In risposta al messaggio di marcucciolo del 12/04/2017 alle 16:59:59
Ciao , guarda che il parallelo fra due batterie non sarà il miglior collegamento ( MENTO ) ma sicuramente è il meno peggio I fusibili ...mah ...servono solo se ci deve mettere le mani qualche cremino , altrimenti nonservono a nulla Mai visto fusibili nei grossi gruppi di mantenimento , tantomeno nei gruppi di batterie che alimentano i muletti ..parallelo diretto , niente Gibuti elettrici e niente altre fonti di possibili guasti Che una batteria si scarichi su un altra è solo pura fantascienza ....IN CONCRETO Le batterie nel giro di poco tempo si allineano ...IN TENSIONE ..e del resto l elettrotecnica parla chiaro in materia di generatori , infatti l unica regola per far lavorare due o più generatori in parallelo è UGUALE TENSIONE Poi ..puoi fare come vuoi , anche come hai fatto va bene , perché funziona , ma dal dire che funziona al dire che è meglio e/o più sicuro ne passa Le batterie al piombo soffrono le scariche profonde e soffrono le scariche con correnti alte , tanto da diminuire drasticamente la loro capacità all aumentare della corrente di scarica Se devo acquistare due batterie ex novo è ovvio che le acquisterò uguali ...perchè no ? Ma nel caso in cui ne ho già una o ne recuperassi un paio diverse , non casca il mondo Addirittura conosco casi in cui sono state messe diverse batterie in parallelo anche di diversa tecnologia ..Gel , Agm , P/A , etc senza alcun problema , infatti erano tutte a 12 volt Anche se le Gel sono più delicate rispetto a tutte le altre tecnologie , specie in ricarica , ma alla fine in concreto non succede nulla di fatto ..provato e riprovato Magari puoi dirmi che la batteria non mi durerà dieci anni ...e vabbè , devo morire anch io Mar..cucciolo
Sono d'accordo quasi su tutto ma il fusibile ci va in caso di guasto ad una delle due batterie per evitare la scarica ad alte correnti di una sull'altra.
In risposta al messaggio di watto del 12/04/2017 alle 15:59:56
Calmi... vengo in pace, vi voglio bene e amo il confronto di opinioni. Ho voluto precisare che ognuno fa quello che più gli sembra più sensato e aggiungo anche in base alla propria esperienza proprio per evitare di essereattaccato da chi per anni ha fatto diversamente e si è sempre trovato bene. Per inciso sono un camperista novello, di elettronica ne mastico da qualche anno in più (scusate la faccina). Per quanto mi riguarda potete mettere anche un parallelo secco anche senza ausilio di fusibili sul parallelo ma è un po pericoloso dire che il modo più corretto per operare. Poi che in condizioni normali con le batterie in ottimo stato funzioni anche senza diodi,senza fusibili e con batterie di età e dimensioni diverse sono d'accordo con voi. Non vi è mai successo che una batteria morta vi facesse saltare il fusibile che porta all'alternatore? A me no ma voi che siete camperisti da anni credo di si altrimenti siete stati ben bravi e fortunati oppure avete sostituito la batteria servizi perchè risultava con poca autonomia oppure quella motore perchè non dava più spunto... ecco qui il discorso è esattamente lo stesso, non c'è l'alternatore ma c'è la batteria buona. Come mai quando si accende il motore, la batteria motore e la batteria servizi vanno in parallelo pur essendo senz'altro di marca, potenza e vetustà diversa. Vedi sopra, funziona finchè funziona e poi salta il fusibile della BS o non parte più il mezzo. lo fanno mettendo in parallelo diretto le due batterie lo fanno perchè ci sarà un fusibile tra le due e quando una delle due si inciucca il fusibile salta, il cliente gli riporta il mezzo e loro le cambiano entrambe... e se non le cambiano entrambe la superstite muore da li a poco. Per quanto riguarda l'utilizzo degli Schottky è pieno internet di schemi di realizzazione normalmente su impianti off-grid a protezione del banco totale a fronte della morte di un'elemento. Generalmente 2 Schottky invertiti per ogni batteria su carica e scarica. Al di la del fusibile tutto il discorso sta nella resistenza interna della batteria (che è tanto più uguale tanto più le batterie sono uguali), resistenze diverse a pari tensione (garantite dal parallelo) provocano correnti differenti. Come si faceva a scuola basta fare uno schema elettrico equivalente e calcolare le correnti. Se volete avere una riprova prendete una batteria nuova e una solfatata le collegate in parallelo e vedete cosa succede. Oppure ne prendete due di capacità e anzianità differenti e con un paio di amperometri vedete che succede in carica, con il carico e senza carico. Poi ripeto ognuno fa quello che crede meglio ma una risposta come la vostra porta la gente a mettere in parallelo la qualunque con la qualunque senza protezione che non è cosa buona per le batterie ed in primis anche per le persone visto il rischio scoppio, sbruciacchiamento conduttori e al limite esalazioni esposive. Con amicizia. Ciao PS: sui 19 anni di durata (sicuramente lo sai meglio di me) ci sono un milione di fattori che influenzano da comequandoquanto la carichi a come la scarichi.
Hai scritto:
In risposta al messaggio di watto del 12/04/2017 alle 17:19:43
Sono d'accordo quasi su tutto ma il fusibile ci va in caso di guasto ad una delle due batterie per evitare la scarica ad alte correnti di una sull'altra. Un appunto... Che una batteria si scarichi su un altra è solo purafantascienza Non è fantascienza ma è frutto del bilanciamento che hai espresso nella frase successiva Le batterie nel giro di poco tempo si allineano ...IN TENSIONE. Le batterie per funzionare bene devono essere uguali, poi sono d'accordo con te che se ne ho una da 100Ah da 2 anni e me ne regalano una nuova da 70Ah piuttosto che buttarla via la uso (con il fusibile sul parallelo) ben sapendo che la 100Ah mi sta tirando le cuoia quella da 70 mi durerà ben poco. Quindi più uguali sono e più durano entrambe e comunque sono protetto dal fusibile in caso di guasto...
// Quindi più uguali sono e più durano entrambe e comunque sono protetto dal fusibile in caso di guasto...//
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/04/2017 alle 17:20:42
Hai scritto: lo fanno perchè ci sarà un fusibile tra le due e quando una delle due si inciucca il fusibile salta, Ti prego di non considerare polemici i miei interventi. Tu dici meglio batterie singole, bene, la maggioranzadei camperisti vive meglio con le batterie in parallelo e, visto che dichiari di essere novello camperista, non puoi avere ancora conosciuto camperisti, e ce ne sono molti, che hanno gettato alle ortiche quei dispositivi che gestiscono singolarmente le batterie perché, alla fine, si trovavano sempre con una batteria morta e l'altra agonizzante solo dopo pochissimi anni. Tu non ha mai visto un camper dotato di due batterie di serie. Sono lì, appaiate, con un conduttore che collega i due positivi fra loro ed i due negativi fra loro senza alcun fusibile. Dal momento che dichiari di essere un tecnico, puoi dirci anche di quanto dovrebbe essere questo fusibile? E, ridomando, come dovrebbero essere installati, in che verso, di che potenza, questi diodi di disaccoppiamento sul parallelo di cui fai menzione? Quindi tu aborriresti anche il sistema diodo più resistenza per mantenere carica la batteria motore tramite la fonte che carica la batteria servizi in sosta? Sono iscritto da anni a questo forum, prima ne bazzicavo un altro caduto in disgrazia (ne frequento uno alla volta!), e quando nel lontano 1996 si cominciò a parlare di parallelo secco tra due batterie, si accesero discussioni più o meno pacate, ma, alla fine, i contrari si son tutti convertiti al parallelo secco: aspettiamo anche te! Goditi il camper, questa è la parte più importante, poi mettere due fili ti ci vorrà poco! Giovanni
Giovanni, sono contento che tu mi risponda, non mi offendo così facilmente e generalmente divento amico con chi discuto in modo costruttivo.
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/04/2017 alle 18:52:05
Giusto lo schema, ma la potenza dei diodi? Mi pare di ricordare che qualsiasi componente elettronico (come il diodo) per non creare problemi, in sicurezza, per lunghi tempi, dovrebbe lavorare a meno della metà della suapotenza nominale; pena, nel nostro caso, di un riscaldamento non proprio opportuno su un camper. In più, la loro potenza dovrebbe anche essere calcolata sulla carica massima possibile e sul massimo carico possibile, diretto verso una sola batteria perché se una muore, tutta la carica ed il carico ricadrebbero esclusivamente su quella ancora efficace. Giovanni
Giuste considerazioni per il dimensionamento. Possiamo cercare il datasheet del componente opportuno se volessimo diventare soci per la produzione di massa ma quello schema è solo logico e non è sufficiente al funzionamento. Tra l'altro è lo schema base dei parallelatori che si trovano in commercio dove vengono aggiunti una manciata di led ed un paio di transistor per interrompere la carica alle bs e caricare la batteria motore. I parallelatori servono appunto per mettere in parallelo in sicurezza batterie di capacità differenti senza mettere un conduttore ++ e - - e senza dover cambiare tutto il banco batterie ogni volta che ne muore una.
In risposta al messaggio di jerry19731973 del 13/04/2017 alle 10:42:33
salve ragazzi siete super competenti unici direi ma ora è sorto un altro problema quando ho messo la batteria da sola da 60 ah il display del pannello solare che segna i watt della batteria non funziona piu' pero' le utenzevanno e il resto funziona ora vorrei capire puo' esserci qualche nesso fra la potenza della batteria e il fatto che il display dei watt della batteria non segna piu' nulla'? a dimeticavo non ho fatto ancora la prova a motore acceso oppure con 220
Hai scritto:
In risposta al messaggio di Giovanni del 13/04/2017 alle 10:23:01
Ahi ahi... se tu prendi una batteria scarica ed una batteria carica, è vero quello che dici. Ma se le stai caricando da un bel pezzo, entrambe saranno alla stessa tensione. A quel punto, quella mezz'andata calerà di unoo due decimi di volt, dal valore a riposo, portando giù di uno o due decimi di volt anche quella buona. Fine della storia. Quello che tu supponi avviene soltanto quando, per la primissima volta, colleghi due batterie, nuove o vecchie che siano, di differente stato di carica e non collegate ad una fonte di ricarica. Eppoi, con un volt di differenza, non credo possano passare 240 A; quando ho valutato il fusibile per la protezione delle batterie servizi nel sistema diodo più resistenza, calcolando 2.2 volt di differenza per effetto di un ipotetico corto di un elemento della batteria motore, calcolo operato tramite un programma professionale (costo 5.000 dollari), seppur in presenza di un diodo e di una resistenza da 0.25 Ohm, il risultato è stato 8 A e rotti, meno di 9. L'ho scritto innumerevoli volte, quindi riassumo: l'unico aspetto negativo del parallelo secco è che se una muore, potrebbe (ripeto potrebbe) morire anche l'altra. Punto. Vale la candela? Si, perché una batteria può morire per tre motivi: 1. corto di un elemento e, qui, non ci sono santi che tengono, il fatto avviene improvvisamente e non è possibile avvertirne i sintomi; muore anche la seconda; 2. interruzione di un elemento e, qui, non ci sono problemi perché la batteria diventa estranea all'impianto, avendo il circuito degli elementi aperto; la seconda resta integra; 3. per vecchiaia (detto brutalmente) e, qui, gli avvertimenti ci sono dovuti al fatto della diminuita autonomia e si possono prendere provvedimenti prima che la seconda muoia. Però, i punti 1 e 2 sono la conseguenza di un maltrattamento della batteria, ovvero di un trattamento non curato a dovere. Quindi scariche e cariche oltre il 10% della potenza nominale (ampere su amperora): con una singola batteria l'alternatore può arrivare anche a 30A; non parliamo di chi usa poi dispositivi voraci di Ampere; se queste cariche e scariche sono suddivise fra due batterie, il danno cala più che proporzionalmente. Eppoi, la carica simultanea fa si che entrambe siano sempre allo stesso stato di carica. Ecco perché vale la candela praticare il parallelo secco: il pericolo di un corto di elemento di una batteria si riduce drasticamente. Giovanni
E' giusto quello che scrivi e stiamo dicendo la stessa cosa, a batterie buone tutto a posto a batterie andate o che stanno andando è rischioso quanto meno per le batterie (a parte il fatto che a mio parere non tieni correttamente conto delle correnti in gioco). Il fattore di rischio è dato dalla differenza di potenziale tra le due batterie da cui deriva il solito consiglio di metterle uguali per limitare l'effetto.
In risposta al messaggio di jerry19731973 del 13/04/2017 alle 11:19:14
ho visto e rivisto ho fatto anche delle foto ed i cavi erano quelli e li ho messi giusti cosa altro puo' essere successo dove trovo questo fusibile? scusa l'ignoranza giovanni
Occhio perché alcuni regolatori (sopratutto gli mppt) sono permalosi, bisogna collegare la batteria prima del pannello e se tu hai scollegato la batteria immagino che il pannello fosse gia collegato...