In risposta al messaggio di tuzzato del 02/07/2021 alle 14:35:44Su molti oblò - se guardi bene - troverai quelli che in gergo si chiamano "testimoni" che servono per l'iniezione del materiale plastico allo stato liquido dentro uno stampo. Solitamente ne vedi uno proprio al centro. Metto un esempio pratico:
Ma perché sostieni siano lavorate a pressofusione? Mi sembrerebbe il metodo meno comodo. A me son sempre sembrate lastre lavorate. Simone
http://francescoghinassi.blogsp...
In risposta al messaggio di GinoSerGina del 02/07/2021 alle 16:39:15Si parlava di finestre, io sostenevo fossero in pmma - fatte in termoformatura.
Su molti oblò - se guardi bene - troverai quelli che in gergo si chiamano testimoni che servono per l'iniezione del materiale plastico allo stato liquido dentro uno stampo. Solitamente ne vedi uno proprio al centro. Mettoun esempio pratico: Una alternativa potrebbe essere la termoformatura e credo che sia il metodo più usato sulle finestre: in pratica un foglio di policarbonato o PMMA viene disteso su uno stampo, viene scaldato e prenderà la forma dello stampo sottostante. Sulle Seitz (almeno le finestre) io ho visto solo il PMMA e quindi, per le caratteristiche del materiale, è probabile che abbiano subito degli urti o sassate. Sono più resistenti del policarbonato agli agenti atmosferici e al sole, quindi escluderei un fattore ambientale. Quello che descrive Rascal, se fosse dovuto al sole, è il tipico problema del policarbonato ma - ripeto - non ho mai visto le Seitz realizzate in questo materiale.