quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 16/03/2011 12:21:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai ragione franco, rimaniamo solo al caso dell'inverter a bordo. Io dico che dipende dall'inverter; se ha il neutro in equipotenziale con la sua carcassa , localmente è come avere un sistema di terra TN. Mettendo a massa lil case dell'inverter sul telaio del camper, in caso di contatto accidentale di una fase con il telaio setsso, si chiude il circuito generando una corrente di corto sufficiente a far intervenire le protezioni dell'inverter. Se l'inverter è una fetenzia da 20€ con il neutro appeso (come ho trovato), non serve a niente collegare la carcassa dell'inverter a massa.
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 16/03/2011 20:27:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Franco toglimi una curiosità, nel caso del camper è davvero indispensabile mettere a massa l'inverter? ti chiedo questo perchè non ho mai approfondito una questione riguardo la BS, ossia non ho mai appurato il fatto se abbia, come la BM, il negativo a massa, perchè qualora il negativo sia in qualche maniera già a massa mi sembra inutile un ulteriore collegamento, viceversa utile se la BS non ha il negativo a massa. Ciao.
quote:Risposta al messaggio di Polish inserito in data 16/03/2011 22:47:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il neutro in un sistema trifase a stella, è il centro con potenziale rappresentato dalla somma vettoriale delle tre tensioni di fase;in un sistema ideale, perfettamente in equilibrio questo valore dovrebbe essere nullo. Un leggero sfasamento dei fasori dai 120 gradi canonici porta ad un decentramento del neutro che assumerà in questo caso valori diversi da 0 , ma mai pari a quanto dichiarato sopra (190V). La 220V, ora 230v si ottiene esattamente così,' tra una fase della 380V , ora 400V, ed il neutro, mentre la tensione concatenata, tra due fasi,sarà quella del valore nominale della trifase 380V(ora 400); io ad esempio a casa, avendo ACEA e non Enel ed essendo un vecchio impianto, ho una 220 concatenata fase-fase senza neutro , mentre tra fase e neutro avrei, ma non ho più , la 125V. Questa è una trifase 220V. Quella che definisci cordicella è utile per attenuare gli archi voltaici dovuti al potenziale elettrostatico, ma ha una resistenza verso terra troppo alta per poter garantire una sufficiente sicurezza. O usi , e ti fidi, la terra dell'impianto della colonnina, o dovresti piantare un picchetto di lunghezza variabile, in funzione della resistività del terreno, (anche due metri) con una treccia di rame tra il telaio del camper e lo stesso , di almeno 25mm2 [:D]
quote:Risposta al messaggio di GialloRosso1961 inserito in data 16/03/2011 23:12:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie per la delucidazione Andrea
quote:Risposta al messaggio di xplorerbasecamp inserito in data 17/03/2011 10:16:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quello anche a casa. Se sei isolato da terra e infili due diita nella presa del 220 per il differenziale sei una semplice lampadina e lui ti frigge senza scattare. Se invece tocchi a fase e hai i piedi nell'acqua della vasca da bagno becchi una botta di corrente di parecchie ampere che ti manda al creatore anche se poi il differenziale scatta immediatamente perchè la briscola che hai preso supera le 30 milliAmpere. Occhio, il differenzialo non limita la... scossa a 30 mA ma scatta se si supera tale valore. Marco.
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 16/03/2011 21:13:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Tanto per chiarezza e sempre nel caso del camper, se è come dice il fratello giallorosso, e non ho dubbi che sia la realtà, che il neutro è in equipotenziale con la carcassa è perfettamente inutile fare un ponticello tra il negativo della batteria e il morsetto di terra dell'inverter visto che il negativo è già a massa, io credo, magari sbaglio, che quel morsetto si debba utilizzare nel caso di un utilizzo diverso da quello su quattro ruote, per esempio l'utilizzo tipico di un venditore ambulante che utilizza batterie-inverter per illuminare la bancarella e non ha una massa già collegata sul negativo della batteria e deve utilizzare quel morsetto per realizzare la protezione.
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 17/03/2011 11:57:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>basta controllare con un normale ohmetro se c'è continuità tra la carcassa dell'apparecchio e il negativo di ingresso. Se marca hai ragione tu, se è isolato ho ragione io.
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 17/03/2011 11:57:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Che confusione[:)]; come dice franco bisogna misurare. Esistono inverter progettati per usi diversi. Ad esempio I Prosine che montavo io a bordo sono configurabili per avere il case grounded con il negativo in ingresso e/o con il neutro della AC ,o appeso. Dipende dall'uso. Ad esempio per installazioni su imabarcazioni metalliche, specie se allumino, dove gli impianti sono tutti in bifilare, tieni tutto appeso; per installazioni fisse, per impianti solari, dipende da sistema di terra del provider di energia etc.
quote:Risposta al messaggio di 1203232 inserito in data 17/03/2011 11:44:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Caro collega a te e a tutti gli altri 30milioni di Italiani che sono convinti che il pulsantino sul differenziale serva a verificare la funzionalità dell'interruttore voglio chiarire per la loro incolumità CHE QUESTO NON E' VERO !!. Il tastino crea una dispersione molto superiore al valore di intervento e il suo uso serve solamente a verificare l'idoneità meccanica del movimento. In altre parole verifica solo che i meccanismi interni non siano inceppati dal lungo inutilizzo. Il funzionamento vero, nei suoi corretti parametri di corrente e tempo di intervento, tali da potersi applicare il nome di "salvavita" li si misurano con differente attrezzatura non alla portata dell'utente medio. Quindi ricordati che la pressione sul tastino non verifica mai l'apparecchio e meno che mai in assoluto verifica la bontà dell'impianto ad esso collegato.