In risposta al messaggio di il tornitore del 10/11/2024 alle 17:46:19La batteria ha un bilanciatore interno (passivo) per cui immagino che entro certi limiti riesca a correggere le correnti tra le singole celle anche senza arrivare al voltaggio massimo.
Valori che condivido - 13,9 V perchè la batteria è praticamente al 100% (vedi curva di carica) e fermando a tale valore si preserva; si spinge spesso fino a 14,6V per una questione di velocità di carica; - 13,0 V di mantenimentoci può stare perchè significa che la batteria è circa al 40% e non al 98-99% o più (tensione 13,5V). Unica cosa da valutare per la fase di assorbimento è la tensione di 13,9V perchè dipende come e quando fa il bilanciamento il BMS; se il bilanciamento parte a quasi termine carica >14,4-14,5V allora significa che tenendo i 13,9V non farà mai il bilanciamento.
In risposta al messaggio di MarcoV2 del 10/11/2024 alle 17:54:41Solitamente il bilanciamento passivo subentra a termine carica quindi a 14,5-14,6V.
La batteria ha un bilanciatore interno (passivo) per cui immagino che entro certi limiti riesca a correggere le correnti tra le singole celle anche senza arrivare al voltaggio massimo. Mi stai però mettendo un dubbio: non ho idea se lavori solo in un certo range di tensione. Il produttore però dovrebbe tenerne conto quando comunica i valori... o almeno penso!
In risposta al messaggio di il tornitore del 10/11/2024 alle 17:35:47Sicuramente sarai, anzi sei molto più preparato di m'è sulle tecnologie litio, ma il mio voleva essere solo un commento forse inutile in questo contesto ma non troppo, anche se parliamo di tecnologie diverse, ovvio che se spari 150ah di carica su una batteria, essa scalda, ma tornando sui telefoni ho un mate 10 pro, quando lo metto a caricare con ogni tipo di caricatore commerciali quasi sempre 2ah (a casa con 2 figli prendi quello che trovi) stacco sempre rete e WiFi e ho sempre tutte le app chiuse , mai trovato caldo e ad oggi che sono passati 5 anni la batteria mi dura ancora un giorno intero. Ho appena cambiato la batteria sul camper con una litio 150ah e caricatore apposito nordelettronica Na 287 21Ah, conclusa la carica di 14,6 si stacca e la bat si mantiene a 13.7, gradi batteria 17/18,quindi non vedo dove soffre la batteria in carica. Se invece lasciassi utenze accese la batteria non finirebbe mai la carica e li che sparerebbe sempre 14,6 ed è lì che il bms non avvisa il caricatore che la batteria è carica e si scalda. Forse avrò detto un sacco di fesserie, ma secondo m'è la scarica e più importante della carica, collegare inverter e chi più ne ha più ne metta a ciclo continuo a lungo andare le batterie le ammazzi, qualsiasi essa sia, metti in moto un'auto che non parte per 10 minuti e senti che festa per la batteria.
Le batterie dei telefoni non sono delle LFP, sono delle LiPo o LCO (indicata come Li-ion) e si parla di 1 singola cella tranne in casi rari dove la batteria è divisa e sono 2 celle in serie (esempio alcuni modelli Xiaomi).Direi che la tua esperienza, che può essere quella di chiunque con il proprio smartphone, in questo caso non è indicativa... Anzi a quanto pare non hai letto quanto ho scritto sulla placcatura del litio (metallico) e ciò non è una questione di effetto memoria. Prova a lasciare il telefono per 2 gg attaccato ad un caricatore... Cosa vedi? Che la carica/SOC rimane sempre al 100%, quindi una forma di mantenimento (specifico, 100% reale poichè se guardi la tensioni sarà di circa 4,2-4,23V e non 4,1V per preservarla) e ciò non è salutare per le batterie al litio sia in termini di prestazioni che di sicurezza. Non per nulla ad oggi alcuni smartphone hanno una funzione di stoppare la carica all'80% per allungare la vita della batteria (mi viene in mente l'S24). Notate che in carica si scalda il caricatore, in scarica forte si scalda la batteria Il caricatore si scalda in carica (direi ovvio), ma si scalda anche la batteria... E si scalda sempre di più all'aumentare del C-rate; vedi esempio quei telefoni che possono essere caricati a 120W, caricandoli a 20-30W la batteria si intiepidisce ma se li carichi a 120W il telefono si scalda eccome (esempio il telefono di mio figlio può fare lo 0-100%, con il suo caricatore, in appena 18 minuti però la batteria ne soffre tanto e si scalda per bene... Infatti lo carica sempre con caricatore entro i 25-30W o in auto a 5-10W). Stesso discorso vale per la scarica riguardo la batteria... E anche in questo caso per prolungarne la vita si sconsiglia di andare sotto al 10-15%. In 5 anni la batteria si è rovinata per vari fattori, in primis la ciclatura (ipotizzando 350 cariche all'anno si parla di 1.750 cicli con una profondità di scarica sicuramente superiore al 75%; certamente ottimo risultato ma c'è sempre un dipende) poi per i soliti fattori noti (C-rate in carica/scarica, %DOD, temperatura etc) ... Insomma portare il paragone dei telefoni, in questo topic, ha poco senso pur parlando sempre di (una delle tante) tecnologie del litio.
In risposta al messaggio di Gasdonkey del 10/11/2024 alle 18:48:53I telefoni hanno una loro limitazione interna oltre al fatto che possono avere o meno la compatibilità con protocolli (Power Delivery) PD3.0 o 3.1 o versioni precedenti... In più c'è anche un altro fattore limitante che può essere il caricatore stesso (alla stregua delle attuali BEV quando si carica in DC, o è limitata la colonnina o è l'auto che limita). Per cui se ho anche un caricatore PD3.1 da 120W ma il telefono accetta fino a 9V/3A c'è poco da fare, il caricabatteria si adegua.
Sicuramente sarai, anzi sei molto più preparato di m'è sulle tecnologie litio, ma il mio voleva essere solo un commento forse inutile in questo contesto ma non troppo, anche se parliamo di tecnologie diverse, ovvio chese spari 150ah di carica su una batteria, essa scalda, ma tornando sui telefoni ho un mate 10 pro, quando lo metto a caricare con ogni tipo di caricatore commerciali quasi sempre 2ah (a casa con 2 figli prendi quello che trovi) stacco sempre rete e WiFi e ho sempre tutte le app chiuse , mai trovato caldo e ad oggi che sono passati 5 anni la batteria mi dura ancora un giorno intero. Ho appena cambiato la batteria sul camper con una litio 150ah e caricatore apposito nordelettronica Na 287 21Ah, conclusa la carica di 14,6 si stacca e la bat si mantiene a 13.7, gradi batteria 17/18,quindi non vedo dove soffre la batteria in carica. Se invece lasciassi utenze accese la batteria non finirebbe mai la carica e li che sparerebbe sempre 14,6 ed è lì che il bms non avvisa il caricatore che la batteria è carica e si scalda. Forse avrò detto un sacco di fesserie, ma secondo m'è la scarica e più importante della carica, collegare inverter e chi più ne ha più ne metta a ciclo continuo a lungo andare le batterie le ammazzi, qualsiasi essa sia, metti in moto un'auto che non parte per 10 minuti e senti che festa per la batteria.
In risposta al messaggio di mimmo69 del 10/11/2024 alle 20:17:43Condivido il tuo ragionamento, anch'io penso che gli impianti di un camper debbano essere un qualcosa che va da solo, senza sbattimenti e senza gestione degna di un reattore nucleare, altrimenti non sono un vantaggio ma un problema.
Ho letto con interesse pur non riuscendo a seguire ragionamenti che vanno oltre la mia umile portata. Quando si entra troppo nel tecnico, non essendolo, vado in corto Ho un impianto basico: 2 x 100 A Litio con BMS internoche vedo tramite BT da cell. Ho un DCDC 40A che si incarica di ricaricarle durante il viaggio. Non ho nient'altro e devo dire che, fino ad oggi, sono felice. Zero ragionamenti, zero sbattimenti, controllo lo stato delle batterie di tanto in tanto e fine. Ovviamente (ovviamente) rientro al rimessaggio sempre con le batterie al 100%, il mezzo è sempre rimessato al coperto (non devo venderlo quindi potete crederci ), non stacco mai le batterie, non ho utenze, se torno dopo 3 settimane (come di solito accade - questi sono i miei ritmi di uscite) le batterie sono ancora lì. Ora mi chiedo. Se tutto quello che dite circa il fatto che non vadano caricate e lasciate al 100%, perchè il BMS o il DCDC non consentono (o addirittura prevedono in automatico) tutto ciò? Possiamo tutti essere così edotti in materia e possedere tutti apparecchi con millemila funzioni? Quanto, alla fine della fiera, il fare o non fare certe cose davvero incide sulla vita di una batteria ad uso ricreazionale? perchè se invece di durare 7 anni come spero mi durasse 5 o 6, allora io continuo ad essere felice così basicamente. Se da 7 diventano 2, il discorso cambia. P.S.: una volta gestivo un forum di acquariofilia (e li le competenze direi proprio di poter dire di averle) dove c'erano utenti che leggevano le caratteristiche dei filtri che riproducevano onde, centraline programmabili, luci notturne per stimolare la riproduzione, lampade attiniche per lo sviluppo delle piante........ Che abbiano mai ottenuto lo stesso livello di colorazione e riproduzioni dei miei (o dei miei basici ma esperti compagni di merende) che utilizzavamo il MINIMO indispensabile?
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/11/2024 alle 22:13:16Ho iniziato l'anno scorso questa procedura di caricare 4-6 ore (20A) ogni settimana tramite una presa cronostatata a seconda delle necessità, tempi ampiamente sufficienti al riristino del SOC della lifepo4.
Condivido il tuo ragionamento, anch'io penso che gli impianti di un camper debbano essere un qualcosa che va da solo, senza sbattimenti e senza gestione degna di un reattore nucleare, altrimenti non sono un vantaggio ma unproblema. Quindi penso che farò come te, e se la batteria dura un po meno pazienza, nulla è per sempre. Unica cosa che vorrei cambiare è la carica a casa. Il precedente camper con una AGM era collegato a 230v sempre, anche perchè staccato, dopo una settimana la BS era scarica, ma con questo con BS Litio sto provando a lasciarlo staccato e controllo di quanto cala il &% di carica nei giorni. Quindi pensavo di metetre un timer per collegare la 230v piu o meno per 24h ogni settimana, ma devo ancora vedere quali possano essere i tempi giusti sia come ore di carica (che forse ne bastano 12 e non 24) e se ogni 7 giorni o forse anche di piu.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/11/2024 alle 22:13:16Ma perché? Ti si scaricano col mezzo fermo e tutto spento?
Condivido il tuo ragionamento, anch'io penso che gli impianti di un camper debbano essere un qualcosa che va da solo, senza sbattimenti e senza gestione degna di un reattore nucleare, altrimenti non sono un vantaggio ma unproblema. Quindi penso che farò come te, e se la batteria dura un po meno pazienza, nulla è per sempre. Unica cosa che vorrei cambiare è la carica a casa. Il precedente camper con una AGM era collegato a 230v sempre, anche perchè staccato, dopo una settimana la BS era scarica, ma con questo con BS Litio sto provando a lasciarlo staccato e controllo di quanto cala il &% di carica nei giorni. Quindi pensavo di metetre un timer per collegare la 230v piu o meno per 24h ogni settimana, ma devo ancora vedere quali possano essere i tempi giusti sia come ore di carica (che forse ne bastano 12 e non 24) e se ogni 7 giorni o forse anche di piu.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/11/2024 alle 22:13:16" .. Quindi pensavo di metetre un timer per collegare la 230v piu o meno per 24h ogni settimana, ma devo ancora vedere quali possano essere i tempi giusti sia come ore di carica (che forse ne bastano 12 e non 24) e se ogni 7 giorni o forse anche di piu. "
Condivido il tuo ragionamento, anch'io penso che gli impianti di un camper debbano essere un qualcosa che va da solo, senza sbattimenti e senza gestione degna di un reattore nucleare, altrimenti non sono un vantaggio ma unproblema. Quindi penso che farò come te, e se la batteria dura un po meno pazienza, nulla è per sempre. Unica cosa che vorrei cambiare è la carica a casa. Il precedente camper con una AGM era collegato a 230v sempre, anche perchè staccato, dopo una settimana la BS era scarica, ma con questo con BS Litio sto provando a lasciarlo staccato e controllo di quanto cala il &% di carica nei giorni. Quindi pensavo di metetre un timer per collegare la 230v piu o meno per 24h ogni settimana, ma devo ancora vedere quali possano essere i tempi giusti sia come ore di carica (che forse ne bastano 12 e non 24) e se ogni 7 giorni o forse anche di piu.
In risposta al messaggio di mimmo69 del 10/11/2024 alle 20:17:43"Se tutto quello che dite circa il fatto che non vadano caricate e lasciate al 100%, perchè il BMS o il DCDC non consentono (o addirittura prevedono in automatico) tutto ciò?"
Ho letto con interesse pur non riuscendo a seguire ragionamenti che vanno oltre la mia umile portata. Quando si entra troppo nel tecnico, non essendolo, vado in corto Ho un impianto basico: 2 x 100 A Litio con BMS internoche vedo tramite BT da cell. Ho un DCDC 40A che si incarica di ricaricarle durante il viaggio. Non ho nient'altro e devo dire che, fino ad oggi, sono felice. Zero ragionamenti, zero sbattimenti, controllo lo stato delle batterie di tanto in tanto e fine. Ovviamente (ovviamente) rientro al rimessaggio sempre con le batterie al 100%, il mezzo è sempre rimessato al coperto (non devo venderlo quindi potete crederci ), non stacco mai le batterie, non ho utenze, se torno dopo 3 settimane (come di solito accade - questi sono i miei ritmi di uscite) le batterie sono ancora lì. Ora mi chiedo. Se tutto quello che dite circa il fatto che non vadano caricate e lasciate al 100%, perchè il BMS o il DCDC non consentono (o addirittura prevedono in automatico) tutto ciò? Possiamo tutti essere così edotti in materia e possedere tutti apparecchi con millemila funzioni? Quanto, alla fine della fiera, il fare o non fare certe cose davvero incide sulla vita di una batteria ad uso ricreazionale? perchè se invece di durare 7 anni come spero mi durasse 5 o 6, allora io continuo ad essere felice così basicamente. Se da 7 diventano 2, il discorso cambia. P.S.: una volta gestivo un forum di acquariofilia (e li le competenze direi proprio di poter dire di averle) dove c'erano utenti che leggevano le caratteristiche dei filtri che riproducevano onde, centraline programmabili, luci notturne per stimolare la riproduzione, lampade attiniche per lo sviluppo delle piante........ Che abbiano mai ottenuto lo stesso livello di colorazione e riproduzioni dei miei (o dei miei basici ma esperti compagni di merende) che utilizzavamo il MINIMO indispensabile?
In risposta al messaggio di il tornitore del 10/11/2024 alle 23:19:12Grazie pet la risposta. Un buin punto di vista.
Se tutto quello che dite circa il fatto che non vadano caricate e lasciate al 100%, perchè il BMS o il DCDC non consentono (o addirittura prevedono in automatico) tutto ciò? Vorrei fare solo una precisazione in merito aquanto ho citato in modo specifico... Le LFP possono essere caricate al 100% (3,65 V/cella poi 3,4-3,425 V/cella a riposo) ma non vanno lasciate al 100% quindi neanche tenute in mantenimento a oltre 13,2-13,3V (che, per intenderci, sulle AGM o Pb poteva essere una tensione tra 13,5 e 13,8V). Il BMS se non programmabile non permette di terminare la carica esempio all'80-90% (se è programmabile settando opportune tensioni sì), allora tale procedura dovrebbe farla il DCDC/MPPT esempio settando tensioni diverse. Non c'è da metterla solo su piano durata/prestazioni perchè si pensa subito alla spesa sostenuta di xxxx €, ma bisogna specialmente guardala dal lato sicurezza dove è sconsigliato fortemente tenere al 100% una LFP e a maggior ragione altre tecnologie del litio per motivi chimico-fisici indicati. Di riflesso, adottando pratiche per migliorare l'aspetto sicurezza, ne beneficiano anche la durata e le prestazioni nel medio/lungo termine. Guardiamo esempio NDS (che qua su COL viene spesso presa come riferimento sia per il blasone che per il costo)... La Tempra la fanno lavorare nel range 10,5-14,4 V e non 10-14,6V... Inoltre consigliano, come chiunque, la curva di carica CC/CV con tensione limite di 14,4 V, niente desolfatazione e niente mantenimento. Indicano che può essere caricata con profilo piombo-acido solo in caso di mancanza di profili dedicati, quindi non è la normalità. Da quel che noto la questione sicurezza è poco sentita forse perchè gli stessi che commercializzano/vendono le LFP assemblate (in particolare quelle definite Plug&Play) sono all'oscuro di certi eventi chimico-fisici e non sensibilizzano a sufficienza. Tutto si concentra sulla questione durata/prestazioni che è quello che interessa a tutti di primo acchito. Un po' forzato il paragone con l'acquariologia parlando di gestione basica... Se vuoi gestire in modo basico le LFP come stai facendo ora lo puoi fare benissimo, nessuno te lo vieta ma la gestione non è quella ottimale. Sarebbe come dire che per un acquario marino con coralli duri i nitrati vanno bene anche a 11-12 ppm o più... A lungo andare non è il massimo. PS: (Premetto, non è un riferimento diretto a te mimmo69 quanto segue, ma una considerazione/osservazione a livello generale) Mi fa un po' strano leggere in certi casi (non solo su questo forum) come si usino le celle LFP senza troppe paure/accorgimenti adeguati, quando poi si ha paura di un'auto elettrica (perchè prendono fuoco etc etc) dove la gestione della batteria è molto più affinata con tanto di climatizzazione e noi clienti finali non possiamo toccare nessun parametro se non quello della potenza di carica in AC fino al limite progettuale imposto e limite di carica a xx% (anche se fosse 100% da cdb, non lo è realmente). ... Tanto può far danni una batteria di un'auto elettrica da 40-50-75-100 kWh tanto lo può fare una batteria LFP (gestita in modo approssimativo) da 1-2-3 kWh presente su un camper fatto di legno/isolante infiammabile etc. Tengo a precisare che non è allarmismo, ma consapevolezza d'uso di una tecnologia nuova.
In risposta al messaggio di mimmo69 del 11/11/2024 alle 08:41:26ma infatti a mio avviso la gestione delle litio e' abbastanza semplice, se prima con le agm devi ogni tanto caricarle o comunque era meglio farlo prima di partire per una vacanza ora con le litio lo trovo inutile perche' oltre ad avere bassissima autoscarica e' comunque meglio tenerle sotto al 80% per avere perdita di capacita' minore nel tempo(ma che comunque si parla di migliaia di cili quindi a mio avviso dureranno sempre molto di piu di una normale agm) tanto quando si parte nel giro di qualche ora si avra la batteria carica o quasi, le litio amano le cariche parziali quindi se partiamo con la batteria al 50 e arriviamo che e' al 90 e' ottimo, ripeto tutto al contrario dell agm/piombo
Grazie pet la risposta. Un buin punto di vista. Ovviamente non si tenevano i nitrati alti, per parafrasare, ma si adottavano sistemi semplici e facili piuttosto che usare resine, filtri a propulsione nucleare e balle varie.Per alzare la durezza dell'acqua c'era chi faceva il farmacista con pozioni magiche, io mangiavo ostriche e sfruttavo i gusci triturati. Così... Rendo l'idea. Quindi non avendo sistemi mirabolanti di gestione di batterie, credo mi tocchi semplicemente scaricarle con qualcosa appena arrivato in rimessaggio, salvo ad intervenire sul D+ del DCDC per evitare la carica totale.
In risposta al messaggio di mimmo69 del 11/11/2024 alle 08:41:26Esatto, basta semplicemente non tenerla al 100% o far sì che l'autoscarica o quei piccoli consumi mentre il mezzo è rimessato la scarichino.
Grazie pet la risposta. Un buin punto di vista. Ovviamente non si tenevano i nitrati alti, per parafrasare, ma si adottavano sistemi semplici e facili piuttosto che usare resine, filtri a propulsione nucleare e balle varie.Per alzare la durezza dell'acqua c'era chi faceva il farmacista con pozioni magiche, io mangiavo ostriche e sfruttavo i gusci triturati. Così... Rendo l'idea. Quindi non avendo sistemi mirabolanti di gestione di batterie, credo mi tocchi semplicemente scaricarle con qualcosa appena arrivato in rimessaggio, salvo ad intervenire sul D+ del DCDC per evitare la carica totale.
In risposta al messaggio di il tornitore del 11/11/2024 alle 13:30:46Si infatti preferisco per concetto non caricare piuttosto che scaricare.
Esatto, basta semplicemente non tenerla al 100% o far sì che l'autoscarica o quei piccoli consumi mentre il mezzo è rimessato la scarichino. Il mio esempio era per far capire che il paragone basico con l'acquariofiliaera forzato; sono due contesti ben diversi dove fare analogie non è possibile. Giusto per dire.. Proprio perchè tu, come altri, esempio conosci principi chimico-fisici hai potuto gestire la durezza dell'acqua in modo naturale o come dici tu con metodi basici o meglio semplici... Io allo stesso tempo conosco qualcosa in merito a ciò che avviene all'interno delle LFP, quindi ho dato informazioni tecniche e pareri, basati su eventi chimici inconfutabili, su come gestire le LFP in primis per questioni di sicurezza che di conseguenza si riflettono anche sulle prestazioni. ... Se poi uno vuole gestire a piacimento senza pensieri le LFP può farlo benissimo, ma a proprio (finchè non si reca, nella remota eventualità, danni ad altri) rischio e pericolo; almeno bisogna esserne consapevoli. PS: Piuttosto che dover scaricare appositamente le batterie quando si arriva al rimessaggio sarebbe preferibile non caricarle a priori completamente durante il viaggio di ritorno... Si evita di sprecare energia e si evita un ciclo parziale alla LFP; è una finezza.
In risposta al messaggio di il tornitore del 11/11/2024 alle 13:30:46La bassissima percentuale di clienti sensibili all'aspetto sicurezza rende commercilmente vincente esaltare le prestazioni e ignorare i problemi.
Esatto, basta semplicemente non tenerla al 100% o far sì che l'autoscarica o quei piccoli consumi mentre il mezzo è rimessato la scarichino. Il mio esempio era per far capire che il paragone basico con l'acquariofiliaera forzato; sono due contesti ben diversi dove fare analogie non è possibile. Giusto per dire.. Proprio perchè tu, come altri, esempio conosci principi chimico-fisici hai potuto gestire la durezza dell'acqua in modo naturale o come dici tu con metodi basici o meglio semplici... Io allo stesso tempo conosco qualcosa in merito a ciò che avviene all'interno delle LFP, quindi ho dato informazioni tecniche e pareri, basati su eventi chimici inconfutabili, su come gestire le LFP in primis per questioni di sicurezza che di conseguenza si riflettono anche sulle prestazioni. ... Se poi uno vuole gestire a piacimento senza pensieri le LFP può farlo benissimo, ma a proprio (finchè non si reca, nella remota eventualità, danni ad altri) rischio e pericolo; almeno bisogna esserne consapevoli. PS: Piuttosto che dover scaricare appositamente le batterie quando si arriva al rimessaggio sarebbe preferibile non caricarle a priori completamente durante il viaggio di ritorno... Si evita di sprecare energia e si evita un ciclo parziale alla LFP; è una finezza.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 11/11/2024 alle 14:06:33Ciao Marco,
La bassissima percentuale di clienti sensibili all'aspetto sicurezza rende commercilmente vincente esaltare le prestazioni e ignorare i problemi. Ci sono dei pdf prodotti da ENEA che fanno vedere come appare al microscopiouna litio ai vari livelli di... maltrattamento. È brutto da dire, ma della sicurezza importa a pochissimi. 300 Ah a 13 Volt sono 3900 Wh che non sono proprio bruscolini, reperire le precauzioni per stare tranquilli è difficile perchè a parlare di rischi si vende meno, quindi meglio tacere, di conseguenza girano commenti tipo ... ma se la blasonata azienda xxx non solleva il problema, perchè voi dite il contrario? In questo contesto sono nate le litio Plug&Play, tutta ciccia e niente osso, che io ho ribattezzato Plug&Pray (...prega), ma i tempi credo siano ormai maturi per fare il salto di qualità, abbiamo oggi impianti diversi da quelli degli anni 90, la Truma 3000 è diventata un Cinebasto da 8000, il pannello solare da 80W oggi supera il mezzo kilowatt e 30 Kg di piombo contenenti 1,2 KWh sono diventati 12 Kg di litio con dentro 3,9 KWh. Visto che ormai abbiamo ampie prestazioni, ben superiori alle necessità di un camperista sano di mente, le nostre discussioni dovrebbero parlare solo di sicurezza e affidabilità.
In risposta al messaggio di Frankcilo del 01/12/2024 alle 13:17:17Nessuno mi sa rispondere?
Buongiorno a tutti, non ho un camper ma una barca a vela, siamo lì... Sto per passare anche io al litio, attualmente ho già tutto victron in barca, cerbo gx, regolatori mppt, smart shunt e in più ho uno strerling poweralternator to battery da 130A con allenatore da 120A. Come bms ho preso il cl 12/100 così da limitare anche la corrente dall'alternatore a 70A, sono ora indeciso se lasciare lo sterling power per innalzare comunque il voltaggio che altrimenti resterebbe quello dell'alternatore (circa 14v) che con caduta tensione arriverà anche a meno. Le batterie lifepo4 sicuramente accettano qualsiasi tipo di carica gli dai, anche senza arrivare a superare i 14v, per cui la cosa positiva sarebbe che anche dopo tantissime ore di motore la batteria non la terrei mai carica al 100%, anche se metterei comunque un battery protect da 100A per sicurezza, limitando la carica fermandola ben prima del 100% Che faccio? Tolgo lo sterling power o lo lascio? Grazie e buona domenica
In risposta al messaggio di Frankcilo del 28/12/2024 alle 17:13:39Personalmente ci sono cose che non capisco.
Nessuno mi sa rispondere?