quote:Originally posted by giuliano49> A volte chi spara caxxxte è proprio chi fa della facile ironia. I pannelli generano corrente in funzione della quantità di energia luminosa che li colpisce nella fascia di frequenze a cui sono sensibili e non sono molto interessati a sapere se questa energia luminosa è generata dal sole o da una fotoelettrica dell'esercito puntata contro. OVVIAMENTE il quantitativo di energia che può fornire un pannello sotto la luce di un lampione non è paragonabile assolutamente a quello che potrebbe fornire in una luminosa giornata di luglio, ma come può testimoniare chiunque possegga una di quelle calcolatrici alimentate solo da un piccolo pannellino solare (calcolatrici peraltro fastidiosissime), i pannelli solari generano corrente anche sotto la luce di una semplice lampadina a incandescenza o di una luce fluorescente. Con questo non intendo certo sostenere che la ricarica ottenibile parcheggiando sotto un lampione sia sufficiente a compensare i consumi quotidiani con Webasto o Combi e temperature esterne di -20°C, intendo solo dire che non è vero che non generano nulla e che, in qualche particolare caso, la corrente generata è non solo misurabile con l'amperometro integrato nel pannello di controllo del regolatore di carica, ma di entità tale da compensare almeno la naturale autoscarica e fornire anche una, seppur modestissima, ricarica. Ciao, Aldo
Quanti hanno il pannello solare sopra il camper, nel mondo si renderanno conto di chi spara cxxxxxxxx, riuscendo a malapena caricare le batterie d'inverno, se non nelle ore principali della giornata, o con sole leggermente coperto. E aggiungo pur di arrivare a dire che anche con una candela caricate le Vostre potenti e magnifiche batterie, andando ad analizzare col tester e non con lo strumento studiato per detta funzione (modulo del pannello), Vi do un copia incolla che anche qui direte certamente la Vostra.AH AH AH AH Gli impianti fotovoltaici, in un futuro più o meno prossimo, potrebbero essere costituiti da vetri conduttori trasparenti, rivestiti da un film sottile di nanoparticelle e da uno strato di colorante. Il principio fisico relativo si basa sulle proprietà fotochimiche e fotofisiche di determinati pigmenti vegetali presenti nelle arance rosse, nelle more, nelle melanzane o nell'uva. La ricerca, condotta dall'Istituto per i Processi Chimico - Fisici (Ipcf) del Cnr di Messina ha portato allo sviluppo ed alla realizzazione di dispositivi in grado di convertire l'energia solare in energia elettrica, sulla base del principio di funzionamento della fotosintesi clorofilliana. Si ottiene, così, energia elettrica da arance rosse siciliane (uva) e dal sole. Il rendimento energetico del processo di conversione non è altissimo (circa il 10%), inferiore, quindi, al rendimento degli impianti fotovoltaici, costituiti da celle al silicio (14% - 16%). I vantaggi consistono, invece, in una maggiore stabilità alle temperature ed alle differenti condizioni di illuminazione. Scrivo io in aggiunta, se fossero melanzane alla parmigiana forse rende di più, questo per dimostrare che sono entrato anch'io all'osteria so reggermi da solo e non ho la spalletta. >