In risposta al messaggio di fabger del 30/08/2020 alle 13:21:24È chimico o a base di enzimi, anni fa provai con successo un prodotto bio della Monochem Satellite, a base di enzimi e funzionava, in Italia non è riuscita a piazzare un concessionario, pertanto non si trova. Qualche anno fa si poteva trovare su Amazon, chi lo ha acquistato lamentava la poca efficienza, probabilmente prodotto vecchio e scaduto.
Condivido tutti i dubbi sanitari di explorer2 e diffido dei chimici che con arroganza assumono posizioni indifendibili, dato che è scientificamente provato che la formaldeide è cancerogena (non sospetta di esserlo: propriocancerogena), che molti materiali (come ad esempio i pavimenti laminati) la cedono (va bene questo termine?) e che può svilupparsi anche quando una o più sostanze vengono in contatto. Comunque non desidero fare polemiche ma piuttosto segnalare che forse il problema dei disgreganti chimici e delle velenose (o se preferite cancerogene) sostanze che contengono può essere superato grazie alla chimica intelligente, cioè all'utilizzo di sostanze biologiche. In commercio esistono svariati prodotti come questo, che ho scoperto dopo una lunga serie di ricerche. Non l'ho ancora sperimentato e vorrei sapere se qualcuno di voi utilizza già questo genere di disgreganti biologici, e come si trova. Funzionano o no?
In risposta al messaggio di latrofa124 del 30/08/2020 alle 13:51:40Ha sicuramente effetti chimici, ma non si tratta di un prodotto chimico, bensì a base di microrganismi (batteri?), quindi penso non sia improprio definirlo biologico.
È chimico o a base di enzimi, anni fa provai con successo un prodotto bio della Monochem Satellite, a base di enzimi e funzionava, in Italia non è riuscita a piazzare un concessionario, pertanto non si trova. Qualche anno fa si poteva trovare su Amazon, chi lo ha acquistato lamentava la poca efficienza, probabilmente prodotto vecchio e scaduto. Roberto
In risposta al messaggio di fabger del 30/08/2020 alle 15:00:24Purtroppo gli enzimi (batteri) hanno bisogno di tempo per fare quello a cui sono stati destinati, quindi l'uso in camper, per via dei continui scarichi, non è propriamente indicato, per questi molti accusano un malfunzionento, forse per chi ha il nautico, che allunga i tempi di scarico rispetto ala cassetta, può funzionare
Ha sicuramente effetti chimici, ma non si tratta di un prodotto chimico, bensì a base di microrganismi (batteri?), quindi penso non sia improprio definirlo biologico. Come qualcuno ha fatto giustamente notare, tutti i disgregatoritradizionali contengono direttamente o indirettamente formaldeide, e personalmente ritengo che valga la pena superare l'utilizzo di questa sostanza cancerogena e affidarsi ad altri modelli. Sarebbero comunque utili testimonianze da parte di chi li utilizza già per sapere se la capacità disgregante è la medesima, magari con minori esalazioni fastidiose e nocive.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 30/08/2020 alle 15:52:20Prendo atto di quanto affermi, ma stando alle fonti (i siti delle aziende produttrici) cui mi sto documentando i tempi di disgregazione dei prodotti biologici (chiamiamoli così per semplificare) non sarebbero affatto più lunghi di quelli utilizzati dai sistemi tradizionali.
Purtroppo gli enzimi (batteri) hanno bisogno di tempo per fare quello a cui sono stati destinati, quindi l'uso in camper, per via dei continui scarichi, non è propriamente indicato, per questi molti accusano un malfunzionento,forse per chi ha il nautico, che allunga i tempi di scarico rispetto ala cassetta, può funzionare È per quanto riguarda il gomblotto delle aziende che usano stratagemmi per utilizzare impunemente la formaldeide, tate sereni, la formaldeide è pericolosa in grandi quantità e lunghe esposizioni, e a meno che non ci facciate la doccia con la formaldeide, non c'è nulla da temere, ammesso che sia ancora presente nei vari prodotti
In risposta al messaggio di fabger del 30/08/2020 alle 16:06:27L'oste non dirà mai che il suo vino è meno buono degli altri
Prendo atto di quanto affermi, ma stando alle fonti (i siti delle aziende produttrici) cui mi sto documentando i tempi di disgregazione dei prodotti biologici (chiamiamoli così per semplificare) non sarebbero affatto piùlunghi di quelli utilizzati dai sistemi tradizionali. Del resto la capienza dei contenitori di acque nere consente tempi di raccolta ragionevolmente lunghi e sufficienti - stando a quanto affermano i produttori - a consentire l'intero processo. E dato che le indicazioni d'uso sono le medesime, suppongo che ciò sia vero, altrimenti sarebbe necessario ripensare l'intero sistema, ad esempio producendo contenitori più grandi. Quanto alla presenza di formaldeide, non penso a nessun gomblotto: se ne parla comunque e ovviamente poco (alcuni non ne indicano addirittura la presenza), ma c'è. E se una sostanza è cancerogena come lo è la formaldeide, a mio avviso è necessario fare di tutto per eliminarla e sostituirla, anche a costo di qualche sacrificio.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 30/08/2020 alle 16:15:15Ma gli altri (osti) neppure dicono che è avvelenato
L'oste non dirà mai che il suo vino è meno buono degli altri
In risposta al messaggio di fabger del 30/08/2020 alle 16:18:56Giusto, ma come già detto, a meno che non ci vi facciate la doccia, sempre ammesso che sia presente, non è pwricoloso
Ma gli altri (osti) neppure dicono che è avvelenato