In risposta al messaggio di francochico del 07/05/2021 alle 12:02:36Talmente fuori strada, che forse ho imboccato x caso una scorciatoia che ha dato risultati oggettivi e dimostrati, non parole
In giro per il mondo ci saranno almeno un milione di frigoriferi con quel sistema di scarico, quindi le cose sono due o il progettista è un pazzo o lei è proprio andato fuori strada. Saluti
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In risposta al messaggio di GinoSerGina del 07/05/2021 alle 13:23:15Concordo pienamente sul fatto che le aziende operano con tale metodologia. Il mio lavoro nella vita è trovare soluzioni e migliorie nel campo degli ancoraggi per ceramica, e ho all'attivo 12 brevetti internazionali. Nessuno di questi è stato realizzato dalle grandi aziende secondo tutte le specifiche che ho indicato... per motivi economici, anche se di poca rilevanza per me, determinanti per loro, visto che (come per i frigo) ne producono centinaia di migliaia alla volta.
Ma perché criticare una possibile miglioria che può aver fatto campereggio? Scusate, visto che progetto componenti metallici e relativi meccanismi nel campo della moda, vi posso dire che non sempre il progettista opta perla miglior soluzione. Questo è dovuto principalmente per 3 motivi: 1- Semplicità costruttiva 2- Prezzo (strettamente legata con 1) 3- Errore umano Nel caso proposto ad esempio, per me chi ha progettato quel pezzo ha tenuto conto che per fare migliaia di pezzi (probabilmente) una ghigliottina del genere sarebbe costata 2€ in più. Se hanno venduto 100.000 frigoriferi fate un po' il conto cosa significa una cifra così irrisoria. E quindi ha optato per qualcosa che comunque funzionava in maniera meno efficiente ma che ti faceva guadagnare 200.000 euro. E questo è lo stesso ragionamento che fanno quando nella motrice X del nostro camper Y non mettono lo specchietto per la moglie nell'aletta parasole e uno si chiede perché hanno voluto risparmiare 5 euro.
In risposta al messaggio di campereggio del 07/05/2021 alle 12:58:33E allora sono contento per te.
Talmente fuori strada, che forse ho imboccato x caso una scorciatoia che ha dato risultati oggettivi e dimostrati, non parole
In risposta al messaggio di campereggio del 07/05/2021 alle 13:54:51Sei il nostro Archimede, complimenti
In risposta al messaggio di campereggio del 07/05/2021 alle 00:26:38Ma nel tuo frigo la parte alta del colletore a T scarica direttamente all'esterno tramite foro/camino dedicato o sempre all'interno in prossimità della griglia alta di aereazione?
Ciao amici, dopo aver letto un po' di tutto riguardo questo argomento, ho preso il buono che ritenevo meritevole, dimenticando il resto. Facciamo il punto sul benedetto tubo di scarico dei gas del frigo trivalente. Io houn vecchio Campingaz T800 che funziona abbastanza bene, dopo aver rimosso i cristalli come da vs. consigli. Però il discorso del percorso dei fumi non mi ha mai soddisfatto, in particolare il fatto di avere il cappello del bruciatore con il tubo saldato trasversalmente, aperto da entrambi i lati (di cui quello più alto ovviamente va a scaricare fuori). Non mi andava di avere parte dei fumi che rimanessero nel vano tecnico (per poi uscire con le ventole), pur sigillato verso l'interno camper, non tanto per infondati timori di intossicazione, ma piuttosto per il fatto che andassero ad aumentare la temperatura del vano dal quale, con l'ausilio delle ventole, si fa di tutto per estrarre il calore, perché da questo dipende l'efficienza del nostro frigo a gas. Cosa ho fatto? Approccio accademico! Ho acquistato un mini anemometro digitale (una ventolina di circa 3cm di diametro collegata ad un circuito che fornisce indicazioni sulla velocità dell'aria che la attraversa, moooolto precisa), quelli che di solito utilizzano i modellisti (come me) di alianti in pendio. Mettendo il frigo a gas a regime, a tre intervalli tipici di potenza (minima, media, massima) ho misurato mediante un tromboncino di raccordo ottenuto con pezzi di lattina adattati, la velocità dei gas in uscita da entrambi i lati del collettore a T trasversale (lato interno basso e lato esterno più alto), quello che convoglia i gas di scarico appena sopra la cannetta di combustone, nonché bruciatore. La misurazione è sempre stata breve e ripetuta x non danneggiare la ventola col calore. Il risultato è stata una serie di valori, coerente per ognuno dei tre regimi di funzionamento. Ho ottenuto una velocità di scarico che posto 100 quella in uscita dal lato alto, è risultata essere sempre 30-35 dal lato interno basso. Siccome il tubo sul finale ha uguale diametro da entrambi i lati, ho dedotto che tale velocità potesse rappresentare anche il flusso percentuale in uscita di tali gas. In altre parole, circa 1/4 ovvero il 25% dei gas di scarico (135/4=33,75) finiva nel vano tecnico a riscaldare lo scambiatore. No buono! Va tenuto conto che l'apertura verso l'interno ha una SUA FUNZIONE specifica, anzi più di una: ammortizza per così dire le turbolenze d'aria presenti sul lato esterno (scaricando sul lato interno le contropressioni, per cercare di evitare lo spegnimento della fiamma) e crea l'effetto camino, ovvero accelera l'uscita dei gas da quel punto in poi (prima con la spirale li abbiamo rallentati x cedere più calore, ora vanno espulsi velocemente perché inutili). Ho quindi iniziato a parzializzare l'aria immessa dal tubo interno con una paratia temporanea, partendo dall'alto. Risultato: ve la faccio breve, parzializzando fin circa a metà, nessun cambiamento rilevante dei flussi e parte dei gas che escono anche dal lato interno. Chiudendo del tutto, ovviamente zero gas in vano tecnico ma gas in uscita più lento, a circa l'85% rispetto allo standard (e anche molto più caldo, diceva il mio termometro) e al primo soffio di vento, bruciatore spento. Il compromesso che ho ottenuto è quello di posizionare la paratia ad una certa distanza, che leggerete sul calibro nelle foto. In questo modo, la velocità dei gas in uscita si è portata vicina al valore di somma tra i due valori originali precedenti, ovvero tanto scaricava prima, altrettanto scarica ora... con la differenza che il flusso in uscita dal lato interno è ridotto ad una frazione minima. Invariata (non ne sarà mai immune!) la tolleranza alle turbolenze esterne. Cosa ci ho guadagnato? Adesso il vano tecnico è molto meno caldo, quindi più efficiente. La cella freezer arriva a -12° e il frigo a 6° con T esterna di 20-22 °. Non posso chiedere di più! Dopo aver saldato la paratia, ho molato, rifinito e verniciato con vernice resistente al calore... e sono molto soddisfatto del risultato. Spero che tutto questo vi possa ispirare a condurre nuove prove o portare a soluzioni ancora migliori. Se non c'è, non si rompe!
In risposta al messaggio di ecostar del 08/05/2021 alle 01:04:13Tutti i pareri sono benvenuti, ognuno trarrà le proprie conclusioni. Concludo dicendo, anche a Danilo, che il mio frigo ha 31 anni. Se fosse stato perfetto così, sarebbe ancora invariato e in produzione, e invece mi sa che non si trovino nemmeno più i pezzi di ricambio. Quindi così perfetto non era, secondo me. Secondo me, ripeto... il mondo è bello perché è vario, ecco perché ci piace viaggiare!
condivido fino all'ultima parola l'intervento di Danilo , quelle due modifiche non sono per niente una miglioria , se quel frigo aveva problemi di resa o quant'altro causa errore di progetto ci sarebbero stati fin da nuovoe sarebbero stati presenti su tutti i trivalenti di quella serie e versione , ammiro e apprezzo sempre chi cerca di migliorare il migliorabile ma in questo caso direi che non si tratta di un errore di progetto tale da modificare un camino + l'accensione sul bruciatore con futili pastrocchi vari pochi giorni fà un utente con lo stesso datato frigo mi ha contattato per cercare di risolvere assieme un problema di scarsa resa con la fonte gas , problema brillantemente risolto senza modificare nessun componente del frigo mario
In risposta al messaggio di elCetti del 08/05/2021 alle 00:09:49Scarica all'esterno (distanza circa 10cm dal T) con placca a parete dedicata, in alluminio. Io lì non ho plastica (né fibra di vetro) ma solo alluminio del rivestimento esterno e telaio in legno, che durante la ricostruzione ho tenuto distante il più possibile dal tubo di uscita, interponendo tra essi lana di roccia per isolare il calore.
Ma nel tuo frigo la parte alta del colletore a T scarica direttamente all'esterno tramite foro/camino dedicato o sempre all'interno in prossimità della griglia alta di aereazione? Ciao Sandro
In risposta al messaggio di campereggio del 08/05/2021 alle 01:45:05Infatti condivido pienamente che il mondo é bello proprio perché é vario... altrimenti sarebbe un mondo talmente piatto senza nessuna distinzione da gli uni e gli altri che ci renderebbe tutti uguali senza avere nessuna sfumatura personale che invece per fortuna ci contraddistingue e che ci porta ad essere unici nel bene e nel male!
Tutti i pareri sono benvenuti, ognuno trarrà le proprie conclusioni. Concludo dicendo, anche a Danilo, che il mio frigo ha 31 anni. Se fosse stato perfetto così, sarebbe ancora invariato e in produzione, e invece mi sache non si trovino nemmeno più i pezzi di ricambio. Quindi così perfetto non era, secondo me. Secondo me, ripeto... il mondo è bello perché è vario, ecco perché ci piace viaggiare!
In risposta al messaggio di damasi del 07/05/2021 alle 23:46:37Mettere 2 tubi a "T" è di una banalità massima, se uno dovesse mettere sezioni differenti la cosa cambia e di molto a livello di costi. Con questo non dico che chi l'ha progettato è incompetente, anzi: il frigo funziona (da nuovo probabilmente anche benissimo) al minimo costo. Tutte le cose sono migliorabili e molte anche alla portata di un "comune mortale".
Quindi chi ha progettato quello scarico con la sua inclinazione con un foro dello stesso diametro sia da un lato che dall'altro... non capisce nulla? Oppure quel foro posteriore é della stessa misura per un motivo ben preciso?Tipo permettete di far passare nel suo interno più aria possibile per mandare più lontano i fumi di scarico, che vengono spinti dalla circolazione naturale dell'aria che si crea nel retro del frigo, che come ben sappiamo l'aria riscaldandosi crea una corrente che dal basso va verso l'alto... e nello stesso tempo passando in quel foro miscelandosi raffredda anche i fumi di scarico per non creare problemi alla plastica della griglia Quindi non modificate le cose che non conoscete... perché qualsiasi cosa se é stata progettata in quel modo un motivo ci sarà... e prima di mettere in commercio un qualsiasi prodotto viene sempre testato per verificare le sue caratteristiche... e fino a qualche hanno fa, ultimamente non sono sicuro, perché oramai sono quasi arrivato alla pensione...e quindi non seguo quasi più nulla per lasciare spazio ai giovani che sono il futuro...chi effettuava queste prove era il nostro centro studi. Quindi specialmente con il gas o i fumi di scarico e l'elettricità .. lasciate tutto com'è, perché altrimenti ci fate lavorare di più...
http://francescoghinassi.blogsp...
In risposta al messaggio di elCetti del 08/05/2021 alle 00:09:49Il mio scarica all'interno della griglia, il tutto è ovviamente isolato, ho quel T che funge da capello allo scarico ma non so se devo tenerlo o lasciare il tubo dello scarico senza.
Ma nel tuo frigo la parte alta del colletore a T scarica direttamente all'esterno tramite foro/camino dedicato o sempre all'interno in prossimità della griglia alta di aereazione? Ciao Sandro