In risposta al messaggio di Szopen del 01/12/2024 alle 09:11:21
E' molto importante a mio avviso una prima considerazione, l'utilizzo che si vuole fare di una batteria a litio ed ancor più se questa vogliamo assemblarla noi. In un utilizzo lineare, una sorta di plug&play in sostituzionedelle batterie esistenti (non litio), con prelievi nell'ordine di 2-3A, in quei mezzi dove il consumo (da molti considerato umano) massimo giornaliero si attesta intorno ai 30-40 Ah ed il passaggio e' volto per lo più ad ottenere un generoso aumento di energia che garantisca tempi maggiori di autonomia energetica, possiamo senz'altro evitare l'inserimento di un bilanciatore attivo. Le correnti di carica e di scarica in questo caso sono sicuramente più leggere ed un buon BMS riesce tranquillamente a gestire le celle col sistema di bilanciamento interno cui dispone. Il problema sorge con con l'avvento di ripetute scariche e cariche molto diverse tra loro, diversi e potenti accessori che di colpo chiedono oltre 100A anche se per pochi minuti, le ripetute cariche diverse date dai diversi caricatori a bordo non fanno altro che peggiorare la situazione delle celle. In questo caso, un sistema sempre attivo di bilanciamento delle stesse si rende necessario, non solo a batterie quasi cariche o quasi scariche ma soprattutto nel durante, in quella parte centrale stimata tra il 40 ed il 70% dello stato della batteria c'è bisogno di una tensione piu lineare possibile tra le varie celle. Ho provato a verificare ciò durante (il mio) normale utilizzo, con bilanciatore attivo staccato e prelievi mostruosi, circa 150A ho avuto uno sbilanciamento di ben oltre i 200mV tendente al rialzo tra la prima e l'ultima delle 4 celle e' c'è voluto un bel po' di tempo prima che si ri-equilibrassero correttamente. Nella stessa situazione con bilanciatore attivo collegato, la differenza tra le le celle varia tra i 2 ed i 7mV, raramente mi e capitato vedere questa differenza raggiungere i 20-23mV, indubbiamente anche le 4 sonde per la temperatura del BMS poste sulle celle apportano un certo beneficio, l'ideale sarebbe un BMS con sistema di bilanciamento un po' più altino dei soliti 1-2A. Sicuramente questo continuo bilanciamento forzato puoi indurre una durata minore delle celle ma, con i prezzi raggiunti, anche adottando batterie discrete, il raggiungimento di soli 5 anni di vita utile della batteria e con utilizzi come nel mio caso o come quello dei numerosi che vivono il camper 6-8 mesi all'anno, e' oro colato. Ciro.
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/12/2024 alle 03:32:28Se non avessi visto 20/30mV di sbilanciamento tra le celle non avrei aggiunto un bilanciatore attivo.
Il BMS dovrebbe gestire tolleranze molto strette per far bene il suo mestiere, ma temo che la lettura precisa della tensione sia il problema più facile da risolvere. Più complicata è la lettura della temperatura che andrebbefatta almeno per singola cella, inoltre le litio artiche, quelle preriscaldate, potrebbero creare sbilanciamenti termici importanti per via della cella scaldata da un solo lato, a volte anche molto calda per colpa della voglia di pubblicizzare temperature minime di ricarica sempre più basse. Il BMS JK v 3.0 ora è stabie, i primi non lo erano affatto, l'idea di aggiungere in parallelo un secondo oggetto bilanciatore mi trova contrario. Una litio ha caratteristiche elettriche molto elevate, possimo permetterci (orrore) una gestione imprecisa delle celle senza notare cali prestazionali, per la durata potrebbe non essere evidente il peggioramento ma probabilmente una batteria che dura 19 anni invece di 20 non ci cambia la vita.
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/12/2024 alle 03:32:28Per quanto riguarda la lettura della tensione, di per sè è relativamente semplice la lettura nell'ordine del mV... Ma su elettronica economica non è scontato specie se la lettura deve essere attendibile in un range di temperature esempio tra -20 e +60°C.
Il BMS dovrebbe gestire tolleranze molto strette per far bene il suo mestiere, ma temo che la lettura precisa della tensione sia il problema più facile da risolvere. Più complicata è la lettura della temperatura che andrebbefatta almeno per singola cella, inoltre le litio artiche, quelle preriscaldate, potrebbero creare sbilanciamenti termici importanti per via della cella scaldata da un solo lato, a volte anche molto calda per colpa della voglia di pubblicizzare temperature minime di ricarica sempre più basse. Il BMS JK v 3.0 ora è stabie, i primi non lo erano affatto, l'idea di aggiungere in parallelo un secondo oggetto bilanciatore mi trova contrario. Una litio ha caratteristiche elettriche molto elevate, possimo permetterci (orrore) una gestione imprecisa delle celle senza notare cali prestazionali, per la durata potrebbe non essere evidente il peggioramento ma probabilmente una batteria che dura 19 anni invece di 20 non ci cambia la vita.
In risposta al messaggio di Szopen del 01/12/2024 alle 09:11:21La capacità di bilanciamento in termini di corrente dipende principalmente da quanto tempo si ha a disposizione per tale procedura e di conseguenza la capacità dell'accumulo.
E' molto importante a mio avviso una prima considerazione, l'utilizzo che si vuole fare di una batteria a litio ed ancor più se questa vogliamo assemblarla noi. In un utilizzo lineare, una sorta di plug&play in sostituzionedelle batterie esistenti (non litio), con prelievi nell'ordine di 2-3A, in quei mezzi dove il consumo (da molti considerato umano) massimo giornaliero si attesta intorno ai 30-40 Ah ed il passaggio e' volto per lo più ad ottenere un generoso aumento di energia che garantisca tempi maggiori di autonomia energetica, possiamo senz'altro evitare l'inserimento di un bilanciatore attivo. Le correnti di carica e di scarica in questo caso sono sicuramente più leggere ed un buon BMS riesce tranquillamente a gestire le celle col sistema di bilanciamento interno cui dispone. Il problema sorge con con l'avvento di ripetute scariche e cariche molto diverse tra loro, diversi e potenti accessori che di colpo chiedono oltre 100A anche se per pochi minuti, le ripetute cariche diverse date dai diversi caricatori a bordo non fanno altro che peggiorare la situazione delle celle. In questo caso, un sistema sempre attivo di bilanciamento delle stesse si rende necessario, non solo a batterie quasi cariche o quasi scariche ma soprattutto nel durante, in quella parte centrale stimata tra il 40 ed il 70% dello stato della batteria c'è bisogno di una tensione piu lineare possibile tra le varie celle. Ho provato a verificare ciò durante (il mio) normale utilizzo, con bilanciatore attivo staccato e prelievi mostruosi, circa 150A ho avuto uno sbilanciamento di ben oltre i 200mV tendente al rialzo tra la prima e l'ultima delle 4 celle e' c'è voluto un bel po' di tempo prima che si ri-equilibrassero correttamente. Nella stessa situazione con bilanciatore attivo collegato, la differenza tra le le celle varia tra i 2 ed i 7mV, raramente mi e capitato vedere questa differenza raggiungere i 20-23mV, indubbiamente anche le 4 sonde per la temperatura del BMS poste sulle celle apportano un certo beneficio, l'ideale sarebbe un BMS con sistema di bilanciamento un po' più altino dei soliti 1-2A. Sicuramente questo continuo bilanciamento forzato puoi indurre una durata minore delle celle ma, con i prezzi raggiunti, anche adottando batterie discrete, il raggiungimento di soli 5 anni di vita utile della batteria e con utilizzi come nel mio caso o come quello dei numerosi che vivono il camper 6-8 mesi all'anno, e' oro colato. Ciro.
In risposta al messaggio di Karbon17 del 09/12/2024 alle 18:42:00Invece di startene lì, con le mani in mano, comprala e poi ci dici se ci sta sotto il sedile, fidati, saranno in tanti a ringraziarti :-).
io sono in attesa che qualcuno avendo acquistato la Basengreen da 230/300Ah confermi che ci sta sotto il sedile del Ducato
In risposta al messaggio di Karbon17 del 09/12/2024 alle 18:42:00Io l’ho acquistata, mi è già arrivata ma non so se riesco a provarla prima di gennaio, comunque appena la provo vi faccio sapere! Speriamo bene!
io sono in attesa che qualcuno avendo acquistato la Basengreen da 230/300Ah confermi che ci sta sotto il sedile del Ducato
In risposta al messaggio di bigfish del 09/12/2024 alle 15:16:27Se hai seguito anche le altre discussioni in merito , vedrai che non sei il solo ad aver fatto quella scelta...io sono un altro "idiota" che non ha speso almeno 1500€ per una batteria con gli adesivi di venditori che acquistano direttamente alla NASA i loro prodotti...
io sinceramente ho acquistato una ecoworty da 280 A/h 12V e mi sto trovando molto bene da qualche mese. mi sono fidato di qualche video su youtube americani che hanno già disponibile quella batteria da mesi prima di noiin europa (tipo i video di cui sopra) hanno aperto la batteria e sopra tutto l'hanno maltrattata sia in carica che in scarica rimanendone stupito per l'efficienza, nessun intervento sotto i 200A e capacità sempre superiore ai 280Ah di targa. spero che non sia solo apparenza ma sinceramente la utilizzo da qualche mese quasi tutti i weekend avendo necessità di parecchia potenza anche solo durante i fine settimana. è da settembre che non allaccio da rete 230V esterna, ho un imp. solare da 400W circa e un consumo di circa 160/220 Ah tra venerdì e domenica, ho due ragazze con i capelli lunghi che asciugano con tranquillità a lungo con un asciugacapelli da 1800W e un thermo top webasto quindi ad acqua assetatissimo di energia. luci lucette ipad (2) telefoni TV (2) macchina del caffè e chi più ne ha più ne metta.... ma nessun problema per ora anche senza contributo solare e finalmente non guardo più lo stato della batteria. una goduria... poi non farà 6000 cicli? pazienza la ricomprerò nuova ma sicuramente tra qualche anno e a basso costo. PS: la 280Ah ha le celle verticali, un buon BMS da 200A e una buona qualità costruttiva comprensiva di telaio di contenimento metallico, non credo sia tanto peggio di altri marchi blasonati e non credo che le celle siano tutte di categoria adatte a spaceX per equipaggiamenti aereospaziali. speriamo di non essermela gufata da solo
In risposta al messaggio di Szopen del 09/12/2024 alle 19:02:53e se poi non ci sta?
Invece di startene lì, con le mani in mano, comprala e poi ci dici se ci sta sotto il sedile, fidati, saranno in tanti a ringraziarti :-). Ciro.
In risposta al messaggio di sport15 del 09/12/2024 alle 21:25:41Io ho un impianto solare simile al tuo (760 Watt) e non ho proprio installato in caricabatterie a 230 Volt, ricarico le BS con 30 Ampere da alternatore solo se attivo manualmente l'Energy Power Evolution, di solito non lo faccio.
Se hai seguito anche le altre discussioni in merito , vedrai che non sei il solo ad aver fatto quella scelta...io sono un altro idiota che non ha speso almeno 1500€ per una batteria con gli adesivi di venditori che acquistanodirettamente alla NASA i loro prodotti... A dicembre sarà un anno esatto che la uso è le mie considerazioni sono identiche alle tue . È aiutata da due dcdc e poco più di 600w di solare , che a sentire qualche professorone del forum ,sono inutili, però a me permettono di non sostare nelle aree lager che si vedono a giro. Gianluca
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 10/12/2024 alle 08:56:13Batterie al sarchiapone tipo queste:
Io ho un impianto solare simile al tuo (760 Watt) e non ho proprio installato in caricabatterie a 230 Volt, ricarico le BS con 30 Ampere da alternatore solo se attivo manualmente l'Energy Power Evolution, di solito non lofaccio. Da 3 anni non ho problemi energetici, concordo con te sul fotovoltaico, 100 Watt non hanno senso. Per le batterie al litio credo stia avvenendo uno scenario gemello dei riscaldatori a gasolio, i cinesi hanno imparato a fare le cose come si deve, ma questo non significa abbassare la guardia, visto il calo dei prezzi posiamo permetterci di acquistare batterie non proprio totalmente sconosciute, la tua non è un esperimento ma è già stata utilizzata a lungo da tante persone, le esperienze personali sono limitate, le statistiche si fanno con i grandi numeri. Io non passo al litio perché il BackUp totale della BM è per me una priorità, ma se dovessi passare al litio sicuramente non prenderei in considerazioni amperaggi inferiori a 280 Ah. Le litio hanno caratteristiche superiori alle batterie classiche, comprare una batteria che costa il quadruplo per passare da 4000 a 6000 cicli di vita ipotetici non è economicamente giustificabile. Tra 4000 cicli saremo nel 2034, avranno già inventato le batterie al sarchiapone da 5000 Ah che costeranno 30 euro, cambieremo le litio con quelle.
https://www.ansa.it/canale_scie...
In risposta al messaggio di sport15 del 09/12/2024 alle 21:25:41si ho letto e mi ha fatto piacere vedere che ci sono altre correnti di pensiero.
Se hai seguito anche le altre discussioni in merito , vedrai che non sei il solo ad aver fatto quella scelta...io sono un altro idiota che non ha speso almeno 1500€ per una batteria con gli adesivi di venditori che acquistanodirettamente alla NASA i loro prodotti... A dicembre sarà un anno esatto che la uso è le mie considerazioni sono identiche alle tue . È aiutata da due dcdc e poco più di 600w di solare , che a sentire qualche professorone del forum ,sono inutili, però a me permettono di non sostare nelle aree lager che si vedono a giro. Gianluca
In risposta al messaggio di bigfish del 11/12/2024 alle 14:51:47I miei due dcdc victron sono da 30, separati e gestibili da remoto con due interruttori separati.
si ho letto e mi ha fatto piacere vedere che ci sono altre correnti di pensiero. tuttavia ho dimenticato di dire che anche io ho due Dc-Dc uno da 18A della victron che uso da solo se la batteria non è molto scarica per nonpesare troppo sull'alternatore e uno da 40A della renogy che pur assorbendo in IN oltre 50/55A in uscita genera 40A costanti anche ad alte temperature e per ore. in totale almeno 55A in marcia di ricarica e ciò mi permette di ricaricare in pochissimo quello che ho consumato, inoltre la domenica al rientro di poter lasciare la LIFEPO4 all'80% circa in rimessaggio tutto comodamente gestito da app victron sull'autoradio del camper senza dover mettere Cerbo vari o raspberry. già che ci sono specifico anche la ricarica da solare. ho poco posto sul tetto e sono riuscito a farci stare un pannello da 100/120W + un pannello da 80W e un pannello scomposto da 240W in serie, quindi in totale 420/440W in tre gruppi in parallelo (naturalmente con fusibili e diodi) pur scegliendo un regolatore da 20A in quanto, secondo le mie esigenze e la mancanza di voglia nel passare nuovi cavi di sezione maggiorata, in estate quando i pannelli potrebbero rendere ben più di 20A dal regolare solare victron installato... a me l'energia non serve, al contrario in inverno quando la resa è esigua al confronto 20A difficilmente li avrò come produzione solare. di solito ricarico 12/14A il regolatore da 20A mi ha fatto comodo perchè grazie all'uscita carico (nel 30A non presente) e l'utilizzo di un relè di appoggio posso attivare e disattivare il DC-DC renogy da 40A in funzione alla necessità descritta di cui sopra. il DC-DC renogy lo possiedo da anni e non mi andava di buttare 350 euro in un victron nuovo da 50A che carica in OUT circa 45A.
In risposta al messaggio di paolo135 del 07/11/2024 alle 16:14:56Sembra ottima! Che ne pensate del test che ha fatto il tipo?
Non so se e' gia stato postato la prova della 230ah della basen