In risposta al messaggio di Hunter85 del 18/05/2021 alle 23:30:23è un intervento che vorrei fare, passare dal cavo originale da 16 a quello da 50, in vista di una litio.
Buonasera.. Molti camperisti, ne compreso, si lamentano che il cablaggio del parallelatore originale è troppo sottile e/o lungo, causa caduta di tensione e conseguente insufficienza di ricarica della bs in marcia con frigofari etc accesi. Per questo provvedono come me a ricablare il tutto con cavo di abbondante sezione e magari miglior relè. Nel mio caso sono passato dai 6 mmq per 5/6 metri originali a 25 mmq x meno di 2 metri attuali. Attenzione... La. Scelta del costruttore non è data da tirchieria ma per ragioni di sicurezza. Il cavo sottile originale, COME DETTO DA QUALCUNO SUL FORUM PRIMA DI ME, impedisce correnti mostruose e DANNOSE PER LA BATTERIA in caso di marcia con batteria scarica. Infatti il cavo É come una resistenza in serie alla batteria... Un cavo sottile É una resistenza maggiore, genera caduta di tensione e conseguente la batteria assorbe meno a per dall alternatore per ogni stato di carica. Purtroppo questo fa si che la batteria si carichi solo alla 80% in tempi umani... E solo all 70/80 % anche a tempi infiniti se accendiamo varie utenze. Un cavo da 25 mmq permette la ricarica in tempi umani anche con utenze accese, in modo identico o più rapido di qualsiasi caricabatterie. Perché la batteria progresivamente raggiunge 14.2/14.4 V ai morsetti. Tensione sufficiente a una carica completa. Ma... C'è un ma... Tale cablaggio, fa si che una batteria servizi mediamente scarica o molto scarica assorba correnti nella ordine di 30/60 amper in marcia in questo stato.. Tanto più con i moderni alternator i dav160 amper e oltre. Sappiamo che la corrente ideale di carica di una batteria al pb di qualsiasi tecnologia É 1 decimo della sua capacità nominale. 10 amper per 100 ah. Al massimo e una tantum, 1/5 della capacità nominale. 20 a x 100 ah. Ecco che il cavo grosso rischia di danneggiare la batteria. Io viaggio al 99% con batterie cariche e assorbimenti da alternatore nella ordine di 1-8 amper. Ma per le rare volte che viaggio con batteria un pó scarica ho lasciato il cablaggio originale. Entrambi i relè dei 2 cablaggi, originale e maggiorato, sono sotto interruttore. Avendo installato lo smartshuunt ho potuto fare verifiche accurate del comportamento della corrente di carica in svariate situazioni. Guardiamo alcuni esempi: Batteria da 110 ah carica all 80% (consumati una ventina di ah). -in marcia con cavo maggiorato senza utenze accesei, notte senza pannello 21 amper assorbiti dalla batteria da alternatore! Stessa situazione con cavo originale Solo 7 amper assorbiti dalla batteria In marcia con cavo maggiorato e frigo acceso fari e radio (circa 25 amper) Come vediamo l alternatore, nonostante alimenti 25 amper di utenze, fornisce alla batteria ancora 21 amper. Ora cavo originale con frigo fari e radio Come vedete, gli appena 0.2v di caduta di tensione rispetto al cavo maggiorato, fanno si che la batteria assorba solo 0.70 amper! NON SI STA RICARICANDO.! L alternatore come sopra poi alimenta circa 25 amper di utenze. Ora... Io ho un alternatore fiacco da 55 amper... Che mi da un margine di sicurezza. Ma immaginate cosa succede con alternatore moderno da 160 A, cavo maggiorato da 25mmq e batteria da 110 ah agm scarica al 40%. Le arriva una botta da 100 amper come ridere e si rovina... Quindi... Se aumentate la sezione del cavo del parallelatore a 25 mmq o. Più, fate i conti bene, mettete un relè più grosso (io ho uno da 120 amper, e l originale è da 30), tenetevi la possibilità di disattivare il parallelatore maggiorato se avete la batteria a terra, aspettando che o il sole o il parallelatore originale, carichino quel tanto da far si che la batteria non assorba correnti enormi. Una volta raggiunto almeno 80%(ma dipende dalla dimensione della batteria), si può usare il cablaggio maggiorato in sicurezza e poter così caricare la batteria alle stesse tensioni di un cb da rete. Cioè 14.2 v circa, al. 100%... Cosa che il cavo originale non permetterebbe mai. Oppure prendete un booster elettronico che fa tutto lui... Limita la corrente e carica fino a tensioni di oltre 14.2 v. La soluzione più cara ma la migliore! In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
In risposta al messaggio di Hunter85 del 18/05/2021 alle 23:30:23Io vado sempre controcorrente, non vedo tutte queste necessitá, sono sempre convinto che se certe scelte sono fatte in un modo c’é un motivo e non perché sono poco intelligenti.
Buonasera.. Molti camperisti, ne compreso, si lamentano che il cablaggio del parallelatore originale è troppo sottile e/o lungo, causa caduta di tensione e conseguente insufficienza di ricarica della bs in marcia con frigofari etc accesi. Per questo provvedono come me a ricablare il tutto con cavo di abbondante sezione e magari miglior relè. Nel mio caso sono passato dai 6 mmq per 5/6 metri originali a 25 mmq x meno di 2 metri attuali. Attenzione... La. Scelta del costruttore non è data da tirchieria ma per ragioni di sicurezza. Il cavo sottile originale, COME DETTO DA QUALCUNO SUL FORUM PRIMA DI ME, impedisce correnti mostruose e DANNOSE PER LA BATTERIA in caso di marcia con batteria scarica. Infatti il cavo É come una resistenza in serie alla batteria... Un cavo sottile É una resistenza maggiore, genera caduta di tensione e conseguente la batteria assorbe meno a per dall alternatore per ogni stato di carica. Purtroppo questo fa si che la batteria si carichi solo alla 80% in tempi umani... E solo all 70/80 % anche a tempi infiniti se accendiamo varie utenze. Un cavo da 25 mmq permette la ricarica in tempi umani anche con utenze accese, in modo identico o più rapido di qualsiasi caricabatterie. Perché la batteria progresivamente raggiunge 14.2/14.4 V ai morsetti. Tensione sufficiente a una carica completa. Ma... C'è un ma... Tale cablaggio, fa si che una batteria servizi mediamente scarica o molto scarica assorba correnti nella ordine di 30/60 amper in marcia in questo stato.. Tanto più con i moderni alternator i dav160 amper e oltre. Sappiamo che la corrente ideale di carica di una batteria al pb di qualsiasi tecnologia É 1 decimo della sua capacità nominale. 10 amper per 100 ah. Al massimo e una tantum, 1/5 della capacità nominale. 20 a x 100 ah. Ecco che il cavo grosso rischia di danneggiare la batteria. Io viaggio al 99% con batterie cariche e assorbimenti da alternatore nella ordine di 1-8 amper. Ma per le rare volte che viaggio con batteria un pó scarica ho lasciato il cablaggio originale. Entrambi i relè dei 2 cablaggi, originale e maggiorato, sono sotto interruttore. Avendo installato lo smartshuunt ho potuto fare verifiche accurate del comportamento della corrente di carica in svariate situazioni. Guardiamo alcuni esempi: Batteria da 110 ah carica all 80% (consumati una ventina di ah). -in marcia con cavo maggiorato senza utenze accesei, notte senza pannello 21 amper assorbiti dalla batteria da alternatore! Stessa situazione con cavo originale Solo 7 amper assorbiti dalla batteria In marcia con cavo maggiorato e frigo acceso fari e radio (circa 25 amper) Come vediamo l alternatore, nonostante alimenti 25 amper di utenze, fornisce alla batteria ancora 21 amper. Ora cavo originale con frigo fari e radio Come vedete, gli appena 0.2v di caduta di tensione rispetto al cavo maggiorato, fanno si che la batteria assorba solo 0.70 amper! NON SI STA RICARICANDO.! L alternatore come sopra poi alimenta circa 25 amper di utenze. Ora... Io ho un alternatore fiacco da 55 amper... Che mi da un margine di sicurezza. Ma immaginate cosa succede con alternatore moderno da 160 A, cavo maggiorato da 25mmq e batteria da 110 ah agm scarica al 40%. Le arriva una botta da 100 amper come ridere e si rovina... Quindi... Se aumentate la sezione del cavo del parallelatore a 25 mmq o. Più, fate i conti bene, mettete un relè più grosso (io ho uno da 120 amper, e l originale è da 30), tenetevi la possibilità di disattivare il parallelatore maggiorato se avete la batteria a terra, aspettando che o il sole o il parallelatore originale, carichino quel tanto da far si che la batteria non assorba correnti enormi. Una volta raggiunto almeno 80%(ma dipende dalla dimensione della batteria), si può usare il cablaggio maggiorato in sicurezza e poter così caricare la batteria alle stesse tensioni di un cb da rete. Cioè 14.2 v circa, al. 100%... Cosa che il cavo originale non permetterebbe mai. Oppure prendete un booster elettronico che fa tutto lui... Limita la corrente e carica fino a tensioni di oltre 14.2 v. La soluzione più cara ma la migliore! In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
In risposta al messaggio di spqrspqr del 19/05/2021 alle 06:59:10Ciao..
è un intervento che vorrei fare, passare dal cavo originale da 16 a quello da 50, in vista di una litio. mi interessano quindi i commenti dei più esperti: da come la poni sembra che dobbiamo considerare la resistenzaintrinseca del cavo come una funzionalità necessaria, quando in tutti gli altri thread ho sempre compreso che non è il cavo che determina la corrente che passa ma la batteria, che accetta più o meno ampere a seconda dello stato della carica, indi ad esempio con una litio un cavo sottile (e magari lungo) la corrente di passaggio (anche più di 20a!) puo' scaldare talmente il cavo da innescare incendio.. io ho sempre capito (ma magari mi sbaglio) che l'ideale è un cavo di sezione adeguata alle correnti in gioco (e della lunghezza), l'eventuale limitazione della quantitià di corrente la puo' fare solo un adeguato sistema che si interpone (B2B charger), non riducendo la sezione dei cavi. la giusta sezione dovrebbe essere ricavabile da tabelle reperibili in rete come questa: pero' ripeto io non sono un esperto, la parola a chi ha dimestichezza con queste tematiche
In risposta al messaggio di francochico del 19/05/2021 alle 07:23:15Sostanzialmente il booster lo trovo la soluzione migliore...praticamente fa quello che fa un regolatore solare, con alternatore al posto del pannello.
Usate un booster di ricarica ce ne sono anche per il litio. Avrete la batteria sempre carica ed efficiente senza rovinarla. Come spiegato da Hunter85 il filo è un compromesso se troppo sottile non avrete batteria caricaal 100% se troppo grande avrete batteria al 100% ma correnti troppo elevate non facilmente gestibili. Poi oggi sui nuovi camper con alternatore intelligente è quasi un obbligo.
In risposta al messaggio di francochico del 19/05/2021 alle 07:23:15Penso anch'io che la installazione di un booster risolva completamente il problema.
Usate un booster di ricarica ce ne sono anche per il litio. Avrete la batteria sempre carica ed efficiente senza rovinarla. Come spiegato da Hunter85 il filo è un compromesso se troppo sottile non avrete batteria caricaal 100% se troppo grande avrete batteria al 100% ma correnti troppo elevate non facilmente gestibili. Poi oggi sui nuovi camper con alternatore intelligente è quasi un obbligo.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 11:42:32Infatti penso che abbia in sostanza un trasformatore dc dc simile a quello di un regolatore solare
Penso anch'io che la installazione di un booster risolva completamente il problema. Il mio per esempio carica max 30A (ma dal pannello posso decidere di limitarli a 20A in ogni momento), e questo anche con batteria scarica(che senza booster e cavi grossi, inizialmente potrebbe accettare amperaggi veramente troppo alti). Il booster va installato vicino alla BS e in uscita ha sempre la stessa tensione e corrente indipendentemente da quella in ingresso, quindi anche se dalla MB arrivasse una tensione piu bassa per calo del cavo, il booster non si importa della cosa ma esce sempre con la tensione perfetta e adeguata.
In risposta al messaggio di Grinza del 19/05/2021 alle 07:20:59Sono perfettamente allineato a quanto dice Grinza.
Io vado sempre controcorrente, non vedo tutte queste necessitá, sono sempre convinto che se certe scelte sono fatte in un modo c’é un motivo e non perché sono poco intelligenti. Una resistenza a 12 volt del frigo diquanti watt sarà? 1000? Perché portare un cavo da 50 mm2? Perché voler far fare al frigo a 12 volt una funzione che non è prevista? Ma vedo che tutti ormai si sono buttati nella ricerca della misura perfetta Quando in realtà, in un camper, la misura ideale, per quanto serve, é pieno, mezzo, un quarto, vuoto (o scarico) Come ho detto il controllo é nelle temperature, vero pericolo. Si parla di batterie al lithio con facilità, ma a volte ci si scorda che se trattate male sono delle bombe, se si incrinano sono guai...
In risposta al messaggio di Hunter85 del 19/05/2021 alle 12:53:20Si, in pratica il booster è un caricabatterie regolato, e esc sempre la tensione giusta, indipendentemente a quella in ingresso. Ovviamente aumentando la tensione, l assorbimento di A in ingresso deve aumentare per forza.
Infatti penso che abbia in sostanza un trasformatore dc dc simile a quello di un regolatore solare Il regolatore solare, solitamente deve abbassare la tensione da 60/30/18 volt a quella dincarica della batteria. Il boosterpiù probabilmente deve aumentare un pó la. Tensione dell alternatore.. O comunque regolarla. Non so se è in grado di fare la trasformazione di un regolatore, cioè modificare la corrente in base a quanto modifica la tensione, per avere una potenza sempre costante. Ma immagino di sì. Detto questo, per capire come una batteria assorbe corrente per un dato stato di carica in base alla tensione che le viene applicata AI Poli, É importante il concetto di resistenza interna. Così si capisce perché anche cambiando la tensione di carica di pochi decimi, la corrente può anche raddoppiare. Perché, con un aumento di tensione ad esempio da 13.8 v a 14.0 v che sembra un inezia, stiamo magari portando la tensione fornita alla batteria da 0.3 v a 0.5 v. Quasi il doppio, e la corrente sarà quasi il doppio. Perché a pari resistenza interna, la. Corrente che passa a 0.5v É molto di più di quella che passa a 0.3v (legge di ohm). La tensione applicata alla batteria É la tensione del generatore meno la tensione a circuito aperto della batteria in quella istante. (la. Tensione a circuito aperto non è quella a riposo dopo 24 h) NON LA SEMPLICE TENSIONE DEL GENERATORE. PER vederlo É sufficiente misurare la tensione ai poli in carica e poi subito dopo (1 secondo) aver staccato il caricabatte (o alternatore, o regolatore etc). La tensione fornita reale É la differenza tra la prima e. La seconda misurazione. Ad esempio se durante la carica, misuriamo 14. 2 v ai poli, stacchiamo la carica e misuriamo in un secondo l tensione ai poli, sarà ad esempio di 13.9 v(poi passando il tempo, calerà drasticamente). Quindi la. Tensione fornita dal cb alla batteria É 0.3 v. NON 14.2V. In questo modo, conoscendo anche la corrente possiamo, con la legge di ohm, calcolare approssimativamente la RESISTENZA INTERNA DELLA nostra batteria. In realtà questo metodo è tutto fuori che preciso per la misurazione della ri.. Ma É grossomodo indicativo. Metodi precisi sono più complessi e prevedono di fornire corrente alternata a varie frequenze alla batteria. Ma io non ne capisco i principi.
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In risposta al messaggio di Gege01 del 19/05/2021 alle 13:06:24A volte É vero, come in questo caso della sezione limitata del parallelatore... Ma a volte no... Come i cavi luci del mio arca da 1.5 mmq lunghi 10 metri che con i LED vanno bene.. Ma con le. Luci del 90 a filamento ?? 8 luci accese da 20 watt su cavi di 1. 5mmq?? 15 amper potenziali che per il primo tratto passano a 1.5mmq...sai che tensione c era su ogni luce? Probabilmente 9 volt.
Sono perfettamente allineato a quanto dice Grinza. Se in un camper hanno studiato un certo impianto, non credo che lo abbiano fatto (solo) per risparmiare; credo che ci siano dei motivi validissimi che sfuggono alla (quasi)totalità di noi. Il mio prof di fisica del liceo diceva che: le mosche mi danno un fastidio bestia, ma se ci sono ci dovrà essere un motivo anche se io non sono in grado di capirlo.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/05/2021 alle 13:13:55Di queste cose non ne capisco... Ma so che sui regolatori solari mppt buoni, la trasformazione dc dc avviene ancora passando per corrente alternata... Mi pare. .
Si, in pratica il booster è un caricabatterie regolato, e esc sempre la tensione giusta, indipendentemente a quella in ingresso. Ovviamente aumentando la tensione, l assorbimento di A in ingresso deve aumentare per forza.Mettiamo che in uscita debano esserci 15v (numero messo a caso) e in ingresso ce ne siano solo 12v, se in uscita escono 30A, in ingresso ci sarà un prelievo da BM e quindi alternatore, di 37,5A. Pr questo serve in uscita un cavo di sezione adeguata per non avere anche calo di tensione tra booster e BS (che devono stare comunque vicini) mentre in ingrsso la sezione del cavo deve essere adeguata alla corrente che potrebbe transitarci, ma non per un eventuale calo di tensione tra BM e booster (che se è minimo però male non fa). Il principio d funzionamento del booster non so dirtlo, tutto fatto da stato solido. Una volta con i vecchi metodi a trasformatore, per elevare il voltaggo di DC, bisognava trasformare la corrente continua in alternata con un oscillatore, poi si dava al trasformatore che la elavava e poi si ritrasformava in DC con il ponte e vari condensatori, ma forse è preistoria e poi certo non starebbe nelle dimensioni di due pacchetti di sgarette del booster. Però, pensare che un scatolino che sta nel palmo di una mano puo processare correnti di 30A mi fa un po impressione...ma tutto evolve.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 19/05/2021 alle 15:21:15Si può provare a spiegare...
Di queste cose non ne capisco... Ma so che sui regolatori solari mppt buoni, la trasformazione dc dc avviene ancora passando per corrente alternata... Mi pare. . É ci sono infatti grossi trasformatori toroidali. Il mio d30 amper come. Il tuo booster, ha un bel blocchetto di rame a spirale di 5/6 cm di dimtero 2/3 di altezza e peso di qualche bell etto. E cavi che vanno alla scheda con mosfet, condensatori e diavolerie varie, di ben 6 mmq per soli pochi cm di lunghezza. Non so se questo è dovuto alle alte tensioni in ingresso che può gestire (100 volt) e il booster invece deve gestire solo meno di 20 volt... Non so... PER esempio tutti i regolatori mppt da impianti domestici hanno il toroide bello massiccio, a parte quelli falsi... Mentre l mppt nds. Per esempio ha un trasformatore piccolissimo che evidentemente funziona diversamente... Non ne capisco abbastanza come ho detto... Quindi può darsi che abbia detto sciocchezze
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In risposta al messaggio di Emme48 del 19/05/2021 alle 19:06:45Discorso corretto, dall'inizio alla fine...
Si può provare a spiegare... Quant'è grande un trasformatore da 1 Kilowatt? Dipende dalla frequenza alla quale lavora... Gli alimentatori switching funzionano su questa regola. Il 230 Volt alternati a 50 Hz viene trasformatoin 324 Volt continui e poi un'elettronica lo trasforma di nuovo in corrente alternata ma non a 50 Hz bensì a 25.000 Hz Se la frequenza fosse più alta i transistor di potenza scalderebbero, se fosse più bassa si udirebbe un fischio fastidioso. Se un trasformatore da 1000 Watt a 50 Hz pesasse 5 Kg, un trasformatore da 1000 Watt che lavora a 25.000 Hz peserebbe 10 grammi (teorico...). In bassa tensione è lo stesso... i DC-DC converter, gli MPPT ecc... trasformano la tensione continua in alternata ad altra frequenza che poi viene inviata ad un trasformatore e poi di nuovo raddrizzata. Agendo sulla frequenza è possibile controllare la tensione di uscita, qundi si può variare tensione/corrente senza nessun componente che scalda. Se un MPPT ha un trasformatore vuol dire che non è fasullo... le dimensioni del trasformatore ci raccontano solo della tecnologia utilizzata ma non sono un aspetto determinante per il suo funzionamento. Magari è indicativo il fatto che la tensione di ingresso necessaria debba superare quella in uscita di almeno 5 Volt... potrebbe significare che spesso quell'oggetto lavora in PWM, altrimenti non esiste ragione al mondo per avere questo limite, salvo le dimensioni (costo...) dell'elettronica necessaria. E infatti esiste un regolatore MPPT della Western che lavora con tensioni in ingresso molto inferiori alla tensione della batteria, ma siccome l'elettronica è utilizzata al meglio la sua corrente massima è solo 10 Ampere, se così non fosse il costo sarebbe improponibile. O.T. 230 Volt raddrizzati da dei diodi diventano 324 perché 230 non è il valore medio della sinusoide (che è zero...) e neanche il valore di picco, ma per definizione è il valore di quella tensione continua che applicata alla stessa resistenza produce lo stesso effetto termico che nel caso della sinusoide il valore di picco è il valore efficace moltiplicato radice di 2 (...1,414). 230 x 1,414 = 324 P.S. Per ricaricare come si deve una BS ci vuole un oggetto elettronico, non serve agire sui cavi. Marco.
In risposta al messaggio di Emme48 del 19/05/2021 alle 19:06:45Perfetto grazie, ho compreso... Almeno. Per quanto mi consentono le mie quasi nulle conoscenze di Ac.
Si può provare a spiegare... Quant'è grande un trasformatore da 1 Kilowatt? Dipende dalla frequenza alla quale lavora... Gli alimentatori switching funzionano su questa regola. Il 230 Volt alternati a 50 Hz viene trasformatoin 324 Volt continui e poi un'elettronica lo trasforma di nuovo in corrente alternata ma non a 50 Hz bensì a 25.000 Hz Se la frequenza fosse più alta i transistor di potenza scalderebbero, se fosse più bassa si udirebbe un fischio fastidioso. Se un trasformatore da 1000 Watt a 50 Hz pesasse 5 Kg, un trasformatore da 1000 Watt che lavora a 25.000 Hz peserebbe 10 grammi (teorico...). In bassa tensione è lo stesso... i DC-DC converter, gli MPPT ecc... trasformano la tensione continua in alternata ad altra frequenza che poi viene inviata ad un trasformatore e poi di nuovo raddrizzata. Agendo sulla frequenza è possibile controllare la tensione di uscita, qundi si può variare tensione/corrente senza nessun componente che scalda. Se un MPPT ha un trasformatore vuol dire che non è fasullo... le dimensioni del trasformatore ci raccontano solo della tecnologia utilizzata ma non sono un aspetto determinante per il suo funzionamento. Magari è indicativo il fatto che la tensione di ingresso necessaria debba superare quella in uscita di almeno 5 Volt... potrebbe significare che spesso quell'oggetto lavora in PWM, altrimenti non esiste ragione al mondo per avere questo limite, salvo le dimensioni (costo...) dell'elettronica necessaria. E infatti esiste un regolatore MPPT della Western che lavora con tensioni in ingresso molto inferiori alla tensione della batteria, ma siccome l'elettronica è utilizzata al meglio la sua corrente massima è solo 10 Ampere, se così non fosse il costo sarebbe improponibile. O.T. 230 Volt raddrizzati da dei diodi diventano 324 perché 230 non è il valore medio della sinusoide (che è zero...) e neanche il valore di picco, ma per definizione è il valore di quella tensione continua che applicata alla stessa resistenza produce lo stesso effetto termico che nel caso della sinusoide il valore di picco è il valore efficace moltiplicato radice di 2 (...1,414). 230 x 1,414 = 324 P.S. Per ricaricare come si deve una BS ci vuole un oggetto elettronico, non serve agire sui cavi. Marco.
In risposta al messaggio di rubylove del 19/05/2021 alle 19:37:58Domani leggerò con calma il. Tuo interessante intervento...
I regolatori solari MPPT sono dei convertitori switching di tipo tensione corrente, normalmente non step up (o boost) perchè accettano una tensione in ingresso più alta di quella che devono convertire in uscita, anche sealcuni sono anche step up (possono accettare tensioni più basse di quella che serve in uscita) Per quello che riguarda questa discussione, sulla sezione dei cavi nel cablaggio dei rele parallelatori, questa è la mia opinione ma è anche una regola basilare e se vogliamo applicarle.. Andrebbero sempre montati fusibili calibrati alla sezione della linea a valle degli stessi, se la sezione è piccola non è detto che la corrente sia poca, la mia volgare Varta da 180A dual pourpouse se la scarico all' 80% per un uso notturno, al mattino per qualche minuto vedo circolare anche 70A appena metto in moto Quindi che il produttore metta cavi piccoli per sicurezza è una mezza verità perchè questo obbliga di conseguenza ad usare un fusibile calibrato per lo stesso ma se la batteria dei servizi è molto scarica il fusibile per proteggere il cavo può bruciarsi, viceversa un fusibile con portata maggiore farebbe circolare una corrente eccessiva in quel cavo e con alternatori generosi lo stesso cavo potrebbe surriscaldarsi, quindi, limitare la corrente in quel modo mi sembra non proprio il metodo migliore, non trovo corretto usare il cavo come una resistenza perchè le correnti circolanti sono molto variabili Senza un limite, non siete voi a decidere quanta corrente circolerà ma sarà lo stato di carica della batteria e la capacità dell'alternatore e dato che sul mio mezzo è da 150A, se la batteria è molto scarica potrebbero circolare tutti, questo significa che la batteria sarebbe sottoposta a parecchio stress da corrente eccessiva ad ogni messa in moto. Sto rifacendo la ricarica da alternatore sia alla land cruiser dove avevo i diodi, sia al furgone dove ho il victron cyrix 230A Sulla Land cruiser in questi giorni monterò un Victron Orion 12/12 9A la batteria è da 100A, (a me va bene la carica non troppo veloce) mentre sul furgone un Victron Orion 12/12 18A (batteria da 180A, stesso discorso) ambedue accettano un ampio range di tensioni in ingresso e in uscita arrivano a 15,3V la corrente è limitata dal massimo consentito dallo stesso e la tensione si imposta molto semplicemente con un trimmer Non si tratta di caricabatterie a più fasi ma durante la marcia non serve, la ricarica a più fasi ha una logica con il veicolo fermo almeno per una notte o una giornata, in questo caso il caricabatterie o il regolatore possono essere di quel tipo, in quanto a mezzo fermo si ha il tempo di una corretta procedura di ricarica, a mezzo in movimento, ovvero, accendi motore, spegni motore, stop &go.. ecc. ecc. che carica a più fasi si può fare? I due convertitori posizionati ambedue vicini alle due batterie avranno cadute di tensione non apprezzabili anche con cavi da 2,5 e 6 mmq rispettivamente e eventuali piccole cadute possono essere compensate dalla regolazione dei DC/DC stessi Con questo sistema di ricarica B2B (l'unico che possa considerarsi efficiente) il cavo di grosse dimensioni non serve più ma serve un cavo dimensionato solo per la corrente massima circolante nel convertitore, il convertitore è il futuro sotto questo aspetto e finalmente mi sono deciso a cambiare, il rele in futuro sarà relegato al parallelamento delle batterie per usi diversi e i diodi avendo una caduta di tensione possono influire sul valore massimo della tensione, nel mio caso funzionavano bene, salvo la piccola caduta di tensione, questa però purtroppo aumenta all'aumentare della temperatura e dato che erano montati nel vano motore, in estate la caduta di tensione arrivava anche a 0,6V Questo sistema con i convertitori DC/DC non può essere utilizzato per parallelare le due batterie per emergenza, ma per questo basta un cavo ponte, oppure se come nel mio caso serve il parallelamento delle due batterie per altri motivi, è sufficiente un parallelatore manuale
In risposta al messaggio di rubylove del 20/05/2021 alle 09:08:27Haha! Sicuro.
Caro Hunter la discussione si fa sempre piu interessante ma, dato che tu scrivi come un fiume in piena e io massimo lunedi voglio partire ma devo fare ancora molte cose al camper... Tra queste montare il DC/DC converter... Dammi tempo perchè faccio fatica a leggere tutto A dopo
In risposta al messaggio di Hunter85 del 20/05/2021 alle 11:37:48Prima devo comprendere, non ho letto tutto ma il pricipio della sezione del cavo si, quindi appena posso mi leggo tutto con calma e magari se non capisco qualcosa ti faccio delle domande
Haha! Sicuro. Al. Massimo mi interessa solo che mi dici la tua, insieme a quella degli altri, sulle istantanee della corrente limitata o non limitata dai 2 cavi. A parità esatta di condizioni di scarica... E anche suldiscorso tensione reale di carica fornita che non è 13/14 volt, ma pochi decimi perché la batteria a differenza di un utenza ha già una sua differenza di potenziale, che non è 0. Quantomeno per sapere se sono riuscito a spiegare decentemente