In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 07:35:52Sul mio camper c'è un unico magnetotermico da 16A con differenziale integrato da 0,03A. La linea 230 nel camper va alle prese, eventualmente al clima se c'è e al Cb di bordo per alimentare le luci e tutto il resto a 12V...
Buongiorno a tutti gli amici del forum. Da questa estate siamo diventati proprietari di un Challenger 260 del 2019 che sto pian piano imparando a conoscere. Prossimamente voglio integrare l’Ecoflow che già possedevoper avere la 230v sulla presa in cucina, e, forse anche sulle altre (sto ancora valutando), pertanto ho aperto il quadro elettrico 230V per decifrarlo ed ecco come si presenta La presa in ingresso sulla parete del camper è vicinissima al quadro, quindi presumo ci siamo non più di 50cm di cavo. La sezione di 2,5mmq. La terra entra in una barra equipotenziale (a destra), da qui riparte verso la piattina di distribuzione (quella con i faston), il climatizzatore e (immagino) il telaio. Fase e neutro entrano nel differenziale, a valle di questo sono collegati in parallelo due magnetotermici di cui quello a destra è dedicato al climatizzatore mentre quello di sinistra alimenta tutto il resto entrando sulla pattina e uscendo sui faston. Tutti i carichi sono collegati con cavi di sezione 1,5mmq. Quando andammo a vedere il mezzo (che all’acquisto era sprovvisto di clima) controllai il quadro, senza aprirlo, e mi pare di ricordare che ci fossero già due MT. Quindi al 99% il quadro esce così dalla fabbrica. Io ho la mia lista di perplessità in merito (probabilmente eccessive) ma vorrei sentire le vostre opinioni visto che ho acquistato dei nuovi interruttori che sostituirò a quelli presenti quando metterò mano (poi vi dirò quali).
In risposta al messaggio di emmespanish del 22/10/2024 alle 08:15:17Direi di si perché sullo Chausson del 2017 di mio suocero ci sono gli stessi Differenziale e MT GEYA (mai sentito questo produttore), con l’unica differenza che non c’è il MT dedicato al clima.
Sul mio camper c'è un unico magnetotermico da 16A con differenziale integrato da 0,03A. La linea 230 nel camper va alle prese, eventualmente al clima se c'è e al Cb di bordo per alimentare le luci e tutto il resto a 12V... Sembra più un impianto di casa, con differenziale puro e due magnetotermici per luci e forza motrice... Sicuri che sia l'impianto originale?
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 07:35:52Non è molto chiaro ciò che chiedi, l'unica risposta è che TUTTO ciò che è a 230 Volt deve essere coperto da protezione differenziale.
Buongiorno a tutti gli amici del forum. Da questa estate siamo diventati proprietari di un Challenger 260 del 2019 che sto pian piano imparando a conoscere. Prossimamente voglio integrare l’Ecoflow che già possedevoper avere la 230v sulla presa in cucina, e, forse anche sulle altre (sto ancora valutando), pertanto ho aperto il quadro elettrico 230V per decifrarlo ed ecco come si presenta La presa in ingresso sulla parete del camper è vicinissima al quadro, quindi presumo ci siamo non più di 50cm di cavo. La sezione di 2,5mmq. La terra entra in una barra equipotenziale (a destra), da qui riparte verso la piattina di distribuzione (quella con i faston), il climatizzatore e (immagino) il telaio. Fase e neutro entrano nel differenziale, a valle di questo sono collegati in parallelo due magnetotermici di cui quello a destra è dedicato al climatizzatore mentre quello di sinistra alimenta tutto il resto entrando sulla pattina e uscendo sui faston. Tutti i carichi sono collegati con cavi di sezione 1,5mmq. Quando andammo a vedere il mezzo (che all’acquisto era sprovvisto di clima) controllai il quadro, senza aprirlo, e mi pare di ricordare che ci fossero già due MT. Quindi al 99% il quadro esce così dalla fabbrica. Io ho la mia lista di perplessità in merito (probabilmente eccessive) ma vorrei sentire le vostre opinioni visto che ho acquistato dei nuovi interruttori che sostituirò a quelli presenti quando metterò mano (poi vi dirò quali).
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 22/10/2024 alle 08:22:46Marco, ora però stai toccando argomenti per pochi...
Non è molto chiaro ciò che chiedi, l'unica risposta è che TUTTO ciò che è a 230 Volt deve essere coperto da protezione differenziale. Chi produce apparati (inverter, ecoflow, bluetti ecc) non è tenuto a indicare comefare, è compito e responsabilità di chi realizza un impianto adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza. Per esempio un differenziale di tipo AC che protegge un climatizzatore a inverter, potrebbe essere oggetto di contestazione e far sorgere una domanda imbarazzante... Come mai in presenza di una utenza capace di creare dipersioni polarizzate e/o in alta frequenza il differenziale di tipo AC non è stato sostituito con uno di tipo F?
In risposta al messaggio di Emme48 del 22/10/2024 alle 08:22:46La domanda e' effettivamente imbarazzante, purtroppo però, anche in ambiente domestico si contano centinaia di migliaia di condizionatori ad inverter.
Non è molto chiaro ciò che chiedi, l'unica risposta è che TUTTO ciò che è a 230 Volt deve essere coperto da protezione differenziale. Chi produce apparati (inverter, ecoflow, bluetti ecc) non è tenuto a indicare comefare, è compito e responsabilità di chi realizza un impianto adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza. Per esempio un differenziale di tipo AC che protegge un climatizzatore a inverter, potrebbe essere oggetto di contestazione e far sorgere una domanda imbarazzante... Come mai in presenza di una utenza capace di creare dipersioni polarizzate e/o in alta frequenza il differenziale di tipo AC non è stato sostituito con uno di tipo F?
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 07:35:52Comunque per rispondere ad un tuo quesito: il mio è del 2011 ed ha lo stesso identico quadro, quindi è di serie in quel modo.
Buongiorno a tutti gli amici del forum. Da questa estate siamo diventati proprietari di un Challenger 260 del 2019 che sto pian piano imparando a conoscere. Prossimamente voglio integrare l’Ecoflow che già possedevoper avere la 230v sulla presa in cucina, e, forse anche sulle altre (sto ancora valutando), pertanto ho aperto il quadro elettrico 230V per decifrarlo ed ecco come si presenta La presa in ingresso sulla parete del camper è vicinissima al quadro, quindi presumo ci siamo non più di 50cm di cavo. La sezione di 2,5mmq. La terra entra in una barra equipotenziale (a destra), da qui riparte verso la piattina di distribuzione (quella con i faston), il climatizzatore e (immagino) il telaio. Fase e neutro entrano nel differenziale, a valle di questo sono collegati in parallelo due magnetotermici di cui quello a destra è dedicato al climatizzatore mentre quello di sinistra alimenta tutto il resto entrando sulla pattina e uscendo sui faston. Tutti i carichi sono collegati con cavi di sezione 1,5mmq. Quando andammo a vedere il mezzo (che all’acquisto era sprovvisto di clima) controllai il quadro, senza aprirlo, e mi pare di ricordare che ci fossero già due MT. Quindi al 99% il quadro esce così dalla fabbrica. Io ho la mia lista di perplessità in merito (probabilmente eccessive) ma vorrei sentire le vostre opinioni visto che ho acquistato dei nuovi interruttori che sostituirò a quelli presenti quando metterò mano (poi vi dirò quali).
http://francescoghinassi.blogsp...
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 08:51:07Si deve sempre immaginare un incendio imputabile all'impianto elettrico che si estende al camper vicino di proprietà del miglior avvocato della città...
Ciao Emme48, quello che chiedo è: 1. É normale che ci siano 2 MT da 13A in parallelo e quindi possano virtualmente transitare nell’impianto fino a 26A ? O banalmente il problema non sussiste perché la colonnina dovrebbeerogarmi al max 16A (che poi nella realtà sono quasi sempre 6A)? 2. Perché dei MT da 13A invece dei canonici 10A se le linee sono da 1,5mmq? I francesi sono più di manica larga? In secondo secondo luogo, già che ci siamo… se collego l’Ecoflow come utenza a questo impianto (per ricaricarlo) non è sufficiente un differenziale di tipo A?
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 09:34:370,01% credo sia questa la percentuale di clienti capaci di accettare l'installazione di un costoso Classe F.
Scusa Emme, per rispondere alla domanda imbarazzante… Premesso che io al momento non so se il mio condizionatore è ad inverter o meno, e cercherò info a riguardo… Il costruttore mette un classico tipo AC perché sufficiente,o almeno credo, a proteggere frigo e caricabatterie. Quello che verrà collegato alle prese lui non lo può sapere… Nel momento in cui viene installato dal concessionario-officina un climatizzatore, dovrebbe essere di loro premura sostituire, se necessario e ovviamente a mie spese, l’attuale AC con un F. Peccato che le officine dei concessionari non capiscano una mazza. Già appurato più volte con diverse officine…
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 12:09:45Ottima la scelta del tipo A, pochi avrebbero investito quegli euo in più.
@GinoSerGina: grazie della conferma! @Emme48: io ho preso: un Magnetotermico Differenziale Tipo A - 30mA - C10 - 2P per sostituire differenziale e primo MT, ed un MT 2P C6 (Gewiss GW90045) per sostituire quello dedicatoal climatizzatore, da mettere ovviamente a valle del MTD. In questo modo mi sento più tutelato sia per la classe superiore del differenziale AC > A, sia perché riduco la massima corrente nominale a 10A (che tanto bastano e avanzano) Tra l’altro nel fare l’ordine ho preso anche 25m di cavo H07RN-F 3g2,5 che sostituirà il vecchio da 1,5 Avevo fatto un pensiero agli scaricatori di tensione ma conoscendoli veramente poco evito di cimentarmi.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 13:56:05Ho contattato un docente di queste cose, vediamo cosa mi risponde.
Beh pochi euro di differenza no… a parità di caratteristiche il tipo AC costa 30€, il tipo A che ho preso io ne costa 80. Avrei preso volentieri il tipo F ma il costo sale a 150 e rotti, questo anche perché ha poteredi interruzione di 6000A contro i 4500A dei primi due. anche volendo optare per MT e differenziale tipo F separati, la cifra totale è grossomodo la stessa. Per gli scaricatori di tensione mi sembra quindi di capire che la soluzione non è banale o forse addirittura non esiste sui camper… in effetti allacciandosi sempre ad impianti diversi e di dubbia fattura… Comunque aggiungo quanto sopra ai miei argomenti di studio
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 07:35:52l'unica cosa che non mi piace tanto di quell'impianto è che si sia preferito collegare le linee con i faston, per il resto direi che è anche un bel lavoro, almeno come concetto...
Buongiorno a tutti gli amici del forum. Da questa estate siamo diventati proprietari di un Challenger 260 del 2019 che sto pian piano imparando a conoscere. Prossimamente voglio integrare l’Ecoflow che già possedevoper avere la 230v sulla presa in cucina, e, forse anche sulle altre (sto ancora valutando), pertanto ho aperto il quadro elettrico 230V per decifrarlo ed ecco come si presenta La presa in ingresso sulla parete del camper è vicinissima al quadro, quindi presumo ci siamo non più di 50cm di cavo. La sezione di 2,5mmq. La terra entra in una barra equipotenziale (a destra), da qui riparte verso la piattina di distribuzione (quella con i faston), il climatizzatore e (immagino) il telaio. Fase e neutro entrano nel differenziale, a valle di questo sono collegati in parallelo due magnetotermici di cui quello a destra è dedicato al climatizzatore mentre quello di sinistra alimenta tutto il resto entrando sulla pattina e uscendo sui faston. Tutti i carichi sono collegati con cavi di sezione 1,5mmq. Quando andammo a vedere il mezzo (che all’acquisto era sprovvisto di clima) controllai il quadro, senza aprirlo, e mi pare di ricordare che ci fossero già due MT. Quindi al 99% il quadro esce così dalla fabbrica. Io ho la mia lista di perplessità in merito (probabilmente eccessive) ma vorrei sentire le vostre opinioni visto che ho acquistato dei nuovi interruttori che sostituirò a quelli presenti quando metterò mano (poi vi dirò quali).
In risposta al messaggio di Laikone del 22/10/2024 alle 17:24:48@Laikone hai colto una delle mie altre perplessità...
l'unica cosa che non mi piace tanto di quell'impianto è che si sia preferito collegare le linee con i faston, per il resto direi che è anche un bel lavoro, almeno come concetto... Poi possiamo sindacare sulla marca deiprodotti utilizzati, ma di fatto ci staremmo lamentando di poco o nulla. Ok il cambio del MT e del DIFF. con prodotti Gewiss. Cosa farei io solo perchè a me i faston sulla 230V non piacciono per nulla... Toglierei quella scheda che se ho ben capito non serve ad altro che ad evitare i morsetti... Battezzerei le singole linee di alimentazione al fine di capire a cosa vanno ad alimentare, al fine di inserire maggiori protezioni MT magari su ogni singola linea. Con prodotti Gewiss dovresti riuscire ad inserirne almeno 4 + il differenziale.
In risposta al messaggio di ufotografol del 22/10/2024 alle 18:23:104 magnetotermici?
@Laikone hai colto una delle mie altre perplessità... L'intenzione sarebbe quella di eliminare la piattina di distribuzione con i faston, collegare tutte le terre alla barra equipotenziale a destra e derivare F e N con iconnettori WAGO, già utilizzati ampiamente sia per 12v che 230v su resto del camper. I connettori sono questi qui sotto. Avendo un meccanismo a molla tengono molto bene il cavo una volta pinzato. La sensazione è di migliore tenuta alle vibrazioni. Si risparmierebbe inoltre spazio e tutto sarebbe più ordinato. Si, metterei anche delle opportune etichette alle linee. Riguardo il sezionamento è vero, potrei adoperare fino a 4 MT. Ad ogni modo è probabile che nello spazio libero alloggerà un contattore che operi da switch tra la 230 della colonnina e quella dell'Ecoflow (ripeto, il progetto non è ancora definito, voglio essere sicuro al 110% di quello che faccio). Se effettivamente installerò un contattore, questo occuperà lo spazio di due moduli, forse anche tre.
http://www.m48.it