In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 14:23:45quelli che vedo sono tutti relè automobilistici perciò spiegati meglio...
E' bastato un rubacorrente rosso messo nel posto giusto.... Con il motore in moto e dopo chiusura dell'interruttore, a sinistra nella foto sotto, la corrente di ricarica alla BS è passata istantaneamente da 20 a 40 ampere. -40,0 A , ossia 544 Watt . Il tutto senza dovere innalzare nessuna tensione.
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 14:23:45In un rubacorrente di quel tipo hai due contatti striscianti con rottura dell'isolamento e non sono fatti di sicuro per correnti così elevate anche se tendenti a calare in breve tempo.Tienilo d'occhio perché scaldera in proporzione al prelievo di corrente.
E' bastato un rubacorrente rosso messo nel posto giusto.... Con il motore in moto e dopo chiusura dell'interruttore, a sinistra nella foto sotto, la corrente di ricarica alla BS è passata istantaneamente da 20 a 40 ampere. -40,0 A , ossia 544 Watt . Il tutto senza dovere innalzare nessuna tensione.
In risposta al messaggio di RobVision del 18/12/2017 alle 15:43:17Hi, hi...
Capisco che va quasi di moda, ma cosa c'entra il power service e l'innalzamento di tensione? Stai usando una LFP
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 16:25:27
Hi, hi... Aspettavo te e Alvaro ( a cui non piacciono le cose che si innalzano ) ... Ti ho rubato il disegno... Lo so che non centra quasi niente ma il conce , a mia quasi insaputa, ha installato un circuitoche permette di usare il condizionatore in moto. Questo circuito è composto da : Cavi da 35 mm2 che collegano BM a Inverter e BS. 2 relè di potenza e 1 relè a 5 piedini. Il circuito è fatto in modo da staccare il collegamento tra BS e Inverter quando è attivato il D+ e collegare la sola BM con l'inverter. Per collegare la BS all'inverter è necessario pigiare l'interruttore ma questo funziona solo quando è assente il D+. Quel rubacorrente non fa niente altro che lasciare il circuito dell'interruttore in tensione anche se la D+ è presente e mi permette di forzare , se lo voglio, il parallelo tra BS e BM tramite i cavi da 35 mm2. Sapevo che avrei ottenuto un piccolo miglioramento ma mai pensavo cosi grande. Questo per dimostrare che un circuito a bassa resistenza può fare miracoli. Con una Lifepo4 dietro il risultato è straordinario . Un raddoppio secco di corrente di carica. Quel 40 A che vedi sulla schermata del telefonino è con il motore acceso al minimo e con batteria quasi totalmente carica... Io ho fatto la modifica su un impianto già esistente ma credo che possa dare molti benefici anche usando batterie classiche e senza spendere un capitale. Si tratta alla fine di mettere 2 cavi da 35 ( o più ) tra le batterie con un relè idoneo , tre fusibili ,un interruttore remoto per il pilotaggio del relè cablato con cavi anche di un solo mm2 o due se si vuole esagerare. Questo senza toccare il resto dell'impianto. PS: il mio circuito non è cosi ma è più complesso. In questo semplificato è probabilmente necessario aggiungere un altro relè che impedisca il parallelo se si dimentica l'interruttore chiuso e si accende il motore. Le due batterie sarebbero in parallelo e non è il massimo per la BS di solito a scarica lenta. La modifica sul mio impianto è la seguente
In risposta al messaggio di RobVision del 18/12/2017 alle 16:43:13Certo che con le litio non hai problemi se messe in parallelo anche quando avvii il motore.
Sono contento se il disegno ti è tornato utile anche solo come base sulla quale rielaborare il tuo. E' il bello delle LFP in effetti, ingurgitare tutto il disponibile fino ad intervento del BMS... Appena mi arrivano leversioni aggiornate da testare vediamo dove arrivo, per adesso sono a questo (poi interviene il BMS): P.S. Con la LFP anche se ti rimanesse il parallelo in avviamento non credo avrebbe problemi, interverrebbe il BMS comunque in caso di amperaggio troppo alto
In risposta al messaggio di RobVision del 18/12/2017 alle 16:43:13Bello quel controllore.
Sono contento se il disegno ti è tornato utile anche solo come base sulla quale rielaborare il tuo. E' il bello delle LFP in effetti, ingurgitare tutto il disponibile fino ad intervento del BMS... Appena mi arrivano leversioni aggiornate da testare vediamo dove arrivo, per adesso sono a questo (poi interviene il BMS): P.S. Con la LFP anche se ti rimanesse il parallelo in avviamento non credo avrebbe problemi, interverrebbe il BMS comunque in caso di amperaggio troppo alto
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 17:00:00Quello è un banalissimo voltmetro/amperometro con shunt remoto (collegato in wireless, questo è notevole) con la possibilità di visualizzare più shunt sullo stesso display (uno per volta).
Bello quel controllore. Controlla ogni cella oppure solo le 4 celle in serie ?
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 16:25:27Ciao Big Mouse,
Hi, hi... Aspettavo te e Alvaro ( a cui non piacciono le cose che si innalzano ) ... Ti ho rubato il disegno... Lo so che non centra quasi niente ma il conce , a mia quasi insaputa, ha installato un circuitoche permette di usare il condizionatore in moto. Questo circuito è composto da : Cavi da 35 mm2 che collegano BM a Inverter e BS. 2 relè di potenza e 1 relè a 5 piedini. Il circuito è fatto in modo da staccare il collegamento tra BS e Inverter quando è attivato il D+ e collegare la sola BM con l'inverter. Per collegare la BS all'inverter è necessario pigiare l'interruttore ma questo funziona solo quando è assente il D+. Quel rubacorrente non fa niente altro che lasciare il circuito dell'interruttore in tensione anche se la D+ è presente e mi permette di forzare , se lo voglio, il parallelo tra BS e BM tramite i cavi da 35 mm2. Sapevo che avrei ottenuto un piccolo miglioramento ma mai pensavo cosi grande. Questo per dimostrare che un circuito a bassa resistenza può fare miracoli. Con una Lifepo4 dietro il risultato è straordinario . Un raddoppio secco di corrente di carica. Quel 40 A che vedi sulla schermata del telefonino è con il motore acceso al minimo e con batteria quasi totalmente carica... Io ho fatto la modifica su un impianto già esistente ma credo che possa dare molti benefici anche usando batterie classiche e senza spendere un capitale. Si tratta alla fine di mettere 2 cavi da 35 ( o più ) tra le batterie con un relè idoneo , tre fusibili ,un interruttore remoto per il pilotaggio del relè cablato con cavi anche di un solo mm2 o due se si vuole esagerare. Questo senza toccare il resto dell'impianto. PS: il mio circuito non è cosi ma è più complesso. In questo semplificato è probabilmente necessario aggiungere un altro relè che impedisca il parallelo se si dimentica l'interruttore chiuso e si accende il motore. Le due batterie sarebbero in parallelo e non è il massimo per la BS di solito a scarica lenta. La modifica sul mio impianto è la seguente
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 16:25:27una domanda, solo perché possa capire qualche cosa in più.
Hi, hi... Aspettavo te e Alvaro ( a cui non piacciono le cose che si innalzano ) ... Ti ho rubato il disegno... Lo so che non centra quasi niente ma il conce , a mia quasi insaputa, ha installato un circuitoche permette di usare il condizionatore in moto. Questo circuito è composto da : Cavi da 35 mm2 che collegano BM a Inverter e BS. 2 relè di potenza e 1 relè a 5 piedini. Il circuito è fatto in modo da staccare il collegamento tra BS e Inverter quando è attivato il D+ e collegare la sola BM con l'inverter. Per collegare la BS all'inverter è necessario pigiare l'interruttore ma questo funziona solo quando è assente il D+. Quel rubacorrente non fa niente altro che lasciare il circuito dell'interruttore in tensione anche se la D+ è presente e mi permette di forzare , se lo voglio, il parallelo tra BS e BM tramite i cavi da 35 mm2. Sapevo che avrei ottenuto un piccolo miglioramento ma mai pensavo cosi grande. Questo per dimostrare che un circuito a bassa resistenza può fare miracoli. Con una Lifepo4 dietro il risultato è straordinario . Un raddoppio secco di corrente di carica. Quel 40 A che vedi sulla schermata del telefonino è con il motore acceso al minimo e con batteria quasi totalmente carica... Io ho fatto la modifica su un impianto già esistente ma credo che possa dare molti benefici anche usando batterie classiche e senza spendere un capitale. Si tratta alla fine di mettere 2 cavi da 35 ( o più ) tra le batterie con un relè idoneo , tre fusibili ,un interruttore remoto per il pilotaggio del relè cablato con cavi anche di un solo mm2 o due se si vuole esagerare. Questo senza toccare il resto dell'impianto. PS: il mio circuito non è cosi ma è più complesso. In questo semplificato è probabilmente necessario aggiungere un altro relè che impedisca il parallelo se si dimentica l'interruttore chiuso e si accende il motore. Le due batterie sarebbero in parallelo e non è il massimo per la BS di solito a scarica lenta. La modifica sul mio impianto è la seguente
In risposta al messaggio di alva.it del 18/12/2017 alle 17:29:35Ciao stipendiato INPS ...tutta invidia ma prima o poi ti raggiungo...
Ciao Big Mouse, ed hai ragione. Aumentando la sezione del cavo parallelatore tra BM e BS, hai quasi azzerato la resistenza tra le due batterie. la corrente che hai a disposizione passa tutta. Infatti il normale cavo da2,5mmq usato per parallelare le batterie tramite relè e D+, non è altro che una sorta di controllo di corrente di carica a costo zero. La resistenza del cavo, è in pratica una shunt.
In risposta al messaggio di enzo44 del 18/12/2017 alle 17:56:09Non se hai un alternatore maggiorato.
Ciao, abbassare troppo la resistenza del collegamento tra le batterie non porta grandi benefici, anzi, 40A con batteria carica sono una esagerazione, sul mio mezzo una botta del genere a cui sommare il frigo, la BM ed altrofarebbe saltare la cinta dell'alternatore, io ho parallelato le batterie con un cavo da 16 mm e alcune volte, specialmente con i fari accesi, mi slitta la cinta dell'alternatore ergo, a mio parere meglio non esagerare, penso che le batterie ringrazieranno, un saluto Enzo
In risposta al messaggio di T i t a n del 18/12/2017 alle 14:45:24Da quel rubacorrente passa al massimo 0,5 A che è la corrente necessaria per pilotare il relè.
In un rubacorrente di quel tipo hai due contatti striscianti con rottura dell'isolamento e non sono fatti di sicuro per correnti così elevate anche se tendenti a calare in breve tempo.Tienilo d'occhio perché scaldera in proporzione al prelievo di corrente.
In risposta al messaggio di Pascia2 del 18/12/2017 alle 18:07:54Hai ragione,
una domanda, solo perché possa capire qualche cosa in più. La sezione cavi tra alternatore e BM è quella di serie o è stata aumentata? Perché mi viene da pensare che alimentando il condizionatore con inverter attaccatoalla BM (quindi con correnti impegnative) il prelievo fatto dalla BM deve essere reintegrato costantemente dall'alternatore con gli stessi valori di corrente.
In risposta al messaggio di RobVision del 18/12/2017 alle 18:50:23Il mio BMS non controlla le correnti ma solo tensioni e temperatura di ogni singola cella.
Topolone, a quali soglie interviene il BMS? (Tensioni, corrente)
In risposta al messaggio di Topolone del 18/12/2017 alle 19:48:53Quindi non ci sono limiti in corrente, perfetto grazie.
Il mio BMS non controlla le correnti ma solo tensioni e temperatura di ogni singola cella. Ho dei sensori ad effetto hall per le correnti ma non ci sono limiti. La mia BS è in grado di erogare istantaneamente anche 1000A dunque può essere utilizzata tranquillamente come batteria di avviamento cambiando ovviamente i fusibili sulla linea. I valori di tensioni di bilanciamento sono programmabili tramite dip switch. A 3,6 V inizia il bilanciamento e quando tutte le celle arrivano a 3,6 V il bms sgancia. Se una sola cella scende sotto i 2,95 V sgancia. Per le correnti ci sono fusibili Megaval a protezione.
https://www.victronenergy.it/ba...
https://www.victronenergy.it/up...
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In risposta al messaggio di franco49tn del 18/12/2017 alle 20:29:34Franco, scopri l'acqua calda.
Non è che con uno di questi si risolve tutto quanto detto sopra Non avendo nemmeno paura dei contatti deboli e sotto usura. Io ne ho due da 230 A cadauno , uno per ogni batteria Lithio LHT 12 100A che posso farlavorare separate o in coppia e con pulsante che ,di serie, mette in contatto per emergenza ,anche la BM in caso di avviamenti a freddo. E senza i notevoli consumi delle bobine dei grossi relè, essendo allo stato solido. Unica cosa che gratuiti , certo, non lo sono .