In risposta al messaggio di enzo44 del 30/01/2022 alle 01:03:17
Ciao, sul mio mezzo il riscaldamento è affidato alla classica Combi a gas cosi configurata, la prima uscita alimenta la bocchetta in mansarda, la seconda in dinette, la terza sempre in dinette e dopo esser passata fra i serbatoi nel doppio pavimento, quella in prossimità della porta, quindi tre delle quattro uscite sono concentrate nella parte anteriore della cellula, la quarta, dopo un percorso di almeno 3 mt, serve il bagno, la parte posteriore della cellula e il garage, per poi uscire all'esterno e scaldare la valvola di scarico con il tubo completamente aperto, mi chiedo e vi chiedo come sia possibile allestire un impianto cosi sbilanciato su un mezzo di fascia alta dove il bagno è un frigo e la dinette un forno, ovviamente, accogliendo le lamentele di mia moglie, avevo già risolto il problema integrando l'impianto con un bel thermo top, ora, inserendo un pezzetto di plastica rigido nella bocchetta del garage, chiudo o parzializzo il flusso d'aria verso la valvola e, con grande gioa della consorte, scaldare anche il bagno con la Truma, una semplice mossa che volevo condividere con chi magari ha un problema simile. Un saluto Enzo Enzo
La luce "va".
L'aria non "va", l'aria "gira" in un percorso circolare
infinito rientrando sempre dall'ingresso del riscaldatore.
Il metodo di scaldare le grigie con aria " a perdere " è pessimo perché per ogni metro cubo che la Truma aspira dalla cellula e che, dopo aver scaldato le grigie, finisce fuori nell'ambiente, un altrettanto metro cubo di aria fredda esterna rientra in cellula attraverso gli spifferi che, di solito, sono in cabina guida,
Sul mio nuovo camper sono stato molto attento a non fare questi errori, cercando sempre di capire che "giro" fa l'aria calda ipotizzando un percorso che entra nell'Eberspacjerm fa un certo giro e poi obbligatoriamente rientra nell'Ebespacher in un percorso infinito.
Cerca di ottimizzare i "giri" dell'aria, non dove "butta", chiudendo un po' le bocchette inutili perché agiscono in una zona dove già è presente un altro flusso di aria forzata che fa quel percorso.
L'aria e il calore sono sempre quelli, chiudendo li aumenta l'aria laggiù, l'importante è "equalizzare" (rendere uguale) il calore in cellula che non dovrà mai avere zone tropicali e zone polari.
Io faccio tutto con due bocchette di uscita e una di aspirazione e, termometro alla mano, la temperatura è uguale dappertutto, compresa la cabina guida... già, com'è possibile?
Sul mio camper prelevo un po' di aria esterna, la filtro, la preriscaldo e la invio all'ingresso del riscaldatore, in questo modo creo una piccola pressione positiva dentro la cellula che trasforma gli spifferi in uscite di aria viziata.
Non mi risulta che gli allestitori usino questo modo di pensare... si "butta" aria dove si presume che ci sarà freddo, infischiandosene del fatto che l'aria percorra 8 metri di tubo oppure che la bocchetta di aspirazione sia a soli 30 cm dalla bocchetta dell'aria calda, forse tutto questo dipende da quello che ai clienti piace vedere in fiera...
Ciao grande Enzo, un saluto particolare a te da parte mia, Marco.
Modificato da Emme48 il 30/01/2022 alle 08:49:48