In risposta al messaggio di Viaggiatore 68 del 19/05/2021 alle 09:37:56Quando andavo a vela, la bara aveva tantissimi particolari in alluminio anodizzato (dall albero, alle guide sul ponte, ai verricelli etc...) e tutto fissato con buloneria INOX. E li è sempre a contatto con acqua di mare. In tanti anni mai notato una corrosione dell alluminio che si potsse notare a occhio. Unica cosa i bulloni tendono a bloccarsi nell alluminio, che fa come un velo di un "sale" biancasttro, specie in fori filettati nel pieno (nessun problema se passanti) e quindi prima di avvitarli nell alluminio li cospargevamo bene con grasso nautico e in questo modo si potevano sempre svitare facilmente..
Un saluto a tutti, vorrei un consiglio sul mi van sto realizzando una struttura per installare i pannelli solari partendo dal sistema Smart Clamp della Thule, due barre longitudinali con scanalature di scorrimento in alluminioche sono collegate al mezzo tramite gli attacchi di serie del Ducato. Le barre trasversali che vorrei realizzare per sostenere i pannelli tradizionali saranno anch'esse in alluminio, gli angolari di collegamento in alluminio ma mi sorge un dubbio per la bulloneria, quale sarebbe la migliore per evitare o limitare al massimo la corrosione galvanica dato che la struttura sarebbe esposta alle intemperie ? Grazie a tutti. La meta è partire
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 13:37:05Anche inox con inox è necessario lubrificare se si vuole smontare. Anche in ambiente non marino
Quando andavo a vela, la bara aveva tantissimi particolari in alluminio anodizzato (dall albero, alle guide sul ponte, ai verricelli etc...) e tutto fissato con buloneria INOX. E li è sempre a contatto con acqua di mare.In tanti anni mai notato una corrosione dell alluminio che si potsse notare a occhio. Unica cosa i bulloni tendono a bloccarsi nell alluminio, che fa come un velo di un sale biancasttro, specie in fori filettati nel pieno (nessun problema se passanti) e quindi prima di avvitarli nell alluminio li cospargevamo bene con grasso nautico e in questo modo si potevano sempre svitare facilmente.. Sul tetto del camper non mi preoccuperei assolutamente, non c'è acqua salata e secondo me non si crea alcun fenomeno che sia rilevabile a vista, almeno nella vita del camper. Però un po di grasso se hai fori filettati nell alluminio pieno, male non fa.
In risposta al messaggio di carcat del 19/05/2021 alle 14:08:28Penso che 40-50 anni fa quando navigavo io (con i miei) per il grasso si dovesse ancora ammazzare il maiale o le foche
in barca, si usa il Duralac sugli accoppiamenti di metalli diversi, puoi usarlo anche sul camper se vuoi essere un po' più tranquillo
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 14:19:53
Penso che 40-50 anni fa quando navigavo io (con i miei) per il grasso si dovesse ancora ammazzare il maiale o le foche
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 13:37:05Quel sale biancastro è ossido di alluminio - lo stesso che alcuni chiamano "cancro dell'alluminio".
Quando andavo a vela, la bara aveva tantissimi particolari in alluminio anodizzato (dall albero, alle guide sul ponte, ai verricelli etc...) e tutto fissato con buloneria INOX. E li è sempre a contatto con acqua di mare.In tanti anni mai notato una corrosione dell alluminio che si potsse notare a occhio. Unica cosa i bulloni tendono a bloccarsi nell alluminio, che fa come un velo di un sale biancasttro, specie in fori filettati nel pieno (nessun problema se passanti) e quindi prima di avvitarli nell alluminio li cospargevamo bene con grasso nautico e in questo modo si potevano sempre svitare facilmente.. Sul tetto del camper non mi preoccuperei assolutamente, non c'è acqua salata e secondo me non si crea alcun fenomeno che sia rilevabile a vista, almeno nella vita del camper. Però un po di grasso se hai fori filettati nell alluminio pieno, male non fa.
In risposta al messaggio di Viaggiatore 68 del 19/05/2021 alle 16:57:07Sul tetto del camper che riceve acqua normalmente piovana o comunque dolce è difficile (ma non impossibile) l'innesco di corrosioni galvaniche, però se come scrivi, interponi una rondella di materiale isolante tra la testa della vite inox ed il piano dell'alluminio (che è già anodizzato quindi isolato elettricamente) migliori notevolmente la situazione. Secondo me il lubrificante tra dado e vite inox non è necessario, il gioco esistente nelle viterie è già ampio per evitare i grippaggi. Se dopo un tot di anni vorrai svitare il dado, può essere una buona regola quella di spruzzare un lubrificante sulla vite in modo che, come il dado comincia a muoversi, finisce su una superficie oliata e non grippa più.
Grazie per i vostri pareri, non vi saranno bulloni che si avvieranno nell'alluminio pieno ma staffe con fori passanti con dadi e bulloni autobloccanti, quindi il vostro consiglio è interporre un isolante tra i bulloni di acciaio inox e l'alluminio e lubrificare anche l'accoppiamento dado bullone, corretto ?
In risposta al messaggio di Viaggiatore 68 del 23/05/2021 alle 10:43:23Alla fine come hai agito?
Scusate se in ritardo ma ringrazio tutti per i consigli. Un saluto a tutti .
In risposta al messaggio di Viaggiatore 68 del 23/05/2021 alle 16:20:04Bene, se durante il montaggio della bulloneria usi un po di grasso alla grafite ancora meglio.
Ho recuperato la bulloneria inox consigliata ma non ho ancora avuto il tempo di dedicarmici, spero di procedere al più presto.
In risposta al messaggio di tuzzato del 19/05/2021 alle 16:03:35immaginavo qualcosa del genere
Quel sale biancastro è ossido di alluminio - lo stesso che alcuni chiamano cancro dell'alluminio. Simone
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In risposta al messaggio di Pineddu del 23/05/2021 alle 19:57:28Non stiamo mica parlando di organi meccanici soggetti a forze dinamiche estreme, qui si ha a che fare con dadi e bulloni che spesso non superano 6mm di diametro.
Ciao a tutti La tenuta meccanica nell’accoppiamento filettato è generata dal forte attrito dato dalle creste dei due filetti quando noi tiriamo i bulloni sui relativi dadi. Si considera che dopo pochi minuti le vibrazioniriescono a far diminuire la coppia di serraglio fino ad un 20%. Per questo motivo se si interpone un lubrificante che favorisce lo svitamento avremo un decadimento della coppia di serraggio addirittura doppia pari al 40% dopo pochi minuti. Il mio consiglio è quello di utilizzare un frenafiletti debole che impedisce solo lo svitamento e non aumenta la coppia di serraggio dando la garanzia del mantenimento del serraggio nel tempo e del perfetto svitamento anche dopo molte ore in nebbia salina. Invece per evitare la corrosione galvanica nella giunzione tra alluminiò e bulloneria inox utilizzerei un sigillante anaerobico che creando una barriera di sigillante non permetterà l’innesco del ponte galvanico. Ciao a tutti Pino