In risposta al messaggio di Ema90 del 03/09/2020 alle 12:07:28Tendina ,sacco a pelo e buone scarpe,economico eeeee "no problem"
Ciao a tutti! Premetto che sono un novello dei camper. Con la mia compagna abbiamo deciso di fare il giro del mondo a bordo di un camper, predilegendo laddove possibile sempre la sosta libera. La mia domanda è probabilmentetanto semplice quanto difficile. Quale potrebbe essere la configurazione energetica in grado di garantirmi la più ampia autonomia energetica? Gas si o gas no? Pannelli e batterie? Frigo trivalente o a compressore? Riscaldamento? Insomma, la soluzione energetica che mi permetterebbe di essere quasi completamente autonomo da un punto di vista energetico. Grazie in anticipo!
In risposta al messaggio di giomiller del 06/09/2020 alle 12:24:06non intendo Bosnia come stato "insicuro" anche io ci sono stato e non ho avuto alcun problema in tal senso. Era solo per un paragone dove anche tu converrai che non è come essere in Italia a livello di servizi ecc. ecc.
Ciao condivido il tuo intervento al 99,9% L'unica cosa che non condivido è la citazione della Bosnia, fatta 1 volta in camper e 1 volta in auto e ae devo essere sincero problemi di sicurezza mai avuti. Qualche dubbio avutoin Serbia dove una volta avendo chiesto info a un ragazzo (la strada da asfaltata diventava sterrata e il dubbio di avere sbagliato strada era alto, navigatore praticamente nullo e cartine stradali un po scarse) per un santuario ortodosso mi disse seguimi pure.. Andato in una casa uscito xon altri 3-4 ragazzotti.. Li seguimmo e in effetti ci portarono al santuario dove erano diretti anche loro
In risposta al messaggio di Laikone del 06/09/2020 alle 15:19:20
non intendo Bosnia come stato insicuro anche io ci sono stato e non ho avuto alcun problema in tal senso. Era solo per un paragone dove anche tu converrai che non è come essere in Italia a livello di servizi ecc. ecc.Poi ripeto, bisogna vedere il giro che intende fare... l'eventuale e per il contesto banale furto è comunque una delle cose più piacevoli tra le spiacevoli, che ti potrebbero capitare in certi frangenti. Poi comunque a me non piace tanto tarpare le ali ma credo si debba volare un po' più basso, specialmente in un ambito di questo tipo... Ti voglio poi vedere anche solo trovare un gommista in certi posti...
In risposta al messaggio di ledzep del 06/09/2020 alle 18:19:44Un buon riassunto , voglia di viagiare e volontà e partire . Per il costo voglio aggiungere la mia opinione , il costo dipende da tanti fattori , Come primo direi che é il tempo che si a disposizione che fà eventualmente lievitare il costo , un esempio sé si traghetta in Sud America e dopo 6 mesi si ritorna é una spesa ripartita su 6 mesi mà sé si rimane 5 anni é tutto un altra cosa . Su un video purtroppo in tedesco datato del 2019/2020 spiegano i costi con un camion Iveco 4x4 , hanno percorso 36000 km e la spesa maggiore è stato il diesel . Anche per noi é stata la maggior spesa in oltre 11 anni di viaggio .Per andare in Siberia ,Mongolia , Cina , Laos Tailandia e altri paesi avevamo programmato 2,5 /3 anni purtroppo per motivi di salute dopo 14 mesi siamo ritornati e avavamo imbarcato in mezzo in Taylandia per l`Olanda . Ma pure questo viaggio malgrado il costo proibitivo della Cina e il costo irrisorio dei altri paesi abbiamo speso meno di quelo preventivato .
Negli anni 80 una guida francese dell'africa commentando il completamento della strada asfaltata che univa Algeria e Mali scriveva tranquilli, il Sahara è grande, se volete potete ancora morire di sete Oggi per attraversareil Sahara, così come per fare la costa dal Marocco al Cameroun o per fare da Città del Capo a Il Cairo lungo la dorsale est, non serve nemmeno un 4x4. Inoltre in tutti i paesi esiste almeno un concessionario dei maggiori marchi automobilistici, in tutti i paesi c'è internet, si possono far arrivare in pochi giorni i pezzi di ricambio, si trovano gas e gasolio. Anche l'idea di andare in giro con motori vecchi e' ormai superata: si rischiano divieti di ingresso, altro che riparazioni più facili. In Azerbaijan con un veicolo inquinante non si entra. In Senegal è vietata l'importazione di veicoli più vecchi di otto anni. E che dire dei limiti di emissioni degli Stati Uniti? I miei genitori hanno iniziato a girare l'Europa in campeggio nel 1968. Io avevo sei anni, mio fratello due. Avevamo un Fiat 850. Da Zagabria al mare la strada era tutta sterrata e tra le montagne facemmo svariati guadi. Non c'erano guide, non sapevano le lingue, non c'erano telefonini. Una cartina, nient'altro. La Yugoslavia dell'epoca era molto più sperduta del Sahara o della Patagonia di oggi. I viaggi intercontinentali oggi non sono spedizioni su marte, sono viaggi. Mi pare che molti sopravvalutino i problemi pratici imboccando strade, come quella dei megafuoristrada, che ingigantiscono le vere difficoltà di un raid mondiale: quelle burocratiche. Migliaia di persone hanno fatto e stanno facendo viaggi del genere, con tutti i mezzi, dalla Vespa al Camion. Servono tempo, soldi, voglia di farlo.
In risposta al messaggio di ledzep del 07/09/2020 alle 12:20:49C'era un topic qualche tempo fa che riassumeva pro e contro di vari tipi di mezzi. Il problema di mezzi standard riguarda i pannellati, che rischiano di smontarsi. Ovviamente non so se riesce a fare un giro del mondo facendo strade banali, forse è possibile, e allora anche il problema "pannellato" viene meno.
La domanda comunque sorge spontanea... ma quelli che vanno con un 4x4 perchè hanno pensato proprio a quello il fatto che qualcuno ci abbia pensato non vuol dire che sia obbligatorio fare la stessa scelta. Ognuno ha i propriparametri dettati dall'esperienza, da quello che vuole fare e dalle priorità che si vuol dare. Per me un camper 4x4 non da vantaggi che giustifichino il grosso costo in più e il fatto che, almeno in quelli che ho visto, le cellule siano più scomode e più brutte. La maggioranza delle mete, delle città e dei paesi sono serviti da strade e piste percorribili con veicoli normali. Se proprio si vuole raggiungere un luogo al termine di una strada molto impervia si può noleggiare un mezzo sul posto. Anche perchè le piste molto impervie sono ad alto rischio di rottura meccanica, anche per un 4x4. Che poi magari è pure più difficile da riparare. Sto parlando di mezzi sotto i 35 quintali perchè sopra aumentano i costi e i problemi. Per non parlare dei mezzi grossi e pesanti tipo valentino che aumentano le difficoltà e i costi in modo per me irragionevole. Immagino mezzi del genere sulla pista che da Belize City va a Tikal o sulla strada per Chichicastenango. Un incubo inutile... E se si rompe chi te lo traina? Perchè tutto si può rompere e allora meglio avere qualcosa di facilmente rimorchiabile e riparabile. Che poi le reti di assistenza esistono, non siamo più negli anni 70. Per esempio con la fusione tra FCA e PSA, forte nelle americhe la prima, in Africa e Asia la seconda, in ogni paese esiste almeno un punto a cui rivolgersi per avere ricambi e assistenza in caso di bisogno. Magari ci vogliono 20 giorni tra traino, arrivo dei pezzi e riparazioni ma se uno fa un viaggio del genere certo ha tempo. E lasciamo stare l'effetto che ha sui costi burocratici e su chi incontri un mezzo da 200mila euro confrontato a quello di un normale furgone. Che poi c'è anche questo: più strano possente e costoso è il mezzo, più difficile è il rapporto con chi incontri. Per non parlare dei mezzi di derivazione militare che in certe zone possono diventare davvero una calamita di pericoli. Sull'uso di mezzi vecchi bisogna studiare bene le normative dei paesi in cui si vuole andare perchè semplicemnete si rischia di venir respinti alla frontiera. Poco importa se in quel posto circolano mezzi ancora più vecchi, l'importazione di un mezzo proprio ha le sue regole. Ad oggi 25 stati africani su 54 vietano l'importazione di veicoli inquinanti e 11 adottano lo standard euro4. Esistono poi filtri per il gasolio da aggiungere per eliminare impurità... Come ho già detto un viaggio intorno al mondo è impegnativo ma resta un viaggio, non una spedizione su marte...
qui
un banalissimo esempio, senza voler affermare che sia il mezzo ideale per fare un viaggio simile, ma non credo che questo mezzo abbia una meccanica impossibile da riparare o che consumi 2 km/lit.In risposta al messaggio di ledzep del 07/09/2020 alle 16:03:45Gli azzurrini sono i limiti dello zolfo nel gasolio alla pompa. Non alle limitazioni alla circolazione.
già...anche rimanendo sui colori e senza addentrarci sul fatto che una cosa sono i limiti ammessi per i mezzi circolanti, altra cosa per i mezzi da immatricolare e soprattutto da importare, tutti gli azzurrini li togli daun eventuale giro del mondo? Una bella limitazione, non credi? Inoltre se viaggi non noleggi un mezzo locale, importi il tuo per cui ripeto: Ad oggi 25 stati africani su 54 vietano l'importazione di veicoli inquinanti e 11 adottano lo standard euro4. Un numero che è destinato ad aumentare, non a diminuire. Quindi sarà in futuro più probalile, se si vogliono fare certi viaggi, trovarsi ad essere obbligati ad usare mezzi nuovi, piuttosto che a pensare di recuperare in discarica vecchi camion puzzolenti.
In risposta al messaggio di Laikone del 07/09/2020 alle 16:20:17ho citato l'Africa perchè è considerato, soprattutto da chi non la conosce, il più arretrato e difficile da girare dei continenti.
sembrerà strano, ma l'Africa non è il giro del modo, è Africa. e concludo, tanto è inutile parlare di una cosa campata in aria senza certezze in merito...
https://www.motorhome-world.com...
In risposta al messaggio di ledzep del 07/09/2020 alle 16:41:30Comunque camper come alcuni di quelli che hai citato o i
ho citato l'Africa perchè è considerato, soprattutto da chi non la conosce, il più arretrato e difficile da girare dei continenti. Se allarghiamo lo sguardo i discorsi su mezzi inquinanti, 4x4, mezzi speciali, sono ancorapiù validi. Non si tratta di cose campate in aria. In molti sono in giro, anche adesso, per me quel viaggio è un progetto che si realizzerà tra un pò di tempo, non moltissimo peraltro. questi fanno dei bei camper. Peccato che il più piccolo pesi 44 quintali e che costino uno sproposito. Quindi siamo da capo...
bimobil
, che è vero che costano, dubito che facciano i 2 km/litro. Mi sembrano almeno alcuni mezzi che in condizioni "normali" si comportano in maniera relativamente normale.In risposta al messaggio di ledzep del 07/09/2020 alle 12:20:49(Ad oggi 25 stati africani su 54 vietano l'importazione di veicoli inquinanti e in alcuni adottano lo standard euro4. )
La domanda comunque sorge spontanea... ma quelli che vanno con un 4x4 perchè hanno pensato proprio a quello il fatto che qualcuno ci abbia pensato non vuol dire che sia obbligatorio fare la stessa scelta. Ognuno ha i propriparametri dettati dall'esperienza, da quello che vuole fare e dalle priorità che si vuol dare. Per me un camper 4x4 non da vantaggi che giustifichino il grosso costo in più e il fatto che, almeno in quelli che ho visto, le cellule siano più scomode e più brutte. La maggioranza delle mete, delle città e dei paesi sono serviti da strade e piste percorribili con veicoli normali. Se proprio si vuole raggiungere un luogo al termine di una strada molto impervia si può noleggiare un mezzo sul posto. Anche perchè le piste molto impervie sono ad alto rischio di rottura meccanica, anche per un 4x4. Che poi magari è pure più difficile da riparare. Sto parlando di mezzi sotto i 35 quintali perchè sopra aumentano i costi e i problemi. Per non parlare dei mezzi grossi e pesanti tipo valentino che aumentano le difficoltà e i costi in modo per me irragionevole. Immagino mezzi del genere sulla pista che da Belize City va a Tikal o sulla strada per Chichicastenango. Un incubo inutile... E se si rompe chi te lo traina? Perchè tutto si può rompere e allora meglio avere qualcosa di facilmente rimorchiabile e riparabile. Che poi le reti di assistenza esistono, non siamo più negli anni 70. Per esempio con la fusione tra FCA e PSA, forte nelle americhe la prima, in Africa e Asia la seconda, in ogni paese esiste almeno un punto a cui rivolgersi per avere ricambi e assistenza in caso di bisogno. Magari ci vogliono 20 giorni tra traino, arrivo dei pezzi e riparazioni ma se uno fa un viaggio del genere certo ha tempo. E lasciamo stare l'effetto che ha sui costi burocratici e su chi incontri un mezzo da 200mila euro confrontato a quello di un normale furgone. Che poi c'è anche questo: più strano possente e costoso è il mezzo, più difficile è il rapporto con chi incontri. Per non parlare dei mezzi di derivazione militare che in certe zone possono diventare davvero una calamita di pericoli. Sull'uso di mezzi vecchi bisogna studiare bene le normative dei paesi in cui si vuole andare perchè semplicemnete si rischia di venir respinti alla frontiera. Poco importa se in quel posto circolano mezzi ancora più vecchi, l'importazione di un mezzo proprio ha le sue regole. Ad oggi 25 stati africani su 54 vietano l'importazione di veicoli inquinanti e 11 adottano lo standard euro4. Esistono poi filtri per il gasolio da aggiungere per eliminare impurità... Come ho già detto un viaggio intorno al mondo è impegnativo ma resta un viaggio, non una spedizione su marte...
In risposta al messaggio di Sergione66 del 07/09/2020 alle 16:28:08attenzione perchè la carta può trarre in inganno. In Africa, penso al Sud Africa o al Mozambico che conosco bene, molte nazioni hanno reti di distribuzione di diversa qualità Quindi un conto è il limite di legge che preserva la circolazione dei mezzi vecchi in circolazione, diverso è pensare di non trovare il gasolio per i motori moderni. I distributori hanno spesso la pompa diesel per le ciofeche puzzolenti, e poi la pompa diesel per i mezzi moderni.
Gli azzurrini sono i limiti dello zolfo nel gasolio alla pompa. Non alle limitazioni alla circolazione. Con un euro 3 fare gasolio a 15 ppm o a 250. Ma con un euro 6 lo fai solo a 15 ppm. Quindi tagli fuori metà del pianeta. Che sia un mostro 8x8 o un ducato da 33 quintali 4x2 non cambia. Questo è il concetto.