In risposta al messaggio di Laikone del 04/01/2024 alle 17:09:18Pensa te che spendendone 3500 non puoi andare oltre i 1500m senza spenderne altri 600 (per un accrocchio degno di Wyle E. Coyote), perché non ha il controllo automatico della carburazione in funzione dell'altitudine, cosa che il cinesino da 100€ ha.
con 150€ pretendevi anche un controllo della temperatura accurato? Ovviamente scherzo
In risposta al messaggio di Szopen del 05/01/2024 alle 02:55:46Si quelli in dotazione
Antonio mi riferivo ai tubi carburante da serbatoio a pompetta a riscaldatore. Ciro.
In risposta al messaggio di Grinza del 04/01/2024 alle 07:30:12Tutti gli oggetti che gestiscono dei liquidi devono essere installati secondo un certo schema nei confronti della forza di gravità, questo per vari motivi.
Ciao Gianluca La mia pompa é dritta (me l’hanno messa così) ma sono due anni che funziona senza problemi, e dopo un paio di minuti il rumore sparisce, il bruciatore, sotto la cassapanca, non si sente. Lo uso solo perscaldare l’ambiente in viaggio, ho una uscita in fondo ed una alla porta della cellula perché nella dinette bruciava le gambe. Da fermo metto la truma che ha i bocchettoni anche in bagno La domanda,(per tutti) conviene lasciare la pompa orizzontale oppure la metto piegata verso l’alto?
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 05/01/2024 alle 06:17:11Ciao Marco ,
Per Roberto 66 e szopen: ho la regolazione da 1 a 6 e i 24 gradi, con entrambi gli oblò aperti si riferiscono con la regolazione minima e temperature minime esterne di 10/12 gradi. Se lo metto a due la temperatura aumenta,quindi non credo che il regolatore non funzioni. Inoltre aumentando i numeri , la pompa aumenta di frequenza quindi è tutto regolare. Qualcuno ha scritto che per avere meno caldo basta mettere un solo bocchettone ma se così fosse avremmo un aumento della temperatura in un posto e una diminuzione nell' altro. Non è certo quella la soluzione. Ah ... Il mio camper è un sun living, quindi non è certo coibentato come un Laika...
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In risposta al messaggio di Emme48 del 05/01/2024 alle 11:09:06È quello che scrivo da giorni, anche inquinando un po' il tread.
Il problema del cinebasto è che funziona correttamente, ma allora quale sarà il mistero commerciale che permette tutto ciò? - Minore sicurezza dei materiali che potrebbero emanare gas velenosi in certe situazioni - Utilizzodi schiavi al posto degli operai - Sponsor occulto del governo cinese per invadere il mercato occidentale dando una immagina di costa-meno-ma-è-buono. - Materiale rubato in Germania - Cinesi ammiratori di San Francesco che hanno deciso di fare regali a tutto il mondo rinunciando al guadagno, anzi, rimettendoci. Qualcuno sa spiegare con altre ipotesi come mai viene venduto a 100 euro un oggetto che sarebbe venduto altrettanto bene anche a 400, visto i prezzi dei concorrenti europei? Insomma... ne vendiamo 1000 a 100 euro o ne vendiamo solo 900 ma a 400 euro? Marco.
In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 12:39:59Quoto al 100 ℅ , soprattutto l analisi della differenza dei mercati di sbocco.
Mi permetto di rispondere in quanto lavoro per un'azienda produttrice italiana nel settore della componentistica per l'elettronica industriale. Connettori di segnale e potenza che vanno sulle schede elettroniche. Una dellepoche aziende con reale produzione in italia (e piccola parte in romania ma sempre in CE) 400 operai in tutto. I cinesi (nostri principali competitor) hanno sostanzialmente 3 grandi vantaggi : - i volumi produttivi che permettono di spalmare ed ammortizzare gli investimenti - delle normative meno stringenti sui materiali - costo della manodopera basso (anche se ora si sta alzando vertiginosamente al punto che le aziende stanno cominciando a migrare in vietnam e thailandia) ma sopratutto flessibilità lavorativa infinita. - forti incentivi statali su energia , building,terreni ceduti a costo 0 (anche qui le cose stanno cambiando) Venendo al Cinebasto: Il cinebasto è un monoprodotto , molto probabilmente progettato (copiato) e costruito da uno/2 oem che lo rivendono ai vari Vevor.. Oggettivamente un prodotto semplice e dalla tecnologia vecchia come il cucco.Candeletta, camera combustione , ventola , 2 sensori ed un'elettronica di controllo con un display che fa pena. Il Webasto di contro è uno degli n mila prodotti di un'azienda che si chiama Webasto, tedesca , omologata IATF , ISO ecc ecc...per la quale il riscaldatore Webasto per i camper è il prodotto marginale nella share dei suoi prodotti. Webasto è tier 1 (fornitore principale) per case automobilistiche/di treni/navi/trattori/ di impianti di ricaldamento. Nella sua politica commerciale il prodotto viene venduto ad alto prezzo (al cliente finale) perchè finisce su un mezzo che costa tanto. Aziende che non margina e non fanno profitto non possono reinvestire e rimenere sul mercato. Il cinebasto che noi in europa lo usiamo sui camper io ho scoeprto (viaggiando molto all'estero) che in aree disgiate asiatiche è super utilizzato per scaldare le baracche/case e le capanne quindi deve essere accessibile all'acquisto e quindi costare poco. Dietro c'è una politica commerciale diversa. Il cinese che vende nel nostro mercato si cura poco del prezzo. Basta vendere ed invadere il mercato. Lo vedo con i miei competitor che entrano con prezzi su prodotti analoghi del 40/50% in meno.Prodotti poveri di tecnologia sui quali evidentemente si accontentatno di margini miserabili (perchè hanno costi bassi). Di contro io se non tengo un minimo di margine non mi pago la tranceria , lo stampaggio plastico , l'energia , il leasing del capannone , i commerciali, gli stipendi..e devo mettere in cassa integrazione la gente. Da una mia analisi per come è fatto il cinebasto e quello che costa è anche fatto bene. Nello specifico la parte elettronica merceologico di cui mi occupo (la scheda , il cablaggio , i sensori , lo switching ,i cavi usati, i componenti). Sono nello standard. Sarebbe impensabile produrlo in italia a quel prezzo. L'affidabilità lo dirà il tempo. Io lo uso da 4 anni e ad ora 0 problemi. In famiglia ne abbiamo 5. Resta chiaro il fatto che è un oggetto che installato in autonomia è rischioso per chi non ha un minimo di cognizione sui gas i scarico, la roba che scotta ed i collegamenti elettrici. Aggiungiamo che Webasto non vende il prodotto e te lo monti tu (è rarissimo). ha una rete di distribuzione che fa anche da assistenza ed ha un costo (oltra al margine che il rivenditore ci mette sulla rivendita 30/40%). Io se fossi un installatore magari con rivendita camper di un certo livello non rivenderei nè installerei i cinebasto anche solo per il fatto di non avere un'azienda fisica alla quale rivolgermi in caso di danno grave. Tornando al discorso competition coi cinesi. Per sopravvivere basta cambiar tipologia di cliente finale. Invece di vendere i morsetti e connettori a chi produce gli apricancelli in italia (che ormai non costano più nulla) ci sarebbe da andare a venderli a chi costruisce ancora i PLC /gli inverter di potenza / le colonnine di ricarica / i macchinari mediacali che costano (10/20 volte una scheda apricancello) in germania/ europa del nord dove a loro volta il loro cliente finale è di un livello molto più alto che l'installatore dei cancelli in italia, Differenziandosi quindi per qualità, servizio , certificazioni e personalizzazioni del prodotto. Uno camperista col Morelo o Concorde (ma direi anche un Laika o un Cartagho)...non compra il cinebasto...ha i soldi per comprare il Webasto... Chi ha comprato il primo camper entry level magari usato...ai 7/800€ di differenza giustamente ci guarda. Quindi non pensiamo di mettere webasto e cinebasto sullo stesso piano reputandoli competitor. Con lo stesso prodotto si rivolgono a clienti diversi dello stesso settore con potenzialità di spesa diversa. (vedi telefoni cinesi Vs Iphone/apple) E' cura del cliente finale (il camperista) avere la capacità di valutazione della bontà di un prodotto e prendersil il rischio sull'installazione sul proprio camper. pochissimi hanno questa capacità tecnica e quindi nel dubbio o fanno lo sforzo e prendono il webasto o non montano nulla. Webasto vivrà per sempre..questo è sicuro
https://chinaairheater.com/2019...
In risposta al messaggio di Emme48 del 05/01/2024 alle 10:56:12Andrò sotto a metterlo come in foto, la parte in alto viene dal serbatoio del gasolio
Tutti gli oggetti che gestiscono dei liquidi devono essere installati secondo un certo schema nei confronti della forza di gravità, questo per vari motivi. La pompetta del gasolio deve subito far uscire le bolle d'aria,altrimenti se nel pistoncino ci rimane aria i flussi di gasolio non sono corretti, per questo la parte di uscita va posizionata più in alto dell'ingresso. Il filtro della Shurflo va installato con la parte trasparente in basso per far uscire subito le bolle d'aria e per evitare che, aprendolo quando è sporco, i detriti finiscano dentro la pompa. ... e così via... Marco.
In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 12:39:59Concordo.
Mi permetto di rispondere in quanto lavoro per un'azienda produttrice italiana nel settore della componentistica per l'elettronica industriale. Connettori di segnale e potenza che vanno sulle schede elettroniche. Una dellepoche aziende con reale produzione in italia (e piccola parte in romania ma sempre in CE) 400 operai in tutto. I cinesi (nostri principali competitor) hanno sostanzialmente 3 grandi vantaggi : - i volumi produttivi che permettono di spalmare ed ammortizzare gli investimenti - delle normative meno stringenti sui materiali - costo della manodopera basso (anche se ora si sta alzando vertiginosamente al punto che le aziende stanno cominciando a migrare in vietnam e thailandia) ma sopratutto flessibilità lavorativa infinita. - forti incentivi statali su energia , building,terreni ceduti a costo 0 (anche qui le cose stanno cambiando) Venendo al Cinebasto: Il cinebasto è un monoprodotto , molto probabilmente progettato (copiato) e costruito da uno/2 oem che lo rivendono ai vari Vevor.. Oggettivamente un prodotto semplice e dalla tecnologia vecchia come il cucco.Candeletta, camera combustione , ventola , 2 sensori ed un'elettronica di controllo con un display che fa pena. Il Webasto di contro è uno degli n mila prodotti di un'azienda che si chiama Webasto, tedesca , omologata IATF , ISO ecc ecc...per la quale il riscaldatore Webasto per i camper è il prodotto marginale nella share dei suoi prodotti. Webasto è tier 1 (fornitore principale) per case automobilistiche/di treni/navi/trattori/ di impianti di ricaldamento. Nella sua politica commerciale il prodotto viene venduto ad alto prezzo (al cliente finale) perchè finisce su un mezzo che costa tanto. Aziende che non margina e non fanno profitto non possono reinvestire e rimenere sul mercato. Il cinebasto che noi in europa lo usiamo sui camper io ho scoeprto (viaggiando molto all'estero) che in aree disgiate asiatiche è super utilizzato per scaldare le baracche/case e le capanne quindi deve essere accessibile all'acquisto e quindi costare poco. Dietro c'è una politica commerciale diversa. Il cinese che vende nel nostro mercato si cura poco del prezzo. Basta vendere ed invadere il mercato. Lo vedo con i miei competitor che entrano con prezzi su prodotti analoghi del 40/50% in meno.Prodotti poveri di tecnologia sui quali evidentemente si accontentatno di margini miserabili (perchè hanno costi bassi). Di contro io se non tengo un minimo di margine non mi pago la tranceria , lo stampaggio plastico , l'energia , il leasing del capannone , i commerciali, gli stipendi..e devo mettere in cassa integrazione la gente. Da una mia analisi per come è fatto il cinebasto e quello che costa è anche fatto bene. Nello specifico la parte elettronica merceologico di cui mi occupo (la scheda , il cablaggio , i sensori , lo switching ,i cavi usati, i componenti). Sono nello standard. Sarebbe impensabile produrlo in italia a quel prezzo. L'affidabilità lo dirà il tempo. Io lo uso da 4 anni e ad ora 0 problemi. In famiglia ne abbiamo 5. Resta chiaro il fatto che è un oggetto che installato in autonomia è rischioso per chi non ha un minimo di cognizione sui gas i scarico, la roba che scotta ed i collegamenti elettrici. Aggiungiamo che Webasto non vende il prodotto e te lo monti tu (è rarissimo). ha una rete di distribuzione che fa anche da assistenza ed ha un costo (oltra al margine che il rivenditore ci mette sulla rivendita 30/40%). Io se fossi un installatore magari con rivendita camper di un certo livello non rivenderei nè installerei i cinebasto anche solo per il fatto di non avere un'azienda fisica alla quale rivolgermi in caso di danno grave. Tornando al discorso competition coi cinesi. Per sopravvivere basta cambiar tipologia di cliente finale. Invece di vendere i morsetti e connettori a chi produce gli apricancelli in italia (che ormai non costano più nulla) ci sarebbe da andare a venderli a chi costruisce ancora i PLC /gli inverter di potenza / le colonnine di ricarica / i macchinari mediacali che costano (10/20 volte una scheda apricancello) in germania/ europa del nord dove a loro volta il loro cliente finale è di un livello molto più alto che l'installatore dei cancelli in italia, Differenziandosi quindi per qualità, servizio , certificazioni e personalizzazioni del prodotto. Uno camperista col Morelo o Concorde (ma direi anche un Laika o un Cartagho)...non compra il cinebasto...ha i soldi per comprare il Webasto... Chi ha comprato il primo camper entry level magari usato...ai 7/800€ di differenza giustamente ci guarda. Quindi non pensiamo di mettere webasto e cinebasto sullo stesso piano reputandoli competitor. Con lo stesso prodotto si rivolgono a clienti diversi dello stesso settore con potenzialità di spesa diversa. (vedi telefoni cinesi Vs Iphone/apple) E' cura del cliente finale (il camperista) avere la capacità di valutazione della bontà di un prodotto e prendersil il rischio sull'installazione sul proprio camper. pochissimi hanno questa capacità tecnica e quindi nel dubbio o fanno lo sforzo e prendono il webasto o non montano nulla. Webasto vivrà per sempre..questo è sicuro
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In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 14:11:48La certificazione è per le emissioni elettromagnetiche. Manca la certificazione R10 e R122 (che sinceramente non so se siano necessarie).
Ciao , i bruciatori cinesi in vendita in europa sono tuti certificati CE per legge. tra l'altro l'OEM dei cinebasto ha fatto certificare CE in italia ad azienda che conosco : Verificate i codici certificati e vedete che sono proprio i cinebasto
In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 16:32:53R122, non R12. La prima riguarda i sistemi di riscaldamento per veicoli.
Ciao , Il test delle emissioni elettromagnetiche (radiate e condotte) nel processo di marchiatura CE sono solo 1 delle prove. Per quanto riguarda la parte elettrica vengono fatti anche test di sicurezza elettrica (isolamento,rigidità, intervento delle protezioni , intervento del software/firmware di gestione sicurezze , prove ESD), sovraccarico e cortocircuito. Per alcune applicazioni anche infiammabilità delle plastiche (per esempio i prodotti del bianco). Inoltre per le parti meccaniche/plastiche sopratutto devono essere fornite le dichiarazioni di quelli utilizzati. Anche i giocattoli in plastica senza elettronica devono essere marchiati CE seppur non emettano nulla di elettromagnetico. Ma vengono testati i materiali (che rientrano nell'iter di omologa CE) di alcuni prodotti. Inoltre c'è tutta la verifica della documentazione e della manualistica fornita tra i check che deve fare l'ente omologatore. A mio avviso R10 e R12 (che non credo sia nemmeno pertinente in quanta riguarda i propulsori elettrici al alta tensione ed il sistema di sterzo) non sono previste per i cinebasto in quanto pur essendo un accessorio automotive non è concepito per funzionare quando l'auto o il veicolo è in moto quindi la sua elettronica non può interferire con l'elettronica di bordo andando a minare gli apparati di sicurezza.
In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 17:30:45Sarò cocciuto (o se preferisci di coccio ) ma in quel certificato solo vedo riferimenti ai regolamenti sulla compatibilità elettomagnetica, niente sulla resistenza dei materiali alla combustione, alla tenuta dei gas di scarico, ai sistemi di sicurezza in caso di guasti ecc. (cose che mi sto inventando, ma credo che siano fondamentali per un riscaldatore).
Se un ente certificatore Italiano pone la sua firma sulla certifica CE sul Cinebasto significa che il prodotto è intrisecamente sicuro. Può diventare non sicuro se montato non a regola d'arte (aspirazione aria calda vicinoalla marmitta di scarico) , collegamento ai fili delle lampadine LED da 0.5mm (in accensione spunta 10A) , parte calde posizionate vicino a materiali plastici/spugne/moquette pericolosi , errato montaggio della guarnizione in amianto zona scarico fumi. Come una bombola di propano collegata al Comfort Duo (sicuro) dove l'utente si dimentica di mettere la guarnizione o la mette danneggiata.
In risposta al messaggio di SilverHaze del 05/01/2024 alle 12:39:59Grazie della relazione chiara e competente, condivido in pieno.
Mi permetto di rispondere in quanto lavoro per un'azienda produttrice italiana nel settore della componentistica per l'elettronica industriale. Connettori di segnale e potenza che vanno sulle schede elettroniche. Una dellepoche aziende con reale produzione in italia (e piccola parte in romania ma sempre in CE) 400 operai in tutto. I cinesi (nostri principali competitor) hanno sostanzialmente 3 grandi vantaggi : - i volumi produttivi che permettono di spalmare ed ammortizzare gli investimenti - delle normative meno stringenti sui materiali - costo della manodopera basso (anche se ora si sta alzando vertiginosamente al punto che le aziende stanno cominciando a migrare in vietnam e thailandia) ma sopratutto flessibilità lavorativa infinita. - forti incentivi statali su energia , building,terreni ceduti a costo 0 (anche qui le cose stanno cambiando) Venendo al Cinebasto: Il cinebasto è un monoprodotto , molto probabilmente progettato (copiato) e costruito da uno/2 oem che lo rivendono ai vari Vevor.. Oggettivamente un prodotto semplice e dalla tecnologia vecchia come il cucco.Candeletta, camera combustione , ventola , 2 sensori ed un'elettronica di controllo con un display che fa pena. Il Webasto di contro è uno degli n mila prodotti di un'azienda che si chiama Webasto, tedesca , omologata IATF , ISO ecc ecc...per la quale il riscaldatore Webasto per i camper è il prodotto marginale nella share dei suoi prodotti. Webasto è tier 1 (fornitore principale) per case automobilistiche/di treni/navi/trattori/ di impianti di ricaldamento. Nella sua politica commerciale il prodotto viene venduto ad alto prezzo (al cliente finale) perchè finisce su un mezzo che costa tanto. Aziende che non margina e non fanno profitto non possono reinvestire e rimenere sul mercato. Il cinebasto che noi in europa lo usiamo sui camper io ho scoeprto (viaggiando molto all'estero) che in aree disgiate asiatiche è super utilizzato per scaldare le baracche/case e le capanne quindi deve essere accessibile all'acquisto e quindi costare poco. Dietro c'è una politica commerciale diversa. Il cinese che vende nel nostro mercato si cura poco del prezzo. Basta vendere ed invadere il mercato. Lo vedo con i miei competitor che entrano con prezzi su prodotti analoghi del 40/50% in meno.Prodotti poveri di tecnologia sui quali evidentemente si accontentatno di margini miserabili (perchè hanno costi bassi). Di contro io se non tengo un minimo di margine non mi pago la tranceria , lo stampaggio plastico , l'energia , il leasing del capannone , i commerciali, gli stipendi..e devo mettere in cassa integrazione la gente. Da una mia analisi per come è fatto il cinebasto e quello che costa è anche fatto bene. Nello specifico la parte elettronica merceologico di cui mi occupo (la scheda , il cablaggio , i sensori , lo switching ,i cavi usati, i componenti). Sono nello standard. Sarebbe impensabile produrlo in italia a quel prezzo. L'affidabilità lo dirà il tempo. Io lo uso da 4 anni e ad ora 0 problemi. In famiglia ne abbiamo 5. Resta chiaro il fatto che è un oggetto che installato in autonomia è rischioso per chi non ha un minimo di cognizione sui gas i scarico, la roba che scotta ed i collegamenti elettrici. Aggiungiamo che Webasto non vende il prodotto e te lo monti tu (è rarissimo). ha una rete di distribuzione che fa anche da assistenza ed ha un costo (oltra al margine che il rivenditore ci mette sulla rivendita 30/40%). Io se fossi un installatore magari con rivendita camper di un certo livello non rivenderei nè installerei i cinebasto anche solo per il fatto di non avere un'azienda fisica alla quale rivolgermi in caso di danno grave. Tornando al discorso competition coi cinesi. Per sopravvivere basta cambiar tipologia di cliente finale. Invece di vendere i morsetti e connettori a chi produce gli apricancelli in italia (che ormai non costano più nulla) ci sarebbe da andare a venderli a chi costruisce ancora i PLC /gli inverter di potenza / le colonnine di ricarica / i macchinari mediacali che costano (10/20 volte una scheda apricancello) in germania/ europa del nord dove a loro volta il loro cliente finale è di un livello molto più alto che l'installatore dei cancelli in italia, Differenziandosi quindi per qualità, servizio , certificazioni e personalizzazioni del prodotto. Uno camperista col Morelo o Concorde (ma direi anche un Laika o un Cartagho)...non compra il cinebasto...ha i soldi per comprare il Webasto... Chi ha comprato il primo camper entry level magari usato...ai 7/800€ di differenza giustamente ci guarda. Quindi non pensiamo di mettere webasto e cinebasto sullo stesso piano reputandoli competitor. Con lo stesso prodotto si rivolgono a clienti diversi dello stesso settore con potenzialità di spesa diversa. (vedi telefoni cinesi Vs Iphone/apple) E' cura del cliente finale (il camperista) avere la capacità di valutazione della bontà di un prodotto e prendersil il rischio sull'installazione sul proprio camper. pochissimi hanno questa capacità tecnica e quindi nel dubbio o fanno lo sforzo e prendono il webasto o non montano nulla. Webasto vivrà per sempre..questo è sicuro