In risposta al messaggio di sergiozh del 24/08/2019 alle 15:16:52Mi servirebbe come sistema di emergenza da tenere in macchina: se mi si esaurisce la batteria, l'unico modo per ricaricarla è usare il cavo di ricarica a 220V. Oppure autocostruirsi una piccola batteria portatile da 72V... Ma solo perchè è una minicar; sulle auto "vere" la batteria è da 400V.
E' un po' peccato trasformare corrente continua in alternata per poi ricaricare delle batterie (che sono a corrente continua). io sapevo della corrente a 400V trifase con tre fasi, la presa ha tre fasi, un 'neutro' (zero)e una messa a terra. per quel che ne so io una presa con una fase, un neutro e una messa a terra non e' mai bifase, ma io non sono elettricista o elettrotecnico o simili.
In risposta al messaggio di jumpjack del 24/08/2019 alle 16:21:18Io non sapevo esistessero prese bifase.
Mi servirebbe come sistema di emergenza da tenere in macchina: se mi si esaurisce la batteria, l'unico modo per ricaricarla è usare il cavo di ricarica a 220V. Oppure autocostruirsi una piccola batteria portatile da 72V...Ma solo perchè è una minicar; sulle auto vere la batteria è da 400V. Il dubbio sull'inverter bifase mi è venuto quando ho scoperto che in alcune zone di Roma nelle prese di corrente c'è appunto una bifase 127V+127V; unendo questa scoperta al fatto che alcune caldaie sono note per non funzionare con certi inverter, mi è venuto il dubbio che sia un problema di bifase/monofase.
In risposta al messaggio di jumpjack del 24/08/2019 alle 15:04:11Fammi capire
Come si fa a capire se un inverter è monofase o bifase... prima di comprarlo? Nelle descrizioni non lo specificano mai. C'è forse un qualche simbolo particolare sull'etichetta? Se compro un bifase, cosa mi serve per farlo diventare monofase? La mia auto elettrica potrebbe non gradire la bifase per la ricarica, come molte altre.
In risposta al messaggio di Grinza del 24/08/2019 alle 18:18:47L'idea sarebbe di rendere l'auto caricabile, in caso di emergenza, tramite una normale batteria a 12V. La mia minicar consuma 0.100 Wh/km in media, ma a bassa velocità probabilmente ne consuma 0.060-0.070, quindi per fare quel km che, a Roma, mi separa dalla colonnina più vicina, basterebbe una batteria da 12V/10Ah; a voler "esagerare" potrei prendere in prestito la batteria di un'auto a benzina, da 40-50Ah, cioè 500Wh, per avere un'autonomia di emergenza di 4-5 km.
Fammi capire Hai un’auto elettrica Vuoi trasformare un 12 Volt a 220 volt per alimentare un caricabatterie per ricaricare l’auto Al 90% non ti serve bifase ma la domanda è dove lo attacchi l’inverter? Le caldaieè più facile che non vanno perché l’uscita è una onda quadra modificata e non una onda sinusoidale pura. È anche vero che in alcune zone ‘l’enel’ fornisce il bifase (130 volt circa per ogni fase verso terra) e che le caldaie non sopportano il bifase... Caldaie bifase esistono?)
In risposta al messaggio di jumpjack del 24/08/2019 alle 20:30:47Allora metti in parallelo la batteria a 12 volt senza stare a trasformarla due volte che tra l’altro ci perdi in energia.
L'idea sarebbe di rendere l'auto caricabile, in caso di emergenza, tramite una normale batteria a 12V. La mia minicar consuma 0.100 Wh/km in media, ma a bassa velocità probabilmente ne consuma 0.060-0.070, quindi per farequel km che, a Roma, mi separa dalla colonnina più vicina, basterebbe una batteria da 12V/10Ah; a voler esagerare potrei prendere in prestito la batteria di un'auto a benzina, da 40-50Ah, cioè 500Wh, per avere un'autonomia di emergenza di 4-5 km. Qualunque cosa pur di risparmiare i 20-30 euro del servizio e-gap, che equivalgono a 300-400 centesimi a kWh per una ricarica di emergenza, a fronte di 45 cents/kWh per la ricarica da colonnina e 15 cents/kWh per la ricarica da casa. Stavo anche pensando che potrebbe essere utile che proprio i produttori dotassero le auto di inverter 12V di emergenza, a cui attaccare momentaneamente la batteria di un amico se si rimane a piedi. Una volta l' amico ci portava una tanica di benzina, ora potrebbe portarci una batteria!
In risposta al messaggio di IZ4RWS del 24/08/2019 alle 21:06:30Attenzione, ho fatto vari tipi di conti e messo vari numeri.
Secondo me stai facendo un po di confusione: è impensabile con un inverter caricare 1KW di energia nelle batterie della tua auto in così poco tempo... per caricare 1Kw di energia in 6 minuti (1/10 di ora) ti servirebbeun inveter da 10 Kw.. oppure un inverter da 1Kw ma in 6 minuti immetteresti 1/10 di Kw quindi 100W... sempre ammesso che le batterie si possano caricare a tale velocità... poi una batteria da 12V 10Ah non reggerebbe il consumo di un inveter da 1Kw, oltre ad avere una energia molto inferiore a 120Wh (12V x 10Ah) circa il 70% cioè circa 84Wh.
In risposta al messaggio di jumpjack del 24/08/2019 alle 20:30:47Ciao intendevi dire che consuma 100 wh al km, non 0.100wh giusto?
L'idea sarebbe di rendere l'auto caricabile, in caso di emergenza, tramite una normale batteria a 12V. La mia minicar consuma 0.100 Wh/km in media, ma a bassa velocità probabilmente ne consuma 0.060-0.070, quindi per farequel km che, a Roma, mi separa dalla colonnina più vicina, basterebbe una batteria da 12V/10Ah; a voler esagerare potrei prendere in prestito la batteria di un'auto a benzina, da 40-50Ah, cioè 500Wh, per avere un'autonomia di emergenza di 4-5 km. Qualunque cosa pur di risparmiare i 20-30 euro del servizio e-gap, che equivalgono a 300-400 centesimi a kWh per una ricarica di emergenza, a fronte di 45 cents/kWh per la ricarica da colonnina e 15 cents/kWh per la ricarica da casa. Stavo anche pensando che potrebbe essere utile che proprio i produttori dotassero le auto di inverter 12V di emergenza, a cui attaccare momentaneamente la batteria di un amico se si rimane a piedi. Una volta l' amico ci portava una tanica di benzina, ora potrebbe portarci una batteria!
In risposta al messaggio di jumpjack del 24/08/2019 alle 15:04:11Ciao te lo metto anche su questo post...
Come si fa a capire se un inverter è monofase o bifase... prima di comprarlo? Nelle descrizioni non lo specificano mai. C'è forse un qualche simbolo particolare sull'etichetta? Se compro un bifase, cosa mi serve per farlo diventare monofase? La mia auto elettrica potrebbe non gradire la bifase per la ricarica, come molte altre.
https://www.victronenergy.it/in...
In risposta al messaggio di Hunter85 del 25/08/2019 alle 19:10:26E' scomdissimo rispondere a un messaggio senza quotare, è proprio un difetto di questo forum o sono io che non trovo il pulsante?
Ciao intendevi dire che consuma 100 wh al km, non 0.100wh giusto? Comunque da una batteria per auto da 40ah sei fortunato se tiri fuori 350 wh reali... 500wh mi sembra troppo ottimistico... Inoltre i wh disponibili di unabatteria al pb calano di molto all aumentare dell intensità del prelievo.. Cioè una batteria da 40 ah, se alimenta una lampadina da 10 watt probabilmente dara quasi 40 ah reali... Ma se alimenta un motore da 250watt probabilmente dara solo 25 ah.prima di morire .. Le proporzioni le ho fatte a caso, é solo per esemplificare Comunque in rete se ti va trovi manuali di produttori di batterie (tipo varta o fiamm) in cui ci sono grafici sperimentali di come cala la capacità di una batteria all aumentare dell intensità della corrente da essa assorbita dall utilizzatore... Questa corrente è indicata con C... Ad esempio 1C di una batteria da 40ah é una corrente di scarica di 40A.. Si evince che una batteria da 40ah scaricata con 40 A, dispone di una capacità reale di 20ah(240wh), ovvero 40A per 30 minuti.. invece dei nominali 40ah (480wh) che avrebbe se fosse scaricata con una corrente di soli 3 o 4 A... Ovvero 4 A per quasi 10 ore...
In risposta al messaggio di jumpjack del 26/08/2019 alle 11:18:05In effetti è impegnativo fare quello che vuoi con le batterie...
E' scomdissimo rispondere a un messaggio senza quotare, è proprio un difetto di questo forum o sono io che non trovo il pulsante? Comunque sì, intendevo 0.100 kWh. E ho anche dimenticato che i dati di targa delle batterieal piombo sono praticamente inutili ad alte potenze: già a 1C la capacità si riduce a metà... A quanto pare è più complicato e costoso del previsto costruire un sistema di ricarica di emergenza, bisognerebbe proprio che i costruttori montassero sulle auto dei DC/DC bidirezionali, sarebbe la soluzione migliore. Speriamo che gli venga in mente...