In risposta al messaggio di salomogi del 13/04/2021 alle 20:34:35Stai partendo da valori di tensione relativamente alti.
Accensione del frigo compressore e stabilizzazione assorbimento primi 10 minuti Dopo 45 minuti funzionamento della Truma D4, questa è l'assorbimento nella fase di spegnimento Ho rilevato registrato nello storicoun picco di 30ah, presumo quando le fasi di accensione/spegnimento del frigo e truma si contestualizzano...mai rilevato valori superiori. (non ho inverte ne tv ecc ecc)
In risposta al messaggio di valerionuvola del 13/04/2021 alle 20:53:16Non sono preoccupato infatti, esse sono 2 x100ah NDS nuove.
Stai partendo da valori di tensione relativamente alti. 13 volt circa il momento in cui hai acceso il frigo e 12.85 la tensione di stabilizzazione. Nel secondo grafico hai un calo di 0.15 volt con valore minimo 12.83.Sono valori di tutto rispetto, io con 2x100Ah non li vedo così di frequente. Le mie batterie si assestano sui 12.4 per avere picco negativo a 12.2. Con questi valori non mi preoccuperei di 14 - 30 ampere di spunto
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di guidor del 13/04/2021 alle 18:08:15
non sono attrezzato per misurare la corrente di spunto, quella di lavoro è tra i 3 e i 4 A, immagino che lo spunto possa arrivare a 10A massimo (il fusibile è da 15).
In risposta al messaggio di enzov1100 del 14/04/2021 alle 14:32:59Tutti i fusibili automotive sono di categoria F .
Non è detto che sia inferiore ai 15A, almeno non perché non saltano i fusibili, dipende se sono rapidi o no, i fusibili saltano riscaldandosi con una certa corrente per un certo tempo, se non sono rapidi possono permettere anche correnti momentanee superiori al nominale.
https://www.megistone.it/princi...
In risposta al messaggio di archimede1 del 14/04/2021 alle 20:04:27I cavi devono avere sempre la corretta sezione.
Seguendo la discussione. Mi viene da pensare e se si mettesse una batteria di supercondensatori presso i grandi assorbimento istantantei. Che so in prossimità del frigo a compressore o appena prima del vebasto potrebbero attenuare le cadute di tensione dovute alla lunghezza e inadeguatezza della linea ? In pratica un piccolo sciacquone.
In risposta al messaggio di franco49tn del 14/04/2021 alle 20:25:31Parliamo di batterie di condensatori da 50uF messi in parallelo a bancate.
Condensatori usati da molto tempo eper rifasare le linee trifasi e non avere picchi di potenza rettiva e costi maggiori. Aiutano nelle partenze grossi motori di macchibne utensili e altre,
" target="_blank"> https://www.hwupgrade.it/news/s...
Andrea Bai pubblicata il 06 Febbraio 2021, alle 11:31 nel canaleSCIENZA E TECNOLOGIA
I ricercatori hanno realizzato un nuovo dispositivo per l'accumulo di energia
che riesce a raggiungere densità vicine a quelle delle batterie al nichel-metalidrato, con potenza pari a quella dei supercondensatori e circa 10 volte superori rispetto alle batterie al litio. Il risultato è stato raggiunto sfruttando una disposizione degli elettrodi inedita che permette al dispositivo di ridurre le distanze tra le batterie a bassa potenza e i supercondensatori a bassa energia, riuscendo così a spianare la strada a nuove applicazioni. Il materiale degli elettrodi è disposto in maniera asimmetrica e proprio questo permette di offrire un forte potenziale per lo sviluppo dell'accumulo di energia.https://youtu.be/r_sg2rdLeEI?t=1
https://www.pirelli.com/global/...
In risposta al messaggio di franco49tn del 14/04/2021 alle 20:40:48Scusa ma non capisco dove vuoi arrivare.
Ecco cosa si legge ,.,.,. Ibrido supercondensatore-batteria al grafene: due vantaggi in un solo sistema Utilizzando il grafene per creare una inedita struttura e disposizione di elettrodi, i ricercatori della QueenslandUniversity of Technology sono riusciti ad ottenere risultati interessanti per un nuovo tipo di dispositivo per lo stoccaggio di energia di Andrea Bai pubblicata il 06 Febbraio 2021, alle 11:31 nel canale SCIENZA E TECNOLOGIA Un gruppo di ricercatori della Queensland University of Technology ha ottenuto alcuni risultati interessanti nel contesto dello sviluppo di un nuovo dispositivo per l'accumulo e lo stoccaggio di energia. Si tratta di un supercondensatore ibrido che cerca di unire i punti di forza delle batterie e dei supercondensatori, senza incappare nei limiti di ciascuno. Le batterie possono stoccare grandi quantità di energia, e la erogano scaricandosi lentamente. Di contro invece i supercondensatori sono in grado di immagazzinare una frazione di energia rispetto alle batterie, e la erogano scaricandosi rapidamente. I supercondensatori sono utilizzati nei dispositivi elettronici quando c'è bisogno di stabilizzare l'alimentazione oppure quando serve energia a breve termine, come ad esempio è il caso di un flash, e hanno un ciclo di vita molto più longevo rispetto alle batterie. I vantaggi delle batterie e dei supercondensatori insieme, grazie al grafene I ricercatori hanno realizzato un nuovo dispositivo per l'accumulo di energia che riesce a raggiungere densità vicine a quelle delle batterie al nichel-metalidrato, con potenza pari a quella dei supercondensatori e circa 10 volte superori rispetto alle batterie al litio. Il risultato è stato raggiunto sfruttando una disposizione degli elettrodi inedita che permette al dispositivo di ridurre le distanze tra le batterie a bassa potenza e i supercondensatori a bassa energia, riuscendo così a spianare la strada a nuove applicazioni. Il materiale degli elettrodi è disposto in maniera asimmetrica e proprio questo permette di offrire un forte potenziale per lo sviluppo dell'accumulo di energia. Le batterie si guastano rapidamente se vengono ricaricate continuamente a velocità elevate, ma anche se si utilizzano velocità di ricarica modeste e bassa profondità di scarica per ottenere una durata davvero lunga, si potrebbero raggiungere i 5000 cicli di carica/scarica. Il nostro dispositivo dopo essere stato sottoposto ad un ciclo di corrente elevata per 10000 cariche/scariche, ha mantenuto circa il 90% della sua capacità di stoccaggio iniziale ha dichiarato Micheal Horn, autore dello studio. La progettazione del dispositivo ha presentato, in particolare, una sfida chiave e cioè il corretto bilanciamento degli elettrodi negativi di tipo condensatore con gli elettrodi positivi di tipo batteria in un unico dispositivo. Per ottenere questo risultato i ricercatori hanno usato il grafene, modificato chimicamente e combinato con una nanostruttura metallica organica (purtroppo non meglio precisata) chiamata MOF. Questa struttura funziona agisce come dei nano-pilastri che separano gli strati di grafene, spiegano i ricercatori, immagazzinando le cariche tramite un meccanismo chimico mentre il grafene mette a disposizione connessioni elettriche al MOF e immagazzina ulteriori cariche con un meccanismo capacitivo. E' una soluzione vantaggiosa per tutti, è la strada verso soluzioni di accumulo di energie più economiche, estremamente sicure e rispettose dell'ambiente, in quanto l'elettrolita è a base acquosa e facile da riciclare conclude Horn.
In risposta al messaggio di valerionuvola del 14/04/2021 alle 20:26:51Eh che sono caricati a benzina?
I cavi devono avere sempre la corretta sezione. I condensatori per quanto utili sono pericolosi, la possibilità della perdita di elettrolita e fenomeno di incendio non è remota.
In risposta al messaggio di archimede1 del 14/04/2021 alle 21:14:09Va beh.
Eh che sono caricati a benzina? Comunque mi par di capire che se non si superano i voltaggi per cui sono costruiti non mi sembra che siano così pericolosi. A parte dove ci sono frequenze che li mandano in crisi.
In risposta al messaggio di archimede1 del 14/04/2021 alle 20:04:27Certo che si.
Seguendo la discussione. Mi viene da pensare e se si mettesse una batteria di supercondensatori presso i grandi assorbimento istantantei. Che so in prossimità del frigo a compressore o appena prima del vebasto potrebbero attenuare le cadute di tensione dovute alla lunghezza e inadeguatezza della linea ? In pratica un piccolo sciacquone.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Semi del 14/04/2021 alle 22:38:01Tutto sta a capire per quanto tempo si può sfruttare il contributo dei supercondensatori, se si potesse prolungare per alcuni minuti nel caso classico del caffè espresso potrebbe reggere il carico dell'inverter senza stressare la batteria
Secondo me per le batterie servizi il gioco non vale ma candela, al massimo per quella motore ma neanche troppo.
In risposta al messaggio di Steu851 del 15/04/2021 alle 11:32:40Il problema è che poi altrettanto rapidamente chiedono corrente alla batteria per ricaricarsi quindi il problema resta uguale
Tutto sta a capire per quanto tempo si può sfruttare il contributo dei supercondensatori, se si potesse prolungare per alcuni minuti nel caso classico del caffè espresso potrebbe reggere il carico dell'inverter senza stressare la batteria