In risposta al messaggio di pama del 24/10/2018 alle 19:48:25Buonasera,
Sarei intenzionato a realizzare autonomamente l'impianto ftv del camper, ho letto quanto scritto in archivio trovando però riferimenti specifici e kit già approntati. Trascurando la questione Pmax, dimensioni e prezzo (chegestirò da solo) vorrei acquistare in rete i componenti. Chiedo: come fare a comparare i valori (tensione- corrente-i targa) che ogni offerta propone ? Che differenza esiste tra 12- 18 -24 V. ? (al lato pratico impiantistico) é possibile accoppiare un mono ed un poli ? come calcolare il carico in A per il regolatore mppt (ipotizzo 200w totali) Ho trovato guide che spiegano le differenze tra i vari tipi di pannello (che già conosco) ma nessuna che risponda ai miei quesiti. Mi scuso per la raffica di domande e Ringrazio chi mi potrà istruire
In risposta al messaggio di pama del 24/10/2018 alle 21:30:10Se metti il MPPT, il vantaggio di tale tecnologia con i pannelli "12V" (quelli che a circuito aperto sono circa 18v-20v) rispetto al PWM è praticamente nulla quando montati in parallelo.
Intanto Grazie Per comparare intendevo quali dati confrontare per la scelta . Mi stai dicendo che sono irrilevanti e che conta solo la corrente ? Quindi: supponiamo due pannelli da 100 W di cui solo uno monocristallino (cheper ragioni di spazio, è slim) Se la voce corrente corrisponde a Corrente a Pmax (letto in targa) 5,73A il poli e 5,80A il mono, posso considerarli uguali ? La tensione a Pmax invece è 17,46V poli e 17,3 mono. Probabilmente sceglierò tra i 12V. Il regolatore corretto dovrebbe essere superiore a 16,6 A (quindi 20A) Sarebbe utile un regolatore con due ingressi o sempre meglio collegare in serie su ingresso unico?
In risposta al messaggio di RobVision del 25/10/2018 alle 08:56:48La pensavo anche io così, fin quando non ho misurato la corrente prodotta.
Ciao IK6, con il PWM assolutamente parallelo e su questo sono assolutamente d'accordo con te, anche e solo per limiti del PWM stesso. Per quanto concerne però il MPPT, il rischio (blando ma esistente) di hotspot ed ilpotenziale calo prestazionale dovuto all'ombra parziale sulla stringa sono ampiamente compensati, a mio modesti avviso, dal guadagno relativo all'estensione del periodo di produzione considerando pannelli fv da 18-20v a circuito aperto. Questi pannelli difatti iniziano a produrre abbastanza tardi la mattina quando l'incidenza dell'irraggiamento si fa più significativa, e smettono di produrre presto la sera per lo stesso motivo, al descrescere dell'angolo di irraggiamento. Se prendi invece una serie, con tensione quindi alta, il MPPT riesce a tirare fuori una ricarica che inizia prima la mattina e si esaurisce più tardi la sera: niente di apocalittico sia ben chiaro, ma in libera autunno/inverno potrebbe non fare male (in estate non sai dove buttarla l'energia, e se collegato al 230V ovviamente chissene). Sto estremizzando ovviamente la ricerca dell'Ah, ma altrimenti che senso avrebbe scegliere un più costoso MPPT?
In risposta al messaggio di ik6Amo del 26/10/2018 alle 08:16:11" ... Avremo quindi 100W*18V=5.56A di corrente erogabile. Questo significa che avrai una potenza disponibile, per ricaricare la batteria, di: 5,56A *12V=66,7W disponibili. Quindi utilizzabili avrai solo circa 67W. "
I regolatori hanno un principio di funzionamento diverso. Il PWM carica l'accumulatore,e taglia la corrente e la tensione in maniera da permettere una corretta carica. La corrente massima è quella massima erogabile dal sistemafotovoltaico installato a monte. In pratica, se hai un pannello da 100W, devi considerare che questa potenza è in genere espressa alla tensione nominale dell'elemento, in genere 18V. Avremo quindi 100W*18V=5.56A di corrente erogabile. Questo significa che avrai una potenza disponibile, per ricaricare la batteria, di: 5,56A *12V=66,7W disponibili. Quindi utilizzabili avrai solo circa 67W. Se utilizzi un regolatore MPPT, il funzionamento sarà diverso. Infatti questo regolatore elabora l'ingresso, facendo in modo di erogare come massimo la stessa potenza che entra. Con un pannello da 100W, come sopra, avrai quindi disponibile ai capi della batteria una corrente superiore: 100W/12V=8.33A. Naturalmente io ho espresso le cose in maniera molto semplicistica, senza parlare di curve di carico, di programmazione del sistema di caricabatteria del regolatore e del rendimento del circuito elettronico. Questi sono fattori da introdurre poi, ma per capire il funzionamento dei regolatori, il discorso che ho fatto è sufficiente.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 27/10/2018 alle 08:29:38Riguardo le osservazioni di Armando: so bene che la massima tensione di carica arriva a 14,4V o addirittura, in qualche caso, a 14,7V.
E' bene considerare che i pannelli fotovoltaici adatti ai 12V generano una tensione che si attesta fra i 18 ed i 22V. Dobbiamo anche calcolare che un regolatore PWM ha una caduta di tensione ingresso-uscita che può variarefra i 0,2 ed i 0.8V. Ne consegue che, nel peggiore dei casi, avrai sempre tensione disponibile per ricaricare le batterie. Il problema non è la tensione, ma la CORRENTE. Se tu metti (puoi fare la prova) un pannello solare sotto un lampione stradale, ti accorgi che ci sarà in uscita una tensione sicuramente superiore ai 12V, quindi in grado di ricaricare la batteria; il problema sarà dato invece dalla corrente generata che, in questo caso, sarà solo di pochi mA, quindi non sufficiente per innescare il processo di ricarica. E' per questo motivo che, per mio conto, ho deciso di collegare il mio impianto solare in parallelo. Riguardo le osservazioni di Armando: so bene che la massima tensione di carica arriva a 14,4V o addirittura, in qualche caso, a 14,7V. Ho volutamente calcolato il valore di 12V poichè convenzionalmente, per i nostri mezzi, si usa prender tale tensione. C'è poi da dire che già dai 12,7V la batteria tende ad assorbire meno corrente, quindi quando avremo i 14,4V la corrente sfruttata dal sistema sarà sicuramente più bassa della massima generabile potenzialmente o comunque generata effettivamente. A 12V invece sicuramente si verifica l'assorbimento del 100% di quanto prodotto dal sistema solare.
In risposta al messaggio di Armando del 27/10/2018 alle 18:28:24Acquistando un MPPT, a mio parere meglio stare su marche/tipi primari e collaudati.
Riassumendo quanto anch'io ho letto qua e là, direi che con l'MPPT si guadagna qualcosa sia con i 36 celle sia con i 32 in certe condizioni, ad es. con bassa T c'è poca/nulla deriva termica e la V in uscita al pannelloè sui 2.5-3 V maggiore di quella di taglio, quindi con guadagno nella conversione. Poi l'altra funzionalità: la mppt vera e propria cioè la ricerca del punto di massima potenza sulla curva V(I) è positiva comunque. A parte che si legge di qualche problema per alcuni regolatori su variazioni rapide di insolazione o avendo in linea pannelli con diversi punti di massimo relativo. La relativa difficolta a mettere pannelli in // esiste dato che sono quasi tutti a un ingresso, ma è aggirabile con i diodi Schottky. Acquistando un MPPT, a mio parere meglio stare su marche/tipi primari e collaudati.
In risposta al messaggio di pama del 27/10/2018 alle 18:56:21Western, tra i migliori x camper
Acquistando un MPPT, a mio parere meglio stare su marche/tipi primari e collaudati. Rimanendo sui 15/20 A avete qualche consiglio dettato da esperienza?
In risposta al messaggio di Kochab del 28/10/2018 alle 10:46:46Ciao Alberto,
Negli ultimi tempi (anni) ho trascurato molto i forum di COL. Mi fa piacere trovare questa discussione dai toni pacati e senza atteggiamenti a “Guru”. Tornando ai pannelli: da quasi tre anni ho due pannelli in serie perun totale di circa 300 W. Anche a me è capitato di osservare quanto scritto da ik6Amo sulla drastica riduzione di corrente quando uno dei pannelli va in ombra. Da una corrente di circa 8 A in pieno sole è passato a 2 A scarsi con un pannello in ombra per tornare a circa 7 A quando i due pannelli sono tornati di nuovo al sole. In un caso come questo mi sarei aspettato che un pannello continuasse con la sua produzione, diciamo 4 A, mentre l’altro venisse escluso dai diodi di by-pass. Di questo do la “colpa” al regolatore MPPT che si è fatto ingannare e non ha avuto il “coraggio” di andare a cercare il reale punto di massima potenza. Cerco di chiarire con il grafico qui sotto Quando un pannello va in ombra mantiene quasi inalterata la tensione a circuito aperto mentre riduce drasticamente la corrente di corto circuito. Dal grafico combinato dei due pannelli risulta una doppia “gobba” con due picchi di cui uno solo corrisponde alla massima potenza. Se le cose andassero per il verso giusto, e finché la corrente chiesta dalle batterie è bassa e si mantiene al di sotto della corrente di cortocircuito del pannello “debole”, tutto va bene e nessuno si accorge di niente. Ma se la richiesta di corrente è tanto alta da superare quella di corto circuito del pannello in ombra, i diodi di by-pass del pannello meno produttivo vanno in conduzione escludendo il pannello stesso e lasciando che sia solo il pannello illuminato a produrre per la sua massima potenza. Tutto questo, come detto, se le cose andassero per il verso giusto. Le cose però vanno diversamente, almeno nel caso che ho osservato io. In realtà succede che quando la corrente erogata si avvicina alla corrente di corto circuito del pannello in ombra, il regolatore avverte un calo di potenza dovuta alla diminuzione di tensione che precede, appunto, il corto circuito. Di conseguenza cerca di riportarsi sul picco e, per ottenere questo, deve diminuire la corrente. Così facendo la tensione aumenta e la potenza pure. Purtroppo Il picco che insegue non è quello della potenza massima del sistema ma quello relativo al pannello che sta andando in ombra e non avverte che ci sarebbe un altro punto di picco di valore superiore. Per questo ho parlato all’inizio di “inganno” e mancanza di “coraggio” nel mandare in corto uno dei pannelli. Evidentemente il regolatore c’entra poco, è chi ha definito l’algoritmo che dovrebbe fare di più. A dire il vero c’è un regolatore che reclamizza di essere in grado di trovare il punto reale di massima potenza. Ma non l’ho mai usato e non voglio fare pubblicità senza avere dei dati. Un saluto Alberto