quote:Originally posted by guidodaluino> esistono le cosiddette "cicliche" (l'uso di separatori in poliestere tra le piastre che evita la formazione di depositi sul fondo della batteria), sono una valida alternativa alle gel, un po' piu' costose delle tradizionali, ma non tanto quanto le gel e non hanno necessità di un carica-batteria ad-hoc (mentre le gel sì!). Spero di averti aiutato. Ciao Giordano ps: di seguito riporto delle informazioni facilmente reperibili in giro su internet... Le batterie si differenziano a seconda dell'utilizzo e a seconda della costruzione. Batterie per uso automobilistico:Sono batterie costruite per avere cicli di scarica medi del 5% rispetto alla carica completa. Soffrono se scaricate molto e per molto tempo, pero' sono in grado di fornire elevate correnti di spunto per l'avviamento e sono abbastanza leggere. Di solito sopportano alcune decine (tipicamente 50) cicli di carica/scarica all'80% Marine: sono di solito una via di mezzo tra le batterie cicliche e quelle automobilistiche: sono progettate per cicli di scarica al 50% ed elevate correnti. Trazione: Sono costruite per cicli medi dell'80% ma con elevate correnti di scarica e alcune centinaia di cicli carica/scarica. (es. quelle dei muletti) Cicliche: sono costruite per fornire energia per lungo tempo e poi ricaricate. Il ciclo di scarica media è dell'80%, e reggono da alcune centinaia fino a 1000 cicli di carica/scarica. I "numeri"riportati sulle batterie indicano: -Tensione Nominale: è il "voltaggio" che possiamo misurare ai capi di una batteria carica a vuoto, cioé' senza carichi che assorbano corrente. Di solito è 6, 12, 24V -Capacita' Nominale: è la "quantita' di energia" che la batteria è in grado di accumulare. Viene misurata in AmpereOra (abbreviato Ah) su una scarica di 10 ore. -Corrente di spunto: è la massima corrente che la batteria può' erogare quando è fredda (mi pare che venga misurata a -30°C., che è la condizione peggiore) In pratica è la corrente erogata in corto-circuito. Non serve a fare calcoli, almeno al nostro livello, ma indica la "predisposizione all'avviamento" della batteria. Più questo valore è alto e più la batteria sarà' in grado di alimentare il motorino di avviamento in condizioni critiche. Una batteria da 120 Ah puo' erogare 12 ampere per 10 ore. Se viene utilizzata con una corrente maggiore la capacità si riduce a causa delle perdite interne. Se dalla batteria di prima preleviamo 120 A si scaricherà in 15-20 minuti anziché in un' ora.
Per Jimbo65. Hai fatto cenno alle 'tradizionali' batterie PB acido. In alternativa a queste da te definite tradizionali, che altra tipologia di batterie si possono utilizzare per minimizzare i fenomeni di solfatazione? Grazie >