In risposta al messaggio di rubylove del 19/07/2024 alle 17:51:05Va beh, mi arrendo. Ho proprio qui dietro di me un UPS 12V fatto con alimentatore switching tarato a 13.4V e una batteria gel al piombo. Ma il fatto che una cosa funziona non la fa automaticamente una buona cosa da mettere in un camper, magari commerciale da vendere al pubblico.
Pure l'intestino è un convertitore se vogliamo! nello specifico se si sta parlando di ricarica della batteria credo che sia sottointeso che si parla di caricabatteria, comunque anche un convertitore DC/DC puro può caricareuna batteria, non come un caricabatterie a piu fasi ma come un caricabatterie privo di fasi di ricarica, cioè come si ricaricava fino a un pò di anni fà, La batteria motore la mantengo con un piccolo DC/DC fissato a 13,4V Comunque giusto chiamarlo caricabatterie DC/DC ma se stiamo parlando di quello.. Vogliamo parlare di amperaggi vattaggi e voltaggi?
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/07/2024 alle 14:46:32mi spiace ma non è corretto ciò che dici.
La differenza tra DC DC e vecchio impianto con parallelatore è sostanziale. Se parti da casa con BS carica e DC DC sei certo che quando arrivi a destinazione avrai ancora la BS carica al 100%. Se invece parti da casa conBS carica e il vecchio impianto sei certo che arriverai a destinazione con la BS parzialmente scarica, perché durante la marcia avrà scaricato della corrente per tenere acceso il frigo o altri carichi in cella.
In risposta al messaggio di Laikone del 20/07/2024 alle 15:00:42Io non ho parlato di ricarica. Ho detto "se parti da casa con BS carica".
mi spiace ma non è corretto ciò che dici. Il DC-DC carica semplicemente meglio la BS del relias. Qualora dalla BM non arrivi al DC-DC la corretta quantità di corrente nemmeno lui sarà in grado di garantire la ricarica.Al contrario, se un impianto con relias è ben dimensionato non caricherà la BS secondo le migliori curve di ricarica, questo è certo, ma sarà in grado anche egli di caricare la BS, come si è fatto negli ultimi 40 anni, o meglio da quando esistono i camper...
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/07/2024 alle 15:39:36credo manchi qualcosa nei tuoi conti.
Io non ho parlato di ricarica. Ho detto se parti da casa con BS carica. Ebbene, a meno di consumi in cellula superiori alla taglia del DC DC, la BS non cede corrente e rimane stabile a 14V. Con il vecchio impianto, appenaaccendi un carico in cellula hai una caduta di tensione sull'impianto e quindi addio ai 14V sulla BS, anche avessi l'impianto da 100mmq. Più è importante il carico in cellula e minore sarà lo stato di carica della BS a destinazione. Il DC DC sterilizza la caduta di tensione in serie dell'impianto.
In risposta al messaggio di Coros del 19/07/2024 alle 18:58:16I DC/DC possono essere buck (o stepdown) cioè lavorare solo con una tensione in ingresso in entrata piu alta di quella in uscita, boost (o stepup) cioè lavorare con una tensione in ingresso più bassa che in uscita
Va beh, mi arrendo. Ho proprio qui dietro di me un UPS 12V fatto con alimentatore switching tarato a 13.4V e una batteria gel al piombo. Ma il fatto che una cosa funziona non la fa automaticamente una buona cosa da metterein un camper, magari commerciale da vendere al pubblico. Ma stai candendo ancora nella trappola di caso specifico per provare il tuo punto. Un impianto generico con caricatore dcdc al contrario di un buck converter dcdc ha caratteristiche ben diverse e il fatto che in condizioni particolari possano lavorare in un range sovrapponibile non li rende uguali. Usando una soluzione non adeguata fa diventare l'impianto che ci gira intorno un accrocchio da praticone e non una impianto realizzato a regola d'arte, come dovrebbe invece essere. Poi, tutti noi che abbiamo una conoscenza specifica, possiamo prendere scorciatoie e fare accrocchi perché ne siamo capaci, ma questo non rende gli accrocchi più accettabili o una cosa a regola d'arte. Basta esserne coscienti e non farli passare come una furbata o come una cosa da imitare. Scusate il linguaggio franco e schietto. Spero di non offendere nessuno.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di rubylove del 20/07/2024 alle 16:21:27Negli impianti privi di caricabatteria DC/DC se la tensione dell'alternatore e di 14,3V, questa ai morsetti della batteria servizi, potrebbe provocare una caduta di tensione anche notevole se è scarica ma mano a mano che si carica la corrente diminuira e la tensione aumenterà, quando la batteria sarà carica la corrente che assorbe sarà cosi bassa che la tensione sarà più o meno quella dell'alternatore
I DC/DC possono essere buck (o stepdown) cioè lavorare solo con una tensione in ingresso in entrata piu alta di quella in uscita, boost (o stepup) cioè lavorare con una tensione in ingresso più bassa che in uscita Oppurepossono essere buck/boost ovvero stepup stepdown, cioè convertire in uscita una tensione voluta con una tensione in ingresso più alta o più bassa indifferentemente Se poi sono anche caricabatteria si aggiunge uno stadio in uscita che fa le varie fasi di carica ma la base è sempre un convertitore switching, in ogni caso i caricabatterie DC/DC 12/12 o 24/24 devono necessariamente essere buck boost perche le tensioni di entrata e di uscita sono molto simili e potrebbe essere necessario sia elevare che abbassare Tutti i convertitori switching possono essere isolati o non isolati, se DC/DC non isolati hanno il negativo in comune (nei camper si usano non isolati perchè il negativo è uno solo) in ogni caso il positivo di uscita è separato elettricamente da quello di ingresso, mentre in quelli isolati l'isolamento è totale e possono essere utilizzati in impianti che hanno masse separate e possono essere soggetti a circolazione di correnti anomale (loop) o disturbi di tipo elettromagnetico Nessuno impedisce l'uso sui camper di Converitori isolati, se le due masse sono collegate al telaio è come avere un convertitore non isolato, se lasci invece il negativo flottante rispetto alla massa generale avrai entrata e uscita separati come fossero due sorgenti diverse In ogni caso i convertitori basandosi sul controllo PWM, limitano la corrente in uscita massima in base alle caratteristiche del costruttore, se in uscita la richiesta è superiore alla massima possibile sarà limitata dal PWM, oppure se la temperatura supera quella permessa potrebbe anche erogare meno della corrente nominale. I convertitori non equivalgono ad un collegamento diretto, perchè possono variare la tensione, la corrente, isolare due circuiti e trasformare una corrente continua in corrente alternata o viceversa omantenerle uguali ma con grandezze diverse
In risposta al messaggio di Coros del 19/07/2024 alle 18:58:16Ma chi ha detto che sono uguali? Ho solo detto che spesso si usa dire DC/DC in gergo camperistico per identificare il caricabatterie di tipo DC/DC non che sono uguali
Va beh, mi arrendo. Ho proprio qui dietro di me un UPS 12V fatto con alimentatore switching tarato a 13.4V e una batteria gel al piombo. Ma il fatto che una cosa funziona non la fa automaticamente una buona cosa da metterein un camper, magari commerciale da vendere al pubblico. Ma stai candendo ancora nella trappola di caso specifico per provare il tuo punto. Un impianto generico con caricatore dcdc al contrario di un buck converter dcdc ha caratteristiche ben diverse e il fatto che in condizioni particolari possano lavorare in un range sovrapponibile non li rende uguali. Usando una soluzione non adeguata fa diventare l'impianto che ci gira intorno un accrocchio da praticone e non una impianto realizzato a regola d'arte, come dovrebbe invece essere. Poi, tutti noi che abbiamo una conoscenza specifica, possiamo prendere scorciatoie e fare accrocchi perché ne siamo capaci, ma questo non rende gli accrocchi più accettabili o una cosa a regola d'arte. Basta esserne coscienti e non farli passare come una furbata o come una cosa da imitare. Scusate il linguaggio franco e schietto. Spero di non offendere nessuno.
In risposta al messaggio di Emme48 del 20/07/2024 alle 16:28:26concordo su tutto, anche se questo DC-DC mi sembra sopravvalutato rispetto a ciò che poi offre realmente se raffrontato con la pratica.
Ricapitoliamo Il modo corretto per ricaricale la BS, che potrebbe essere anche profondamente scarica, si chiama caricabatterie elettronico a più fasi che ha una corrente massima erogabile da scegliere in fase di progetto,è presente un settaggio che indica il tipo di batteria collegata e a volte la corrente massima è impostabile. Più caricabatterie elettronici a più fasi possono coesistere. Nei camper con impianto elettrico evoluto i caricabatterie sono: Caricabatterie dal 230 Volt Si attiva collegando il 230 Volt alla cellula e di solito ha un interruttore di attivazione, spesso ha un filo aggiuntivo che viene usato per segnalare la presenza del 230 Volt. Soprannomi: nessuno. Caricabatterie da alternatore Assorbe energia dall'alternatore/BM e la usa per alimentare il caricabatterie elettronico interno, la tensione proveniente dall'alternatore viene elevata al valore necessario alla circuiteria PWM del caricabatterie da un circuito step.up composto da un dc.dc converter. Si attiva col segnale D+, interrompibile da switch manuale, oppure se la tensione dell'alternatore supera un certo valore, a volte la corrente massima può essere impostata. Soprannomi: DC.DC converter, booster Caricabatterie da solare Lavora con un'uscita PWM e quindi la tensione in ingresso proveniente dai pannelli deve rientrare tra valori minimi e massimi. Nei regolatori MPPT c'è una elettronica aggiuntiva interposta tra i pannelli solari e il PWM del caricabatterie, questa elettronica adatta i propri parametri di prelievo energetico dal pannello solare per avere la massima potenza possibile, poi fornisce energia ai valori ottimali per il caricabatterie successivo. Il rendimento è molto elevato anche con pannelli solari con tensione molto superiore a quella della BS. La tensione minima deve superare quella della BS di un certo valore, ma alcuni regolatori hanno internamente un circuito step.up/down capace di accettare pannelli solari con tensioni sia inferiori che superiori a quella della BS. Soprannomi:nessuno. La corrente totale dei caricabatterie, che possono anche coesistere tra loro, deve essere compatibile con la BS. Altri metodi che prevedono la ricarica della BS tramite il collegamento a una tensione fissa, senza gestione elettronica della ricarica (tensione, corrente, tempi), non rientrano nella categoria dei camper con impianto elettrico evoluto. Marco.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/07/2024 alle 14:46:32In ambedue i casi arriverai con la batteria più scarica rispetto alla partenza solo se la corrente in uscita verso le utenze sarà superiore alla corrente in entrata da qualsiasi sorgente
La differenza tra DC DC e vecchio impianto con parallelatore è sostanziale. Se parti da casa con BS carica e DC DC sei certo che quando arrivi a destinazione avrai ancora la BS carica al 100%. Se invece parti da casa conBS carica e il vecchio impianto sei certo che arriverai a destinazione con la BS parzialmente scarica, perché durante la marcia avrà scaricato della corrente per tenere acceso il frigo o altri carichi in cella.
In risposta al messaggio di Laikone del 20/07/2024 alle 15:00:42Dalla Batteria dei servizi non arriva nessuna corrente al convertitore che è un dispositivo unidirezionale e la corrente può fluire solo in una direzione, in questo caso dall'alternatore verso la batteria servizi.
mi spiace ma non è corretto ciò che dici. Il DC-DC carica semplicemente meglio la BS del relias. Qualora dalla BM non arrivi al DC-DC la corretta quantità di corrente nemmeno lui sarà in grado di garantire la ricarica.Al contrario, se un impianto con relias è ben dimensionato non caricherà la BS secondo le migliori curve di ricarica, questo è certo, ma sarà in grado anche egli di caricare la BS, come si è fatto negli ultimi 40 anni, o meglio da quando esistono i camper...
In risposta al messaggio di Laikone del 20/07/2024 alle 16:13:51Perchè dovrebbero arrivare 12V? se arrivano 12V c'e qualcosa che non va e non è un esempio realistico
credo manchi qualcosa nei tuoi conti. Un DC-DC ha una precisa potenza, che nel nostro esempio diciamo sia 40A. Entro certi limiti il DC-DC compensa giustamente l'eventuale caduta di tensione e in parte gli Ampere che servonoper caricare la BS. I 40A dichiarati sono tali alla tensione massima che il DC-DC arriva a portare sulla BS; qualora in entrata al DC-DC arrivassero per assurdo 12V, lui innalzerà la tensione a 14,5V ma non produrrà mai quei 40A dichiarati. Altrimenti, estremizzo, mettiamo un cavo da 2,5mmq in entrata al DC-DC così ci semplifichiamo tutti la vita e otteniamo comunque 40A in uscita. Batteria carica o meno poco conta, se sulla BS arrivano tensione e Ampere la BS rimarrà carica indipendentemente dal DC-DC, installato o meno, non a caso si è sempre avuta la BS carica anche prima dell'introduzione dei DC-DC. Con una sezione importante di cavo ipotizziamo 50mmq entro i 3 metri abbiamo una caduta di tensione talmente bassa e una portata di Ampere tale da non avere problema alcuno, ne di carica per la BS, ne per il funzionamento del frigo a 12V. Ovviamente con alternatore e carichi in cellula nella norma. Un DC-DC non inventa, non crea, non produce corrente alcuna se questa non gli viene consegnata in entrata dall'alternatore; lui si limita a giocare con tensione e corrente restituendo ciò che può, non ciò che noi tutti vorremmo e se anche la BS fosse carica al 100% con una tensione quindi di 13.10V alla partenza con un impianto adeguato la BS non verrebbe mai toccata da frigo e utenze di bordo. Rimane da sempre sottointeso che, il famoso bilancio tra energia prodotta e quella consumata DEVE propendere a favore di quella prodotta, per avere utenze che durante la marcia non si bevano energia dalle BS. Ergo, chi ha una tensione di 13.00V scarsi sulla BS o anche qualcosina in più è ovvio che ha un impianto malfatto, perchè altrimenti non si spiegherebbe come negli ultimi 40 anni i camper abbiano comunque avuto la BS carica anche senza l'ausilio del DC-DC.
In risposta al messaggio di rubylove del 20/07/2024 alle 18:13:41Il punto chiave che volevo evidenziare è che puoi avere anche un alternatore da 1000A@14V, ma se accendi un LED in cellula e hai il DC DC la batteria non si muove dai 14V, mentre con il vecchio impianto(a meno di switchare i carichi su una linea parallela, con le complicazioni del caso) la batteria scenderà a 13,999...V.
In ambedue i casi arriverai con la batteria più scarica rispetto alla partenza solo se la corrente in uscita verso le utenze sarà superiore alla corrente in entrata da qualsiasi sorgente anzi, con il caricabatterie DC/DCavrai un limite di corrente in uscita mentre con il collegamento a relè avrai solo la limitazione dovuta alla caduta del cavo e del relè stesso e se l'alternatore è in grado di erogare ci sarà a disposizione una corrente maggiore, mentre con il convertitore il limite prima che inizi a scaricarsi la batteria dei servizi e dato dalla sua stessa corrente massima, se è da 40A e ne circolano 60.. Questo è l'unico vantaggio che offre il parallelamento diretto, ma a discapito della corrente che circola nella batteria che potrebbe essere molto alta se è scarica e in quel momento le utenze attive sono scarse, questo è imprevedibile Il sistema migliore è la ricarica attraverso convertitori caricabatterie da varie sorgenti che limitano la corrente massima tollerata dalla batteria Meglio ancora la commutazione delle utenze attraverso un relè di potenza appena si mette in moto, in questo modo la batteria si ricarica con la corrente e la tensione corrette e piu velocemente perchè non condizionata dagli assorbimenti delle utenze, il limite è solo l'alternatore
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/07/2024 alle 21:58:38Ho montato una batteria al litio proprio per questo motivo, anche se non ho carichi elevati (non uso praticamente l'inverter)
Il punto chiave che volevo evidenziare è che puoi avere anche un alternatore da 1000A@14V, ma se accendi un LED in cellula e hai il DC DC la batteria non si muove dai 14V, mentre con il vecchio impianto(a meno di switcharei carichi su una linea parallela, con le complicazioni del caso) la batteria scenderà a 13,999...V. Se invece di un LED accendi uno scaldino da 40A che ti provoca per ipotesi 2V di caduta a monte della BS, potresti tranquillamente vedere che dei 40A assorbiti, 20A li mette la BS, nonostante l'alternatore monstre da 1000A. Parti a BS carica e arrivi con BS al 50% e alternatore fresco e riposato. Cosa che non succederebbe con DC DC da almeno 40A. Ovviamente se il carico è da 50A e il DC DC da 40A gli altri 10A non può che metterli la BS. Io ho alternatore da 150A e impianto rifatto ma vedo tranquillamente le litio cariche cedere corrente se accendo il clima in cellula. Per non saper né leggere né scrivere e volendo mantenere l'impianto elettrico il più semplice possibile, invece di mettere 300ah di accumulo ne ho messo 600ah e vivo bene lo stesso anche se perdo 100ah in viaggio, me ne rimangono comunque 500. In ogni caso, per aggirare il problema, quando parto con BS cariche le stacco. E la patata bollente torna ad alternatore+BM. Per rientrare on topic, il litio mi permette di non preoccuparmi troppo di quanti A entrano nelle batterie. Quindi, se avessi lo spazio, un bel pannello da 600wp lo aggiungerei volentieri. Alpiù saltano i fusibili sulle batterie.
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In risposta al messaggio di rubylove del 20/07/2024 alle 19:58:07Ma forse parlavi di batteria motore e ti sei sbagliato..
Dalla Batteria dei servizi non arriva nessuna corrente al convertitore che è un dispositivo unidirezionale e la corrente può fluire solo in una direzione, in questo caso dall'alternatore verso la batteria servizi. Ma forseparlavi di batteria motore e ti sei sbagliato.. Se al DC /DC non arriva la giusta quantità di corrente non arriva neanche con il collegamento diretto attraverso relè, se non c'è non c'e.. Dato che la tensione è importante nella ricarica di una batteria, nel collegamento diretto ti devi accontentare di limitare la carica non al 100% per le batterie AGM puoi avere anche un'alternatore da 1000A, conta la tensione nell'ultima fase di carica prima del mantenimento e questa per le AGM è superiore alla tensione dell'alternatore
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 20/07/2024 alle 21:58:38Che tu abbia preferito fare ciò:
Il punto chiave che volevo evidenziare è che puoi avere anche un alternatore da 1000A@14V, ma se accendi un LED in cellula e hai il DC DC la batteria non si muove dai 14V, mentre con il vecchio impianto(a meno di switcharei carichi su una linea parallela, con le complicazioni del caso) la batteria scenderà a 13,999...V. Se invece di un LED accendi uno scaldino da 40A che ti provoca per ipotesi 2V di caduta a monte della BS, potresti tranquillamente vedere che dei 40A assorbiti, 20A li mette la BS, nonostante l'alternatore monstre da 1000A. Parti a BS carica e arrivi con BS al 50% e alternatore fresco e riposato. Cosa che non succederebbe con DC DC da almeno 40A. Ovviamente se il carico è da 50A e il DC DC da 40A gli altri 10A non può che metterli la BS. Io ho alternatore da 150A e impianto rifatto ma vedo tranquillamente le litio cariche cedere corrente se accendo il clima in cellula. Per non saper né leggere né scrivere e volendo mantenere l'impianto elettrico il più semplice possibile, invece di mettere 300ah di accumulo ne ho messo 600ah e vivo bene lo stesso anche se perdo 100ah in viaggio, me ne rimangono comunque 500. In ogni caso, per aggirare il problema, quando parto con BS cariche le stacco. E la patata bollente torna ad alternatore+BM. Per rientrare on topic, il litio mi permette di non preoccuparmi troppo di quanti A entrano nelle batterie. Quindi, se avessi lo spazio, un bel pannello da 600wp lo aggiungerei volentieri. Alpiù saltano i fusibili sulle batterie.
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