quote:Risposta al messaggio di EffeBiKappa inserito in data 12/07/2010 15:26:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si e' proprio come dici, dovrebbero fornirti degli spessori in dotazione per allargare la battuta di appoggio, in effetti il tondo da affettare lo cercavo da 200 mm di diametro ma non era disponibile nella super utensileria di Cuneo e avrebbero penso dovuto richiedere una barra da 1 metro apposta per me... ho preso quello da 180 che e' ne avanza poco rispetto al rettagolo di appoggio del piede ma asssolve bene il compito e nello spessore da 20 mm non si deforma sotto carico. Mi hamnno fornito la barra a consumo cioe' l'hanno pesata prima di darmela e dopo quando l'ho restituita, in tutto con lo scarto del daglio da seghetto e la sfacciatura al tornio ho impiegato 3 kg circa di materiale che per 8 euro al kg ha fatto 24 euro di materiale mentre le 4 fette di salame bianco pesano complessivamente 2167 grammi di Ertalon di buona annata! Poi gli ho inserito il cordino da 5 mm facendo 2 fori per disco con lo spazio contrapposto di arresto forato da 12 mm opportunamente sigillato con colla a caldo per fermare il nodo della scotta.
quote:Risposta al messaggio di carlomario inserito in data 12/07/2010 16:19:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si, in caso di avvallamenti puo' succedere che durante la rotazione di discesa vadano in contatto con il terreno preventivamente all'allungamento, solo che per il telaio ribassato la scelta del tipo di piedini da impiegare e' molto confinata, visto che gli altri sistemi diponibili sono ancora piu' ingombranti. Con un po' di attenzione si puo' ovviare al contatto prematuro in fase di discesa scegliendo un terreno di sosta meno impervio. In ogni caso proprio per questo motivo la Tesa consiglia di lasciare almeno 3 cm di luce preventivi sul piano tra la discesa sul terreno e l'appoggio del piedino e poi interporre un distanziale da 2 cm per aumentare la capacita' di livellamento utile del sistema. Andrea.
quote:Risposta al messaggio di norbiato inserito in data 13/07/2010 09:36:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> certamente le case dovrebbero tenere in considerazione la possibilità di ospitare i piedini in fase di progettazione per poter montare quelli fissi ma mi rendo conto che questa è fantascienza[;)][:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di carlomario inserito in data 13/07/2010 20:55:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciao carlomario,non e fantascienza ,ci pensano solo con telai tipo iveco65/70 eurocargo man. spero che in fiera a parma amplo porti il prototipo che stava provando in officina ,che risolve il problema ingombro(sia pieghevoli che dritti fissi). ciao sandro
quote:Risposta al messaggio di ssandro59 inserito in data 13/07/2010 21:16:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sandro puoi dirmi dove sono previsti sul telaio 65/18 dell'Iveco?
quote:Risposta al messaggio di norbiato inserito in data 13/07/2010 09:36:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io precedentemente avevo un Al-ko ultraribassato (anche dal peso) ed avevo montati i Tinyfoot diretti senza rotazione . L'unica precauzione è quella di avere accortezza nell'uso per non compromettere il telaio, facendo saliscendi progressivi tra ant e post evitando sempre di staccare completamente le ruote dal suolo. X Sandro: Dobbiamo pensare che con questi piedini certe pendenze non possiamo neutralizzarle completamente a discapito di trovarci il mezzo "scavallato" per cui stai attento a mettere escursioni troppo lunghe sopratutto con esili steli, questi tenderebbero ad ovalizzarsi.(imho) Norbiato , scusa l'ignoranza, sai dirmi la differenza tecnica tra Teflon ed Ertalon ?
www.tesaitaly.com
Spendere quattro buone parole per loro è il minimo che posso fare per ringraziarli della loro disponibilità e cortesia che hanno dimostrato. Un saluto a tutti.quote:Risposta al messaggio di top gun 58 inserito in data 14/07/2010 07:00:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si hai proprio ragione, il ciclo va ripetuto dall'inizio, ne ho parlato con Riccardo della Tesa e a mio giudizio il software andrebbe rivisto in questo modo: attivo il sistema, i piedini scendono verticali, una volta contrallata la superficie d'appoggio interpongo lo spessore idoneo se necessario, avvio il livellamento e a operazione compiuta raggiunto lo scopo, se e' tutto OK, bene altrimenti dovrei avere una sosta nella risalita che stoppi i piedi in verticale prima di ripiegarli nuovamente dando la possibilita' di riposizionarli senza ripartire dall'inizio del ciclo. Un altro problema e' la mancanza avere una pausa nella risalita che consenta di estrarre lo spessore da sotto prima che inizi il ripiegamento che a volte tocca sullo spessore impedendone la risalita, infatti se lo spessore e' troppo giusto il piedino interferisce e s'inceppa con il rischio di rovinarsi e contringendo l'operatore a sbloccarlo con il crick o forzandolo manualmente. Quelli della Tesa lo sanno bene e hanno un po' ovviato dicendomi che non possono dedicare un software preciso e diverso per ciascun utente ma non hanno escluso di aggiungere una pausa per la risalita che darebbe il tempo necessario a chi manovra di estrarre gli spessori prima che si richiudano i piedini. Scusate la lunghezza ma chi li usa penso abbia ben presente il problema. Quando avviene il "get -up" il piedino durante la rotazione compie un leggero allungamento che e' responsabile d'interferenze con il suolo: questo per me e' forsel'unico neo del sistema, se si vuol proprio cercare un difetto, certamente ovviabile lasciando piu' spazio di manovra sotto il piede d'appoggio a scapito pero' di una minore la corsa utile di livellamento. Andrea.
quote:Risposta al messaggio di EffeBiKappa inserito in data 14/07/2010 08:23:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Teflon per farla breve: buona lavorabilita', idrofilico, auto lubrificante quindi antifrizione, elevata resistenza termica e ad usura, densita' e peso specifico elevati, inattacabile dagli idrocarburi e derivati, scarsa durezza superficiale,ottimo per impieghi in campo sanitario come rivestimento di cateteri ecc... Ertalon: buona durezza superficiale, elevata resistenza meccanica, buona lavorabilita', peso specifico piu' basso del teflon, non richiede lubrificazione quando impegato nella costruzione di ingranaggi, non ha potere auto lubrificante, resiste meno bene al calore, per contro ha un costo quasi di 1/4 inferiore al teflon e consente impieghi totalmente differenti dal teflon, se sottoposto a carichi elevati resiste bene con scarsa deformazione plastica di forma, alcuni agenti chimici sono incompatibili, minore capacita' di resistenza termica. Tutti e due sono buoni isolanti termici e elettrici.
quote:Risposta al messaggio di EffeBiKappa inserito in data 17/07/2010 10:08:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> tutti i tipi di piedini pieghevoli se sollevi il mezzo per via delle tolleranze dei perni dondolano con una spinta laterale ,è un dondolio leggero ma cè ,ottieni piu stabilita con dei piedini fissi estensibili ,ma anche li' un minimo di flessione cè anche se è piccolisima. daccordo che stiamo guardando il pelo nel uovo.[:)] ciao sandro
quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 17/07/2010 15:49:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> un buon impianto idraulico infatti pesa da min 45 kg a 60 in base al diametro dei liedini. ciao sandro
quote:Risposta al messaggio di robertinocarulli inserito in data 17/07/2010 12:19:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> dipende sempre dal passo che ha il mezzo ,piu è lungo piu è facile sollevare una ruota per livellarsi. ciao sandro