https://www.amazon.it/dp/B0754R...
MANUALE
, mi sembra piu scarno di quello Votronic, ma gli schemi di installazione abbastanza simili. Forse cambia il collegamento delle masse che penso sia anche cio che c'è di piu delicato e che possa essere cio che ha creato i vari problemi.www.iz4dji.it
https://www.facebook.com/971551...
In risposta al messaggio di dallas70 del 06/07/2020 alle 09:57:54Grazie per la risposta Luca e per esserti impegnato a capire. Nella filosofia Nordelettronica (che però non produce ancora un caricabatterie 220 con curva Litio - pertanto qualsiasi spesa mio possa fare non risolve al 100% tutte le varie problematiche) le entrate e le uscite della centralina di distribuzione e del booster sono collegate in parallelo. Al momento dell'avvio del motore il relè parallelatore della centralina servizi smette di lavorare e lascia gestire tutto al sistema di parallelatore all'interno del booster. Per me non sarebbe facile mettere le mani all'interno della mia attuale centralina di distribuzione per cercare di fare una modifica certamente complicata. Come hai giustamente valutato, il problema è che tutte le utenze devono anche continuare a funzionare con il motore del camper in moto. I DC-DC in circolazione (fatta eccezione per il caso della centralina SCHAUDT) non si preoccupano minimamente di valutare l'impatto con la centralina dei servizi nativa dei camper di altre marche.
Non credo che il problema sia riconducibile alla massa, in effetti questo booster sembra essere di quelli isolati per cui andrebbero separate le masse ma secondo me bisogna ricorrere a questi dispositivi solo quando c'èeffettivamente l'esigenza della separazione galvanica dei 2 circuiti batteria. Quello che ha creato problemi a Tommaso è stato il parallelatore, che finiva in parallelo al booster creando una doppia linea con flussi di tensione e corrente diversi. Probabilmente anche nel tuo caso è così, io ho una vecchia NE148 che ha il ponticello di inibizione del parallelatore. Potresti provare a non collegare il D+ al booster e lasciarlo attivare con la tensione della BM, almeno così forse eviti il problema al D+. Quanto alle modifiche fatte dagli allestitori, credo siano ridotte al minimo sindacale. Si saranno fatti fornire delle centraline con parallelatore disattivabile o disattivato da usare con i booster. Che poi non è detto che vadano bene con le LFP o che siano sufficienti per garantirne una carica sufficientemente veloce, non ho mai visto i booster montati di serie ma solitamente li dichiarano da 25A. Il mio nome è Luca, in ogni caso.
In risposta al messaggio di Steu851 del 06/07/2020 alle 11:17:12Indispensabile! perchè l'alternatore da solo eroga una corrente "ad cacchium" con oscillazioni varie, mentre la Litio necessita di una corretta corva di ricarica pena il suo decadimento. Ovviamente è indispensabile che tra batteria e carica batteria ci sia anche il BMS (non mi dilungo sulla spiegazione tecnica ma l'acronimo Battery Management System si spiega da soio) che però tante batterie hanno on-board, ossia inglobato all'interno del contenitore che esternamente sembra una batteria tradizionale..
Scusate se vado leggermente fuori tema, con alternatore 'stupido' di vecchia generazione, il booster è necessario volendo passare al litio?
In risposta al messaggio di dallas70 del 06/07/2020 alle 09:57:54Ho una vaga convinzione, ma non supportata da niente, solo da un sesto senso, che il CSB2 abbia creato problemi perchè oltre ai due positivi di BM e BS ha anche un collegamento a massa. Forse avessi avuto un circuitino "diodo-resistenza" che non ha collegamento a massa, non ci sarebbero stati problemi.
Non credo che il problema sia riconducibile alla massa, in effetti questo booster sembra essere di quelli isolati per cui andrebbero separate le masse ma secondo me bisogna ricorrere a questi dispositivi solo quando c'èeffettivamente l'esigenza della separazione galvanica dei 2 circuiti batteria. Quello che ha creato problemi a Tommaso è stato il parallelatore, che finiva in parallelo al booster creando una doppia linea con flussi di tensione e corrente diversi. Probabilmente anche nel tuo caso è così, io ho una vecchia NE148 che ha il ponticello di inibizione del parallelatore. Potresti provare a non collegare il D+ al booster e lasciarlo attivare con la tensione della BM, almeno così forse eviti il problema al D+. Quanto alle modifiche fatte dagli allestitori, credo siano ridotte al minimo sindacale. Si saranno fatti fornire delle centraline con parallelatore disattivabile o disattivato da usare con i booster. Che poi non è detto che vadano bene con le LFP o che siano sufficienti per garantirne una carica sufficientemente veloce, non ho mai visto i booster montati di serie ma solitamente li dichiarano da 25A. Il mio nome è Luca, in ogni caso.
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In risposta al messaggio di franco49tn del 06/07/2020 alle 10:28:19Se gli allestitori potessero, allora chiederebbero i mezzi anche senza EGR o senza altre diavolerie, che purtroppo sono indispensabili per la omologazione Eu6, e l alternatore intelligente è una di queste in quanto sta quasi sempre disconnesso riducendo consumi e inquinamento.
Ma tutti questi problemi non sarebbero risolti se le case costruttrici chedessero ,come si faceva in precedenza con l'alternatore maggiorato di montare un alternatore normale maggiorato al posto di quello che intelligentenon è nel nostro caso ma solo crea problemi e spese. Esiste anche il regolatore maggiorato con regolazione programmabile. a min 9 10 del video che segue:
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In risposta al messaggio di gduca del 05/07/2020 alle 20:36:34Schaudt wa 121545, dai schemi rilevo che può essere istallato senza interessare gli impianti originali.
Nei camper di ultima generazione ci sono due argomenti che si affacciano con più frequenza: 1) il problema dell'alternatore intelligente Ducato Euro 6 2) passaggio dalle batterie tradizionali a quelle al Litio.Per entrambi i problemi la soluzione è la medesima: necessità di installare un DC-DC converter ( o booster). Volendo predisporre il mio impianto elettrico tradizionale per il passaggio alla Litio, ho acquistato un DC-DC della Votronic che, sulla carta mi sembrava il più versatile ed il più facile da installare, con una piccolissima modifica dell'impianto esistente. Le cose non sono andate come pensavo. Non solo il marchingegno si è guastato, ma ci sono delle buone possibilità che mi abbia anche fatto un danno alla centralina di bordo (marca Nordelettronica). Con chi vorrà scendere nei particolari lo farò, anche perché avendo una buona manualità con l'elettronica, prima di approcciarmi alla modifica ho studiato nei dettagli l'impianto, ma qualche imprevisto, ad oggi ancora sconosciuto, ha infranto il mio sogno. Ad oggi, che io sappia, gli unici che sono riusciti sono i possessori di camper con centralina SCHAUDT. Ho quindi cominciato a guardarmi intorno, cercando DC-DC (o booster) di altre marche, riscontrando che tutti propongono schemi standard in cui si fa vedere come la carica della batteria motore viene trasformata e mandata alle batteria dei servizi, come se la centralina di bordo non esistesse. Ed invece non è così. Quella bisogna attraversarla (se si vuole disporre di tutte le funzioni) e bisogna farlo anche con cognizione di causa, per non fare danni. Nordelettronica è uscita con un nuovissimo prodotto che interagisce con la sua centralina di bordo (installata prevalentemente nei camper prodotti dal gruppo SEA - es. Mobilvetta, Mc Luis, Roller ecc...), ma anche quest'ultima ha subito una modifica. Risultato? Anche volendo, non solo dovrei acquistarte un DC-DC- costoso ed ingombrante, ma dovrei cambiare anche la centralina di bordo e si parla di quasi 600 euro di modifica. A questo punto, considerato anche il prezzo delle Litio, diventerebbe tutto decisamente antieconomico. Dovrei rinunciare al mio progetto ma ho la speranza di trovare un aiuto in questo forum. Cito per tutti solo un esempio. uno dei marchi più affermati nel settore è Victor Energy. Anche loro propongono uno schema di massima sottolineando che, con l'installazione del loro booster, i camper perdono la possibilità della lettura della tensione della batteria del motore. In altre parole è per me inutilizzabile. C'è qualcuno di voi che si è cimentato in questa modifica e che mi può essere d'aiuto? Meglio se possessore di centralina Nordelettronica.
In risposta al messaggio di dallas70 del 06/07/2020 alle 17:24:40hai per caso una foto della tua centralina o uno schema che verifico? Possibile che una centralina meno recente avesse un ponte che è stato tolto per poi ricomparire nel modello prodotto l'ultimo anno?
A quanto ho capito nel caso di Tommaso è stato proprio questo doppio collegamento, nel suo caso creato dal CSB2, a provocare il malfunzionamento del booster. In qualsiasi caso, se il parallelatore porta ad esempio la BSa 13,5V come può fare il booster a portare la tensione della stessa a 14,2 per garantire una carica più veloce e completa? In questo caso non hai nemmeno più la sicurezza di limitare la corrente sulla BS perché quella che non passa dal booster passa dal relè. Il manuale Votronic dice di rimuovere i parallelatori presenti, ed è giusto che sia così. Rispondendo anche a Tommaso, credo che la massa del CSB2 non abbia nulla a che fare con i problemi da voi riscontrati, piuttosto è il booster che non riesce a lavorare perché c'è il parallelatore quindi non riesce nemmeno a fare i cicli di carica che dovrebbe, trovandosi una batteria con una tensione elevata e fissa (che quindi non riesce a fare variare come vorrebbe, quindi magari va in blocco). Con la NE196 l'unico modo per eliminare il parallelatore sembra la rimozione del relè che probabilmente è saldato alla piastra. Nella mia vecchia NE148 c'è invece un ponticello che lo esclude.
In risposta al messaggio di dallas70 del 06/07/2020 alle 17:24:40Il CSB2 fa passare corrente molto modesta dalla BS alla BM a senso unico, mentre il booster fa il contrario, da BM a BS e parecchia corrente.
A quanto ho capito nel caso di Tommaso è stato proprio questo doppio collegamento, nel suo caso creato dal CSB2, a provocare il malfunzionamento del booster. In qualsiasi caso, se il parallelatore porta ad esempio la BSa 13,5V come può fare il booster a portare la tensione della stessa a 14,2 per garantire una carica più veloce e completa? In questo caso non hai nemmeno più la sicurezza di limitare la corrente sulla BS perché quella che non passa dal booster passa dal relè. Il manuale Votronic dice di rimuovere i parallelatori presenti, ed è giusto che sia così. Rispondendo anche a Tommaso, credo che la massa del CSB2 non abbia nulla a che fare con i problemi da voi riscontrati, piuttosto è il booster che non riesce a lavorare perché c'è il parallelatore quindi non riesce nemmeno a fare i cicli di carica che dovrebbe, trovandosi una batteria con una tensione elevata e fissa (che quindi non riesce a fare variare come vorrebbe, quindi magari va in blocco). Con la NE196 l'unico modo per eliminare il parallelatore sembra la rimozione del relè che probabilmente è saldato alla piastra. Nella mia vecchia NE148 c'è invece un ponticello che lo esclude.
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In risposta al messaggio di latrofa124 del 06/07/2020 alle 17:53:01Secondo me dagli schemi puo essere installato anche in assenza di centralina (come il Votronic) ma se c'è la centralina deve comunque integrarsi nel collegamento.
Schaudt wa 121545, dai schemi rilevo che può essere istallato senza interessare gli impianti originali. Roberto
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