Anche io ci penso da tempo come rendere autonomo il webasto ma purtroppo non ho la competenza necessaria per poter sperimentare senza buttar via soldi e tempo inutilmente,ho qualche conoscenza meccanica ma non elettrica/elettronica,in futuro chi sa magari un tentativo magari lo farò.
Il calore "sprecato" dal Webasto allo scarico non ha garanzie di temperaura la quale può arrivare a livelli incompatibili con una cella di Peltier.
In risposta al messaggio di Emme48 del 12/09/2016 alle 07:08:50
Il calore sprecato dal Webasto allo scarico non ha garanzie di temperaura la quale può arrivare a livelli incompatibili con una cella di Peltier. Questo mi blocca. Probabilmente quell'oggetto brucia gasolio (gas, benzina)controllando la temperatura prodotta perché è solo quello il suo mestiere. L'EFOY è sul mercato da 10 anni e da quel giorno non ci sono state novità nel modo del camper, a parte le inutili luci blù messe dove danno solo fastidio. L'idea di un mezzo con carburante unico sarebbe davvero una novità, in pratica il frigo a compressore (che a differenza del trivalente funziona davvero) andrebbe in qualche modo anche lui a gasolio lasciando il gas solo per la cucina con una piccola bombola dedicata. Marco.
come dici te il generatore deve tenere controllata la temperatura dal lato caldo e la temperatura dal lato freddo in modo avere una differenza di temperatura (circa 200°). E' la differenza di temperatura che fa lavorare il modulo. Infatti Luca mi spiegava che, dato che è più facile scaldare che raffreddare, il generatore se viene utilizzato con basse temperature produce più energia elettrica.
Hai scritto:
https://forum.camperonline.it/t...
In risposta al messaggio di Clint del 12/09/2016 alle 08:14:02
Tieni presente che ci sono da parecchio i piani di cottura (CRAMER e altri) che funzionano molto bene a gasolio, uno funziona anche come riscaldamento.
Tempo fa andai a vedere un camper BIMOBIL attreezzato con Combi Diesel, frigo WAECO a compressore e fornello a gas. Allora chiesi al patron della Bimobil perchè non usavano il fornello a Gasolio Webasto, e mi disse che era meglio quello a gas per tanti motivi, e montavano il Webasto solo su specifica richiesta ma non erano convinti.
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/09/2016 alle 09:21:24
Hai scritto: Se la loro tecnologia è affidabile quanto le parabole me ne guardo bene. Son d'accordo con te. Un'azienda che si affida ad un trasponder per cercare un satellite mi pare poco affidabile. Adesso scappa fuori la NASA, il CNR quando questo sistema (celle di Peltier) è noto da anni... Mi torna in mente la discussione Giovanni
Ciao Giovanni,
In risposta al messaggio di champion del 12/09/2016 alle 11:19:33
Ciao Giovanni, per favore mi puoi spiegare che dati usano le antenne automatiche per puntare il satellite? Penso che riguardo le celle di Peltier dovresti aggiornarti e secondo il mio avviso se ricercatori di un ente comeil CNR si scomodano per andare ad illustrare una innovazione potrebbe essere che qualcosa di interessante ci sia. Questo solo per riflettere, se poi si tratta di un emerita bufala... vorrà dire che ci siamo occupati del tempo e che le aziende che credono su questo prodotto hanno buttato un pò di soldi
Hai scritto:
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/09/2016 alle 11:50:27
Hai scritto: per favore mi puoi spiegare che dati usano le antenne automatiche per puntare il satellite? Penso che riguardo le celle di Peltier dovresti aggiornarti e secondo il mio avviso se ricercatori di un ente come ilCNR si scomodano per andare ad illustrare una innovazione potrebbe essere che qualcosa di interessante ci sia. Premesso che sono talmente ignorante (nel senso di ignorare, non conoscere) che alle olimpiadi degli ignoranti non sarei neanche capace di arrivare primo, sulle parabole automatiche posso dire che la mia parabola automatica, e le altre parabole automatiche dei miei amici di altre marche, non hanno dovuto modificare alcunché con la variazione dei trasponder. Quindi, desumo che le parabole automatiche vere utilizzano altri sistemi e non si basano sui trasponder. Se le celle di Peltier sono note da diversi decenni, credi che la Nasa non le abbia prese in considerazione, visto che i problemi energetici sono il loro problema principale, ed aspettano uno che pensa di sfruttarle per i veicoli ricreazionali? Già che c'è di mezzo la Commissione Europea mi puzza, essendo quelli esperti nella lunghezza e curvatura delle banane, sul diametro delle vongole ma non sanno nulla, per esempio, delle prese elettriche (ogni Paese fa come gli pare!); quanto all'intervento del funzionario del CNR, da quello che ho inteso, egli andrà a spiegare le celle di Peltier. Un conto è spiegare, un conto è fare. Come disse qualcuno prima di me, Chi sa, fa; chi non sa fare, insegna. Giovanni
scusami, non ti capisco. Riguardo il trasponder prima di dare un commento negativo non ti viene in mente di capire come funzionano le altre marche? mi ricordo che tempo indietro un'altra nota marca ha dovuto aggiornare i propri sistemi a ridosso delle vacanze estive e che il cambio delle frequenze è casuale per tutti. Anch'io ero più ignorante di te ma mi sono informato quando ho cambiato il camper e dovevo scegliere a chi dare i miei soldi per un nuovo prodotto..
In risposta al messaggio di champion del 12/09/2016 alle 12:45:04
scusami, non ti capisco. Riguardo il trasponder prima di dare un commento negativo non ti viene in mente di capire come funzionano le altre marche? mi ricordo che tempo indietro un'altra nota marca ha dovuto aggiornare ipropri sistemi a ridosso delle vacanze estive e che il cambio delle frequenze è casuale per tutti. Anch'io ero più ignorante di te ma mi sono informato quando ho cambiato il camper e dovevo scegliere a chi dare i miei soldi per un nuovo prodotto.. Se leggi wikipedia il Peltier (o meglio seebeck) la Nasa lo utilizza dal Voyager (1977) e lo usa ancora tutt'oggi. Magari le evoluzioni tecnologiche ci sono perchè ricercatori e scienziati proseguono gli sviluppi delle tecnologie... e non sempre avvengono per caso. Magari sulla luna ci sono andati perchè prima qualcuno ha studiato qualcosa e non perchè avevano un navigatore tarato male... .
Hai scritto:
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/09/2016 alle 13:50:06
Hai scritto: scusami, non ti capisco. Neanch'io ti capisco. Tutto qui. Ognuno con le sue idee. Senza problemi. Per me, un'azienda che per una carenza progettuale obbliga i propri clienti a spender successivamente soldi, lo trovo poco corretto. Per non dire altro. Quindi, evito a priori (che non sono i capi dei monasteri). Giovanni
a parte che nella discussione si parla dello Zeus e non dei problemi di hotbird del quale sono già stati scritti migliaia di post.... scusami se mi permetto... non ti ricordi quanto hanno dovuto spendere i clienti di altre affermate aziende quando hanno dovuto sostituire le centraline? in quel caso spendere oltre 700 euro andavano bene ed erano giustificati? se leggi i post su hotbird trovi tutto
https://it.wikipedia.org/wiki/E...
In risposta al messaggio di franco49tn del 12/09/2016 alle 18:05:19
E' il sistema SEEBECK il contrario di Peltier AlessandroTesla L’effetto Seebeck: la trasformazione diretta di calore in elettricità Sara Romer (*) In un’automobile, due terzi dell’energia del motore va persasotto forma di calore (a 200-400°C) attraverso il tubo di scappamento e il sistema di raffreddamento. Se si potesse recuperare vantaggiosamente anche solo una parte di questo calore, una nuova generazione di veicoli più efficienti e dunque più ecologici potrebbe venire sviluppata. Semplice utopia o possibile realtà futura? È stato il fisico tedesco Thomas Seebeck a scoprire nel 1821 che è possibile trasformare in modo diretto il calore in elettricità usando un circuito formato da due metalli diversi. Figura 1 mostra in modo schematico questa osservazione. Due metalli diversi, a e b, sono uniti ad una estremità in modo da formare un circuito. Quando una delle due giunzioni del circuito viene riscaldata ad una temperatura TC e l’altra giunzione viene mantenuta ad una temperatura inferiore TF (elettrica V viene generata tra le due estremità aperte del circuito. Questo fenomeno è oggigiorno conosciuto come effetto Seebeck ed è in generale un fenomeno termoelettrico. Un circuito che incorpora sia effetti termici che elettrici viene chiamato dunque circuito termoelettrico. Nel 1834 il fisico francese Jean Charles Athanase Peltier scoprì il fenomeno contrario all’effetto Seebeck: quando una corrente elettrica percorre un circuito costituito da due metalli diversi, una differenza di temperatura tra le giunzioni viene generata. Questo fenomeno viene chiamato effetto Peltier e sta alla base della refrigerazione termoelettrica. Speriamo che funzioni e ci diano uno scatolotto da applicare allo scarico Truma Franco
Si Franco, lo so...
In risposta al messaggio di maxbon del 13/09/2016 alle 13:45:48
La temperatura del webasto supera i 200-230 gradi allo scarico e questo mi ha frenato dal provare ma penso che utilizzando un supporto spesso questo non arrivi a tali temperature purtroppo le celle da alte temperatura costanotanto e mi dispiaceva bruciare,nel vero senso della parola,euro inutilmente. come regolatore di carica avevo pensato di usare quello dei pannelli fotovoltaici (mppt). Massimo
i moduli che si sono fatti costruire specificatamente per lo Zeus hanno circa 200° di differenza tra lato caldo e quello freddo (250 caldo 50 il freddo) e hanno una tensione di uscita di circa 21V. Il voltaggio è similare ai pannelli solari, in questo modo hanno utilizzato il progetto di un sistema di ricarica in MPPT.