scarica, è meglio avere un pacco batteria grande così da avere un C-rate più basso possibile.