In risposta al messaggio di Laikone del 18/12/2023 alle 16:07:17Io ho modificato il collegamento 12 VDC al frigo portando un cavo ad 16 mm direttamente da polo + BM (commutato tramite rele')
alla luce delle motivazioni fin qui emerse, non rimane altro che incrociare le dita per chi azzarda all'acquisto di un prodotto economico, mentre chi osa spendere un po' di più è probabile abbia maggiori garanzie a 360°in merito, viste le correnti in ballo. Oltre al DC-DC va ricordato che è necessario avere un impianto ad hoc con connessioni sui capicorda eccellenti, cavi di abbondante sezione per avitare cadute di tensione o scarso apporto di corrente alle BS. Proprio oggi è emerso ciò che da sempre si stenta a credere nonostante lo si ripeta da anni... ovvero un utente ha installato uno smart shount Victron sul prorpio mezzo e tramite questo oggetto si è accorto che alle BS arrivano nella migliore delle ipotesi 5A mentre nella peggiore va in negativo, ovvero durante la marcia il frigorifero preleva corrente dalle BS arrivando a destinazione con scarse risorse energetiche. Da questo si evince che l'installazione del DC-DC è valida solo se si rivede completamente la linea di alimentazione dalla BM alla BS e tutto ciò che sta in mezzo. Morale, pensare che il DC-DC risolva tutti i problemi di ricarica inserendolo sul proprio mezzo senza modificare nulla dell'esistente è profondamente sbagliato, se non in rarissimi e unici casi...
In risposta al messaggio di Roberto66 del 19/12/2023 alle 11:57:40può andare bene anche così, anche se onestamente quel 16 lo avrei portato almeno a 25mmq.
Io ho modificato il collegamento 12 VDC al frigo portando un cavo ad 16 mm direttamente da polo + BM (commutato tramite rele') Al DC DC ho portato direttamente da polo BM un cavo anch' esso da 16 mm al positivo . Stessa sezione di cavi per i collegamenti alle BS. Non ho uno shunt e quindi non so quanta corrente arrivi alle stesse tramite DC (lo so da MPPT)
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 12:35:45guardando le specifiche , considerando circa 2,5 mt il cavo da 16 mm per una corrente massima di 30A a 12 VDC risulta salvo sviste olteremodo dimensionato.
può andare bene anche così, anche se onestamente quel 16 lo avrei portato almeno a 25mmq.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 19/12/2023 alle 12:51:58i cavi in continua non sono mai esagerati, non perchè si vuole abbondare a ogni costo, ma semplicemente perchè di logica, poi se ci si accontenta va bene lo stesso, sarebbe meglio NON perdere nemmeno un centesimo di Volt.
guardando le specifiche , considerando circa 2,5 mt il cavo da 16 mm per una corrente massima di 30A a 12 VDC risulta salvo sviste olteremodo dimensionato.
In risposta al messaggio di Laikone del 18/12/2023 alle 16:07:17"un utente ha installato uno smart shount Victron sul prorpio mezzo e tramite questo oggetto si è accorto che alle BS arrivano nella migliore delle ipotesi 5A mentre nella peggiore va in negativo, ovvero durante la marcia il frigorifero preleva corrente dalle BS arrivando a destinazione con scarse risorse energetiche.
alla luce delle motivazioni fin qui emerse, non rimane altro che incrociare le dita per chi azzarda all'acquisto di un prodotto economico, mentre chi osa spendere un po' di più è probabile abbia maggiori garanzie a 360°in merito, viste le correnti in ballo. Oltre al DC-DC va ricordato che è necessario avere un impianto ad hoc con connessioni sui capicorda eccellenti, cavi di abbondante sezione per avitare cadute di tensione o scarso apporto di corrente alle BS. Proprio oggi è emerso ciò che da sempre si stenta a credere nonostante lo si ripeta da anni... ovvero un utente ha installato uno smart shount Victron sul prorpio mezzo e tramite questo oggetto si è accorto che alle BS arrivano nella migliore delle ipotesi 5A mentre nella peggiore va in negativo, ovvero durante la marcia il frigorifero preleva corrente dalle BS arrivando a destinazione con scarse risorse energetiche. Da questo si evince che l'installazione del DC-DC è valida solo se si rivede completamente la linea di alimentazione dalla BM alla BS e tutto ciò che sta in mezzo. Morale, pensare che il DC-DC risolva tutti i problemi di ricarica inserendolo sul proprio mezzo senza modificare nulla dell'esistente è profondamente sbagliato, se non in rarissimi e unici casi...
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 13:04:34Se i cavi sono gia' dimensionati oltre il ragionevole calcolo il beneficio di una sezione ancora maggiore e' ininfluente , da considerare anche la difficolta' della gestione dei serraggi e dei morsetti e soprattutto la dimensione dei morsetti delle BS AGM , alla fine il collo di bottiglia sarebbe li. il Victron ha un fusibile interno da 40 A , dubito che ne possano passare di piu'. Come scrive Alexanto allora tanto vale agire su tutto il cablaggio del mezzo e magari sostituire Alternatore .
i cavi in continua non sono mai esagerati, non perchè si vuole abbondare a ogni costo, ma semplicemente perchè di logica, poi se ci si accontenta va bene lo stesso, sarebbe meglio NON perdere nemmeno un centesimo di Volt.Perchè poi, banalmente, immagino tu dica 30A perchè il tuo DC-DC è da 30A, ma in realtà quei 30 per essere tali in uscita, è necessario siano di più in entrata. Oltre a questo, un cavo da 16 ti costringe a mettere un fusibile certamente più piccolo rispetto ad un cavo da 25 e questo introduce una maggiore caduta di tensione. è la somma che fa il totale
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 19/12/2023 alle 14:49:55no, un DC-DC non è nato per fare ciò che hai detto, ma semplicemente per ricaricare nel migliore dei modi la BS e una BS non la ricarichi in tempi umani se dal DC-DC escono 5A perchè il cablaggio che va dalla BM al DC-DC è sottodimensionato... oltre al fatto di ricaricare le BS con una corva di ricarica identica a quella dei migliori caricabatterie a 230V...
un utente ha installato uno smart shount Victron sul prorpio mezzo e tramite questo oggetto si è accorto che alle BS arrivano nella migliore delle ipotesi 5A mentre nella peggiore va in negativo, ovvero durante la marciail frigorifero preleva corrente dalle BS arrivando a destinazione con scarse risorse energetiche. Da questo si evince che l'installazione del DC-DC è valida solo se si rivede completamente la linea di alimentazione dalla BM alla BS e tutto ciò che sta in mezzo Me la spieghi questa deduzione? Se rifaccio tutto l'impianto sovradimensionato non ha più senso montare il DC-DC, perché elimino il problema principale per cui è nato, cioè sterilizzare la caduta di tensione sui cavi sperimentata dall'utente. Un DC-DC è la soluzione migliore proprio per chi non vuole mettere mano all'impianto originale; rifacendo l'impianto diventa uno scaldino utile solo a limitare la corrente massima (cosa per alcuni, tra cui me, indesiderabile) e velocizzare di poco l'ultima fase della ricarica della BS, in cui serve la tensione più elevata e stabile.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 19/12/2023 alle 17:15:54--Victron ha un fusibile interno da 40 A , dubito che ne possano passare di piu'.--
Se i cavi sono gia' dimensionati oltre il ragionevole calcolo il beneficio di una sezione ancora maggiore e' ininfluente , da considerare anche la difficolta' della gestione dei serraggi e dei morsetti e soprattutto ladimensione dei morsetti delle BS AGM , alla fine il collo di bottiglia sarebbe li. il Victron ha un fusibile interno da 40 A , dubito che ne possano passare di piu'. Come scrive Alexanto allora tanto vale agire su tutto il cablaggio del mezzo e magari sostituire Alternatore .
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 17:40:28No, non sono sicuro . Il mio prossimo viaggio e' imminente , non avendo uno shunt basero' le mie prime impressioni sullo stato di carica delle BS (quelle indicate dalla centralina del mezzo ) Dopo una ricarica con 220 Vac prolungata l' indicatore di carica della centralina del mezzo mi indicava carica piena dopo un paio di giorni per scendere successivamente. In sosta libera prolungata anche con spostamenti frequenti (quindi no 220) gia' dopo un giorno l' indicatore di carica (sempre quello della centralina) scendeva.
Victron ha un fusibile interno da 40 A , dubito che ne possano passare di piu'. Concordo, ma tu sei sicuro che al Victron arrivino almeno 40/50A?
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 17:39:09Io sono uno di quelli che pensano che la corrente che entra nel DC-DC non la decide l'impianto ma il DC-DC stesso secondo sua necessità.
no, un DC-DC non è nato per fare ciò che hai detto, ma semplicemente per ricaricare nel migliore dei modi la BS e una BS non la ricarichi in tempi umani se dal DC-DC escono 5A perchè il cablaggio che va dalla BM al DC-DCè sottodimensionato... oltre al fatto di ricaricare le BS con una corva di ricarica identica a quella dei migliori caricabatterie a 230V... O sei uno di quelli convinti che pur avendo un DC-DC con 5A in entrata questo ti restituisca sempre e comunque i suoi 30/40/50A per cui è stato progettato? L'utente a cui faccio riferimento è messo in queste condizioni, e seguendo il tuo ragionamento basterebbe montare un DC-DC per risolvere tutto. Favole. Un DC-DC stabilizza non sterilizza la tensione ad un certo valore e la compensa entro minimi limiti, ma di certo non produce gli Ampere che non riceve in entrata... banalizzando solo per far capire il concetto, perchè in relatà i coalcoli sono leggermente diversi, se entrano 5A escono 5A, poi se a te stanno bene è un altro discorso, ma se compro un DC-DC da 50A perchè ho due batterie in parallelo personamente gradirei che quei 50 arrivassero alle mie batterie... almeno, io la vedo così, altrimenti compro un DC-DC da 10A e buona notte... Limitare la tensione in entrata sulla batterie... Ma quanta corrente vuoi che passi su un cavo da 10mmq? o forse 16 lungo 2.5m? Non dimenticare che dallo stesso cavo 20A circa se ne vanno al frigo... Se leggi il forum i mezzi sono pieni di problemi in tal senso... banalmente, quelli che lamentano un frigo inefficiente a 12V nel 90% dei casi è proprio a causa del cablaggio sottodimensionato... Un DC-DC per lavorare BENE e per fare al 100% ciò per cui è stato progettato DEVE ricevere corrente almeno in base a quanta è in grado di gestirne, altrimenti fa solo parzialmente del suo lavoro e tu hai speso dei soldi per nulla... o quasi.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 19/12/2023 alle 18:41:25certo, dovrai fare un controllo.
No, non sono sicuro . Il mio prossimo viaggio e' imminente , non avendo uno shunt basero' le mie prime impressioni sullo stato di carica delle BS (quelle indicate dalla centralina del mezzo ) Dopo una ricarica con 220 Vacprolungata l' indicatore di carica della centralina del mezzo mi indicava carica piena dopo un paio di giorni per scendere successivamente. In sosta libera prolungata anche con spostamenti frequenti (quindi no 220) gia' dopo un giorno l' indicatore di carica (sempre quello della centralina) scendeva. Deduzione : in marcia le batterie non si ricaricano a dovere e da qui l' idea di montare il DC DC. Sicuramente il beneficio immediato e tangibile è che in precedenza con mezzo in moto e utenze (frigo e fari) collegate non ho mai misurato ai capi delle BS piu' di 13,3 VDC mentre ora con il Dc DC la tensione arriva a 14,4 da me impostati . La mia speranza e' che l' oggetto riesca a gestire tale tensione di carica e che forzi il prelievo da alternatore per erogare tutti quegli ampere che in regime normale non arrivavano. In teoria . Verifichero' la pratica.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 19/12/2023 alle 20:58:03mi spiace ma non ho ne bisogno ne il tempo di fare prove inutili.
Io sono uno di quelli che pensano che la corrente che entra nel DC-DC non la decide l'impianto ma il DC-DC stesso secondo sua necessità. Se l'utente a cui ti riferisci ha un impianto che lascia passare al massimo5A prova a fargli mandare a massa il positivo che arriva sulla BS dal parallelatore. Se la tua teoria è verificata leggerà 5A sullo shunt. Poi se ti vuoi divertire prova a collegare a valle di un DC-DC una batteria completamente scarica. Scommetto che magicamente avrai in uscita una corrente maggiore di quella in ingresso.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 19/12/2023 alle 14:49:55Il Caricabatterie b2b fa il lavoro da caricabatterie, cioè le fasi di carica, quello che non può fare un impianto con collegamento diretto, SOPRATTUTTO se con sezione elevata, cioè con caduta di tensione bassa che non limiterebbe la corrente di ricarica e non sarebbe in grado di aumentare la tensione, cosa necessaria per raggiungere il 100%, ad esempio nelle batterie AGM che si caricano a 14,7 V
un utente ha installato uno smart shount Victron sul prorpio mezzo e tramite questo oggetto si è accorto che alle BS arrivano nella migliore delle ipotesi 5A mentre nella peggiore va in negativo, ovvero durante la marciail frigorifero preleva corrente dalle BS arrivando a destinazione con scarse risorse energetiche. Da questo si evince che l'installazione del DC-DC è valida solo se si rivede completamente la linea di alimentazione dalla BM alla BS e tutto ciò che sta in mezzo Me la spieghi questa deduzione? Se rifaccio tutto l'impianto sovradimensionato non ha più senso montare il DC-DC, perché elimino il problema principale per cui è nato, cioè sterilizzare la caduta di tensione sui cavi sperimentata dall'utente. Un DC-DC è la soluzione migliore proprio per chi non vuole mettere mano all'impianto originale; rifacendo l'impianto diventa uno scaldino utile solo a limitare la corrente massima (cosa per alcuni, tra cui me, indesiderabile) e velocizzare di poco l'ultima fase della ricarica della BS, in cui serve la tensione più elevata e stabile.
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 21:31:24Sul cavo da 1,5mmq di un asciugacapelli passano in genere una decina di Ampere.
mi spiace ma non ho ne bisogno ne il tempo di fare prove inutili. Che il DC-DC possa migliorare leggermente la cosa ci sta, ma di lì a pensare che attraverso un cavo sottodimensionato dove passano ad esempio 5A se ne abbiamo 40 in uscita dal DC-DC beh... io non ci credo. Chissà perchè Victron fornisce dati in tal senso consigliando anche 25mmq di sezione.
In risposta al messaggio di rubylove del 19/12/2023 alle 22:26:24Certo, il DC-DC è un caricabatteria e implementa curve di carica.
Il Caricabatterie b2b fa il lavoro da caricabatterie, cioè le fasi di carica, quello che non può fare un impianto con collegamento diretto, SOPRATTUTTO se con sezione elevata, cioè con caduta di tensione bassa che nonlimiterebbe la corrente di ricarica e non sarebbe in grado di aumentare la tensione, cosa necessaria per raggiungere il 100%, ad esempio nelle batterie AGM che si caricano a 14,7 V I cavi Del DC/DC devono essere quelli giusti non esagerati perche un DC/DC da 30A ha come limite quella corrente e in ingresso non può avere 100A se in uscita ne ha 30 ma potrà aumentare fino al raggiungimento di quella massima in uscita poi la stessa verrà limitata dal circuito di controllo in PWM anche se ci fosse un corto circuito. Cavo da 16 o cavo da 25 o da 35 raggiunta la corrente massima i benefici di un cavo anche da 150 mm in pratica si azzerano ma se qualcuno crede che aumentando la sezione a dismisura ci siano maggiori benefici, che ci creda pure, la corrente circolante è limitata dallo stesso DC/DC e la sicurezza la da il fusibile installato che va calibrato per le correnti massime in gioco
In risposta al messaggio di Laikone del 19/12/2023 alle 21:31:24questo e' un estratto del DC DC che ho acquistato , i 25 mm li vedi solo tu..Per la mia distanza applicativa di circa 2,5 mt il 16 mm e' anche troppo. Qui parliamo di un paio di cavi ma se tu dovessi ragionare nella realizzazione di un impianto dove i cavi sono chilometri spenderesti cosi' tanti soldi in piu' da non riuscire a venderlo.
mi spiace ma non ho ne bisogno ne il tempo di fare prove inutili. Che il DC-DC possa migliorare leggermente la cosa ci sta, ma di lì a pensare che attraverso un cavo sottodimensionato dove passano ad esempio 5A se ne abbiamo 40 in uscita dal DC-DC beh... io non ci credo. Chissà perchè Victron fornisce dati in tal senso consigliando anche 25mmq di sezione.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/12/2023 alle 07:32:50è inutile citare esempi in alternata o casi che non portano a nulla.
Sul cavo da 1,5mmq di un asciugacapelli passano in genere una decina di Ampere. Una banale proporzione ci dice che non dovrebbe essere un problema far passare 65A da un cavo da 10mmq a parità di lunghezza. Di conseguenza un 10mmq non dovrebbe avere grossi problemi ad alimentare un DC DC da 40A.
In risposta al messaggio di Laikone del 20/12/2023 alle 09:11:06Salvo sviste, da quello che so il mio Victron , configurato con funzione di carica batterie svolge diverse operazioni.
è inutile citare esempi in alternata o casi che non portano a nulla. La stragrande maggioranza dei mezzi ha problemi di quantità di corrente, leggasi Ampere che NON raggiungono le batterie durante la marcia, eppure hannocavi da almeno 10mmq. Ciò che sfugge è il concetto di base, ovvero che la corrente non si crea dal nulla... ovvero se non c'è il DC-DC non la crea, in quanto non è un generatore ma un carica batterie a 12V. E' in grado di stabilizzare la corrente anche se in entrata ci sono 9V, ma questo lo fa a discapito degli Ampere in entrata, i quali se non ci sono non se li inventa ne se li produce; se la tensione fosse molto bassa se li mangia anche... e quindi si limita a fornire una tensione corretta ma con basso o addirittura in negativo apporto di Ampere. L'installazione di un DC-DC migliora l'impianto complessivo di ricarica se è installato a regola d'arte e se a monte vi è un generatore di energia, leggasi alternatore, in grado di fornire Ampere in quantità almeno pari o superiore alla potenza stessa del DC-DC. Una quantità di corrente in entrata pari o superiore alla potenza del DC-DC stesso, unito ad un impianto di sezione adeguata sono d'obbligo per avere la prestazioni massime che il costruttore del DC-DC stesso dichiara sulla scheda tecnica. Il non avere queste premesse non manda in blocco l'impianto, ne fa esplodere il mezzo, semplicemente il DC-DC farà ciò che potrà con ciò che gli verrà fornito e se questo come utenti ci basta è un conto, ma di certo non sono le massime prestazioni dichiarate del prodotto installato.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 20/12/2023 alle 10:12:49il concetto espresso è corretto, ma faccio alcune precisazioni, solo per capirci meglio:
Salvo sviste, da quello che so il mio Victron , configurato con funzione di carica batterie svolge diverse operazioni. Tramite le impostazioni e l' algoritmo interno lavora a fasi diverse , prima carica e a seguire mantenimento.Da quel poco che so l' alternatore genera potenza in funzione della richiesta ,utenze accese , come i fari o altro e la carica della BM. Quando la BM e' carica limita l' erogazione. Il DC lavora in funzione del carico collegato , in questo caso le BS e se sono scariche chiede potenza all' alternatore , in pratica lo costringe ad erogare non piu' solo in funzione di quanto esposto prima ma lo forza a dare di piu' , al massimo 30 A (se l' alternatore ce la fa) E' corretto ?