In risposta al messaggio di Roberto66 del 12/01/2024 alle 13:23:20ma vale veramante la pena spendere 5-6 k € per i cavi per quella micro sfumatura in piu' che non possono dare ?
Mi hai frainteso. Apprezzo la tua generale conoscenza in materia e ben vengano gli spunti di comparazione alzando l' asticella . Piu' opzioni si hanno piu' ti fanno le scelte giuste Mi sembra solo che tua abbia la tendenzaad escludere tutto quello che non sia al top del top senza forse valutare che in molte occasioni sia piu' proficuo valutare la spesa/resa. Se intavolassimo una discussione su hi-fi non si arriverebbe ad una configurazione decente sotto i 40 50k€ (dico decente , non top) ma vale veramante la pena spendere 5-6 k € per i cavi per quella micro sfumatura in piu' che possono dare ? Se sei un musicista ed e' il tuo lavoro e la tua vita si , per gli altri , forse... Tutto qui.
certi audiofili
)In risposta al messaggio di ComiSeriate del 12/01/2024 alle 12:01:41Facendo una divisione (410W/14,4V=28,5A circa) il regolatore MPPT da 20 sembra un po' "corto", però la massima produzione di corrente potresti averla in condizioni ottimali, diciamo a mezzogiorno in Sicilia il 21 giugno. Poi se non hai le batterie proprio scariche, è ben difficile che esse chiamino tutta quella corrente, quindi il 20A dovrebbe funzionare, al limite non sfrutterai tutta l'energia disponibile perché sopra il massimo erogabile, il regolatore di solito taglia e eroga in max di targa e nulla più...
Il mio è il 20A
In risposta al messaggio di Lebowski del 12/01/2024 alle 15:01:01adesso spero tu non verrai a dirmi che non senti la differenza tra elettroniche affiancate ed elettroniche impilate a rack
ma vale veramante la pena spendere 5-6 k € per i cavi per quella micro sfumatura in piu' che non possono dare ? FTFY (le leggi della fisica sono più esatte delle infondate credenze di certi audiofili)
In risposta al messaggio di Roberto66 del 12/01/2024 alle 15:06:35Cerrrto che sì: con i componenti affiancati il soundstage si allarga notevolmente ed ha una colorazione più naturale, ma se li metti uno sopra l'altro sembra che il suono provenga da un pianerottolo.
adesso spero tu non verrai a dirmi che non senti la differenza tra elettroniche affiancate ed elettroniche impilate a rack
In risposta al messaggio di Dash del 12/01/2024 alle 15:03:29ne approfitto per istruirmi:
Facendo una divisione (410W/14,4V=28,5A circa) il regolatore MPPT da 20 sembra un po' corto, però la massima produzione di corrente potresti averla in condizioni ottimali, diciamo a mezzogiorno in Sicilia il 21 giugno. Poise non hai le batterie proprio scariche, è ben difficile che esse chiamino tutta quella corrente, quindi il 20A dovrebbe funzionare, al limite non sfrutterai tutta l'energia disponibile perché sopra il massimo erogabile, il regolatore di solito taglia e eroga in max di targa e nulla più... N.B.Ho scritto 14,4V e non 12V perché di solito quella è circa la tensione alla quale lavora un regolatore MPPT quando eroga la massima potenza. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/01/2024 alle 12:48:23Interessante sapere quali test sui pannelli vengono fatti per vedere la loro resistenza " meccanica " alle sollecitazioni , quello che però volevo sapere è se vengono eseguiti pure dei test per valutare la resistenza della copertura in vetro agli urti. Nel valutare la reale convenienza ad acquistare un pannello per camper non c'è solo la potenza ma visto l'impiego diciamo mobile pure la sua resistenza meccanica. Chissà forse si capirebbe di più sulla differenze di prezzo a parità di potenza tra i vari pannelli della stessa famiglia, monocristallini ecc.
In merito alle flessioni ricevute del pannello posso dire che vengono fatti test su banco vibrante (esperienza diretta di dove lavoravo prima dato che avevamo testato, per un'azienda italiana che produce moduli vicino adove abito, pannelli sul banco vibrante poichè aveva portata fino a 30 kg e capace di produrre accelerazioni fino a 90G su varie curve) per simulare il trasporto fino al luogo di installazione. Stessa test esempio viene fatto per alcune parti delle caldaie. Chiaro che nel caso di installazione sul camper i pannelli si trovi per più tempo in fase di trasporto e sicuramente quelli utility scale da 2m o più, come indichi, più sensibili alle vibrazioni/flessioni o in generale sollecitazioni meccaniche.
In risposta al messaggio di Rascal del 14/01/2024 alle 13:04:22Si ogni pannello viene testato per la resistenza agli urti (grandine) e c'è una certificazione specifica (IEC 61215)... Alcuni moduli vengono testati per grandine fino a 25 mm di diametro ad una certa velocità e altri (esempio REC) con grandine di diametro 35 mm; sotto una tabella dei vari valori di test. Oltre ciò nel test viene variato anche l'angolo di impatto (perpendicolare e nel caso reale di inclinazione tra 20 e 30°).
Interessante sapere quali test sui pannelli vengono fatti per vedere la loro resistenza meccanica alle sollecitazioni , quello che però volevo sapere è se vengono eseguiti pure dei test per valutare la resistenza dellacopertura in vetro agli urti. Nel valutare la reale convenienza ad acquistare un pannello per camper non c'è solo la potenza ma visto l'impiego diciamo mobile pure la sua resistenza meccanica. Chissà forse si capirebbe di più sulla differenze di prezzo a parità di potenza tra i vari pannelli della stessa famiglia, monocristallini ecc.
https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di Armando del 12/01/2024 alle 16:48:09Ho il victron da 15 A e quindi mi basterebbe metà potenza, però in inverno sfruttare il surplus di potenza e area per generare più ampere non sarebbe sbagliato, corretto?
Riporto qui il mio messaggio di ieri alle 22.05 ... .. se noti il pannello è da 42 V, come succede per parecchi pannelli civili, quindi i 10 A sono a circa 40 V. Poi l'MPPT trasforma corrente e tensione a (quasi, salvoil rendimento) pari potenza, quindi si avrebbe a 14.4 V una corrente (massima) di 28 A circa .. un po' meno dato che non si ha mai la W massima. Penso che tu possa ottenere sui 24-25 A in condizioni ottimali. Il regolatore serve quindi da 30 A PS aggiunta: a meno che tu intenda mettere un reg. 20 A e rinunciare al max di potenza in estate, quando magari 20 A ti bastano e quella in più verrebbe tagliata, ma avere tutta quella possibile in inverno e stagioni intermedie con meno insolazione (quindi I<20 A)
In risposta al messaggio di Armando del 14/01/2024 alle 21:53:35Sembrerebbe che il mio 75/15 riesca a sopportare 440 W a 24 Vdc
Non so quanto tolleri in entrata il victron 15 A. Se sopporta la Wmax che realisticamente ti può dare il pannello (credo sui 370-380 W al max) pur tagliando l'uscita a (14.4x15) W, potresti tenere quello e sfruttare lo sfruttabilesolo nelle situazioni di minore illuminazione (inverno, ombra ecc.). Se invece non sopporta quella W ne va messo uno più potente. Anche se hai consumi sensibili anche in estate, potrebbe essere più conveniente mettere un regolatore più potente. (Personalmente, avendo poi due batterie, passerei a un 30 A, ma questa è solo una mia idea)
https://www.victronenergy.it/up...
In risposta al messaggio di il tornitore del 14/01/2024 alle 13:38:50Ti ringrazio delle info, da quello che si evidenzia è che la quasi totalita dei panelli in circolazione non resisterebbe ad una grandinata eccezionale (oggi non più causa cambiamenti climatici) che si verifica in estate in quanto li i chicchi superano sempre i 25 mm ma pure i 35 mm considerati nel test. Altro quesito per questa caratteristica 25 o 35 mm esiste una classificazione di resistenza oppure è un dato depositato presso il produttore del pannello e basta?
Si ogni pannello viene testato per la resistenza agli urti (grandine) e c'è una certificazione specifica (IEC 61215)... Alcuni moduli vengono testati per grandine fino a 25 mm di diametro ad una certa velocità e altri (esempioREC) con grandine di diametro 35 mm; sotto una tabella dei vari valori di test. Oltre ciò nel test viene variato anche l'angolo di impatto (perpendicolare e nel caso reale di inclinazione tra 20 e 30°). Ad oggi il 99% offre una certificazione con grandine di almeno 25 mm, pochi con quella da 35 mm. Video esemplificativo del test di JA Solar: Oltre a questo test di resistenza viene fatto anche quello di carico frontale (esempio neve) e carico posteriore (esempio vento)... E qua si misura in Pascal, alcuni arrivano anche a 6-7000 Pa. Spesso si paga il brand (esempio Sunpower, LG etc)... Ad oggi l'asticella della qualità media si è spostata in alto sotto tanti aspetti che vanno ad identificare un pannello (garanzie su difetti e produzione, resistenza ai carichi e alla grandine, PID free e in certi casi anche LID free, telaio in alluminio anodizzato, resistenza alla nebbia salina e all'ammoniaca, efficienza etc).
In risposta al messaggio di Rascal del 15/01/2024 alle 10:30:52Chiaro che con una grandinata eccezionale (non so diametro 60-80 mm o più) i pannelli non resistono... Ma anche tanto altro viene danneggiato, per cui non si può chiedere una resistenza tendente a "infinito".
Ti ringrazio delle info, da quello che si evidenzia è che la quasi totalita dei panelli in circolazione non resisterebbe ad una grandinata eccezionale (oggi non più causa cambiamenti climatici) che si verifica in estatein quanto li i chicchi superano sempre i 25 mm ma pure i 35 mm considerati nel test. Altro quesito per questa caratteristica 25 o 35 mm esiste una classificazione di resistenza oppure è un dato depositato presso il produttore del pannello e basta?
https://www.cdt.ch/news/questo-...
In risposta al messaggio di Armando del 16/01/2024 alle 18:01:38Sicuramente hanno dimensioni più contenute di un 400 W o qualunque modulo residenziale.
I miei due pannelli da 140 W hanno resistito senza danni a questa .. mentre sono andati in pezzi i due oblò Remis 40x40. Senza alcun danno l'oblò 70x50 Heki. Un velo pietoso sulla cellula in Al Anche la cabina di guida (Ducato) aveva comunque parecchi danni
In risposta al messaggio di Armando del 16/01/2024 alle 18:01:38Grosse come palle da golf...
I miei due pannelli da 140 W hanno resistito senza danni a questa .. mentre sono andati in pezzi i due oblò Remis 40x40. Senza alcun danno l'oblò 70x50 Heki. Un velo pietoso sulla cellula in Al Anche la cabina di guida (Ducato) aveva comunque parecchi danni
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/01/2024 alle 19:17:49No, non ho avvertito o misurato cali di rendimento, vanno come prima
Sicuramente hanno dimensioni più contenute di un 400 W o qualunque modulo residenziale. A parte ciò, hai notato un calo di produzione/rendimento? Perchè ci possono essere danni non visibili alle celle come spiegato nel link sopra
In risposta al messaggio di Armando del 16/01/2024 alle 18:01:38Notevole, allora vuol dire che qualche costruttore costruisce pannelli con specifiche superiori, del resto non si puo pensare a pannelli indistruttibili però migliorare la qualità sia come rendimento che come resistenza meccanica si.
I miei due pannelli da 140 W hanno resistito senza danni a questa .. mentre sono andati in pezzi i due oblò Remis 40x40. Senza alcun danno l'oblò 70x50 Heki. Un velo pietoso sulla cellula in Al Anche la cabina di guida (Ducato) aveva comunque parecchi danni
In risposta al messaggio di Dash del 17/01/2024 alle 08:23:32Può venire forse qualche dubbio per il raffreddamento della zona dove sta lo smorzatore, ma non è facile valutare se si possano creare "punti caldi" che diano problemi.
Grosse come palle da golf... Stavo studiando... Un pannello di 200x110 cmq supportato solo dal telaio oscillerà molto con il vetro, soprattutto al centro. Pensavo: e se mettessi al centro delle 2 diagonali uno smorzatoredi vibrazioni (un po' come si fa con gli hard-disk nei notebook), ossia un quadrato di espanso a cellule chiuse 20 x 20 cmq, calibrato per spingere pochissimo in su, e sempre lungo le diagonali altri 4 smorzatori da 10x10 cmq (disposizione in quinconce), dovrebbero smorzarsi sia le vibrazioni da circolazione, sia le vibrazioni da impatto di grandine. Se faccio il passo, lo monterò sicuramente così: il peso aggiunto è trascurabile (penso meno di 300 g), al limite farà poco o niente. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di Armando del 17/01/2024 alle 10:54:10La parte a contatto con il cristallo potrebbe essere di policarbonato (quello coi canali d'aria per intenderci), o tutto policarbonato o un sandwich di poliuretano e policarbonato per fare lo spessore giusto.
Può venire forse qualche dubbio per il raffreddamento della zona dove sta lo smorzatore, ma non è facile valutare se si possano creare punti caldi che diano problemi. Anche il numero e la disposizione delle staffe vanno considerati bene.