In risposta al messaggio di ecostar del 12/10/2022 alle 20:19:06Non ho capito la procedura, mi spiace.
Apollo 13 quale sarebbe il tuo racconto di qualche anno fa ? , comunque ne io ne Silvio non non abbiamo detto che non puoi accendere la stufa con boiler vuoto ma l'esatto contrario , tuttavia se vuoi riempire il boiler armandola frostcontrol disarmata di suo causa bassa temperature basta solo riscaldarla mantenendola calda sopra 5 gradi e appena rimane armata carichi il boiler poi accendi la stufa , diverso è per la elasi e per quella basta solo accendere la stufa poi contemporaneamente armare la elasi e riempire il boiler , in quel poco tempo la stufa non raggiunge una temperatura da shock termico
In risposta al messaggio di ecostar del 12/10/2022 alle 19:15:14Io non so come siano saldati i tubicini, ne so quale sia il metodo di saldatura adottato. Ma ritenere che la causa sia lo sbalzo termico tra il bollitore caldo e l'immissione e di acqua fredda e errato. Tanto per fare un paragone: sarebbe come dire che la causa degli incidenti stradali è la circolazione stradale stessa. In realtà è la distrazione o sono i comportamenti scorretti di chi guida. Spessissimo mi trovo a dover contrastare convinzioni che indicano la causa di un guasto nell'ultimo evento occorso, mentre la realtà è diversa. Si propone un analisi metallografica e, se si fa, 99/100 si accerta che la causa è diversa. Dal momento che il raffreddamento, per quanto brusco, di un contenitore in acciaio inox non può "scientificamente" essere causa di tensioni, non può essere questa la causa del guasto. Con tutti i "se" ed i "ma" del caso già esposti precedentemente e che non sto qui a riportare.
e si Paolo62 se ero un merlo ero su qualche pianta a fischiettare e non davanti a un pc e monitor , dai cerca di capire come sono saldati quei due tubicini e con quale tipologia di apporto per la saldatura , idem ancheper i 2 fondelli della pentola , la mia convinzione potrebbe anche essere errata ma è una convinzione che ha una sua logica , tutti quei boiler che mi sono passati davanti parecchi si sono aperti per gelata causa valvola bloccata dai vari proprietari ma in pochi altri si sono staccati uno o entrambi i tubicini e il gelo non c'entra nulla ne c'entra nulla la qualità della saldatura perchè era ben fatta ma il materiale di apporto si è staccato di suo dalla lamiera inox del boiler assieme a un pezzettino di lamiera tu hai le tue convinzioni sui trattamenti lamierati inox e non le discuto , io ho le mie sulle eventuali possibili rotture causate da shock termici ma sono due convinzioni totalmente differenti ma pare che per quest'ultima ci navighi un pochino
In risposta al messaggio di Paolo62 del 13/10/2022 alle 09:01:25sarà OT chiedo scusa sei già intervenuto in questo tread ( pentola in acciaio inox che si è crepata stando in cassetto ) che postai tempo se puoi dirmi qualcosa di tecnico grazie
Io non so come siano saldati i tubicini, ne so quale sia il metodo di saldatura adottato. Ma ritenere che la causa sia lo sbalzo termico tra il bollitore caldo e l'immissione e di acqua fredda e errato. Tanto per fare unparagone: sarebbe come dire che la causa degli incidenti stradali è la circolazione stradale stessa. In realtà è la distrazione o sono i comportamenti scorretti di chi guida. Spessissimo mi trovo a dover contrastare convinzioni che indicano la causa di un guasto nell'ultimo evento occorso, mentre la realtà è diversa. Si propone un analisi metallografica e, se si fa, 99/100 si accerta che la causa è diversa. Dal momento che il raffreddamento, per quanto brusco, di un contenitore in acciaio inox non può scientificamente essere causa di tensioni, non può essere questa la causa del guasto. Con tutti i se ed i ma del caso già esposti precedentemente e che non sto qui a riportare. Questo, bada bene, non lo dico io, lo dice la metallurgia che si legge sui libri, non ho nessun merito in questo. Per questo ho scritto, più sopra, andatevi a leggere un testo di metallurgia e scoprirete l'effetto del brusco raffreddamento sull'acciaio inox. Quindi uno può tenersi le sue convinzioni, certo, ma deve sapere che sono basate sul nulla. E se una casa costruttrice considera corretto un determinato comportamento (riempimento del boiler a stufa calda), significa che ci sono motivi scientifici/progettuali che lo fanno considerare tale. Questo non esclude che una cattiva costruzione invalidi la bontà di un progetto, ma la causa non è quell'operazione, ma un errore costruttivo. Infatti, anche tu scrivi di pochi casi.
https://forum.camperonline.it/v...
In risposta al messaggio di Paolo62 del 13/10/2022 alle 09:01:25Paolo, se mi permetti, è inutile ripetere argomenti triti e ritriti, questo non lo renderà veri e non farà cambiare idea a chi non è disposto ad ascoltare.
Io non so come siano saldati i tubicini, ne so quale sia il metodo di saldatura adottato. Ma ritenere che la causa sia lo sbalzo termico tra il bollitore caldo e l'immissione e di acqua fredda e errato. Tanto per fare unparagone: sarebbe come dire che la causa degli incidenti stradali è la circolazione stradale stessa. In realtà è la distrazione o sono i comportamenti scorretti di chi guida. Spessissimo mi trovo a dover contrastare convinzioni che indicano la causa di un guasto nell'ultimo evento occorso, mentre la realtà è diversa. Si propone un analisi metallografica e, se si fa, 99/100 si accerta che la causa è diversa. Dal momento che il raffreddamento, per quanto brusco, di un contenitore in acciaio inox non può scientificamente essere causa di tensioni, non può essere questa la causa del guasto. Con tutti i se ed i ma del caso già esposti precedentemente e che non sto qui a riportare. Questo, bada bene, non lo dico io, lo dice la metallurgia che si legge sui libri, non ho nessun merito in questo. Per questo ho scritto, più sopra, andatevi a leggere un testo di metallurgia e scoprirete l'effetto del brusco raffreddamento sull'acciaio inox. Quindi uno può tenersi le sue convinzioni, certo, ma deve sapere che sono basate sul nulla. E se una casa costruttrice considera corretto un determinato comportamento (riempimento del boiler a stufa calda), significa che ci sono motivi scientifici/progettuali che lo fanno considerare tale. Questo non esclude che una cattiva costruzione invalidi la bontà di un progetto, ma la causa non è quell'operazione, ma un errore costruttivo. Infatti, anche tu scrivi di pochi casi.
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 12/10/2022 alle 22:04:17
Non ho capito la procedura, mi spiace. Ne la puoi scrivere punto per punto, così sono sicuro di non fare danni?
In risposta al messaggio di ecostar del 13/10/2022 alle 12:26:15Chiarissimo, ora ho capito.
la procedura è quella specificata e non credo serva una laurea per capirla , se non l'hai capita specifica cosa non hai capito
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 13/10/2022 alle 21:21:07Io credo che il motivo per cui Truma sconsiglia i composti clorurati sia perché ad alta temperatura ( oltre i 140 gradi C) possono dissociare in HCl ( acido cloridrico) e quindi provocare corrosioni anche passanti sugli acciai. Quindi teoricamente è possibile che un mancato o insufficiente risciacquo possa determinare la formazione di acido cloridrico durante il successivo utilizzo. La vedo però come in opportunità molto remota per le diluizioni che con il riempimento del boiler dopo la disinfezione, si realizzano. A meno che tu non abbia scaldato la soluzione clorurata pensando di accelerarne l’effetto.
Ciao Paolo62, approfitto della tua disponibilità per chiedere la tua opinione. A pagina 20 del manuale dice che i prodotti contenenti cloro non sono adatti. Candeggina e Amuchina sono stati (e lo sono ancora) due modi spessosuggeriti e utilizzati per lavare l'impianto idrico, stufa compresa. A tuo parere, lasciare nella pentola della stufa una soluzione di acqua e candeggina per svariate ore, potrebbe aver favorito -se non causato- la foratura o il dissaldamento di alcune parti della pentola?
In risposta al messaggio di Paolo62 del 13/10/2022 alle 21:41:22140°C mi sembrano eccessivi all'interno di un boiler, la valorizzazione dell'acqua potrebbe rompere i tubi, dubito che Truma commercializzerebbe un prodotto del genere.
Io credo che il motivo per cui Truma sconsiglia i composti clorurati sia perché ad alta temperatura ( oltre i 140 gradi C) possono dissociare in HCl ( acido cloridrico) e quindi provocare corrosioni anche passanti sugliacciai. Quindi teoricamente è possibile che un mancato o insufficiente risciacquo possa determinare la formazione di acido cloridrico durante il successivo utilizzo. La vedo però come in opportunità molto remota per le diluizioni che con il riempimento del boiler dopo la disinfezione, si realizzano. A meno che tu non abbia scaldato la soluzione clorurata pensando di accelerarne l’effetto.
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 13/10/2022 alle 22:34:46Amuchina e varechina sono spesso deleterie con molte plastiche ed altre tenute elastiche. La ragione potrebbe essere legata a questa loro caratteristica. Una volta mia moglie usò l'amuchina per disinfettare la vasca idromassaggio e dopo 2 giorni cominciò a perdere la pompa del circuito di disinfezione. Ovviamente nelle istruzioni era scritto di non usarla....
140°C mi sembrano eccessivi all'interno di un boiler, la valorizzazione dell'acqua potrebbe rompere i tubi, dubito che Truma commercializzerebbe un prodotto del genere. Quindi a temperature inferiori soluzioni di acquae cloro non possono causare quel tipo di danni, se ho ben capito. Grazie per la risposta, mi resta la curiosità del perché di quell'avvertimento, mhà...
In risposta al messaggio di Paolo62 del 13/10/2022 alle 22:50:30Anche io so così.
Amuchina e varechina sono spesso deleterie con molte plastiche ed altre tenute elastiche. La ragione potrebbe essere legata a questa loro caratteristica. Una volta mia moglie usò l'amuchina per disinfettare la vasca idromassaggio e dopo 2 giorni cominciò a perdere la pompa del circuito di disinfezione. Ovviamente nelle istruzioni era scritto di non usarla....
https://www.agma.it/blogs/post/...
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 14/10/2022 alle 20:14:47Ciao, mi raccomando di prenderla per com'è senza secondi fini. La ruggine è un ossido di ferro a contatto con l'acqua. L'alluminio non fa ruggine, si ossida ma in maniera completamente diversa. Ruggine:
Ciao Paolo, perdona l'insistenza. Ho trovato alcuni pagine, come questa in cui si sostiene che l'esposizione dell'acciaio al cloro, anche a temperature ambiente, provochi ruggine. Se questo fosse vero, lavare l'impiantoidrico lasciando per un giorno l'impianto pieno di acqua e candeggina/Amuchina mi sembra sufficiente per provocare buchi o dissaldamenti a lungo andare. Ti sembra plausibile questa spiegazione? Spiegherebbe anche perché Truma, pur non dando alcune indicazioni per prevenire gli shock termici, mette chiaramente in guardia riguardo al cloro Potrebbe spiegare anche perché, alcune vecchie stufe, si danneggiano, ma bisognerebbe verificare l'utilizzo di sostanze con cloro.
In risposta al messaggio di ezio59 del 14/10/2022 alle 21:09:13Ciao Ezio,
Ciao, mi raccomando di prenderla per com'è senza secondi fini. La ruggine è un ossido di ferro a contatto con l'acqua. L'alluminio non fa ruggine, si ossida ma in maniera completamente diversa. Ruggine: Chimica. Sostanzaincoerente di colore bruno-rossastro che si forma sulla superficie del ferro esposto all'aria umida o a contatto con l'acqua (➔ corrosione). Chimicamente, è un ossido idrato di ferro, Fe2O3 • nH2O, formato per ossidazione del ferro all'aria in presenza di acqua. l'alluminio
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 14/10/2022 alle 21:49:17Di ruggine ha parlato impropriamente l'autore dell'articolo. Io penso, ma è una mia personale convinzione che più che il cloro e i suoi derivati siano pericolosi per l'alluminio i ponti termici ed elettromagnetici dovuti alla buona attitudine a condurre l'elettricità. L'ossidazione dell'alluminio è lenta e invasiva solo dopo parecchi anni.
Ciao Ezio, grazie per la correzione. Se ho ben capito, ho usato il termine ruggine che però si riferisce solo all'ossidazione del ferro. Da quando aggiungi, mi sembra ancora plausibile che il lavaggio con candeggina possa provocare la rottura della pentola o di parti di essa.
In risposta al messaggio di ezio59 del 14/10/2022 alle 21:59:14Grazie.
Di ruggine ha parlato impropriamente l'autore dell'articolo. Io penso, ma è una mia personale convinzione che più che il cloro e i suoi derivati siano pericolosi per l'alluminio i ponti termici ed elettromagnetici dovuti alla buona attitudine a condurre l'elettricità. L'ossidazione dell'alluminio è lenta e invasiva solo dopo parecchi anni.
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 14/10/2022 alle 20:14:47Mi sono letto l'articolo che hai linkato ed ho trovato alcune indicazioni circa l'uso di candeggina su inox che però citano "modifica la struttura chimica dell'acciaio" , ma non dicono come.
Ciao Paolo, perdona l'insistenza. Ho trovato alcuni pagine, come questa in cui si sostiene che l'esposizione dell'acciaio al cloro, anche a temperature ambiente, provochi ruggine. Se questo fosse vero, lavare l'impiantoidrico lasciando per un giorno l'impianto pieno di acqua e candeggina/Amuchina mi sembra sufficiente per provocare buchi o dissaldamenti a lungo andare. Ti sembra plausibile questa spiegazione? Spiegherebbe anche perché Truma, pur non dando alcune indicazioni per prevenire gli shock termici, mette chiaramente in guardia riguardo al cloro Potrebbe spiegare anche perché, alcune vecchie stufe, si danneggiano, ma bisognerebbe verificare l'utilizzo di sostanze con cloro.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 14/10/2022 alle 23:59:37Grazie,
Mi sono letto l'articolo che hai linkato ed ho trovato alcune indicazioni circa l'uso di candeggina su inox che però citano modifica la struttura chimica dell'acciaio , ma non dicono come. Immagino che il tuo citare l'alluminiosia un refuso, anche perchè non credo ci sia alluminio nel boiler della Truma e neanche nel circuito acqua della stufa. Io onestamente non ho mai sentito parlare di danni da candeggina su inox, però questo significa poco, è semplicemente una cosa che io conosco molto poco. La Candeggina pura ha un ph 13-13,5 quindi estremamente basico e come tutte le basi forti ha potere corrosivo, ma realmente molto basso nei confronti dell'acciaio ed in particolare dell'inox. Evidentemente ci sono situazioni in cui invece, la candeggina riesce ad intaccare in maniera puntiforme anche l'inox. Faccio un'ipotesi, ma veramente... ipotesi Tu fai una decalcificazione con acido acetico o citrico. Poi risciacqui e neutralizzi con Varechina che ha anche potere battericida. ipotizziamo che la decalcificazione abbia lasciato qualche residuo di calcare ancora attaccato, magari parzialmente, alla vaschetta del boiler. Questi residui creano, al di sotto di se delle zone anaerobiche, (dove non passa aria). Questa ipotesi non è peregrina, le zone anaerobiche si formano anche sotto i granelli di sabbia che ci sono nell'acqua quando i tubi vengono svuotati e rimangono mesi senza esser più riempiti. Già in questa condizione è possibile che parta la corrosione puntiforme. Più è inossidabile l'acciaio e meno questo è possibile, ma non è impossibile soprattutto con l'innalzarsi della temperatura. Già a 60° l'inox ha perso una parte della sua resistenza alla corrosione. Nelle zone sottostanti il calcare si può infilare la varechina che viene usata per neutralizzare l'azione acida e sanificare il circuito. Questa viene quindi trattenuta ed in quel punto, dove la corrosione puntiforme potrebbe comunque partire, la candeggina, o gli ioni cloro in essa contenuti, funzionano senza dubbio da accelerante. E' solo un'ipotesi, ma è l'unica che mi viene da fare. Però io non sono un corrosionista, esiste un corso specifico in alcune facoltà di ingegneria, anche solo questo serve a capire la complessità di questa materia. Io non ho mai sanificato i circuiti acqua dei miei camper mentre cerco di arieggiarli al massimo quando non sono in utilizzo. I batteri responsabili delle marcescenze e del cattivo odore dell'acqua sono in massima parte batteri anaerobici, cioè muoiono in presenza dell'aria (basti pensare all'odore dell'acqua ferma. Io ho solo decalcificato i circuiti dei miei camper con soluzione al 2-3% di acido citrico a freddo, lasciato sostare per 24 ore nel serbatoio delle bianche. Poi l'ho fatto circolare la soluzione attraverso pompa e rubinetti nel circuito dell'acqua fino a scaricare interamente il serbatoio delle bianche. La prima volta non ho tolto gli aeratori dai rubinetti e li ho poi dovuti sostituire perchè si erano intasati, la seconda volta ho imparato e quindi li ho tolti prima di eseguire l'operazione di travaso. Dopo altre 24 ore di sosta nel serbatoio grigie ho scaricato tutto e sciacquato con acqua per 2 volte. Quindi riempito il serbatoio bianche e vuotato attraverso il circuito acqua (pompa-boiler-rubinetti-scarico-serbatoio grigie-pozzetto di raccolta). Ripetuta per 2 volte. Ad ogni fase ho fatto fare qualche curva al camper, ma proprio 3-4 curve una a destra e sinistra con 2-3 partenze e stop, il tutto per meno di 1 minuto. L'acido citrico ben sciacquato non ha bisogno di neutralizzazione alcalina. Io considero molto più rischiosa l'azione della candeggina sulle molte parti in plastica che ci sono nei circuiti acqua dei nostri camper. Per cui non la uso. Poi lascio sempre aperti i rubinetti, il tappo superiore del serbatoio bianche, lo scarico del serbatoio bianche e quello del serbatoio grigie, lascio anche aperta la valvola del boiler. Questa circolazione di aria non permette ai batteri di proliferare. Dimenticavo, quando vuoto i serbatoi lascio gli scarichi aperti e sposto il camper per alcune curve per far uscire tutta l'acqua. Una volta mi è capitato di non scaricare le grigie a fine di un'uscita e dopo una settimana c'era un odore pesante nel camper. Ho sciacquato più volte tutto ed immesso un po' di liquido per le acque grigie della Thetford. Risolto il problema. Da allora, se esco per più di 3-4 giorni, metto sempre questo liquido (ne vanno 100 grammi su 100 litri) Se esco solo per il weekend non serve, neanche in piena estate. Quindi, in chiusura, non conosco la reazione chimica che può scatenarsi tra acciaio inossidabile e candeggina. Conosco la corrosione puntiforme determinata da corpuscoli in appoggio su superfici ferrose (anche inossidabili). Non riesco quindi ad esprimere un parere che abbia un minimo di fondamento scientifico legato all'azione corrosiva della candeggina sull'acciaio inox.