In risposta al messaggio di Topolone del 10/01/2018 alle 16:29:22Non so quanto sia vero quanto dici sul futuro, ma oggi mi risulta che a Parigi sia diffuso anche il gas.
Tra una decina di anni il petrolio e il gas serviranno unicamente a produrre energia elettrica. In molte grandi città , vedi Parigi, già 30 anni fa tutte le utenze degli appartamenti recenti andavano a sola corrente. Niente gas, niente metano e niente gasolio.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 10/01/2018 alle 16:34:26e noi avevamo votato no al referendum
per forza, in francia hanno centrali nucleari che producono energia elettrica a basso costo rispetto al termico
In risposta al messaggio di MarcoBo del 11/01/2018 alle 16:01:02Dal 1990 al 94 ho lavorato e vissuto a Parigi nel 14esimo "arrondissement" in un monolocale di 25 m2 che costava d'affitto come una villa sul mare a Punta Ala .
Non so quanto sia vero quanto dici sul futuro, ma oggi mi risulta che a Parigi sia diffuso anche il gas. Non ho informazioni sulla percentuale, effettivamente ci sono costruzioni che non sono allacciate alla distribuzionedel gas ma ho amici che ci vivono che riscaldano a gas. Da quanto ho capito la scelta - specialmente se sei allacciato - ricade su quest'ultimo perché molto più economico anche da loro. Poi il futuro non lo conosco, se come dici tu trent'anni fa era quasi solo elettrico direi che c'è stata un'inversione. Marco
In risposta al messaggio di massibabi del 11/01/2018 alle 16:15:52l'hanno fatto furbamente, la gente aveva ancora paura dal disastro di chernobyl,. che avrebbero dovuto votare?
e noi avevamo votato no al referendum mia cugina in Francia con tutto a corrente compreso fornello ad induzione paga sui 30 € al mese e sono in cinque in famiglia villa da 350 mq
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 11/01/2018 alle 16:34:16vero, la grande paura delle centrali nucleari che poi le abbiamo subito dopo il confine,
l'hanno fatto furbamente, la gente aveva ancora paura dal disastro di chernobyl,. che avrebbero dovuto votare? ma la gente non sa che le centrali nucleari in italia hanno funzionato al minimo fino pochi anni fa tutti anni che potevano aver prodotto energia a basso costo per tutti. ma stiamo andando OT.
In risposta al messaggio di cinquantuno del 11/01/2018 alle 17:48:28io voterei SI
In un momento in cui si stà abbandonando il nucleare, Germania, Francia, Giappone o lo stanno fortemente limitando, penserete mica di metter su una centrale nucleare in Italia? MI OPPONGO! Fukushima, Chernobyl pur se lontani sono comunque su questa terra e tanto basta per chiudere tutto il nucleare.
In risposta al messaggio di Giovanni del 11/01/2018 alle 18:40:20io a caorso ci sono stato negli anni 2000 ( circa 13 anni dopo il referendum) e la centrale era ancora in funzione, checchesenedica.
Sto seriamente pensando di gettare la spugna. Prima devo sopportare certe contestazioni su altri argomenti da persone che non ne sanno neanche dei puntini sulle i, adesso qui leggo delle sciocchezze inaudite: 1. l'Italiache vende energia elettrica alla Francia quando acquistiamo giornalmente solo qualche Gigawatt dei circa 50-55 che ci servono giornalmente (Gigawatt e non Gigawattora, la differenza è abissale per chi sa cosa significhi); 2. la gente non sa che le centrali nucleari in italia hanno funzionato al minimo fino pochi anni fa! Il giorno dopo il referendum le nostre quattro centrali furono fermate; Trino, Garigliano e Latina avevano lavorato solo per qualche anno, quale più e quale meno; Caorso era stata appena avviata; Montalto di Castro era in costruzione e fu cementificata. Altro che la gente non sa! La vittoria del No al nucleare è da addebitarsi alle diatribe continue fra De Mita e Craxi; il Pci era per il No, per la sua posizione politica all'opposizione ed ai ferri corti con Craxi; Craxi, per non farsi eventualmente battere a sinistra, scelse il No; De Mita per non restare isolato, lo seguì: tutti per il NO. E questa è la storia della vittoria del No al referendum sul nucleare. Di quelle liti ne paghiamo profumatamente il costo della bolletta elettrica attuale. Nel mondo sono morte e muoiono molte più persone per l'inquinamento provocato dalle centrali tradizionali che dalle centrali nucleari. Il fatto è che i morti dell'inquinamento non fanno notizia, quelli degli incidenti nucleari sono su tutti i giornali per giorni e giorni; è un po' la storia dei morti sulle strade e dei morti degli incidenti aerei: quali sono di più? Giovanni
http://www.ilgiorno.it/mantova/...
http://www.ilgiornale.it/news/m...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 11/01/2018 alle 18:55:04E da cosa hai visto che era in funzione?
io a caorso ci sono stato negli anni 2000 ( circa 13 anni dopo il referendum) e la centrale era ancora in funzione, checchesenedica.
In risposta al messaggio di Giovanni del 11/01/2018 alle 21:08:28Non l'ho vista, sto a quello che mi ha detto l'ingegnere che seguiva le mie operazioni, che mi spiegava che erano funzionanti al minimo per un eventuale riaccensione. Perché se il reattore si spegne definitivamente, non può più essere riacceso, è siccome era nell'aria un cambiamento (politico) avevano la speranza di poterle riattivare. E comunque, per la cronaca, anche se spente sono ugualmente pericolose, visto che le scorie sono ancora sul posto, e un attentato potrebbe diventare una nuova Chernobyl.
E da cosa hai visto che era in funzione? Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 11/01/2018 alle 18:40:20Scusa Giovanni ma da quando in qua l'energia necessaria si esprime in GW? Quella semmai è la potenza di picco negoziata, l'energia si scambia (paga) in GWh.
Sto seriamente pensando di gettare la spugna. Prima devo sopportare certe contestazioni su altri argomenti da persone che non ne sanno neanche dei puntini sulle i, adesso qui leggo delle sciocchezze inaudite: 1. l'Italiache vende energia elettrica alla Francia quando acquistiamo giornalmente solo qualche Gigawatt dei circa 50-55 che ci servono giornalmente (Gigawatt e non Gigawattora, la differenza è abissale per chi sa cosa significhi); 2. la gente non sa che le centrali nucleari in italia hanno funzionato al minimo fino pochi anni fa! Il giorno dopo il referendum le nostre quattro centrali furono fermate; Trino, Garigliano e Latina avevano lavorato solo per qualche anno, quale più e quale meno; Caorso era stata appena avviata; Montalto di Castro era in costruzione e fu cementificata. Altro che la gente non sa! La vittoria del No al nucleare è da addebitarsi alle diatribe continue fra De Mita e Craxi; il Pci era per il No, per la sua posizione politica all'opposizione ed ai ferri corti con Craxi; Craxi, per non farsi eventualmente battere a sinistra, scelse il No; De Mita per non restare isolato, lo seguì: tutti per il NO. E questa è la storia della vittoria del No al referendum sul nucleare. Di quelle liti ne paghiamo profumatamente il costo della bolletta elettrica attuale. Nel mondo sono morte e muoiono molte più persone per l'inquinamento provocato dalle centrali tradizionali che dalle centrali nucleari. Il fatto è che i morti dell'inquinamento non fanno notizia, quelli degli incidenti nucleari sono su tutti i giornali per giorni e giorni; è un po' la storia dei morti sulle strade e dei morti degli incidenti aerei: quali sono di più? Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 11/01/2018 alle 22:25:56Concordo su tutto
Non ho proseguito la lettura sulle centrali nucleari in quanto mi pare difficile installarle sul camper, anche se indubbiamente sarebbe una interessante alternativa all'efoy. Per quanto riguarda la 3002, io l'ho avuta, ecambiai il camper con quello attuale proprio per avere un sistema migliore di riscaldamento. Difatti pur essendo in un camper piccolo, mi dava un enorme differenziale di temperatura tra la parte centrale e quelle periferiche, e il mio bimbo piccolo non lo scaldavo nemmeno in montagna d'estate in maniera per i miei crismi accettabile, malgrado le mille invenzioni che feci. Ad oggi, grazie alle due batterie e al pannello, io il we sulla neve lo faccio con combi + weba anche senza attaccarmi alla 220, a generatori o accendere il mezzo. In compenso a fronte anche di temperature rigide, anche senza avere chissaquale mezzo, vivo il confort totale in ogni angolo del camper, garage compreso. Trovo che anche il weba 2000, salvo le ovvie difficoltà sotto una certa temperatura, lavori assai meglio della vecchia 3002 che davvero non rimpiango per nulla. Se non avessi avuto modo di cambiare il mezzo, avrei tolto senza dubbio la 3200 per un weba, ovviamente più grande del 2000. Oltretutto la 3200 obbligava, anche se non è drammatico, ad avere il collegamento con il circuito dell'acqua del ducato in viaggio se no dietro si gela di brutto. Infine, non è che partisse sempre al primo colpo.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di dani1967 del 11/01/2018 alle 22:25:56in effetti siamo andati un po' OT...
Non ho proseguito la lettura sulle centrali nucleari in quanto mi pare difficile installarle sul camper, anche se indubbiamente sarebbe una interessante alternativa all'efoy. Per quanto riguarda la 3002, io l'ho avuta, ecambiai il camper con quello attuale proprio per avere un sistema migliore di riscaldamento. Difatti pur essendo in un camper piccolo, mi dava un enorme differenziale di temperatura tra la parte centrale e quelle periferiche, e il mio bimbo piccolo non lo scaldavo nemmeno in montagna d'estate in maniera per i miei crismi accettabile, malgrado le mille invenzioni che feci. Ad oggi, grazie alle due batterie e al pannello, io il we sulla neve lo faccio con combi + weba anche senza attaccarmi alla 220, a generatori o accendere il mezzo. In compenso a fronte anche di temperature rigide, anche senza avere chissaquale mezzo, vivo il confort totale in ogni angolo del camper, garage compreso. Trovo che anche il weba 2000, salvo le ovvie difficoltà sotto una certa temperatura, lavori assai meglio della vecchia 3002 che davvero non rimpiango per nulla. Se non avessi avuto modo di cambiare il mezzo, avrei tolto senza dubbio la 3200 per un weba, ovviamente più grande del 2000. Oltretutto la 3200 obbligava, anche se non è drammatico, ad avere il collegamento con il circuito dell'acqua del ducato in viaggio se no dietro si gela di brutto. Infine, non è che partisse sempre al primo colpo.